Vai al contenuto

Il futuro dell'auto (elettrica)


Messaggi Raccomandati:

Concordo che le trasferte saranno ridimensionate, passata la pandemia.

Ma, al di la di momenti di autocelebrazione di un comparto, come giustamente era stato scritto, gli incontri per via telematica sono un drammatico impoverimento, anche in ambito lavorativo.

Aumenta l'efficienza?

Diminuiscono i costi?

Sicuramente.

Ma l confronti e i rapporti che si riuscivano a realizzare, beh, quelli andranno perduti.

Insomma, non la vedo tutta rose e fiori.

  • Mi Piace 4

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Per tenere contatti non è necessario un congresso con 200 invitati però.

Non è che i movimenti spariranno tutti. Ci si muoverà se ne vale la pena. 

  • Mi Piace 3

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

Io credo che si troverà un equilibrio. Per molti doversi spostare era uno stress, ma per altri era un modo per staccare dalla routine, e questo fa sempre bene.

Non mi piacerebbe un mondo dove si fa tutto da remoto. C'è chi si vanta di fare anche la spesa on-line e che non esce più per acquistare nulla: se è felice sono contento per lui, a me sta roba manda in depressione (e vi assicuro che non sono per niente dalla spesa facile, anzi sono tendente al tirchio)

Link al commento
Condividi su altri Social

On 24/2/2021 at 01:30, Fatbastard78 scrive:

Giusto. Il risultato che ottieni è semplicemente un aumento generalizzato dei prezzi, con alcune attività che diventeranno anti economiche.

Domanda, ne vale la pena?

I vantaggi saranno tali da giustificare questo?

 

L'equilibrio di mercato ha sempre ragione :) se si arriva fino a quel punto vuol dire che la collettività ha già messo in conto pro e contro e ha già deciso.

 

Però occhio che il passaggio tra limitazioni e prezzi non è automatico, a causa del meccanismo perverso che sta dietro la diffusione del trasporto privato su gomma.

 

Il successo dell'auto sta nel fatto che offre molti vantaggi a chi la usa (direttamente o indirettamente, tipo i clienti) mentre scarica buona parte dei suoi difetti su chi sta intorno. Potendo tutti accedere al vantaggio, si è accettata la generale libertà di accedere all'uso dell'auto.

Guardando in dettaglio, però, non tutti usano questa libertà nella stessa misura: c'è chi non la usa proprio, chi usa l'auto pochissimo e chi ne fa un uso intenso.

 

Però le esternalità negative, cioé i danni che l'utente scarica sugli altri, sono legate alla percorrenza (auto ferma non fa danno).

Ne va che le esternalità del rappresentante da 40 Mm/anno sono ben diverse da quelle dell'impiegato che fa casa-lavoro a breve raggio.

Ma il pegno che l'utente paga alla società, sotto forma di tasse, non rispecchia la differenza d'uso. Le tasse sul carburante crescono linearmente (e nemmeno del tutto, se uno poi ne scarica una parte...), per il resto sono costi praticamente fissi tra chi usa poco e chi usa tanto.

 

Sostanzialmente più uno usa l'auto, meno compensa agli altri i danni che fa. E' un premio all'inefficienza delle attività. Sono costi occulti che tutti paghiamo e che permettono l'esistenza di certe modalità di organizzazione del lavoro, che non è affatto detto siano le più efficienti.

 

In aggiunta a questa disparità, non tutte le attività economiche dipendono dalla gomma nella stessa misura, idem non tutte le persone fanno acquisti che dipendono dalla gomma nella stessa misura.

Se introduco limiti sto sì aumentando i costi di alcune attività, ma questo si riflette solo sulla parte di popolazione che si serve di quelle specifiche attività.

 

Alla fine sono sempre riequilibri di qualcuno verso altri soggetti.

 

On 24/2/2021 at 09:57, jeby scrive:

 

Sono completamente d'accordo, la cosa principale sarebbe ridurre drasticamente il parco circolante, ci sarebbe un vantaggio per tutti tranne che per chi con le auto e dintorni ci fa i soldi.

