Vai al contenuto

Messaggi Raccomandati:

Seat non ha alcun diritto di usare il nome e l'heritage della 600 fuori Spagna. 

Dauphine e R4 non hanno avuto mai lo stemma vero e proprio Alfa Romeo, erano modelli prodotti su licenza per volontà IRI per competere con FIAT in segmenti non coperti dalla gamma Alfa Romeo, e ovvio non hanno alcun posto tra le vetture marchiate con il biscione, solo ARNA(Nissan/Datsun Cherry) ha avuto il logo vero e proprio Alfa Romeo anche perché montava un motore alfa romeo. 

Volkswagen era in pessime condizioni finanziare figuriamoci se poteva comprare Lancia, piuttosto sarebbe interessante se Fiat non aveva dismesso la partnership con NSU(Neckar) per la produzione di modelli Fiat su licenza in Germania. 

 

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

14 minuti fa, nucarote dice:

 Diciamo che se il governo spagnolo non avesse voluto la cessione totale di Seat a Fiat, IMHO si sarebbe andato avanti. Comunque Seat anche sotto Fiat era qualcosa di più di Vauxhall in quanto ha proposto anchemodelli "suoi" come le varianti 4/5 porte di 600/850/127, quest'ultima importata da noi e la bocanegra basata sulla 128 coupé.

 

Dubito. Quegli erano gli anni in cui Fiat non se la passava proprio bene, tant'è che aveva fatto entrare il governo libico nel consiglio di amministrazione, in cambio di un po' di petrodollari. Seat aveva i bilanci in rosso e serviva una iniezione di capitali che Fiat non aveva.

 

Anche la Panda prima serie. La versione con il motore 850, chiamata Panda 34, era esportata fuori dalla Spagna e venduta con il marchio Fiat, al posto della Panda 30, ritenuta sottomotorizzata e destinata quindi al solo mercato italiano.

 

Modificato da Phormula
Link al commento
Condividi su altri Social

6 minuti fa, T a u r u s dice:

No, Fiat aveva venduto la quota ai libici durante la crisi petrolifera nel 1976, una manovra simile aveva fatto anche Daimler con il Kuwait, non c'entra nulla con il periodo del divorzio Fiat-Seat cioè il 1982. 

 

A me risulta che proprio nel 1982, anno del divorzio con Seat i libici, che erano entrati in Fiat nel 1976 con il 9%, incrementarono la propria partecipazione salendo al 13%.

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, Phormula dice:

 

Dubito. Quegli erano gli anni in cui Fiat non se la passava proprio bene, tant'è che aveva fatto entrare il governo libico nel consiglio di amministrazione, in cambio di un po' di petrodollari. Seat aveva i bilanci in rosso e serviva una iniezione di capitali che Fiat non aveva.

 

Anche la Panda prima serie. La versione con il motore 850, chiamata Panda 34, era esportata fuori dalla Spagna e venduta con il marchio Fiat, al posto della Panda 30, ritenuta sottomotorizzata e destinata quindi al solo mercato italiano.

 

 

Non se la passava bene, ma visto che solo un paio di anni prima della rottura aveva concesso a Seat la licenza per produrre la Panda, non vedo perchè non avrebbero potuto continuare in questo rapporto se il governo spagnolo non avesse imposto di rilevare l'intera Seat.

Link al commento
Condividi su altri Social

16 minuti fa, stev66 dice:

Diciamo che se fiat avesse creduto in nsu , vw non avrebbe avuto golf

 

Se Seat fosse rimasta in orbita Fiat, non ci sarebbe mai stata l'Ibiza, la Leon ecc, le discrepanze tra le due gamme si sarebbero probabilmente azzerate* col tempo e probabilmente Seat sarebbe sparito come marchio anche in Spagna così com'è successo con Zastava e Fiat sarebbe il primo marchio venduto in Spagna.

 

*Al massimo avremmo avuto il cinquino a 5 porte. :lol::lol:

Modificato da nucarote
  • Mi Piace 2
Link al commento
Condividi su altri Social

4 ore fa, T a u r u s dice:

Seat non ha alcun diritto di usare il nome e l'heritage della 600 fuori Spagna. 

