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Fca Heritage Hub - Mirafori


AndreaB

Messaggi Raccomandati:

2 ore fa, AndreaB scrive:

Dipende dall'officina... In quella del mio carrozziere ci puoi mangiare per terra da quanto è pulita......

 

 

Una carrozzeria DEVE essere pulita. Se hai polvere o sporcizia quando vernici fai una porcheria.

 

Un'officina ha più robe sporchevoli, ma anche lì pulizia e ordine servono.

Per non sporcare le auto dei clienti, per trovare pezzi ricambio/attrezzi, per non farsi male.

 

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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7 minuti fa, TonyH scrive:

 

 

Una carrozzeria DEVE essere pulita. Se hai polvere o sporcizia quando vernici fai una porcheria.

 

Un'officina ha più robe sporchevoli, ma anche lì pulizia e ordine servono.

Per non sporcare le auto dei clienti, per trovare pezzi ricambio/attrezzi, per non farsi male.

 

 

aspetta aspetta... la mia carrozzeria passa l'idropulitrice 2 volte al giorno e pare un ospedale. Ma l'officina meccanica bada poco all'estetica e molto alla sostanza, si vede che lavorano...

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Ma ordine e pulizia sono sostanza.

Anche negli stabilimenti lo si chiede.

 

Significa sapere dove trovare le cose, significa non rischiare di scivolare (per quello tieni il pavimento pulito) o di perdere qualche pezzo se ti cade per terra.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Inviato (modificato)
On 15/5/2020 at 21:31, TonyH scrive:

Una carrozzeria DEVE essere pulita. Se hai polvere o sporcizia quando vernici fai una porcheria.

 

Dovevi vedere la carrozzeria dove ho portato la Musa di mia moglie anni fa..... Mi faceva senso ad entrarci a piedi: sembrava fosse scoppiata dentro una bomba dal casino che c'era.... Un'autorizzata Lancia (roba più unica che rara già all'epoca).... avrei voluto andarmene, ma era la carrozzeria convenzionata con la mia assicurazione....... Avevano pure una Flaminia in restauro.....

Modificato da AndreaB

365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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Ci sono alcuni ricambi che da nuovi se non stai nel giro è impossibile trovare... e per trovarli non basta andare su ebay o kijiji.. bisogna fare i mercatini, bisogna sentire cosa dicono i club, bisogna frugare le demolizioni... come puoi delegare un lavoro del genere alla casa madre che già dopo un anno che la Thesis era fuori produzione non riproduceva più buona parte di ricambi ? 




secondo me é piú probabile che all'hub sappiano bene chi chiamare per i ricambi senza tanti riguardi per i prezzi e te li fatturano.
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  • 1 anno fa...

Automotoretrò: l’Heritage di Stellantis presenta quattro rarità del 1972 ed apre l'Heritage HUB di Mirafiori a visite guidate straordinarie

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  • Dal 28 aprile al 1° maggio, presso il Lingotto Fiere di Torino, si tiene l’edizione n. 39 di Automotoretrò, il tradizionale salone-evento dedicato al motorismo d’epoca
  • Fra gli oltre 1.200 espositori non poteva mancare l’ente Heritage di Stellantis, che valorizza il patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth e che propone uno stand variegato, con quattro vetture molto diverse fra loro ma accomunate dal cinquantesimo anniversario (1972-2022) e dal colore rosso della carrozzeria
  • Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé, Fiat 124 Abarth Gr. 4, Fiat 126 e l'iconica Lancia Fulvia HF 1600 “14" vincitrice del Rallye de Monte-Carlo 1972 rievocano le vicende di quattro brand che hanno fatto la storia dell’automobile e continuano a trasmettere agli appassionati valori attuali ancora oggi
  • In occasione del salone, previste ben otto visite guidate straordinarie all'Heritage Hub di Via Plava, lo spazio espositivo che ospita circa trecento vetture iconiche nella restaurata Officina 81 del comprensorio industriale di Mirafiori. Le visite si terranno da giovedì a domenica, alle 10 ed alle 17, ed avranno una durata di circa due ore ed un costo di 25 € a persona.

