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Il futuro dell'auto (elettrica)


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24 minuti fa, shadow_line scrive:

e l'idrogeno? tipo hydrogen next di bmw?

 

o

 

Ecco idrogeno, altra parola magica che fa presa sull'automobilista medio. Del resto quando ci saranno le auto ad idrogeno, ognuno sul terrazzo potrà coltivare la sua bella piantina di idrogenia boccalonis, dalle cui bacche si ricava idrogeno puro al 100%.

Ecco un video esplicativo:

 

 

Modificato da infallibile_GF
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comunque in tutto questo caos é praticamente sicuro che i desideri della gente si spostano, se ce lo si puó permetere ovvio, ma parliamo appunto di desideri e anche perché no di sogni

 

dicevo i desideri si spostano dall'auto alla barca, l'auto ormai é un punto interrogativo a cui nessuno sembra dare risposta, la barca meglio se a vela invece oggi interpreta molto meglio quel sogno di libertà personale che é stata anche l'auto una volta

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17 ore fa, infallibile_GF scrive:

Ecco idrogeno, altra parola magica che fa presa sull'automobilista medio. Del resto quando ci saranno le auto ad idrogeno, ognuno sul terrazzo potrà coltivare la sua bella piantina di idrogenia boccalonis, dalle cui bacche si ricava idrogeno puro al 100%.

Ecco un video esplicativo:

 

 

Citazione spettacolare e che riassume perfettamente il concetto. Unico appunto, rivolto a chi ha caricato il video sul Tubo, Tomas si scrive senza h. 

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......se la Regione non se ne sbatte a tempo debito di quelle porcherie che chiamano strade lascio le macchinette con touch grattascroto agli altri, il mio prossimo acquisto si chiamerà Panda 1000 4x4, Suzuki SJ413, Vitara JLX o Terrano II 2.7 TDI......

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On 16/4/2020 at 20:00, iDrive scrive:

Il cambiamento batteria era un eresia, come se oggi al posto di fare il rifornimento in carburante, ti cambiavano il serbatoio vuoto con uno pieno... ?

Mah, io resto convinto che sarebbe la soluzione più semplice. 

Come cambi le pile al telecomando, o all'automobilina radiocomandata del figlio. 

Occorre, è chiaro, una standardizzazione delle batterie (ma anche le caratteristiche della benzina e il diametro del tubo della pompa sono standard!!!) e un sistema per rimuovere le batterie, inserirle e fissarle saldamente in tre-cinque minuti.

Non credo che tecnicamente sia un problema irrisolvibile. 

Un "distributore" può ricaricare lentamente e consegnarle quando sono cariche, meno cavi ad alta tensione sulle strade, nessun problema di trovare un punto di ricarica libero, risolto il problema dei lunghi viaggi, ecc... 

La difficoltà logica è pensare che la batteria sulla tua auto è tua, ma la scambierei con un'altra ogni volta che fai "il pieno". 

E se la batteria non tiene più la carica perché vecchia/difettosa? La cambierà il distributore con una nuova, pagata o in abbonamento o con una assicurazione, spalmando la spesa su ogni "pieno" come gli altri costi. 

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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On 17/4/2020 at 17:09, shadow_line scrive:

e l'idrogeno? tipo hydrogen next di bmw?

 

oppure sono tutte bolle di sapone, parole portate dal vento, affabulazioni di gente che lavora nel marketing.. e alla fine nessuno sa come andranno, se andranno, veramente le auto?

 

io francamente mi sono stancato di seguire, basta cosí non se ne puote piú

 

Visto che i numeri non sono opinioni, è un pezzo che i conti sono stati fatti, ma se non te li vai cercare... ultimo a pubblicare i dati chiarissimi e stranoti che escludono ogni senso e possibilità dell'idrogeno automobilistico per inaccettabile efficienza (insita e strutturale, ovvero che non dipende da possibili miglioramenti) è VW con la versione semplice semplice dei conti:

 

spacer.png

 

https://www.volkswagenag.com/en/news/stories/2019/08/hydrogen-or-battery--that-is-the-question.html#

 

Quello che l'articolo non dice è che la filiera dell' H2 non può essere gestita da individui o piccoli produttori ed è di fatto un monopolio di grande industria. Al contrario della produzione elettrica che può essere gestita a partire da Mario Rossi col tetto di casa, visto che per la media di 11,000 km/anno basterebbe la produzione annua di 2-2,5 kWp di impianto solare o eolico o cacca di mucche o quello che vuoi. 

Modificato da Maxwell61
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Per la Centoventi la Fiat parlava di un sistema modulare di batterie, se non erro 4, più una sotto il sedile del passeggero,  che possono essere aggiunte o noleggiate a seconda delle necessità.

 

Mi immagino che ogni modulo sia grosso come un trolley, se ci fosse un sistema semplice di sgancio potrebbero essere addirittura rimosse e facilmente trasportate con un carrellino a casa o in ufficio per la ricarica.

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27 minuti fa, xtom scrive:

Per la Centoventi la Fiat parlava di un sistema modulare di batterie, se non erro 4, più una sotto il sedile del passeggero,  che possono essere aggiunte o noleggiate a seconda delle necessità.

 

Mi immagino che ogni modulo sia grosso come un trolley, se ci fosse un sistema semplice di sgancio potrebbero essere addirittura rimosse e facilmente trasportate con un carrellino a casa o in ufficio per la ricarica.

 

Un pochettino più grosso...

 

image.jpeg.db0726e38e81be3ac1112f1a9995688d.jpeg

Nel comunicato stampa della FIAT i dettagli sulle batterie ...

 

 

Ma tra il concept e il mare....

 

 

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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2 ore fa, tonyx scrive:

tesla inizialmente lo faceva in alcune stazioni in california, ma poi si sono accorti che era una cagata pazzesca, aveva costi eccessivi, tra personale, strutture, manodopera, non che trasporto dei pacchi batteria (non si può mica pretendere che in ogni stazione di ricarica lo stesso numero di batteria in uscita sia uguale a quello in entrata).

Strutture, personale, manodopera, perché una stazione di servizio elettrica dovrebbe costare più di una stazione di servizio di carburanti? 

O se preferisci più di 50/100 supercharger sparsi sul territorio con relative piazzole e cablaggi? 

Poi, a mio parere dovrebbe essere ovvio che le batterie in uscita sono pari a quelle in entrata, un'auto lascia le batterie scariche e le sostituisce con altrettante di cariche. 

Immagina proprio batterie tipo quelle della 120 e un meccanismo, che smonta quelle scariche sostituendolo con altre cariche in cinque minuti al massimo. 

Costa il costo della ricarica (ottimizzato, non servono ricariche rapide e non ci sono vincoli di volume e peso per il charger) più la quota di spese generali.

Ovvio che ogni stazione di servizio se (per esempio) cambia un pacco batterie al minuto e ricarica una batteria in tre ore deve avere in ricarica/pronte 180 batterie, per averne sempre almeno una pronta. 

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Questo facevano le stazioni della posta ai tempi dei cavalli, ma almeno i cavalli erano uguali tra di loro. Farlo con le auto presuppone che tutte le marche abbiano batterie uguali per dimensione, capacità e caratteristiche termico elettriche, nonché connettori ed alloggi standard.

Per ora troppo futuribile, a meno di non pensare a stazioni di rifornimento dedicate per gruppo.

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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