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Scelte strategiche FCA (Piano industriale 2018 da pag 97)


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2 ore fa, Zyx scrive:

 ehm ehm...

questa quanto è durata? 1 anno?

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Questo Facelifting di Ypsilon 3 porte venne lanciato nel 2009, quando il modello nuovo a 5 porte era gia' pronto l'anno successivo per essere lanciato nel mercato. Se poi hanno aspettato il 2011 per il lancio, non so il perche'.

Nel medesimo anno (2009) venne lanciato anche il FL di Panda (mettendoci gli spechietti esterni grandi, tanto da farla sembrare Dumbo), perche' il nuovo modello sarebbe dovuto essere lanciato nel 2010. Poi pero', per le complicazioni burocratiche con l'impianto di Pomigliano, il debutto venne slittato al 2011.

 

Quindi non escludo l'idea che venga lanciato un FL per l'attuale Ypsilon, per poi vedere il modello nuovo un anno dopo.

- Volkswagen Polo 3 porte 1.0 50 cv "X", del 1998 (tenuta dal 2003 al 2007)

- Fiat Grande Punto 5 porte 1.3 Multijet 90 cv "Emotion", nuova (dal 2007 al 2019)

- Fiat 500X 1.6 Multijet 120 cv "Citycross", nuova (in possesso dal 2019)

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10 minuti fa, Bertoz scrive:

 

...

Nel medesimo anno (2009) venne lanciato anche il FL di Panda (mettendoci gli spechietti esterni grandi, tanto da farla sembrare Dumbo), perche' il nuovo modello sarebbe dovuto essere lanciato nel 2010. ...

I nuovi specchietti erano perchè era cambiata la normativa. ;-) 

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1 ora fa, stev66 scrive:

 

 

Perché per quanto basso , versioni e optional hanno un costo .

ed X3 , Q5 GLC ed XC60 vendono molto più che Stelvio e possono spalmare i costi meglio .

Per capirci :

Vendite 2018 BMW X3 : USA 61.351 , EU 63.481 Cina 37.722 = 162.554

Vendite 2018 Audi Q5 USA 69.978 , EU 70.852 Cina 123.421 =  264.251

Vendite 2018 Volvo XC60 USA 32.689, EU 80.000  Cina 50.237 = 162.926

Vendite  2018  MB GLC USA 69.729  EU 125.143  Cina 118.350 = 313.222

 

fonte carsalesebase . N.B le versioni cinesi sono anche a passo lungo.

 

Stelvio ha fatto 46.000 vendite circa nel 2018 .

 

 

 

 

perché ovviamente gli optional pagano a parte e fanno lievitare il prezzo finale fino a livelli in cui le vetture diventano imparagonabili .

Cioè per capirci, se la Stelvio conta 50k e la X3 di pari motorizzazione con tutti questi otional ne costa 70k, le due vetture, visto che la seconda costa il 50% più della prima diventano imparagonabili.

 

 

 

Il tuo ragionamento, se posso, è ben poco convincente. Io non sto facendo un discorso di prezzi ma di disponibilità ormai più che standard per la categoria; poi chiaro che se li chiedo significa che sono disposto ad accettarne il relativo costo.

28 minuti fa, 4200blu scrive:

 

..boh...anche una Stelvio prezzo base 50k alla fine con tutte le optional solite costa alla fine quasi 70k.

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Appunto... mancanze inaccettabili per auto di questo prezzo

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1 minuto fa, dunnet scrive:

Il tuo ragionamento, se posso, è ben poco convincente. Io non sto facendo un discorso di prezzi ma di disponibilità ormai più che standard per la categoria; poi chiaro che se li chiedo significa che sono disposto ad accettarne il relativo costo.

Stev voleva dire che rendere disponibili più optional aumenta il costo anche per le versioni che non ne sono equipaggiate (maggiore complicazione, più varianti da gestire, necessità di integrare gli optional sia in progettazione che in produzione). Quindi mettere a listino optional che saranno presi dall'1% dei clienti è controproducente.

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57 minuti fa, MacGeek scrive:

Qualche novità sul fronte ADAS arriverà quest'anno. E saranno contenti anche gli amanti della ricarica Qi.

 

Quindi con il my20 che presenteranno ci sarà:

- upgrade infointaiment 

- upgrade ADAS

- ricarica wireless*

 

*che immagino comporterà qualche modifica al mobiletto centrale.

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OT: "dalla regia" mi informano che, da alcuni giorni, dalle parti di Carisio è stata avvistata una "cosa" impacchettata che potrebbe essere una via di mezzo tra un Jeep Compass ed un BMW X2.... Ambasciator ecc. ecc. ecc.

