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- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Aggiungo anche la press release che mi pare non sia stata pubblicata in queto topic

  • Per la prima volta nel Gruppo FCA, debutta sulla Jeep Cherokee il nuovo motore turbodiesel 2.2 Multijet II, disponibile in due varianti di potenza (da 200 CV e da 185 CV) in abbinamento al cambio automatico a nove marce e alla trazione 4x4 Jeep Active Drive I o Jeep Active Drive II.
  • Tutti i propulsori diesel in gamma sono da oggi conformi alla normativa Euro 6, consentendo la riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi di carburante, unita a prestazioni migliori in termini di accelerazione.
  • Esordio in Italia dell'esclusivo allestimento Limited Plus che è proposto esclusivamente con il 2.2 Multijet II da 200 CV e il sistema di trazione 4x4 Jeep Active Drive II con marce ridotte. Di serie il tetto in vetro "Command View "e il pack "Technology Group".

Da oggi, in Italia è possibile ordinare la nuova motorizzazione 2.2 Multijet II che posiziona la Jeep Cherokee al vertice della sua categoria per prestazioni, efficienza e performance fuoristradistiche. Due le varianti di potenza per soddisfare qualunque esigenza d'impiego: 200 CV e 185 CV, entrambe con 440 Nm di coppia massima. Rispetto al motore precedente, il nuovo propulsore 2.2 da 200 CV migliora sia la coppia del 25%, sia l'accelerazione e la potenza che risultano aumentate del 17%, mentre le emissioni di CO2 diminuiscono del 3% raggiungendo i 150 g/km.

La variante da 200 CV è disponibile sulle versioni Limited e sulla nuova Limited Plus, con un listino prezzi che parte rispettivamente da 50.500 euro e da 54.000 euro, mentre il 185 CV è disponibile solo sulla Cherokee Longitude ed è proposto a partire da 45.900 euro.

Ma le novità non finiscono qui. La gamma della Jeep Cherokee, infatti, si rinnova con l'arricchimento degli allestimenti come dimostra, ad esempio, la versione Longitude che da oggi offre di serie sia il sistema di navigazione UconnectTM touchscreen con schermo da 8,4", sia il pack Comfort Group che include: portellone posteriore elettrico, tergicristalli con sensore pioggia, sensore crepuscolare, sedile regolabile elettricamente in 8 posizioni, sedile con regolazione lombare elettrica in 4 posizioni e specchietto retrovisore autoanabbagliante con microfono. La Jeep Cherokee Longitude è disponibile nelle motorizzazioni 2.0 Multijet II da 140 CV e 2.2 Multijet II da 185 CV e il listino prezzi parte da 39.900 euro.

Novità anche per gli allestimenti Limited e Trailhawk che da oggi offrono optional ancora più esclusivi, oltre ad essere dotati di serie del sistema di navigazione UconnectTM touchscreen con schermo da 8,4" di serie. Il listino prezzi parte rispettivamente da 44.500 euro e 53.500 euro.

Debutta infine la nuova versione Limited Plus che è proposta esclusivamente con il 2.2 Multijet II da 200 CV e il sistema di trazione Jeep Active Drive II (marce ridotte). L'allestimento al top della gamma offre di serie il tetto in vetro "Command View "e il pack "Technology Group" che include: sistema di frenata avanzato (Advanced Brake Assist); sistema di avviso di uscita dalla corsia (Lane Departure Warning Plus); fari con funzione Smartbeam che disattiva gli abbaglianti; sistema di avviso di avvicinamento a veicolo sulla stessa traiettoria (Full Speed Forward Collision Warning Plus); Cruise Control adattivo con Start&Stop; specchietto con rilevazione angolo cieco (Blind-Spot Monitoring); sistema di assistenza al parcheggio posteriore e parallelo.