 

Peraltro è un meccanismo che una volta innescato si autoalimenta: dato che a subire i difetti dell'auto è soprattutto chi l'auto non la usa, se questi aumentano di numero allora aumentano la pressione per ostacolare ancora di più l'abuso dell'auto come strumento di mobilità.

Per il momento però, come dici, la società si sta solo facendo dei gran rasponi raccontandosi che elettrificando l'auto il problema è risolto.

There's no replacement for displacement.

5967677fbce20_autohabenbahnfahren.jpg.4606d45af194e6808929d7c2a9023828.jpg

Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

Link al commento
Condividi su altri Social

On 24/2/2021 at 19:09, Popy scrive:

 

Mi risulta che la scatola nera viene montata a chi fa pochi km per garantire un risparmio nel premio. Infatti è stata proposta a mio padre e sconsigliata a me. Anzi vi dirò di più, per caso ho scoperto un apio di anni fà che sul mio contratto c'erano dichiarati 20.000 km/anno ma io ne faccio in media 35.000 e a volte sono arrivato a 40.000 km, quindi prenderei questi dati con le molle.

 

 

 

E infatti, secondo me è come i dati dell'auditel, vanno presi come trend non come numeri assoluti.

 

10 ore fa, Wilhem275 scrive:

(auto ferma non fa danno)

 

Insomma... in città fa danno anche l'auto ferma, toglie spazio a pedoni, ciclisti, autobus, parchi ecc ecc. Se non fosse che la "decrescita felice" non esiste vedrei benissimo una riduzione totale delle auto.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

k21x8z.png

Link al commento
Condividi su altri Social

1 ora fa, jeby scrive:

in città fa danno anche l'auto ferma, toglie spazio a pedoni, ciclisti, autobus, parchi ecc ecc. Se non fosse che la "decrescita felice" non esiste vedrei benissimo una riduzione totale delle auto.

 

altroché, soprattutto nelle grandi città. ad esempio l'ultima volta che sono stato a Roma sono rimasto sconvolto da quanto le auto fossero letteralmente ovunque: in certe vie è praticamente impossibile camminare, proprio non c'è fisicamente spazio.

ma situazioni simili si trovano facilmente anche in centro medio-piccoli: praticamente tutti i centri storici, al netto delle aree pedonali, sono in quelle condizioni.

  • Mi Piace 2
Link al commento
Condividi su altri Social

18 ore fa, Wilhem275 scrive:

 

 

 

Però le esternalità negative, cioé i danni che l'utente scarica sugli altri, sono legate alla percorrenza (auto ferma non fa danno).

Ne va che le esternalità del rappresentante da 40 Mm/anno sono ben diverse da quelle dell'impiegato che fa casa-lavoro a breve raggio.

Ma il pegno che l'utente paga alla società, sotto forma di tasse, non rispecchia la differenza d'uso. Le tasse sul carburante crescono linearmente (e nemmeno del tutto, se uno poi ne scarica una parte...), per il resto sono costi praticamente fissi tra chi usa poco e chi usa tanto.

 

 

 

Perdonami, però innanzitutto mi viene da chiedere quali siano esattamente i danni che produce l'automobile.  Perchè posso immaginare che varino da zona a zona, quindi avrebbe più senso mettere divieti, o meglio ancora offrire alternative, mirati.

Seconda considerazione è che se è vero che talune categorie hanno dei "vantaggi" fiscali sull'uso dell'auto, ma ipotizzo perchè ci sia un vantaggio complessivo. 

Modificato da Fatbastard78
Link al commento
Condividi su altri Social

Cita

[...] In una lettera alla cancelliera, oltre 60 tra accademici e professionisti, guidati dal professor Thomas Willner dell'Università di scienze applicate di Amburgo, invocano, nella lotta alle emissioni di CO2, una maggiore apertura ad altre tecnologie, proponendo, per esempio, una rivalutazione dei biocombustibili e dei carburanti sintetici [...]