 

al-mio-segnale-scatenate-linferno.jpg

 

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365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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Fca, un nuovo piano di investimenti per lo stabilimento di casa nostra

Cassino - E' terminata da poco l'audizione alla Camera con i vertici di Fca. Il piano da 5 miliardi di investimenti presentato per l'Italia a novembre non verrà ritirato

 

27/02/2019 19:15

 

E' terminata da poco l'audizione alla Camera con i vertici di Fca.Buone notizie per lo stabilimento di Cassino: non c'è stata nessuna comunicazione di ritiro degli investimenti a causa dell'ecotassa, così come paventato nei mesi scorsi. Anzi, Pietro De Biasi, responsabile della relazioni industriali, ha spiegato che il piano da 5 miliardi di investimenti presentato per l'Italia lo scorso mese di novembre non viene ritirato.

 

Incalzato in merito allo stabilimento di Cassino, De Biasi ha detto che "a breve ci sarà il nuovo piano di investimenti aggiornato". Nel sito pedemontano a partire dal 2020 dovrebbe dunque partire la produzione del Suv ibrido della Maserati e le versioni ibride di Giulia e Stelvio. Il 2019 resta invece all'insegna della cassa integrazione. Ma già dal secondo semestre si inizierà a ragionare sui nuovi modelli. Da oggi, il futuro è un po' meno nebuloso. 

 

Mentre lo stabilimento di Cassino ancora attende conferme in merito al piano industriale di Fca per la produzione, a partire dal prossimo anno del Suv ibrido della Maserati e delle versioni ibride di Giulia e Stelvio - piano al momento "congelato" dai vertici Fca visto che da dopodomani in Italia sarà in vigore l'ecotassa - Mike Manley annuncia un investimento di 4 miliardi per Detroit con un nuovo stabilimento della Jeep che creerà 6.500 posti di lavoro. L'unica certezza sugli stabilimenti italiani è che il mini Suv dell'Alfa Romeo sarà prodotto a Pomigliano. A Cassino invece regna l'incertezza.

 

L'unica cosa che le tute rosse del sito pedemontano stanno conoscendo bene è la cassa integrazione. Il territorio dunque torna a mobilitarsi e il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo tuona: "Una prospettiva che rinnova il dolore di una ferita non ancora sanata, quella inferta al nostro territorio da una misura scellerata del Governo a trazione Lega. Aspettiamo giugno per capire, realmente, cosa ne sarà dello stabilimento Fca di Cassino e quali saranno gli scenari produttivi e occupazionali ai quali almeno noi non siamo indifferenti perché consapevoli del numero elevatissimo di nostri concittadini, padri di famiglia, che lavorano nel sito cassinate. Il dramma della ecotassa ci consegna due verità.

 

La prima è l'indifferenza del Governo Conte nei confronti del nostro territorio. La seconda, ancora più difficile da digerire, è la conclamata incapacità dei parlamentari locali di tutelare le loro comunità e difenderle da misure inique e penalizzanti. Ed è del tutto inutile oggi, quando i buoi sono ormai scappati dalla stalla, affannarsi nel tentativo di recuperare una credibilità che, appena otto mesi dopo l'elezione, risulta già pesantemente compromessa.

 

L'unica consolazione ci arriva dai ritardi, o dalla incapacità, di questo esecutivo. Il Governo infatti non ha ancora emanato nemmeno una delle disposizioni che spiegano come applicare il bonus per l'acquisto di auto elettriche ed ibride e come deve essere invece pagata la tassa (che partirebbe da 1100 fino ad arrivare ai 2500 euro) che graverà sulle auto le cui emissioni di CO2 vanno oltre il limite dei 160 grammi per chilometro".

 

E come se non bastassero le preoccupazioni sugli investimenti, si registrano rotture tra azienda e sindacati anche per il rinnovo del contratto. "Rimangono troppo ampie le distanze – dice Francesca Re David della Fiom – anche su elementi specifici a partire dalla struttura del salario". E la segretaria generale sottolinea che "il quadro in cui matura questa rottura del tavolo è tanto più importante" vista "la situazione produttiva e occupazionale in cui versa una parte consistente degli stabilimenti" e "su cui comunque la Fiom rivendica un ruolo per la tutela dei lavoratori".

 

Lo stop alla trattativa arriva alla vigilia dell'audizione dei rappresentanti del gruppo Fca alla Camera. Oggi pomeriggio, infatti, i manager di Fca verranno ascoltati dalla commissione Lavoro nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sulla salvaguardia dell'occupazione nel settore dell'industria automobilistica, con particolare riguardo proprio della situazione del gruppo. La trattativa continua invece con le altre sigle sindacali, ma Uliano della Fim-Cisl mette in guardia: "Il 5 e 6 marzo l'affondo sul contratto, o si superano le distanze o si rischia la rottura".

 

 

https://www.ciociariaoggi.it/news/cronaca/71545/fca-un-nuovo-piano-di-investimenti-per-lo-stabilimento-di-casa-nostra

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