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Il futuro dell'auto (elettrica)


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FAW e Silk EV hanno confermato l'investimento in Emilia, di circa un miliardo di Euro, per la progettazione e produzione di auto elettriche. Si prevedono anche collaborazioni con CNH Industrial (forse a valle dell'acquisto di Iveco).

Fonte: IlSole24Ore

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1 ora fa, kire_06 scrive:

 

Infatti al posto di leggere gli studi farlocchi fatti da chi ha interesse nel continuare a vendere vetture termiche, basterebbe leggere il report dell'agenzia europea dell'ambiente (e mi auguro che non ci sia nessuno a mettere in dubbio l'autorità di un ente internazionale) in cui è scritto chiaro e tondo che anche con l'attuale (pessimo) mix energetico europeo una BEV inquina meno di una ICE nel suo intero arco di vita (vado a memoria del 17% in meno). Se il mix energetico europeo fosse composto solo da fonti rinnovabili la differenza sarebbe di almeno il doppio. Ma ovviamente è più semplice ripetere a pappagallo le solite frasi fatte (vedasi questo 3d) piuttosto che perdere 5 minuti e verificare coi propri occhi.

 

Certo che tu sei un troll mica da ridere. Guarda il prezzo medio di una elettrica (la maggior parte sono dal seg. D in su) e confrontalo con lo stipendio medio italiano e avrai la risposta.

A parte che ti invito a moderate i toni giacche non mi pare di averti mai offeso. quindi se non vogliamo che questo posto diventi uno schifo evita di porti con me in questa maniera. Oltretutto stai dicendo stupidaggine perché le  ev più vendute sono 500 smart corsa 208 2008 zoe c4 etc etc che con gli incentivi hanno prezzi totalmente abbordabili. poi come dite voi tra risparmio in carburante manutenzione piacere di guida etc etc dovrebbero strapparsele tutte di mano tanto chi mai nella vita fa una gita fuoriporta o non si ferma 1 ora a far pipi ogni tanto

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Come ho detto più volte, il mio convincimento a favore della trazione elettrica prescinde da considerazioni di tipo ambientale. È un sistema migliore sotto ogni punto di vista: meno complesso, costi di manutenzione irrisori, propulsore molto più longevo, molta coppia da subito, consumi assai più bassi, efficienza molto più alta...

Però anche dal punto di vista ambientale, molte considerazioni che leggo non sono oneste.
Le elettriche non emettono CO2. Quella che contate voi è la co2 emessa per produrre l'energia (che poi dipende da come la si produce).
Non capisco perché per le elettriche consideriate tutte le emissioni dalla notte dei tempi fino all'auto in garage. Considerate la co2 emessa da quando i minatori scavano il litio usato nelle batterie, il particolato del pneumatico sull'asfalto etc... 12.png poi prendete questi numeri (spesso frutto di stime) e li paragonate a quello che un ice emette dallo scappamento.
Ma scusatemi... a questo punto quanta CO2 si emette per estrarre il petrolio, portarlo dal medio Oriente fino da noi, raffinarlo, trasportarlo su gomma fino alla stazione di servizio...
E poi i freni e pneumatici di un ice non emettono uguale?

Provate a chiudere un auto ice in un garage, metterla sui rulli, e chiudervi dentro con lei... Poi aspettate mezz'ora. Riprovate con un'elettrica. Io scommetto che nel primo caso non vi andrà magnificamente.

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Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Finchè non l’accendo, non succede niente.
 
Esono serio. Si fa passare le auto ice come qualcosa che oramai inquinino solo perché esistono. 
Ma le auto emettono inquinanti quando si muovono.
E Il problema degli inquinanti è sopratutto figlio dell’abuso della mobilità privata nelle zone ad alta concentrazione abitativa.
Girano troppe auto, a prescindere da come vengono alimentate.
 
Controprova, basta allontanarsi da maggiori centri abitati, senza andare in Mongolia o nel Wyoming (2 ab. / kmq) per trovarsi in realtà dopo il pm10\NOx da autotrazione neanche sanno cosa è (mentre hanno seri problemi per quello da agricoltura/allevamento. E sono sempre serio).
 