 

Cinquant’anni e non sentirli: potrebbe essere questo il motivo conduttore dell’esposizione che l’ente Heritage di Stellantis metterà in campo per la 39^ edizione di Automotoretrò, consolidato evento dedicato alle auto d’epoca che si svolgerà al Lingotto Fiere di Torino dal 28 aprile al 1° maggio.
Attingendo infatti dal suo vasto parco di proprietà (oltre 600 vetture storiche) l’Heritage schiera sul suo stand una FIAT 124 Abarth Rally Gruppo 4 da competizione, il primo prototipo della FIAT 126 uscito dalle linee dello stabilimento di Cassino e la Lancia Fulvia Coupé 1.6 HF che trionfò al Rallye de Monte-Carlo del 1972 condotta da Sandro Munari e Mario Mannucci. La formazione è completata da un esemplare unico, Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé disegnata da Pininfarina, prelevata dal Museo Alfa Romeo di Arese: tutte le vetture sono accomunate dal significativo rapporto con l'anno 1972 e dal colore rosso della carrozzeria.
In linea con la sua missione di recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, Heritage con questo allestimento richiama e celebra i valori dei quattro marchi, offrendo agli appassionati una carrellata di tipologie di vetture molto diverse: modelli da corsa, utilitarie di produzione di massa e una significativa “one-off”.

 

Inoltre, in occasione dell'ormai storica rassegna del Lingotto, sono in programma otto visite guidate straordinarie all'Heritage Hub, lo spazio espositivo che ospita circa 300 vetture appartenenti alla collezione aziendale.
Nel corso di ciascun tour guidato, della durata di circa due ore, i visitatori potranno scoprire le 64 vetture che animano le 8 aree tematiche in cui è suddiviso lo spazio, le due esposizioni riservate ai motori più significativi prodotti dai marchi italiani in oltre un secolo di storia e la mostra documentaria sulla storia dello stabilimento di Mirafiori.
Le visite verranno organizzate alle 10 ed alle 17 nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica ed avranno un costo di 25 € a persona. Prevista anche una tariffa ridotta di 15€ a persona per gli under 18.
Per maggiori informazioni e per le prenotazioni, riservate esclusivamente a gruppi di almeno 6 persone, si può contattare l'indirizzo mail heritagehub@stellantis.com.

 

Come nelle passate edizioni dello storico salone torinese, ad Automotoretrò i visitatori potranno toccare con mano le più belle vetture e moto del passato, sportive e di serie, provenienti da ogni parte d'Europa. Ci sarà spazio anche per modellini, ricambi originali, compravendita di vetture ed editoria specializzata, oltre a un ricco programma di convegni e incontri con famosi personaggi del settore.
Per la prima volta anche una sezione dedicata interamente alla mobilità sostenibile. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del salone: https://www.automotoretro.it/.

 

 

FIAT 124 Abarth Rally Gruppo 4

La produzione di Fiat 124 Abarth Rally, iniziata nel 1972, termina nel 1975 dopo 995 esemplari usciti dalle officine Abarth di Corso Marche a Torino.
Rispetto alla Fiat 124 Sport Spider da cui è derivata, la Fiat 124 Abarth Rally Gruppo 4 è dotata di un motore più potente e il suo peso è notevolmente inferiore grazie al tettuccio e al cofano in fibra di vetro e alle porte in alluminio.
A seguito di una messa a punto operata dalla Squadra Corse Abarth, la vettura ha debuttato nella stagione sportiva 1972, proseguendo la propria carriera fino al 1975 prima di essere sostituita dalla 131 Abarth Rally nel 1976.
Equipaggiata con un motore da 1756 cc in grado di erogare fino a 215 CV di potenza nelle sue diverse evoluzioni, la 124 Abarth Rally ha al suo attivo due vittorie nel Campionato Europeo Rally (1972 e 1975) e la piazza d’onore del Campionato Mondiale Costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975).
L’esemplare esposto è stato protagonista della cavalcata vittoriosa di Maurizio Verini, che nel 1975 conquistò il Campionato Europeo Rally con 5 vittorie e un secondo posto. Monta un nuovo cofano con prese d’aria e due fari supplementari incassati, i parafanghi posteriori allargati con la presa d’aria per i freni e inoltre presenta la livrea bicolore che fu impiegata dalla squadra ufficiale Fiat Abarth nelle stagioni sportive 1974 e ’75: in entrambi gli anni la 124 Abarth Rally si aggiudicò anche il titolo di Vice Campione Mondiale.