Dauphine e R4 non hanno avuto mai lo stemma vero e proprio Alfa Romeo, erano modelli prodotti su licenza per volontà IRI per competere con FIAT in segmenti non coperti dalla gamma Alfa Romeo, e ovvio non hanno alcun posto tra le vetture marchiate con il biscione, solo ARNA(Nissan/Datsun Cherry) ha avuto il logo vero e proprio Alfa Romeo anche perché montava un motore alfa romeo. 

Volkswagen era in pessime condizioni finanziare figuriamoci se poteva comprare Lancia, piuttosto sarebbe interessante se Fiat non aveva dismesso la partnership con NSU(Neckar) per la produzione di modelli Fiat su licenza in Germania. 

 

NSU Neckar-Fiat e NSU erano distinte. La NSU poi acquistata da VW non era la (NSU) Neckar.

Link al commento
Condividi su altri Social

E' corretto, la NSU iniziò la sua attività come produttore di macchine per maglieria, poi passò alle biciclette e infine alle automobili. Nel 1928 cedette le attività automobilistiche alla Fiat, concentrandosi sulle motociclette. Fece un tentativo di tornare a produrre automobili all'inizio degli anni '30, commissionando a Ferdinand Porsche un prototipo di auto popolare, prototipo ancora oggi esistente e che è considerato il capostipite del Maggiolino. Resisi conto che non potevano tornare a produrre automobili perchè l'accordo con Fiat lo impediva, liquidarono Porsche che tentò di rivendere il progetto ad altri, fin tanto che riuscì a convincere il governo tedesco, o meglio Hitler in persona, e da lì la storia la sappiamo.

Fiat non potendo usare il marchio NSU continuò a produrre automobili con il marchio Fiat Neckar (da Neckarsulm e dal fiume Neckar, dove aveva sede la fabbrica). Dopo la guerra nella sua biografia Giacosa scrisse di come si fosse adoperato per dare a Fiat Neckar una certa autonomia progettuale, per far si che i modelli tedeschi non fossero cloni di quelli nostrani. Gli ultimi modelli prodotti da Fiat Neckar furono la 600, la 850 (chiamata Adria e disponibile con il tetto apribile) e la 1100. Fiat non concesse la licenza per la 124 e per la 128, anche perchè nel frattempo erano venuti meno i dazi per le importazioni di automobili tra i paesi CEE, e quindi la Fiat Neckar chiuse i battenti, non avendo le risorse per sviluppare modelli propri.

 

NSU invece riprese a produrre automobili negli anni '50, con la Prinz. Ebbe un certo successo, se non fosse stato per l'avventura del motore Wankel. La scarsa affidabilità dei propulsori prosciugò le casse dell'azienda che venne rilevata da Volkswagen nel 1968. La presentazione della NSU K70, in programma per il salone di Ginevra di quell'anno, venne cancellata all'ultimo momento, quando erano già state allestite le vetture di preserie e i gadget per la stampa. La vettura era pronta per la produzione in serie, che avvenne come Volkswagen K70 nello stabilimento di Salzittiger.

 

Quindi sono due storie distinte.

 

Concordo su Seat. Ma se guardiamo a Fiat negli anni '60, in pratica era presente in Austria con Steyr, in Germania con Neckar, in Francia con Simca (la mitica Simca 1000 era figlia di un progetto Fiat) e stava per comprare Citroen, in Spagna con Seat, ... in pratica aveva una strategia di presenza europea che si sarebbe potuta forse gestire meglio.

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, nucarote dice:

 

Se Seat fosse rimasta in orbita Fiat, non ci sarebbe mai stata l'Ibiza, la Leon ecc, le discrepanze tra le due gamme si sarebbero probabilmente azzerate* col tempo e probabilmente Seat sarebbe sparito come marchio anche in Spagna così com'è successo con Zastava e Fiat sarebbe il primo marchio venduto in Spagna.

 

*Al massimo avremmo avuto il cinquino tre volumi :lol::lol:

 

F I X E D !!!

 

:mrgreen:

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.