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Fiat ottiene il 100% di Chrysler (01/01/2014)


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"Fiat è salita al 25% di Chrysler"

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Annuncio dell'ad Marchionne:

"Ora possiamo arrivare al 51%"

TORINO

La Fiat è salita dal 20 al 25% della Chrysler. La notizia, ufficializzata in un comunicato, è stata data dall’Amministratore delegato Sergio Marchionne in un incontro con i giornalisti italiani a Detroit.

Marchionne ha spiegato che è stata adempiuta la prima condizione per l’aumento della quota, quella relativa alla certificazione del primo motore con tecnologia Fiat per l’uso in America. «La possibilità di salire entro quest’anno al 51% c’è», ha aggiunto Marchionne, e «Fiat ha le risorse finanziarie per farlo anche adesso se necessario».

«Come descritto nell’accordo operativo del 10 giugno 2009 - si legge in una nota del Lingotto - Chrysler Group ha emesso una lettera d’impegno irrevocabile nei confronti del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti con la quale la società dichiara di aver ricevuto le necessarie autorizzazioni regolamentari e che inizierà la produzione commerciale del motore Fire (Fully Integrated Robotized Engine) nel suo stabilimento di Dundee (Michigan, USA). Di conseguenza, la quota di partecipazione di Fiat è automaticamente aumentata come previsto nell’accordo operativo».

Intanto il presidente del Lingotto, John Elkann, che ha incontrato con Marchionne i giornalisti italiani al salone dell’auto di Detroit, ha confermato che Fiat non ha alcuna intenzione di vendere pezzi del gruppo, «ci teniamo stretto tutto», ha detto Elkann, «anche se ci offrono un sacco di soldi».

Sull’annuncio ufficiale dell’incremento della partecipazione in Chrysler dato dall’ad Marchionne il titolo Fiat arriva a guadagnare il 2,42% a 7,62 euro. Sempre negativa, anche se alleggerisce le perdite, Fiat Industrial che cede lo 0,68% a 9,53 euro

Edit: Sbagliato il titolo: Fiat sale al 25% di Chrysler.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Ottima notizia. Ma quanto può valere il 16% di Chyrsler? Perché è vero che Marchionne sbandiera a destra e a manca che ha 10 miliardi di euro da parte, ma di questi soldi 1,7 miliardi va in stabilimenti italiani, per quelli brasiliani (1,3 miliardi di euro per il nuovo stabilimento di Puertanbuto e 3 miliardi da 2011 al 2014 per aumentare di 150'000 unità la produzione a Betim) e per quello Serbo di Kragujevac (anche se un bel pò di investimenti li paga il governo serbo).

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Per una simpaticissima clausola dell'accordo tra la Presidenza degli Stati Uniti e la FIAT esistono alcune circostanze per le quali tale 16% non può essere pagato più di una certa percentuale della quotazione in borsa di FIAT SpA (o FIAT-Auto se vogliamo).

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in realta il parametro è l' ebdta medio dei costruttori del settore , si stima che potrebbe comprare quel 16% a rirca 500 mln di euro mentre il suo valore a mercato è di alcuni miliardi

Vendo treno di gomme Continental EcoContact5 215-66-17 battistrada 100% (3 km percorsi)

 

https://www.subito.it/accessori-auto/gomme-pneumatici-215-55-17-pari-al-nuovo-100-torino-222783092.htm

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Il parametro è l'ebitda medio se Chrysler non è ancora quotata, mentre è il valore medio se Chrylser sarà stata quotata nel frattempo.

Come detto da fxtech a Fiat converrebbe il primo (anche grazie alla scissione tra Fiat auto e Fiat industriale) anche perché è vero che il parametro è l'ebitda medio delle case auto, ma a me risulta che tale parametro non può essere superiore a quello di Fiat auto. Se quindi quanto mi risulta è vero Fiat auto potrebbe (e sottolineo potrebbe) ulteriormente svalutarsi quotando parte di Ferrari o vendendo Magneti Marelli ottenendo finanziamenti per i nuovi modelli e risparmiando sull'acquisto di Chrysler.

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Per una simpaticissima clausola dell'accordo tra la Presidenza degli Stati Uniti e la FIAT esistono alcune circostanze per le quali tale 16% non può essere pagato più di una certa percentuale della quotazione in borsa di FIAT SpA (o FIAT-Auto se vogliamo).

Sì, la ricordo bene! Infatti ho giusto scritto qualche giorno fa il seguente articolo (ovviamente se i Mod lo ritengono necessario lo tolgano senza problemi):

https://groups.google.com/group/hainz/web/scissione-gruppo-fiat?hl=it

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Lo posto perché mi pare abbastanza dettagliato, dal Sole24Ore:

Fiat ha diffuso una nota di chiarimento, su sollecitazione della Consob, sull'operazione che ha fatto salire il Lingotto al 25% dell'azienda americana.