 

FIAT 126 prototipo

Nel 1972, a sedici anni dal lancio, FIAT deve iniziare a pensare alla sostituzione del suo cavallo di battaglia, la 500 che ha motorizzato l’Italia. Sono cambiate le esigenze di mobilità, i tragitti diventano più lunghi e il traffico più congestionato: cresce l’esigenza di comfort e sicurezza, l’abitabilità diventa un requisito essenziale. Sulla base dell’esperienza maturata nelle piccole cilindrate, FIAT studia una nuova vettura che, confermando le caratteristiche di maneggevolezza ed economicità, adotti però un design più moderno e funzionale, decisamente ispirato alla “sorella maggiore”, la FIAT 127: nasce così la FIAT 126.
Impostazione tecnica e meccanica ereditata dalla 500, ma prestazioni e abitabilità da segmento superiore: linee squadrate con 4 posti comodi e velocità di punta a 105 km/h. Carrozzeria autoportante a struttura differenziata con un sistema razionale di rinforzi per avere un abitacolo particolarmente rigido e resistente agli urti passivi: la sicurezza viene ulteriormente incrementata grazie ai freni comandati da circuiti idraulici separati. Le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti per il massimo comfort, la visibilità molto ampia rispetto alle dimensioni contenute.
Per il motore viene scelto il robusto bicilindrico da 600cc, naturale evoluzione del motore da 499,5cc che aveva equipaggiato quasi quattro milioni di FIAT 500.
E siccome anche l’estetica conta, la FIAT 126 si presenta come una vettura particolarmente curata nelle finiture, con sedili e fiancate rivestiti in similpelle, un tappeto di nylon che ricopre tutto il pavimento e un padiglione imbottito con uno strato di fibra fono-assorbente.
Anche in questo caso, come per la 500, il favore del mercato è immediato: la produzione terminerà infatti solo nel 2000 con oltre quattro milioni e seicentomila unità commercializzate in tutta Europa e la 126 sarà il modello a trazione posteriore più longevo mai prodotto da FIAT. L’esemplare esposto è l’ultimo prototipo esistente e venne prodotto dallo stabilimento di Cassino nel 1972. Si differenzia dal modello di serie per alcuni particolari – come il numero di telaio “provvisorio” e la diversa posizione della presa d'aria per il propulsore, che in questo esemplare è collocata dietro ad una delle griglie del cofano motore – e presenta alcune soluzioni estetiche che furono successivamente implementate nelle vetture di produzione delle serie successive, come i cerchi ad attacco stretto.

 

Lancia Fulvia Coupé 1.6 HF “14”

Presentata nel 1965, la Fulvia Coupé è disegnata da Piero Castagnero, che si ispira alle linee dei motoscafi Riva dell’epoca. La vettura, spinta da un 4 cilindri a V successivamente sviluppato in cilindrate da 1,2 a 1,6 litri, riscuote un immediato successo commerciale e viene da subito considerata per l’impiego agonistico.
Divenuta una delle principali protagoniste dei rally sul finire degli anni Sessanta, la Fulvia Coupé rappresenta la punta di diamante della Squadra Corse HF Lancia per diverse stagioni sportive. Il suo successo più importante, ottenuto inaspettatamente contro vetture più recenti e di cilindrata e potenza nettamente superiori, è rappresentato dalla vittoria al Rallye Automobile de Monte-Carlo del 1972, conquistata da Sandro Munari e Mario Mannucci.
La vettura qui esposta, che riporta ancora sulla carrozzeria i segni di quella memorabile impresa, monta il 4 cilindri di 1,6 litri elaborato da 160 CV ed esibisce l'iconica livrea “rosso corsa”, col cofano dipinto in nero opaco per annullare i riflessi e impreziosito dalla scritta "Lancia - Italia"; è universalmente conosciuta dagli appassionati come “Fulvia 14”, dal numero di gara utilizzato nella competizione monegasca.

