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https://www.milanofinanza.it/news/fca-delrio-a-ue-mai-ricevuto-richiesta-chiarimenti-su-emissioni-201705171228101548

 

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Fca: Delrio a Ue, mai ricevuto richiesta chiarimenti su emissioni

ROMA (MF-DJ)--Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e' stato in contatto ieri con la commissaria per il mercato interno Elzbieta Bienkowska, telefonicamente e attraverso comunicazioni scritte, sottolineando che non si condividono i presupposti su cui e' stata proposta alla Commissione di avviare una procedura di infrazione al Governo italiano per Fca . Il ministro, informa un comunicato, ha rappresentato la necessita' di rinviare l'avvio della procedura di infrazione, in attesa che si possano fornire ulteriori chiarimenti, oltre alla copiosa documentazione gia' fornita, peraltro mai richiesti al Governo italiano dopo la chiusura della commissione di mediazione Italia Germania sul caso emissioni Fca  da parte dei servizi della Commissione. Delrio aggiunge che le spiegazioni fornite in Commissione di mediazione hanno tra l'altro evidenziato il corretto comportamento dell'Autorita' di omologazione e i miglioramenti prodotti autonomamente da Fca  sui propri veicoli, pur in assenza di dispositivi illegali. Il ministro inoltre evidenzia che "contrariamente a quanto dichiarato dai vostri uffici, le autorita' italiane hanno escluso fin dall'inizio la presenza di dispositivi illegali sui modelli Fiat  sia nelle versioni originali sia in quelli ricalibrati. Durante il processo di mediazione abbiamo sottolineato che Fca  ha avviato volontariamente una campagna di ricalibratura a febbraio 2016 per migliorare le performance delle emissioni, ben prima che la Germania ci informasse dei risultati emersi dai loro test Mi e' spiaciuto apprendere che nonostante tutte le informazioni dettagliate fornite alla Commissione e alla Germania, intendiate aprire la procedura d'infrazione. Cio' e' particolarmente deludente", aggiungendo che nessuna nuova richiesta di chiarimenti e' arrivata finora. "Considerato che dopo la fine del processo di mediazione, dagli uffici della Commissione non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di ulteriori informazioni rispetto a quelle gia' fornite nei mesi precedenti - conclude Delrio - si chiede di rimandare l'avvio della proceduta di infrazione in attesa di ricevere una lettera di richiesta di chiarimenti sulle questioni sollevate dai vostri uffici competenti, come concordato durante l'ultima conversazione telefonica". com/rov (fine) MF-DJ NEWS

 

Questa è la risposta della Commissione:

 

https://www.milanofinanza.it/news/fca-commissione-ue-apre-procedura-infrazione-contro-italia-201705171328041015

 

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Fca: Commissione Ue apre procedura infrazione contro Italia

