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Secondo me è sintomatico il lancio della nuova 208, disponibile a benzina, gasolio ed elettrica, ma non ibrida o ibrida plug-in. Hanno puntato direttamente sugli estremi per il segmento B, lasciando da parte gli intermedi, mentre PSA sta per far uscire diverse plug-in nel segmento C-SUV.

 

Praticamente nel settore dei C-SUV si barattano i diesel più potenti con trazione 4x4 con delle ibride plug-in, ancora più potenti, ma proposte praticamente allo stesso prezzo, l'operazione però non è fattibile sui segmenti B, dove la maggior parte dei modelli venduti hanno prezzi e potenze basse.

 

 

 

 

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26 minuti fa, Maxwell61 scrive:

Mariola, il problema è semplice: se ti chiedo 7000 Eur in più sul costo di una Renegade e ti fai i conti di quanto è il differenziale di costo tra farla andare per il 100% del tempo a corrente e il 100% a diesel, lo stesso nel peggiore dei casi, ti convinci subito che con quei 7000 eur ci fai altro. 

 

Se ti compri il Renegade elettrico e poi scopri che appena ci sono condizioni meteo avverse (leggi freddo) devi dormire in ufficio perchè non hai autonomia per tornare a casa, oppure che se decidi di fare un weekend fuori porta devi avere un'altra macchia, i 7000 li spendi e ringrazi pure.

Oppure la prendi a benza, e li risparmi.

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3 minuti fa, stev66 scrive:

Questo permetterebbe la ricarica lenta da casa senza costosi interventi sulla propria rete domestica ed una ricarica veramente veloce in autostrada .

 

Pensavo non fosse più da specificare. La ricarica lenta da casa senza costosi interventi sulla propria rete domestica (o quella del condominio nel caso di prese nei posti parcheggio esterni o box) E' la modalità con la quale si ricaricano le EV, (o le Phev), di solito al massimo a 16A , cioè a 3,7 kW con presa blu o wallbox, ma più spesso a 10A che è la corrente fornita dal caricatore in dotazione delle EV. Anche se hai una Tesla. 

 

Questo significa una possibile compatibilità notturna anche con i contatori da 3,3 kW , come avevo fatto i conti, visto che una EV in carica a 10A è equivalente ad un forno o un asciugacapelli professionale. 

 

Il modello di ricarica, cioè, è che ogni pomeriggio/sera parcheggi e infili la presa, sia se sei a casa, sia se sei in albergo, e recuperi il pieno per i pochi km fatti durante il giorno oppure se vai al supermercato come LIDL, CONAD, COOP, IKEA e non so chi altri (ho citato quelli che le hanno già messe e le stanno diffondo) e vai a fare la spesa.

 

I caricatori veloci o le colonnine in strada non servono nè devono servire per la tua gestione normale, ma solo per viaggi autostradali superiori all'autonomia A/R o per gli occasionali biberonaggi  (termine tecnico) se sei in giro in città.

 

 

3 minuti fa, mariola scrive:

Maxwell, ma secondo te resterà sempre quello il differenziale?

E' una bella domanda, ma purtroppo il problema del costo del PHEV non è sostanzialmente nella taglia o costo della batteria, ma nel fatto che devi avere :

 

- motori ed inverter elettrici capaci di spingere l'auto almeno fino a 130 km/h, infatti le PHEV rispetto ai modelli Hybrid semplici hanno motori (sono due) e inverter e circuteria di maggior potenza e quindi piu costosi. 

- la presa di ricarica, ovvero il caricatore di bordo, sia quello in AC che l'hardware per il Fast charging in DC, sono affari costosi e non varia il costo tra una EV e una PHEV.

- il famigerato BMS, il sistema che si occupa di amministrare le celle e il loro bilanciamento, un affare costoso e ancora in evoluzione e che con la ricaricabilità a spina diventa ancora piu costoso

 

La diminuzione del costo delle celle non incide quindi fortemente sul costo globale del PHEV, ed è per questo che Toyota si è fatta pregare molto per mettere in vendita la versione PHEV di Prius, che è arrivata dopo almeno 6-8 anni che in USA attaccavano batterie plugin in aftermarket alle Prius V2. Un upgrade che costava un botto e che è già sceso tantissimo di prezzo, ma difficilmente si va piu in là.

L'unico modo per far diffondere le PHEV su auto di taglia contenuta sono gli incentivi. Ma fa senso? 

 

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Le PHEV hanno tipicamente batterie da 8-10 KWh, per quanto detto sopra incidono per circa 2000 euro sul prezzo finale, che può essere tolto con gli incentivi.

 

Metto un esempio di dove le PHEV sono attualmente già vantaggiose, ovvero rispetto alle potenti versioni 4x4 con cambio automatico dello stesso modello.

 

 

 

 

plug-in-vs-diesel.png

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per me come ho gia detto altre volte con le batterie litio non si risolvera mai il problema autonomia a basse temperature e tempi di ricarica accettabili

 

non per niente alla nasa stanno studiando batteria al, non meglio precisato, fluoruro con capacita di carica di 4 o piu volte il litio a pari massa, ma c'e' ancora da lavorarci, sono riusciti appena adesso a farle funzionare a temperatura ambiente

 

tutti i problemi di cui si discute ad libitum attualmente sulle EV riguardano il litio, ma quando ci saranno queste ipotetiche batteria a fluoruro non ci sara' piu' niente di cui discutere, si passera' all'elettrico nel giro di una settimana

 

ma finche' le batterie saranno ancora al litio io non mi fido, non mi ci metto sulle EV in uno stadio di evoluzione ancora arretrato, aspetto

 

 

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@Maxwell61

La cosa che mi chiedo in merito a questa transizione industriale (epocale) è: e tutta la vasta filiera legata ad idrocarburi e produzione di ICE, sta alla finestra a guardare?

