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Investimenti, piani e bufale per il rilancio dell'impianto ex-Fiat di Termini Imerese


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Oltretutto la regione era disposta a spendere altri 150 milioni di euro in infrastrutture per rendere più profittevole lo stabilimento. Ma non si è neanche tentato questo passo, chiusura, PUNTO..

E menomale che la regione non ha speso sti 150 milioni, altrimenti gli unici posti fissi a saltare non sarebbero stati solo quelli di Termini Imerese .. ... . poi siccome la regione Sicilia ha casse floride .. .. . .

Purtroppo geograficamente la Sicilia è meno concorrenziale del "continente", mettici poi che lo stabilimento GRIFA sorge in un territorio stile Marte, ovvio che Fiat all'epoca ha ritenuto di dover chiudere lo stabilimento per redistribuire la forza lavoro made in Italy dove i costi erano minori (anche perchè il numero di modelli cominciava a calare).

Fiat (e ex Fiat Industrial) hanno fatto tanti sbagli del genere, che meriterebbero davvero delle bastonate, ma nel caso di TerminiImerese secondo me non c'è da rimproverargli molto.

Modificato da Bosco
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Quello stabilimento è stato fatto con soldi pubblici della regione, Fiat ci ha solo guadagnato.

Ogni operaio lavoratore dello stabilimento e nell'indotto erano una ricchezza non per Termini, non per la Sicilia ma per il paese intero.

Quando ancora oggi devo leggere da un connazionale che Fiat abbia fatto bene a chiudere uno stabilimento in Italia capisco bene i problemi che attanagliano il paese!

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Quello stabilimento è stato fatto con soldi pubblici della regione, Fiat ci ha solo guadagnato.Ogni operaio lavoratore dello stabilimento e nell'indotto erano una ricchezza non per Termini, non per la Sicilia ma per il paese intero.Quando ancora oggi devo leggere da un connazionale che Fiat abbia fatto bene a chiudere uno stabilimento in Italia capisco bene i problemi che attanagliano il paese!
Se i vuole mantenere attiva un'azienda, purtroppo bisogna fare anche questo tipo di scelte, perchè ad esempio il mio comune mi può anche regalare una villa con piscina, ma se per raggiungerla devo fare 5 km di sterrato fangoso oltre a non disporre di servizi essenziali, preferisco farne a meno .. . .
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Quello stabilimento è stato fatto con soldi pubblici della regione, Fiat ci ha solo guadagnato.

Ogni operaio lavoratore dello stabilimento e nell'indotto erano una ricchezza non per Termini, non per la Sicilia ma per il paese intero.

Quando ancora oggi devo leggere da un connazionale che Fiat abbia fatto bene a chiudere uno stabilimento in Italia capisco bene i problemi che attanagliano il paese!

il discorso filerebbe se Termini fosse stato uno stabilimento profittevole.

La realtà però non era cosi, FIAT perdeva soldi nel produrre vetture in quello stabilimento, il che rendeva Termini ne più ne meno che una specie di ammortizzatore sociale, esattamente come gli n-mila forestali calabresi o tutte le clientele in Italia.

Ovvero gente a cui veniva trovato un "lavoro" (inteso come mezzo per sbarcare il lunario e non come produzione di ricchezza) in cambio di voti, non necessariamente in modo diretto ma anche solo per poter sbandierare in qualche comizio "io ho portato lavoro in sicilia" :) insomma... si, esattamente i problemi che attanagliano il paese :)

tutto l'esatto contrario di quello che invece è e dovrebbe essere l'industria vera

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Detto questo, visto che per anni hanno fatto la spesa di contributi regionali avrebbero potuto proporre un piano industriale che rilanciasse anche questo stabilimento (come hanno fatto con Pomigliano dove fino a pochi anni fa si diceva peste e corna). Oltretutto la regione era disposta a spendere altri 150 milioni di euro in infrastrutture per rendere più profittevole lo stabilimento. Ma non si è neanche tentato questo passo, chiusura, PUNTO.

Veramente io mi ricordo l'esatto opposto.

Fiat ha detto per anni e anni che Termini Imerese non era un impianto profittevole e che assemblare (non produrre perchè l'impianto non è attrezzato a farlo) auto in loco era un attività praticamente in perdita.

A un certo punto Marchionne (ovvero la Fiat) ha messo le carte in tavola dicendo "Noi non abbiamo nessun interesse a produrre a Termini nelle attuali condizioni: siamo disposti a investire nello stabilimento per ampliarlo e produrci la nuova Ypsilon, ma solo se saranno realizzate le infrastrutture necessarie, sul territorio, per garantire i trasporti e l'insediamento dell'indotto. Se tutto rimane come ora, l'impianto non ha più ragione di funzionare.".

Stato e autorità locali non hanno dato alcuna risposta concreta, nessun investimento sul territorio è stato fatto.

Fiat, dopo un po', ha ribadito: in assenza delle infrastrutture pubbliche necessarie, noi tra tot mesi (credo fossero 2 anni) chiudiamo.