ROMA (MF-DJ)--La Commissione europea ha deciso oggi di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato adempimento da parte di Fiat Chrysler  Automobiles degli obblighi derivanti dalla normativa Ue in materia di omologazione dei veicoli. La Commissione, si legge in un comunicato, ha deciso di inviare una lettera di costituzione in mora in cui chiede all'Italia di dare una risposta alle preoccupazioni circa l'adozione di misure insufficienti per quanto riguarda le strategie di controllo delle emissioni usate dal gruppo Fiat Chrysler  Automobiles. La lettera di costituzione in mora e' la prima fase di una procedura di infrazione e fa parte del dialogo della Commissione con le autorita' italiane al fine di chiarire i fatti e di trovare una soluzione ai problemi individuati dalla Commissione. L'Italia ha ora due mesi a disposizione per rispondere alle argomentazioni avanzate dalla Commissione, in caso contrario la Commissione puo' decidere di inviare un parere motivato. "I costruttori di automobili hanno prestato ben poca attenzione alle misurazione delle emissioni ed alcuni hanno persino infranto la legge - ha dichiarato Elzbieta Bienkowska, commissaria responsabile per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le Pmi - Lo scandalo sulle emissioni ha dimostrato che la responsabilita' di far rispettare la legge e di punire coloro che la violano non puo' essere lasciata esclusivamente ai singoli Stati membri. Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno recentemente compiuto molti passi avanti in merito alla nostra proposta di revisione completa del sistema attuale, ma e' giunto il momento di raggiungere un accordo definitivo. Sono in gioco la fiducia e la salute dei cittadini e non abbiamo tempo da perdere". In base alla legislazione vigente della Ue, spetta alle autorita' nazionali verificare che un tipo di automobile soddisfi tutte le norme della Ue prima che le singole auto possano essere vendute sul mercato unico. Qualora un costruttore di automobili violi gli obblighi normativi, le autorita' nazionali devono adottare misure correttive (come ordinare un richiamo) e applicare sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive stabilite nella legislazione nazionale. La Commissione sta monitorando da vicino l'esecuzione di tali norme da parte degli Stati membri e ha gia' avviato procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri che hanno rilasciato le omologazioni per il gruppo Volkswagen  nell'Ue per non aver applicato le sanzioni stabilite dalle loro disposizioni nazionali, nonostante l'uso di un software di manipolazione illegale da parte di tale gruppo. Il caso in questione si riferisce alle informazioni portate a conoscenza della Commissione, nel contesto di una richiesta da parte del Ministero dei Trasporti tedesco nel settembre 2016, di mediare un disaccordo tra le autorita' tedesche e quelle italiane riguardante le emissioni di ossidi di azoto (NOx) prodotte da un tipo di veicolo omologato dall'Italia. Nel corso della procedura di mediazione la Commissione ha esaminato con attenzione i risultati delle prove delle emissioni di NOx fornite dall'autorita' di omologazione tedesca (Kraftfahrt-Bundesamt), cosi' come le ampie informazioni tecniche fornite dall'Italia sulle strategie di controllo delle emissioni adottate da Fca  nel tipo di veicolo in questione. La normativa Ue in materia di omologazione vieta l'uso di impianti di manipolazione come software, timer o finestre termiche, che conducono a un aumento delle emissioni di NOx al di fuori del ciclo di prova, a meno che essi non siano necessari per proteggere il motore da eventuali danni o avarie e per garantire un funzionamento sicuro del veicolo. Come la Commissione ha piu' volte evidenziato, questa e' un'eccezione al divieto e come tale va interpretata in maniera restrittiva. La Commissione chiede ora formalmente all'Italia di dare una risposta alle sue preoccupazioni circa l'insufficiente giustificazione fornita dal costruttore in merito alla necessita' tecnica, e quindi alla legittimita', dell'impianto di manipolazione usato e di chiarire se l'Italia e' venuta meno al suo obbligo di adottare misure correttive per quanto riguarda il tipo di veicolo Fca  in questione e di imporre sanzioni al costruttore di automobili. com/rov (fine) MF-DJ NEWS

 

Meglio che sto zitto altrimenti me cacciate dal forum :muto:

 

P.S.: anzi no, lascio che sia Elio a parlare per me:

 

 

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Boh, vediamo di capire se veramente FCA ha fatto le cose come si deve.

 

Ovvero se queste disattivazioni dei sistemi di trattamento dei gas di scarico servono davvero a preservare il motore in determinati frangenti, oppure se siano una furbata ai limiti del legale per evitare altre grane. 

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ecco ma ..e se fosse vero ? nel senso, i tedeschi hanno interesse a sollevare il polverone ok,ma potrebbero farlo a ragion veduta sapendo di avere assi nella manica. potrebbe esserci veramente un software al limite o forse oltre su alcuni modelli fca

il fatto che non siano stati rivelati nei test ufficiali non vuol dire un granchè ...sappiamo come gira

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come al solito le tragiche imprecisioni del sole24ore:

 

Fca: il due litri Multijet che equipaggia, tra gli altri, anche i modelli Fiat 500 X, Fiat Doblò e Jeep Renegade finiti nel mirino dei tedeschi. Ma il due litri è presente in moltissimi altri modelli, compresa Alfa Romeo Giulia.La base da cui prende forma è l'inossidabile 1.9 Jtd.

 

gli ho lasciato un commento, ma non lo pubblicano...pessimi

 

HA!..hanno rettificato...

Modificato da pixhell
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Non ti curar di loro, ma sgomma e sorpassa....

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Il festival delle cazzate: prima si diceva che ogni stato era responsabile delle verifiche e delle sanzioni...ora la commissione europea si muove direttamente contro fca...e vag? E le case francesi che sembrava sfruttassero anche loro la termal window? Spero che non finisca a taralucci e vino e il governo italiano li sfanculi..

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