Il nuovo motore turbodiesel 2.2 Multijet II

Prodotto nello stabilimento italiano di Pratola Serra (Avellino), il nuovo 2.2 Multijet II eroga una potenza di 200 CV (147 kW) a 3.500 giri/min. e una coppia di 440 Nm a 2.500 giri/min., valori che lo collocano tra i turbodiesel quattro cilindri più prestazionali presenti sul mercato.

Equipaggiato con l'innovativo cambio automatico a nove marce e la trazione 4x4 Jeep Active Drive I, la Cherokee 2.2 Multijet II da 200 CV raggiunge una velocità massima di 204 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi, con un consumo medio, sul ciclo combinato di omologazione, di 5,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 150 g/km.

La Cherokee 2.2 Multijet II da 200 CV è disponibile anche nella nuova top di gamma Limited+ che adotta di serie la trasmissione 4x4 Jeep Active Drive II con marce ridotte. In questo caso, la velocità massima è di 203 km/h e l'accelerazione 0-100 km/h avviene in 8,7 secondi. Per questa versione, il consumo medio sul ciclo combinato di omologazione è di 6,1 litri/100 km, corrispondenti a emissioni di CO2 pari a 160 g/km.

Per l'allestimento Longitude è disponibile una variante del 2.2 Multijet II da 185 CV (136 kW), in abbinamento alla trazione 4x4 Jeep Active Drive I e al cambio automatico a 9 marce. Così equipaggiata la Cherokee raggiunge una velocità massima di 201 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi. Consumi ed emissioni sul ciclo combinato di omologazione sono rispettivamente pari a 5,7 litri/100 km e 150 g/km.

La cilindrata del nuovo propulsore, di 2.184 cm3, è stata definita per raggiungere elevati standard in termini di potenza, erogazione della coppia ed efficienza nei consumi, in abbinamento con un sistema di trattamento dei gas di scarico ottimizzato. Quest'ultimo è composto da un "close couple DPF" con NSC (NOx storage catalyst) posizionato nel vano motore, che funziona in abbinamento alla gestione dell'EGR (sia ad alta, sia a bassa pressione). Il motore è conforme alla normativa antinquinamento Euro 6.

L'architettura del nuovo 4 cilindri 2.2 Multijet II prevede una specifica testata in alluminio bialbero a 16 valvole, progettata in funzione delle accresciute pressioni di esercizio del sistema common rail con Injection Rate Shaping, che lavora a 2.000 bar. Il disegno dei pistoni, delle bielle e dell'albero motore è ottimizzato nell'ottica del contenimento del peso.

La forma della camera di combustione e il rapporto di compressione ridotto garantiscono basse emissioni inquinanti di NOx ed elevate prestazioni, mentre gli inediti iniettori a solenoide nebulizzano molto finemente il combustibile, con vantaggi evidenti sia sul fronte della silenziosità di funzionamento, sia su quello del contenimento dei consumi.

La sovralimentazione del propulsore è realizzata mediante un inedito turbocompressore a geometria variabile integrato nel collettore di scarico: una soluzione che riduce il peso del motore e migliora la funzionalità del sistema di trattamento dei gas di scarico. Tra gli altri contenuti che contribuiscono a incrementare l'efficienza del nuovo propulsore, sono da segnalare l'alternatore intelligente, la pompa dell'olio a cilindrata variabile e lo Start&Stop.

Il nuovo 2.2 Multijet II è stato pensato fin dall'inizio per esaltare le leggendarie capacità dell'impiego off-road, tipiche di una vettura Jeep: il motore dispone di un sistema d'aspirazione protetto dall'ingresso dell'acqua e può affrontare una profondità di guado fino a 48 cm. La corretta circolazione di tutti i liquidi all'interno del propulsore (oli e combustibile) è assicurata anche sulle forti pendenze (con inclinazioni longitudinali fino al 60% e trasversali fino al 45%).

http://www.jeeppress-europe.com/press/article/116953

e scheda tecnica

http://www.jeeppress-europe.com/actionphp/download.php?id_brand=7&id_content=116953&filename=2015%2FSchede_Tecniche%2F150527_Jeep_Multijet-200-CV_185-CV_Scheda_Tecnica.pdf&type=attach&subtype=tech

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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OT: curiosità, ma quando fanno queste presentazioni, chi affetta materialmente i motori per far vedere l'interno? Prendono due direttamente in linea e tagliano e lucidano?