Niente è arrivato, Fiat ha terminato le attività. Con ampio preavviso, in pieno rispetto delle regole e dando pure ampia disponibilità a cedere l'impianto a chi ci avesse investito.

E lo stato ha messo sul piatto un sacco di soldi per chi si fosse fatto avanti.

In 4 anni si sono fatti avanti solo cacciatori di finanziamenti pubblici, con progetti nebulosi, investimenti inesistenti e, in definitiva, nessun reale impegno o risultato.

E chi si è comportata male sarebbe Fiat?

Mi pare un interpretazione ridicola.

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Il costo eccessivo della produzione di vetture a Termini Imerese è verissimo! Fiat non ha MAI investito nello stabilimento e ciò comporta delle conseguenze, ribadisco che quello stabilimento è sprovvisto di presse per la carrozzeria.. per il resto basta tirare le somme.

E' risaputo che la Sicilia non tiene il paragone con le infrastrutture del resto del paese, ma il treno "fiattone" che varcava settimanalmente i cancelli dello stabilimento fino alle fine degli anni '90 non aveva certo bisogno di viaggiare a 300 km/h per portare quel tipo di competività!

Inoltre concretamente di cosa necessitava Fiat per continuare produrre a Termini Imerese a parte i "servizi essenziali" e le infrastrutture pubbliche che leggo? Insomma queste sono scuse chiare e cristalline, per non parlare del progetto Grifa.

Modificato da Bravo
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Il costo eccessivo della produzione di vetture a Termini Imerese è verissimo! Fiat non ha MAI investito nello stabilimento e ciò comporta delle conseguenze, ribadisco che quello stabilimento è sprovvisto di presse per la carrozzeria.. per il resto basta tirare le somme.

Mai investito?

E' chiaramente falso.

L'impianto non è stato abbandonato per obsolescenza o perchè troppo vecchio.

Con Punto prima e con Ypsilon poi, su Termini è stato investito, sono stati aggiornati gli impianti, è stata specializzata la produzione (prima era solo un satellite che assemblava qualche esemplare in più di modelli prodotti princilpalmente altrove) e a fine decennio, prima della crisi, doveva pure essere ampliato.

Peccato che non si siano mai create le condizioni perchè attorno all'impianto si insediassero fornitori e indotto.

Era un impianto finto, creato 40 anni prima per puro clientelismo e con supporto vicino a zero da parte di chi doveva occuparsi del territorio.

Nessuna azienda fa beneficienza. E infatti nessuno è realmente interessato a investirci e a dare lavoro perchè non ce ne sono le condizioni.

Ci sono inorno solo avvoltoi, come è sempre stato nei 40 anni di vita di Termini.

Inoltre concretamente di cosa necessitava Fiat per continuare produrre a Termini Imerese a parte i "servizi essenziali" e le infrastrutture pubbliche che leggo? Insomma queste sono scuse chiare e cristalline, per non parlare del progetto Grifa.

Cosa serviva?

Servivano i fornitori, servivano spazi, servizi, collegamenti e infrastrutture per accogliere numerose altre aziende e per consentire a Fiat di produrre in loco.

Perchè Termini si limitava a ricevere lamiere stampate altrove (Melfi, se non sbaglio), componentistica prodotta dai fornitori lontani, assemblare le vetture e rispedirle a Melfi.

Concretamente servivano strade, probabilmente un porto e tutto quanto necessario perchè altre aziende (fornitrici) si insediassero in zona. In modo da trasformare Termini in un vero impianto industriale e non in una specie di terzista.

Modificato da Regazzoni
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l operaio della irisbus della valle ufita ha meno valore aggiunto? O tutto quelli del settore metalmeccanico che hanno perso lavoro nelle medie e piccole imprese?

Qui non è questione di sicialia ma di sistema paese, tanto che di casi analoghi ve ne sono a iosa, ma non essendo fiat o non prevedendo di blocco 1200esuberi fanno meno scena.

Se da una parte capisco il dramma (oggi nove su dieci nuovi assunti non avrebbero 3 anni di cig con i contratti che girano, me compreso) non capisco perché a termini solo auto si vogliono fare. Un settore ultra competitivo, con una sovrapproduzione europea che ce la raccontiamo da anni eppure, niente, auto e senza che nessun player mondiale, cinesi compresi, abbiano manifestato interesse.

Ora non solo si rischia un terzo caso dopo isotta fraschini e rossignolo, ma la solita gestione italiota non manca mai:

3 anni di cassa integrazione e si accellera o si deve farlo l'ultimo mese..anzi 4 visto che dal 2010 fu stabilita e comunicata la chiusura. In 4 anni, si arriva a dicembre 2014 ultimo mese pagato di cig

Chi deve stabilire se la grifa è affidabile si trova o un migliaio di operai senza stipendio da gennaio o da l'ok..

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Certo che è il sistema paese, non lo metto in dubbio.

In questo paese però il sistema è oliato con il fumo negli occhi e in questo caso ce n'è anche in abbondanza tra "mancanza di condizioni" (sono le infrastrutture? i servizi?) e poi il clientelismo: mi sa che si guardi un po' troppo di Giletti oggigiorno in Italia.

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