Se si vuole ridurre il problema di inquinamento - che esiste, non lo nega nessuno - bisogna avere un approccio veramente critico, mettendo sul piatto anche e soprattutto i problemi. Vista l’importanza del problema e viste le risorse necessarie.
 
Quando si fa un progetto, si fa così.  Prendi i problemi, controlli come e se si possono risolvere, se ci sono vie alternative per ottenere lo stesso risultato.
 
Invece per questa tecnologia si va nella rimozione dei problemi, in alcuni casi anche sbeffeggiando chi li solleva.
Questo è un approccio fideistico, non tecnico.
 
Cosa che personalmente mi allontana dalla discussione, non viene mai niente di buono.
 
Dicevo infatti di metterla sui rulli, quindi accenderla come minimo e metterla in moto.
Non mi sembra di aver sostenuto che un ice inquina perché esiste...
E ripeto per me non sono neppure questioni primarie, io guido un ice sporcaccione (vedere foto profilo).
Quello che contesto sono due pesi e due misure.

Ragazzi qui io mi fermo, l'onestà intellettuale non è qualcosa che mi fa di barattare in una discussione.



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Leggendo queste discussioni mi torna in mente Jovanotti che alle soglie del nuovo millennio cantava sgomento:

 

i microcomputer, le trasformazioni e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni

 

Per decenni ci siamo interrogati su come sarebbe stata l’auto se la meccanica avesse avuto un progresso paragonabile a quello dell’elettronica.

 

La risposta negli anni è stata quella di dotarle sempre più di dispositivi elettronici, fino ad arrivare al punto estremo in cui grazie all’elettronica l’auto guida da sola, ma si muove ancora grazie ai pistoni.

Se proprio vogliamo fare un ragionamento intellettualmente onesto dobbiamo dire che chi ha ostacolato il progresso delle auto sono state le stesse case automobilistiche che hanno preferito andare sul sicuro, continuando a produrre la solita meccanica, usando talvolta l’elettronica per barare, invece di investire per un reale progresso.


Le case automobilistiche sono il tipico esempio di chiagni e fotti, perché questo progresso adesso se lo stanno facendo pagare dalla collettività, con incentivi e prezzi finali superiori, ma è solo un periodo di transizione, indietro ormai non si torna più.

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Le conclusioni più interessanti per affrontare il dibattito sono più o meno queste (riassumo alcuni interventi in questo thread):

 

  1. le auto elettriche sicuramente "spostano" l'inquinamento, non lo eliminano. In molti casi già questo può essere considerato un obiettivo degno di essere raggiunto.
  2. Il loro ciclo produttivo ha bisogno di risorse naturali uguali o probabilmente leggermente inferiori alle auto a combustione interna. Ciò non toglie che provoca nuovi equilibri e squilibri in ambito geopolitico, anche se in realtà in molti casi i grandi conglomerati energetici già da tempo si sono buttati su rinnovabili, conduttori e batterie. La vera differenza è: dove sono i combustibili fossili e dove sono i minerali per farci batterie e altri componenti.
  3. Le politiche che spingono verso le auto elettriche per limitare i danni dell'inquinamento sono più probabilmente frutto di enormi pressioni da parte di grandi produttori (alcuni? tutti? qui non entro...) per salvare un intero settore produttivo a livello continentale (vedi messaggio INCORNICIABILE ;-) di @TonyH qualche pagina fa)
  4. Ognuno valuti se questo modo di fare politica industriale e di consumo sia giusto / legittimo / inevitabile (io personalmente da europeista convinto credo che l'amministrazione UE sia spesso terreno di conquista di interessi poco trasparenti o quanto meno poco democratici)
  5. Per ultimo, la cosa più importante, anche questa già detta: se il problema è l'inquinamento il trasporto individuale è solo un sintomo. Il problema è la mobilità generale, e a cascata una serie di altri fattori infrastrutturali (trasporto aereo, navi, filiere produttive, il sistema produttivo, che tipo di produzione, ecc). Vederlo solo in termini elettrico vs. ICE è solo la punta del proverbiale iceberg.

 

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