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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15 minuti fa, Maxwell61 scrive:

 

Pensavo non fosse più da specificare. La ricarica lenta da casa senza costosi interventi sulla propria rete domestica (o quella del condominio nel caso di prese nei posti parcheggio esterni o box) E' la modalità con la quale si ricaricano le EV, (o le Phev), di solito al massimo a 16A , cioè a 3,7 kW con presa blu o wallbox, ma più spesso a 10A che è la corrente fornita dal caricatore in dotazione delle EV. Anche se hai una Tesla. 

 

Questo significa una possibile compatibilità notturna anche con i contatori da 3,3 kW , come avevo fatto i conti, visto che una EV in carica a 10A è equivalente ad un forno o un asciugacapelli professionale. 

 

Il modello di ricarica, cioè, è che ogni pomeriggio/sera parcheggi e infili la presa, sia se sei a casa, sia se sei in albergo, e recuperi il pieno per i pochi km fatti durante il giorno oppure se vai al supermercato come LIDL, CONAD, COOP, IKEA e non so chi altri (ho citato quelli che le hanno già messe e le stanno diffondo) e vai a fare la spesa.

 

I caricatori veloci o le colonnine in strada non servono nè devono servire per la tua gestione normale, ma solo per viaggi autostradali superiori all'autonomia A/R o per gli occasionali biberonaggi  (termine tecnico) se sei in giro in città.

 

 

E' una bella domanda, ma purtroppo il problema del costo del PHEV non è sostanzialmente nella taglia o costo della batteria, ma nel fatto che devi avere :

 

- motori ed inverter elettrici capaci di spingere l'auto almeno fino a 130 km/h, infatti le PHEV rispetto ai modelli Hybrid semplici hanno motori (sono due) e inverter e circuteria di maggior potenza e quindi piu costosi. 

- la presa di ricarica, ovvero il caricatore di bordo, sia quello in AC che l'hardware per il Fast charging in DC, sono affari costosi e non varia il costo tra una EV e una PHEV.

- il famigerato BMS, il sistema che si occupa di amministrare le celle e il loro bilanciamento, un affare costoso e ancora in evoluzione e che con la ricaricabilità a spina diventa ancora piu costoso

 

La diminuzione del costo delle celle non incide quindi fortemente sul costo globale del PHEV, ed è per questo che Toyota si è fatta pregare molto per mettere in vendita la versione PHEV di Prius, che è arrivata dopo almeno 6-8 anni che in USA attaccavano batterie plugin in aftermarket alle Prius V2. Un upgrade che costava un botto e che è già sceso tantissimo di prezzo, ma difficilmente si va piu in là.

L'unico modo per far diffondere le PHEV su auto di taglia contenuta sono gli incentivi. Ma fa senso? 

 

 

 

Per ricarica da casa intendevo minore di 10A , in quanto se hai un contratto da 3,3  kW gli A disponibili sono 14 circa. E se ne dedichi 10 alla macchina non puoi manco accendere la lavatrice .

E soprattutto non devi rifare l'impianto elettrico del garage od installare wallboxes devi solo infilare la spina

considerando un pacco batterie di 10/15 kWh, esso può tranquillamente essere ricaricato in una notte in garage, ma soprattutto può essere ricaricato nel giro di minuti in autostrada dagli attuali caricatori veloci .

Inoltre il peso sarebbe molto limitato .

 

quindi con una PHEV plug in puoi avere il meglio dei due mondi :)

 

 

 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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da noi invece in gran parte abbiamo condomini con vecchi garage condominiali in cui spesso non entrano neanche le auto grandi recenti e che difficilmente potranno essere adeguati alla ricarica notturna

 

e poi come gia dicevo la ricarica notturna va bene per chi ha orari fissi e standard, chi ha auto di lusso spesso resta fuori alla notte fino alle 4 o comunque non ha orari standard, oppure ha una grossa cilindrata con cui attraversa l'europa da una parte all'altra spesso per lavoro o solo per il gusto del viaggio, e qui servirebbero batterie e colonnine velocissime che non ci saranno per chissa' quanto

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29 minuti fa, Maxwell61 scrive:

Questo significa una possibile compatibilità notturna anche con i contatori da 3,3 kW , come avevo fatto i conti, visto che una EV in carica a 10A è equivalente ad un forno o un asciugacapelli professionale.

I contatori sono da 3 kW nominali, il 10% in più è il margine che ti danno per essere sicuri di non staccarti la corrente troppo presto.

Resta il fatto che quando hai l'auto in carica non accendi il forno (io ce l'ho a gas quindi risolvo :mrgreen: ), l'asciugacapelli, il condizionatore (o la pompa di calore), il TV al plasma, la lavastoviglie, la lavatrice, e se ti parte il compressore del frigo già stai a rischio.

22 minuti fa, shadow_line scrive:

per me come ho gia detto altre volte con le batterie litio non si risolvera mai il problema autonomia a basse temperature e tempi di ricarica accettabili

Il limite al tempo di ricarica non è la batteria (litio anche da 2 lire caricano a 1C, quindi in un'ora) ma come portarci la corrente.

5 minuti fa, shadow_line scrive:

da noi invece in gran parte abbiamo condomini con vecchi garage condominiali in cui spesso non entrano neanche le auto grandi recenti e che difficilmente potranno essere adeguati alla ricarica notturna

Io il garage manco ce l'ho.

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