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Il futuro dell'auto (elettrica)


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Non era un periodo d’oro. Era un periodo normale, perché si può fare lo stesso discorso negli anni 80 e persino nei 70.

se avevi la passione ma pochi soldi, un modo lo trovavi.

 

è ora che a furia di vincoli e innalzamento costi che si è tagliata fuori l’utenza.

O paga papà, oppure non te la puoi permettere.

E difficilmente ti appassioni a qualcosa fuori portata.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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OT: non dimentichiamo che negli anni ,'80 trovare roba vecchia e cavallate era spesso impossibile, visto che la ruggine se le mangiava . Ma erano abbastanza a portata le seminuove.

Io la mia golf gti prima serie del 1981 la pagai nel 1987 5,5 milioni.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Mi permetto un piccolo OT:
L'auto un tempo era anche un mezzo per incontrare amici/amori/parlare/vivere.
Ora la distanza fisica è stata parzialmente colmata dal digitale, in cui c'è sempre un contatto aperto e costante.

Non è che prima amassero tutti i motori: è che i motori davano certe possibilità. E ci si interessava di ciò che girava intorno a quella possibilità.
È un comportamento insito nell'uomo.

Concludo l'OT.

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🏳️‍🌈

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Ieri mi sono fatto un giro dei viali a Firenze: non mi ricordavo più cosa significassero le code. Tutta la città era bloccata (in orario uscita di lavoro).

 

Trovo anche giusto modificare la conformazione delle strade nelle città di fatto impedendo la possibilità di viaggiare con l'auto e spingendo la gente ad usare i mezzi pubblici, moto, bici o piedi; il problema è che tutto questo, oggi viene fatto senza senso, spesso senza dare alternative efficaci e valide (prima di tutto la mancanza di veri parcheggi scambiatori, gratuiti e sorvegliati, alla periferia delle città).

 

Mi chiedevo cosa sarebbe stato se tutte le macchine fossero state elettriche, e mi veniva in mente che un cambio totale del parco mezzi circolante è davvero impossibile da qui a dieci anni, o forse più.

Molti hanno perso il lavoro, e se lo hanno ritrovato o ripreso, hanno ancora bassa disponibilità economica, quindi sicuramente non avranno intenzione di cambiare auto; le ricariche per tutti i mezzi sarebbero impossibili, perché davvero, con lo stato attuale, si dovrebbe "colonnare" un posto auto su due.

Basta farsi un giro nelle strade secondarie, o nelle periferie, e chiedersi: "ma le auto parcheggiate in questo quartiere residenziale senza garage, come si potrebbero ricaricare?".

E' davvero impensabile risolvere le cose con le prolunghe da casa anche nei quartieri periferici, e non lo dico a battuta, perché intanto si dovrebbe trovare il posto auto proprio sotto la finestra e poi, se ora anche è concesso, perché in qualche luogo succede realmente, dopo i primi 4-5 vecchi che inciampando sui cavi si rompessero qualcosa, sui giornali si inizierebbe a gridare allo scandalo e all'attentato alla pubblica sicurezza, vietando di fatto anche questa piccola possibilità, pena multe severissime.

Senza contare poi gli atti vandalici che aumenterebbero non di poco.

 

Secondo me, allo stato attuale, con il tipo di batterie che abbiamo ora, è davvero impossibile che l'elettrico prenda piede, perché il vero problema, più dell'autonomia che secondo me sarà un problema risolto a breve, è solo la velocità di ricarica.

Finché non fanno batterie da 600 km di autonomia ricaricabili senza degradazione in 10-15 minuti, questo tipo di auto resterà sempre una parte inconsistente.

Difatti è chiaro che l'infrastruttura esistente non è in grado di reggere la ricarica contemporanea anche di un solo terzo di auto circolanti oggi nello stesso tempo: la soluzione può essere sempre e solo quella del distributore pubblico, come oggi è per i carburanti.

L'elettrico sarà l'ennesima moda di cui molti si pentiranno, comprando mezzi che si svaluteranno e saranno obsoleti in breve tempo.

 

E' chiaro però, che è una "moda" che purtroppo viene imposta, ma ancora non riesco a capire la portata dell'imposizione: con i diesel (o con le moto due tempi) per anni è stato fatto lo stesso, dichiarandone la scomparsa, mentre sono ancora qui, ma questa volta mi pare che sia un cambio davvero "epocale", cioè un cambio che in qualche modo, forzatamente, avverrà.

 

Stando così le cose, se davvero ci sarà un'imposizione totale entro il 2030 o giù di lì, le possibilità sono due: o l'Italia cambia stile di vita, le aziende implementano il lavoro da casa, le persone che non potranno più fare troppi chilometri cambieranno lavoro cercando qualcosa di più vicino a casa, insomma, facendoci assomigliare ai paesi del nord Europa dove l'elettrico funziona, oppure succede l'ennesimo disastro economico, perché grande parte della forza lavoro oggi conta sulla possibilità di spostarsi autonomamente.

Ovviamente, ritengo che la prima ipotesi abbia le stesse probabilità di realizzarsi di quelle di avere governanti che non siano dei corrotti, quindi mi chiedo: dove andremo a finire?

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45 minuti fa, Gar scrive:

Ieri mi sono fatto un giro dei viali a Firenze: non mi ricordavo più cosa significassero le code. Tutta la città era bloccata (in orario uscita di lavoro).