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Nel comunicato il Lingotto ribadisce i vari punti dell'accordo a partire dalla quota iniziale del 20% nel gruppo americano, che è salita al 25% lo scorso 10 gennaio con l'avvio della produzione negli Usa del motore Fire. In particolare si fa riferimento alle opzioni call (il diritto di acquistare un certo numeo di azioni a un prezzo prefissato) previste dagli accordi Chrysler-Fiat. Il Lingotto ha il diritto - condizionato al raggiungimento di tre diversi eventi (i Performance Event) - a ricevere, senza il pagamento di corrispettivo, un'ulteriore partecipazione sino al 15% in Chrysler Group LLC.

In particolare, il primo "Performance Event" si verifica nel momento in cui Chrysler ottiene le autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia Fire di Fiat da produrre negli Stati Uniti e si impegna ad iniziare questa produzione. Questo Performance Event si è verificato il 10 gennaio 2011 e quindi Fiat detiene attualmente il 25% di Chrysler Group LLC. Il secondo "Performance Event" si verificherà quando Chrysler avrà effettuato vendite complessive al di fuori dei Paesi Nafta per 1,5 miliardi di dollari e avrà sottoscritto accordi di distribuzione in Sud America di alcuni prodotti Chrysler.

Infine, Fiat avrà il diritto di ricevere una terza tranche pari al 5% di Chrysler, quando Chrysler avrà ricevuto le autorizzazioni regolamentari per una autovettura basata su una piattaforma Fiat con almeno 40 mpg (miglia per gallone) e si sarà impegnata a produrre detta vettura negli Stati Uniti. Oltre a questi diritti, per ogni Performance Event che non si sia verificato entro il gennaio 2013, Fiat può acquistare la relativa partecipazione del 5% per mezzo dell'esercizio di un primo diritto di call (la cosiddetta. "Alternative Call Option").

Fiat ha poi un ulteriore diritto di call (la "Incremental Equity Call Option") per acquistare sino ad un ulteriore 16% del capitale di Chrysler (fermo restando che Fiat non potrà possedere più del 49,9% del capitale di Chrysler prima che sia effettuato il rimborso integrale dei Finanziamenti concessi dal Dipartimento del Tesoro USA e dal Governo del Canada). Fiat può esercitare queste due opzioni call dal gennaio 2013 al giugno 2016. La Incremental Equity Call Option non può essere esercitata fino a quando la quota capitale dei due Finanziamenti non sia scesa al di sotto di circa 4 miliardi di dollari. Fiat può esercitare la Alternative Call Option o la Incremental Equity Call Option prima dell'1 gennaio 2013 se i Finanziamenti del Dipartimento del Tesoro Usa e del Governo del Canada sono stati rimborsati ed ogni altro impegno correlato adempiuto. Fino a quando detti Finanziamenti non sono stati rimborsati, Fiat non potrà acquisire quote del capitale di Chrysler che porterebbero il totale della partecipazione Fiat al di sopra del 49,9%. Il prezzo da corrispondere per l'esercizio di queste due opzioni é determinato sulla base di un multiplo dell'EBITDA (la media dei multipli di altre aziende automobilistiche, non eccedente il multiplo Fiat). Nel caso in cui al momento dell'esercizio di queste opzioni call Chrysler sia una società quotata, tale prezzo sarà basato sui valori di borsa.

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fonte Dowjones

Fiat: soddisfatta 1a parte del 2* Performance Event per Chrysler

MILANO (MF-DJ)--La prima delle due condizioni poste nel secondo Performance Event, cui e' legato l'acquisizione di un ulteriore 5% di Chrysler da parte di Fiat, si e' avverato. Nel dettaglio il contratto, per questa specifica clausola, prevedeva che le vendite internazionali di Chrysler, ossia quelle fuori dall'area Nafta, dovessero superare la soglia degli 1,5 mld usd.

Secondo quanto appreso da Mf-Dowjones da una fonte vicina al dossier, questa condizione si e' gia' avverata con le vendite del 2010. In particolare, il gruppo di Auburn Hills, secondo quanto emerso a margine del Salone dell'Auto di Detroit, ha venduto 147 mila auto nel 2010 sui mercati internazionali ex Nafta. Considerando che il prezzo medio di vendita delle auto del gruppo statunitense sul mercato Usa si e' attestato ad un livello superiore a 27 mila usd (27.300 usd nel 3* trimestre), e' evidente, spiega ancora la fonte, come il target sia stato superato abbondantemente.

Perche' il secondo Performance Event venga soddisfatto integralmente, con il conseguente incremento di un ulteriore 5% della partecipazione Fiat nel capitale di Chrysler, serve che il gruppo sottoscriva accordi di distribuzione in Sud America per la vendita di prodotti della casa di Auburn Hills. Un rallentamento nell'avveramento di questa condizione potrebbe essere legato allo stallo in Brasile relativo ai concessionari Chrysler. Nello specifico i rivenditori brasiliani dei marchi di Auburn Hills hanno in mano un mandato legato ancora alla vecchia Daimler-Chrysler. Il Lingotto, prosegue la fonte, ha proposto di sostituire al mandato Daimler un mandato Fiat, una proposta che non ha al momento soddisfatto le richieste dei dealer brasiliani.

