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Il futuro dell'auto (elettrica)


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4 ore fa, xtom scrive:

Se veramente tra qualche anno le batterie arriveranno a costare 50 € a kWh, la sostituzione della batteria di una elettrica fuori garanzia potrebbe effettivamente costare meno di 3.000 €, che sono comparabili con i costi sostenuti per cambiare tutti i pezzi che si usurano nello stesso utilizzo su un’ICE.

 

Ma speriamo! O che comunque ci siano delle opzioni per la revisione/messa a nuovo, non eccessivamente costose e con una garanzia decente.

 

Perché onestamente, indipendentemente dal prezzo "all'ingrosso" degli accumulatori, mi aspetto che il prezzo commerciale sia almeno doppio, se non triplo.

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Sticchi Damiani (ACI): “Sbagliato imporre l’auto elettrica”

Il Presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani vedrebbe bene un incentivo all'acquisto per le Euro 5, in modo da togliere dalla circolazione le auto più vecchie

Il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani è sulla stessa linea di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, e Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, relativamente alle future regole dell’Unione Europea sulle emissioni auto. Secondo Sticchi Damiani, infatti, ci sarebbero motivi ideologici dietro alle norme che verranno; ritiene che le conseguenze di un’imposizione dell’elettrico, senza passaggi graduali, andranno a uccidere il settore della produzione e della componentistica. Inoltre mette in guardia sul fatto che l’energia necessaria alla ricarica non sarebbe ancora abbastanza ‘pulita’.

«L’esagerata spinta ambientalista è un killer per l’economia e brucerà milioni di posti di lavoro, perché senza passaggi graduali e studiati ci sarà un bagno di sangue. Io lo dico da tre anni, non ascoltato, che essere realisti, che guardare ai numeri, non vuol dire essere un anti-ambientalista. Non so se ci sono interessi economici miliardari che spingono a distruggere i pilastri dell’economia europea a vantaggio di altre. Io faccio un discorso pratico: la lotta all’inquinamento è un dovere di tutti, ma va programmata nel tempo», ha detto al quotidiano Libero.

Il Presidente Aci non è convinto, inoltre, della capacità infrastrutturale. «Le auto elettriche sono poche perché costano molto e non sono pratiche: le batterie non garantiscono un’autonomia concreta superiore ai 300 chilometri. Imporle, mettendo fuori mercato le altre, impedisce la mobilità alla maggioranza degli italiani, che non hanno i soldi per comprare un’auto verde. Le colonnine sono poche e ci vorranno anni per disseminare il Paese di stazioni di ricarica. E poi non si creda che l’energia elettrica sia gratis, disponibile in misura illimitata, e non inquini. Se circolassero solo vetture verdi, non ci sarebbe abbastanza energia elettrica per illuminare le città. Fare il pieno di elettricità equivale al consumo di una famiglia di 4 persone per 6 giorni, ossia circa 50 kWh».

Ecco dunque una controproposta. «La gente tiene le auto sotto la norma Euro 5 perché non può permettersi di sostituirle. Le euro 0 inquinano 28 volte più di un euro 5 e sono estremamente pericolose. Lo Stato dia 2000 euro a chi le rottama, denaro in contante non bonus. Come Aci abbiamo presentato una proposta che è ora allo studio in commissione parlamentare per favorire incentivi usato su usato. Se convinco un proprietario di euro 0 a prendersi un euro 5 senza fargli spendere troppi soldi, abbatto l’inquinamento, non uccido un settore e metto una persona in condizioni di guidare un’automobile più sicura. Lo Stato deve sostenere l’acquisto con consistenti incentivi e abbattendo almeno del 50% l’imposta provinciale di trascrizione».

 

https://www.formulapassion.it/automoto/elettriche/sticchi-damiani-sbagliato-imporre-auto-elettrica-incentivi-usate-577175.html

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Inviterei tutti a discutere sull'auto elettrica evitando il più possibile gli eccessi ideologici sia da una parte che d'altra.

Se non si riuscirà lo staff prenderà a sanzionare singolarmente gli utenti che non si atterranno al suddetto monito.

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1 ora fa, tonyx scrive:

però in quel 14% ci sono tutti i trasporti, dagli scooter, ai camion, passando per treni, navi ed aerei

è logico aspettarsi dunque che la mobilità automobilistica privata non sia più della metà di quel 14%

 

Curiosità: quel 14% considera solo l'uso dei mezzi di trasporto, o tiene conto di tutto il ciclo vita?

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Certo, a livello globale cambierà poco, quello che auspico è che a livello locale si avvertano maggiormente i miglioramenti.

E' vero che erano chiuse anche le industrie, ma quando c'è stato il vero lockdown da marzo 2020 l'aria era visibilmente migliore, penso dovuto anche al fatto che il traffico era sostanzialmente inesistente.