[...] la mobilità alla spina presenta diverse criticità e, dal punto di vista del trasporto privato, non può essere considerata l’unica soluzione per l'ambiente: gli scienziati lo dicono chiaro e tondo e, perciò, chiedono a Berlino di ampliare le proprie vedute e di considerare tutte le tecnologie in campo, comprese quelle che potrebbero contribuire a ridurre le emissioni avviando processi di transizione più graduali [...]

 

Articolo completo: https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2021/02/25/auto_elettriche_gli_scienziati_tedeschi_alla_merkel_non_sono_la_soluzione_al_problema_delle_emissioni_.html

  • Mi Piace 5
Link al commento
Condividi su altri Social

22 ore fa, Fatbastard78 scrive:

 

Perdonami, però innanzitutto mi viene da chiedere quali siano esattamente i danni che produce l'automobile.  Perchè posso immaginare che varino da zona a zona, quindi avrebbe più senso mettere divieti, o meglio ancora offrire alternative, mirati.

Seconda considerazione è che se è vero che talune categorie hanno dei "vantaggi" fiscali sull'uso dell'auto, ma ipotizzo perchè ci sia un vantaggio complessivo. 

 

I danni sono sempre i soliti: emissioni di inquinanti vari e di rumore, pericolo per chi sta intorno, spazio dedicato (sia in marcia che in parcheggio), più i costi di costruzione e manutenzione dell'infrastruttura.

 

Ad oggi tutta questa roba finisce in un generico calderone di problemi, che viene giustificato da un altrettanto generico calderone di vantaggi che la società trae dall'uso della gomma.

Il problema è che, essendo il calderone anonimo, dentro ci sguazzano situazioni di iniquità (gente che paga poco e ottiene tanto e vv.) e quindi il sistema permette tante scelte inefficienti. Il che include gli sgravi a certe categorie, perché si crea l'assurdo che uno che per scelta evita l'auto e cerca di comprare locale si trova cornuto e mazziato... se il vantaggio c'è, gli interessati lo possono dimostrare pagando di tasca propria e non facendolo pagare anche a chi non è interessato.

 

Inserire divieti è una parte del lavoro (che è comunque un aumento di costi, ma mirato), ma il vero cambiamento sarebbe di rendere davvero proporzionale il costo di uso della gomma.

Il modo più facile è tassando la fonte di energia, il che oltretutto porterebbe in automatico uno stimolo a creare veicoli più piccoli e leggeri.

 

Sul discorso delle alternative, sì, ma va ribaltato l'onere, nel senso che devono essere chieste (e pagate) da chi oggi crea un danno agli altri, non deve essere una responsabilità dei danneggiati, altrimenti si cade nei diritti acquisiti.

Faccio un esempio pratico che sto affrontando da qualche tempo. Ho la situazione di alcuni paesi che si trovano le strade locali usate come percorsi di attraversamento per flussi esclusivamente di transito verso i capoluoghi. Il traffico è cresciuto nel tempo, le infrastrutture sono rimaste com'erano, quindi gli automobilisti in transito hanno cominciato a riversarsi in massa sulle stradine interne per scappare dalle code che essi stessi generano.

Nel momento in cui i residenti decidono di bloccare l'uso delle strade interne (competenza e bilancio comunale), rigettando il traffico sulle strade Regionali e Provinciali, la prima protesta è "Ma ci dovete dare delle alternative".
Ma perché un danneggiato dovrebbe essere responsabile di risolvere i problemi di chi lo danneggia?

Quelli che protestano se la devono prendere in primis con loro stessi, per avere fatto i propri conti dando per scontato l'andare a danno di qualcuno, e in seconda battuta devono andare a bussare all'autorità responsabile (Regione e Provincia), che puoi vuol dire votare con più accortezza.

Si arriva all'assurdo di gente che vota amministrazioni che non fanno nulla per il TPL, che vuole andare in auto ovunque, e se la piglia pure con chi non si fa passare l'autostrada in salotto...

There's no replacement for displacement.

5967677fbce20_autohabenbahnfahren.jpg.4606d45af194e6808929d7c2a9023828.jpg

Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.