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Auto d'epoca o Wall Street? La fiera a PD ha prezzi da fuori di testa


PierRangeRover

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Ciao a tutti, 

 

vi riporto un articolo sulla fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova. 

 

Secondo me stiamo esagerando con certe quotazioni, e mi chiedo (vi chiedo) se la bolla speculativa potrà riguardare anche le "Youngtimer" o altri modelli finora meno "celebrati" e non solo le Porsche o le italiane prestigiose.

 

https://www.rustandglory.com/auto-moto-d-epoca-2018/

 

Un saluto a tutti!

 

Pier

Modificato da lukka1982
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La bolla riguarda da sempre le auto ricercate, difficilmente una Prisma integrale arriverà alle quotazioni di una 75 Twin Spark per il semplice motivo che, pur rarissima, non è ricercata. A differenza delle varie Alfa Romeo, 500, sportivette anni 80/90 e icone dei rally.
So che vendevano un’Alfetta scudo stretto a 25mila euro. Non so se l’abbiano poi venduta.


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1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint

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Padova rappresenta per me da anni una giornata di relax, di evasione dallo stress del quotidiano lavoro , e il piacere di vedere tante belle auto ( e purtroppo pochissime moto, per volere degli organizzatori....).

 

Ma in questa fiera, il pensare di fare acquisti, o peggio ancora degli affari , è la prima delle illusioni.

Al viaggio di ritorno a Torino sul bus del Club a cui appartengo, tiene come sempre banco il coro di considerazioni in merito ai prezzi di vendita delle auto proposte, sempre più insensati e inarrivabili.

 

E' vero che qualcosa si vende, ma vengono dette anche tante, troppe bugie, con tanti " Sold" farlocchi attaccati sui parabrezza delle auto esposte.

 

Un mio conoscente si è recato in fiera portando la sua Delta Evo a vendere, pensava di " fumarla" già Mercoledì, invece è arrivato alla Domenica con l'auto ancora  sul groppone ( come successo a tanti altri) e la certezza delle spese sostenute per esporla, per i pernottamenti, pasti, ecc....

 

Effetti della bolla......

 

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L'effetto bolla è quello che temo anch'io. Certo che nel frattempo qualcuno ci avrà fatto i soldi (in modo forse più speculativo che giusto) e qualcun altro li avrà persi, magari solo per il fatto di essersi mosso senza troppa scaltrezza. Temo che alla lunga queste dinamiche facciano disamorare le persone delle auto d'epoca.

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forse sono periodi , mi spiego ,  c'è il periodo in cui tirano le storiche la curva della domanda e dell'offerta si impennano verso l'alto e poi c'è il periodo delle vacche magre

a me vengono sempre in mente le parole di un meccanico della mia zona il quale a inizio anni 2000 ( sarà stato 2002 ) mi disse :

cercati una thema 8.32 ora la paghi un tozzo di pane7te la tirano nella schiena ma vedi che fra 10 anni farai grasse risate , già solo perché ha un motore ferrari

 

sono care oggi? che se le tengano e non mi rodo il fegato quando il prezzo sarà per me potabile ci farò un pensierino , nel frattempo vado a vedere se sotto il telo in garage c'è ancora la mia Barchetta che purtroppo in Piemonte diventerà storica allo scoccare dei 30 anni ?

 

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  • 3 mesi fa...

Alcuni modelli di mio interesse , tra i 30 e i 40 anni, sono quasi raddoppiati nel giro di tre anni.

Tante sono le cause che si possono citare, di breve (abolizione esenzione bollo sotto i 30 anni, che ha fatto schizzare il prezzo delle auto di 30 anni a un giorno) e di lungo periodo (la "scoperta" delle youngtimer, l'insoddisfazione per le auto attuali meno emozionanti da guidare).

 

Uno dei primi fattori nocivi che ho riscontrato, bazzicando le piazze virtuali, è l'effetto-Subito o effetto-Autoscout. L'errata percezione del valore del proprio veicolo da vendere deriva, anche, dal continuo rialzo dei prezzi sui siti di annunci, dove magari il meccanismo è chiedere 100 per avere 50. Ma chi pubblica successivamente il proprio annuncio tiene per buono quel prezzo, e si sente autorizzato a non accontentarsi di un euro di meno, o di alzarlo a sua volta.

C'è anche chi pubblica annunci fittizi, sparando cifre fuori da ogni logica, esclusivamente per tenere alta la quotazione della propria auto, e aspetta pazientemente che quel prezzo, man mano, venga metabolizzato dai potenziali acquirenti. Chi ha spazio, soldi, e nessuna fretta di vendere ha il tempo dalla sua parte.

Ovviamente si tratta di esemplari rari, e in condizioni prossime alla perfezione. Ma così facendo, chi ha uno stesso modello, tenuto peggio, o in una versione mero ricercata, calcolerà il proprio prezzo di vendita parametrandolo comunque su quel prezzo.

Se lui chiede 100, perché io non ne posso chiedere almeno 60?

 

Riscontro poi, con mio dispiacere, tutta una serie di soggetti, rigorosamente collezionisti da tastiera, che scatenano flame nelle pagine facebook di questo o quel gruppo di appassionati, ripetendo fino alla nausea l'elevato valore di una determinata auto storica (casualmente, la loro) e giovandosi delle polemiche che ne derivano. Tanto, nel mucchio, qualcuno che gli dà ragione lo trovano.

 

Questi ovviamente non sono che degli aspetti circoscritti del fenomeno. Non è che una Porsche 964 o un Duetto codatronca siano influenzate da questi fattori, ma è evidente le oscillazioni nel tempo si riverberino un po' su tutto il mercato.

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