Da questo punto di vista ben venga l'auto elettrica. Se e quando questa sarà alla portata di tutti (o della maggior parte) è difficile da dire. Comincio già a sentire di chi è tornato indietro e dall'elettrica è tornato al tradizionale, ma per par condicio devo dire che ho sentito anche gente entusiasta del cambio.

Boh, chi vivrà vedrà

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Giustamente si parla molto dell'approvvigionamento di elettricità, qualità delle batterie, progettazione di infrastrutture a grande scala, ecc. ma mi pare che non si parli molto del controllo dell'uso che un'auto elettrica consente da parte del produttore o gestore. In realtà potrebbe applicarsi anche ad auto con ICE ed è per questo che forse potrebbe essere un topic a parte, ma sicuramente è sulle auto 100% elettriche che si sta sperimentando (o facendo propaganda) su queste questioni.

 

Mi piacerebbe fare una lista di casi pratici:

 

- Mercedes EQS (o come diavolo si chiami) che attiva il massimo raggio di sterzata delle ruote posteriori pagando un abbonamento mensile.

- Aggiornamenti software post-vendita venduti come upgrades a pagamento (Tesla, ma un po' tutte le marche).

- Tesla (o era VW?) mi pare che stia studiando la possibilità di far pagare per ogni ora di guida autonoma.

- (qui non saprei se esiste già) controllo remoto degli spostamenti dell'auto, per esempio limitandone la velocità o impedendo accesso a certe aree.

- ...

 

(Forse in effetti meriterebbe un topic propio. Moderatori, decidete voi.)

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Mi sembra di aver già posto il problema quando si parlava che un'auto elettrica non ha bisogno di manutenzione: si inventeranno sicuramente qualche aggiornamento obbligatorio periodico e i conti ritorneranno. D'altronde i soldi da qualche parte dovranno pur saltare fuori

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4 ore fa, v13 scrive:

Giustamente si parla molto dell'approvvigionamento di elettricità, qualità delle batterie, progettazione di infrastrutture a grande scala, ecc. ma mi pare che non si parli molto del controllo dell'uso che un'auto elettrica consente da parte del produttore o gestore. In realtà potrebbe applicarsi anche ad auto con ICE ed è per questo che forse potrebbe essere un topic a parte, ma sicuramente è sulle auto 100% elettriche che si sta sperimentando (o facendo propaganda) su queste questioni.

 

Mi piacerebbe fare una lista di casi pratici:

 

- Mercedes EQS (o come diavolo si chiami) che attiva il massimo raggio di sterzata delle ruote posteriori pagando un abbonamento mensile.

- Aggiornamenti software post-vendita venduti come upgrades a pagamento (Tesla, ma un po' tutte le marche).

- Tesla (o era VW?) mi pare che stia studiando la possibilità di far pagare per ogni ora di guida autonoma.

- (qui non saprei se esiste già) controllo remoto degli spostamenti dell'auto, per esempio limitandone la velocità o impedendo accesso a certe aree.

- ...

 

(Forse in effetti meriterebbe un topic propio. Moderatori, decidete voi.)

 

Diciamo che il business "as-a-service" è il trend attuale, e non dipende dalla mobilità elettrica. Per dire, BMW fa (faceva?) pagare un importo annuale per avere Apple CarPlay sulle vetture. Francamente sono ridicoli. Il business aaS ha senso ed è vantaggioso all'utente solo se l'importo da pagare iniziale non è esorbitante.

 

Anyway, non è che le misure in atto per ridurre le emissioni siano in funzione solo per i trasporti. Gli incentivi a sostituire le caldaie, gli infissi o per spingere sull'installazione di pannelli solari sono lì a dimostrarlo. Il mix energetico di produzione dell'elettricità deve diventare sempre più green.

Poi, per quanto riguarda il ciclo vita di un'auto ed il suo costo in termine di emissioni di GHG, c'è molta ricerca: peraltro il ICCT (quindi un istituto di parte) ha confrontato i dati di lifetime delle auto, nelle quali risulta più ecologica la mobilità elettrica in termini di gas serra - https://theicct.org/publications/global-LCA-passenger-cars-jul2021
Chiaramente si parla solo di gas serra e non di altri dati, come ad esempio mercurio, metalli pesanti etc.

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33 minuti fa, aboutdas scrive:

Per dire, BMW fa (faceva?) pagare un importo annuale per avere Apple CarPlay sulle vetture. Francamente sono ridicoli. Il business aaS ha senso ed è vantaggioso all'utente solo se l'importo da pagare iniziale non è esorbitante.

 

...direzione/modo falso di pensare -  questo modello e pensato per aumentare il profitto del OEM, non per ridurre i costi per il cliente (hanno tutti in testa il Apple con i servizi della App store) 😉

 

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