Mi piacciono tantissimo :mrgreen:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Niente urea?

[sIGPIC][/sIGPIC]

Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Niente urea?

Quest'ultimo è composto da un "close couple DPF" con NSC (NOx storage catalyst) posizionato nel vano motore, che funziona in abbinamento alla gestione dell'EGR (sia ad alta, sia a bassa pressione). Il motore è conforme alla normativa antinquinamento Euro 6.

C'è un altro tipo di trattamento.

NOx-storage catalytic converter (discontinuous)

λ > 1 : NOx storage (formation of Nitrates)

λ < 1 : NOx release and reduction

• Low sulfur fuel (S < 10 ppm) necessary

• Additional fuel consumption as a result ofcatalytic converter regeneration

   

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Quest'ultimo è composto da un "close couple DPF" con NSC (NOx storage catalyst) posizionato nel vano motore, che funziona in abbinamento alla gestione dell'EGR (sia ad alta, sia a bassa pressione). Il motore è conforme alla normativa antinquinamento Euro 6.

C'è un altro tipo di trattamento.

NOx-storage catalytic converter (discontinuous)

λ > 1 : NOx storage (formation of Nitrates)

λ < 1 : NOx release and reduction

• Low sulfur fuel (S < 10 ppm) necessary

• Additional fuel consumption as a result ofcatalytic converter regeneration

E' il sistema che avevano introdotto sul 2.0 della Renegade?

Modificato da ISO-8707
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Guest EC2277
OT: curiosità, ma quando fanno queste presentazioni, chi affetta materialmente i motori per far vedere l'interno? Prendono due direttamente in linea e tagliano e lucidano?

Mi piacciono tantissimo :mrgreen:

È assai probabile che "sacrifichino" un motore che si è sobbarcato qualche migliaio d'ore sul banco prova o qualche centiaia di migliaia di chilometri su strada. Così come è assai probabile che siano quelli dell'officina sperimentale a preparare il motore, poiché sulla linea di montaggio è difficile trovare i macchinari e gli operai capaci di fare un lavoro simile: servono macchinari più flessibili di quelli usati per la produzione in grande serie ed operai che sappiano fare operazioni più complesse del serrare una vite con una pistola pneumatica.

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È assai probabile che "sacrifichino" un motore che si è sobbarcato qualche migliaio d'ore sul banco prova o qualche centiaia di migliaia di chilometri su strada. Così come è assai probabile che siano quelli dell'officina sperimentale a preparare il motore, poiché sulla linea di montaggio è difficile trovare i macchinari e gli operai capaci di fare un lavoro simile: servono macchinari più flessibili di quelli usati per la produzione in grande serie ed operai che sappiano fare operazioni più complesse del serrare una vite con una pistola pneumatica.

si, quello certo, solo a lucidare tutto quel metallo ti fai un culo tanto.. chiedevo solo se lo facevano in casa o davano fuori :agree:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Guest EC2277

Dipende dall'azienda.

Un'azienda grande come la FIAT dovrebbe essere in grado di fare tutto al suo interno.

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Mah...185/200 cavalli...440 Nm...sono valori fini a se stessi, e non servono a valutare e considerare un motore, tuttavia per essere gli ultimi arrivati era lecito aspettarsi qualcosa più del triangolo VAG Volvo BMW che col 10% di cilindrata unitaria raggiunge ben altre potenze specifiche.

Domanda insulsa...ma visto che FCA è amica in fessbuc di Mazda e costruiscono addirittura assieme...dire a quelli de Hiroshima di girare lo skydiesel per lungo e di fare un upgrade a 250 cavalli non era cogliere due piccioni con una fava? E sfruttare un minimo di economie di scala, di know how e stato dell'arte.

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