I tempi per la risoluzione del dossier carioca, comunque, non appaiono allo stato brevissimi e il gruppo starebbe pensando a nuove strategie in Sud America per ovviare all'empasse in Brasile.

Infine, per quanto riguarda il terzo Performance Event, legato all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un'autovettura basata su una piattaforma Fiat con un consumo di almeno 40 mpg (miglia per gallone), si verifichera' probabilmente verso la fine dell'anno quando sara' prodotta una vettura Dodge sulla base della piattaforma cosiddetta C-wide, sulla quale e' gia' stata realizzata l'Alfa Romeo Giulietta per i mercati europei.

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Marchionne agli operai di Mirafiori: abbiate fiducia nel futuro e in voi stessi - Il Sole 24 ORE

Chrysler chiuderà il 2011 in pareggio e l'utile netto salirà gradualmente entro il 2014 a 3 miliardi di dollari. Lo ha confermato l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, parlando alla platea della Global Automative Conference organizzata da Deutsche Bank a Detroit. Nell'ambito del piano quinquennale i ricavi della casa americana sono previsti in crescita dai 42 miliardi del 2010 a 67 miliardi nel 2014 con l'utile operativo in rialzo a circa 5 miliardi. Marchionne ha anche confermato - spiega l'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore - i target 2010 di Chrysler rivisti in rialzo nei mesi scorsi e stima per Chrysler una generazione cash di circa 500 milioni rispetto a attese precedenti di un cash negativo di un miliardo e volumi complessivi pari a 1,6 milioni di unità, tra auto e camion (è la prima conferma ufficiale dei volumi di vendita). L'incremento rispetto al 2009, quando Chrysler ha portato i libri in Tribunale e Marchionne, in seguito all'ingresso di Fiat nel capitale, ha preso in mano le redini della situazione, è stato pari al 17%.

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«Dal Chapter 11 non è emersa solo una nuova Chrysler, ma una nuova Chrysler con un partner per la vita». Così l'a.d. di Chrysler, Sergio Marchionne, che parlando a un seminario sul settore automotive organizzato da Deutsche Bank ha rilevato che «ogni giorno, attraverso tutte le decisioni che prendiamo, cementiamo l'impegno incancellabile di entrambe le società di costruire un gruppo automobilistico che non sarà necessariamente il più grande, ma il migliore a livello di solidità, redditività, eccellenza tecnica e a livello di brand».

La quotazione di Chrysler

«L'attuale accordo sul progetto di Ipo di Crysler prevede l'operazione nel 2013, ma siamo molto avanti e credo che questa data sarà anticipata», ha inoltre detto Marchionne, che ha così ribadito la possibilità di un ingresso in Borsa della casa americana già nella seconda metà di quest'anno. «Naturalmente - ha aggiunto - la decisione di anticipare l'Ipo dipende dal futuro andamento di Chrysler, dalla performance dei mercati azionari e dalle indicazioni del cda. La nostra priorità é creare una struttura in cui Chrysler possa contare su un finanziamento che facilita il rimborso di quanto dovuto al Governo prima dell'Ipo».

«L'era degli sprechi è finita - ha concluso Marchionne - Perdere tempo, soldi e opportunità disperdendo risorse fisiche e intellettuali - ha aggiunto - non è solo economicamente distruttivo, è immorale».

Il referendum a Mirafiori

Alla vigilia del referendum sull'accordo nello stabilimento torinese di Mirafiori, l'amministratore delegato della Fiat ha rivolto un appello ai dipendenti del gruppo: «Ai lavoratori di Mirafiori dico di avere fiducia nel futuro e in loro stessi. Niente altro». Fuori dall'albergo Mgm a Detroit, mentre salutava calorosamente il presidente del sindacato americano, Uaw, Marchionne ha evocato il segretario generale della Fiom: «Mi piacerebbe tanto avere con (Maurizio) Landini lo stesso rapporto che ho con Bob King».

« Mi piacerebbe davvero - ha aggiunto - perchè bisognerebbe condividere il futuro con le parti sociali. Noi ci abbiamo provato».

APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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  • 2 mesi fa...
Fiat: pianifica incremento quota Chrysler al 30% in prossime settimane (Bloomberg)

MILANO (MF-DJ)--Fiat punta ad incrementare la partecipazione detenuta nel capitale di Chrysler Group dall'attuale 25% al 30% nelle prossime settimane.

Lo hanno riferito a Bloomberg due fonti a conoscenza del dossier aggiungendo che il Ceo di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, sta valutando la possibilita' di vendere modelli Chrysler con il brand Fiat in Brasile per raggiungere l'obiettivo del 90% dei rivenditori del Lingotto in America Latina con una offerta di prodotti della casa statunitense.

In questo modo sarebbe soddisfatta la seconda parte del secondo 'performance event' che consente di ottenere un ulteriore 5% di Chrysler visto che la prima parte, il raggiungimento di vendite fuori dall'area Nafta per 1,5 mld usd, e' stato gia' ceetrato nel 2010. red/mur

fonte

MF Dow Jones - News Italia - Borsa Italiana

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