 

Trovo anche giusto modificare la conformazione delle strade nelle città di fatto impedendo la possibilità di viaggiare con l'auto e spingendo la gente ad usare i mezzi pubblici, moto, bici o piedi; il problema è che tutto questo, oggi viene fatto senza senso, spesso senza dare alternative efficaci e valide (prima di tutto la mancanza di veri parcheggi scambiatori, gratuiti e sorvegliati, alla periferia delle città).

 

Mi chiedevo cosa sarebbe stato se tutte le macchine fossero state elettriche, e mi veniva in mente che un cambio totale del parco mezzi circolante è davvero impossibile da qui a dieci anni, o forse più.

Molti hanno perso il lavoro, e se lo hanno ritrovato o ripreso, hanno ancora bassa disponibilità economica, quindi sicuramente non avranno intenzione di cambiare auto; le ricariche per tutti i mezzi sarebbero impossibili, perché davvero, con lo stato attuale, si dovrebbe "colonnare" un posto auto su due.

Basta farsi un giro nelle strade secondarie, o nelle periferie, e chiedersi: "ma le auto parcheggiate in questo quartiere residenziale senza garage, come si potrebbero ricaricare?".

E' davvero impensabile risolvere le cose con le prolunghe da casa anche nei quartieri periferici, e non lo dico a battuta, perché intanto si dovrebbe trovare il posto auto proprio sotto la finestra e poi, se ora anche è concesso, perché in qualche luogo succede realmente, dopo i primi 4-5 vecchi che inciampando sui cavi si rompessero qualcosa, sui giornali si inizierebbe a gridare allo scandalo e all'attentato alla pubblica sicurezza, vietando di fatto anche questa piccola possibilità, pena multe severissime.

Senza contare poi gli atti vandalici che aumenterebbero non di poco.

 

Secondo me, allo stato attuale, con il tipo di batterie che abbiamo ora, è davvero impossibile che l'elettrico prenda piede, perché il vero problema, più dell'autonomia che secondo me sarà un problema risolto a breve, è solo la velocità di ricarica.

Finché non fanno batterie da 600 km di autonomia ricaricabili senza degradazione in 10-15 minuti, questo tipo di auto resterà sempre una parte inconsistente.

Difatti è chiaro che l'infrastruttura esistente non è in grado di reggere la ricarica contemporanea anche di un solo terzo di auto circolanti oggi nello stesso tempo: la soluzione può essere sempre e solo quella del distributore pubblico, come oggi è per i carburanti.

L'elettrico sarà l'ennesima moda di cui molti si pentiranno, comprando mezzi che si svaluteranno e saranno obsoleti in breve tempo.

 

E' chiaro però, che è una "moda" che purtroppo viene imposta, ma ancora non riesco a capire la portata dell'imposizione: con i diesel (o con le moto due tempi) per anni è stato fatto lo stesso, dichiarandone la scomparsa, mentre sono ancora qui, ma questa volta mi pare che sia un cambio davvero "epocale", cioè un cambio che in qualche modo, forzatamente, avverrà.

 

Stando così le cose, se davvero ci sarà un'imposizione totale entro il 2030 o giù di lì, le possibilità sono due: o l'Italia cambia stile di vita, le aziende implementano il lavoro da casa, le persone che non potranno più fare troppi chilometri cambieranno lavoro cercando qualcosa di più vicino a casa, insomma, facendoci assomigliare ai paesi del nord Europa dove l'elettrico funziona, oppure succede l'ennesimo disastro economico, perché grande parte della forza lavoro oggi conta sulla possibilità di spostarsi autonomamente.

Ovviamente, ritengo che la prima ipotesi abbia le stesse probabilità di realizzarsi di quelle di avere governanti che non siano dei corrotti, quindi mi chiedo: dove andremo a finire?

 

Guarda io sto a Firenze e proprio in una zona di case senza box od altro, quindi concordo con tutto ciò che hai detto.

Per me, come per molti, avere un'elettrica oggi sarebbe un'inutile rottura di scatole. Già ora cerco di usare l'auto meno che posso perché mi rompo del traffico e della ricerca parcheggio, figurati se dovessi anche fare calcoli per ricaricarla.

Se da una certa data in poi venderanno solo auto elettriche ma non risolveranno i problemi della ricarica a mio avviso parecchia gente si terrà la vecchia termica fino alla morte.

Certo, potrebbero bloccare la circolazione alle termiche ma se lo facessero in un momento in cui queste sono ancora la maggior parte del circolante e senza dare reali alternative (trasporto pubblico) non credo sarebbe una mossa molto popolare.

 

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Il passaggio dalla trazione animale ai motori ha richiesto un 50 anni per affermarsi. Per l'elettrico ci vuole pazienza. Occorre anche un cambio di mentalità delle persone. Quest'ultimo occorre di una diffusione di elettriche graduale

☏ Pixel 3 ☏

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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22 minuti fa, viva l'italia scrive:

Il passaggio dalla trazione animale ai motori ha richiesto un 50 anni per affermarsi. Per l'elettrico ci vuole pazienza. Occorre anche un cambio di mentalità delle persone. Quest'ultimo occorre di una diffusione di elettriche graduale

☏ Pixel 3 ☏
 

 

e due guerre mondiali.

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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io ho come l'impressione che nel 2040 i mezzi di trasporto andranno a idrogeno verde..

 

perché é facile dire ingegneristicamente e managerialmente parlando che l'elettrico ha un rendimento complessivo migliore dato che ha meno passaggi produttivi

 

ma poi, nella pratica, chi ha voglia di affrontare i tempi e i problemi di ricarica dell'elettrico? 🤔

 

l'idrogeno non sarà "logico" ma l'essere umano d'altra parte é ben poco logico...

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