 

Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé

Nel 1972 nasce anche l'Alfetta, una pietra miliare nella storia Alfa Romeo per le soluzioni tecniche introdotte, in primis lo schema transaxle. La scelta di presentare sullo stand la versione spider coupé realizzata da Pininfarina invece della contemporanea berlina prodotta ad Arese rappresenta un ulteriore omaggio alla città che ospita Automotoretrò: la concept car fu infatti presentata proprio al Salone di Torino, come le altre vetture esposte sullo stand Heritage.
Tenendo conto delle tendenze del mercato e delle nuove regolamentazioni in fatto di sicurezza, fortemente influenzate dalle direttive statunitensi rilasciate nel 1971 dalla conferenza ESV (Enhanced Safety Vehicle), la vettura viene realizzata da Pininfarina con una carrozzeria “targa”, ritenuta più sicura di una spider in caso di ribaltamento. Il prototipo si caratterizza inoltre per la linea fortemente a cuneo e per i vistosi paraurti in gomma nera, due soluzioni estetiche che troveranno grande fortuna nel design automobilistico degli anni Settanta. Il tettuccio amovibile è realizzato in materiale a trasparenza variabile: nero se installato a copertura, trasparente se sovrapposto al lunotto posteriore, dove sono ricavati i fermi per l'alloggiamento. Il motore è il quattro cilindri in linea da 1779 cc dell'Alfetta berlina, che sviluppa 122 cavalli a 5500 giri.

 

Torino, 21 aprile 2022

 

https://www.media.stellantis.com/it-it/heritage/press/automotoretro-l-heritage-di-stellantis-presenta-quattro-rarita-del-1972-ed-apre-l-heritage-hub-di-mirafiori-a-visite-guidate-straordinarie

 

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  • 2 mesi fa...
  • 1 mese fa...
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Heritage Hub apre alle visite guidate

  • Oggi si aprono ufficialmente le vendite al pubblico dei biglietti per Heritage Hub, lo spazio espositivo nato per celebrare e narrare la storia di tre grandi marchi automobilistici torinesi: Fiat, Lancia e Abarth
  • L’Heritage Hub si estende su un’area di circa 15.000 mq all’interno del comprensorio di Mirafiori e ospita circa 250 vetture dei tre Marchi, oltre a un significativo numero di Alfa Romeo, Autobianchi e Jeep
  • Lo spazio espositivo sarà fruibile a mezzo di visite guidate e sarà possibile anche riservarlo per eventi privati e aziendali
  • Si svela così un patrimonio storico inestimabile, testimonianza di un’avventura iniziata oltre 120 anni fa, e si puntano i riflettori su uno spazio multifunzionale e su un team di specialisti in grado di offrire diversi servizi qualificati nel settore delle auto d’epoca

 

È ormai imminente l’apertura al pubblico dell’Heritage Hub, realizzata grazie alla consolidata collaborazione tra l’ente Heritage di Stellantis, il Comune di Torino ed il Museo Nazionale dell’Automobile. Negli spazi accessibili dalla Porta 31 del comprensorio industriale di Mirafiori – situata in Via Plava, 80 a Torino – verranno organizzate due visite guidate al giorno, una al mattino ed una al pomeriggio, della durata di circa due ore. Lo spazio sarà accessibile nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato ed i biglietti per le visite sono acquistabili online da oggi sul sito web del MAUTO.

L’Heritage Hub del Gruppo Stellantis è uno spazio espositivo di circa 15.000 mq, che ospita gli uffici del dipartimento Heritage e rappresenta la “casa” della collezione storica dei marchi automobilistici di origine torinese: Abarth, Fiat e Lancia.

Proprio per sottolineare il legame tra la città e l’industria automobilistica è stata scelta come sede l’ex Officina 81 di Mirafiori che, avviata nel 1968, fu per oltre trent’anni centro attivo di produzione dedicato soprattutto alla meccanica. Lo spazio è stato sottoposto a un attento restauro conservativo che ne ha salvaguardato l’anima industriale, mantenendo il pavimento di cemento grezzo e le cromie originali dell’epoca: un background ideale per ospitare un patrimonio di oltre 300 vetture che racconta in maniera trasversale, multitematica e multibrand la storia di uno dei principali costruttori del mondo dell’auto.

Al centro dello spazio espositivo figurano 64 vetture storiche, suddivise in 8 aree tematiche: Records and Races, le protagoniste che hanno trionfato sui principali circuiti; Concepts and Fuoriserie, vetture rarissime, e straordinari pezzi unici; Archistars, i modelli che hanno rivoluzionato l’architettura dell’automobile, pur rispettando i dogmi di produttività e funzionalità; Eco and Sustainable, che raccoglie le vetture che più si sono distinte nel rispetto dell’ambiente; Small and Safe, modelli che hanno saputo unire sicurezza e dimensioni contenute; Style Marks, vetture che hanno fatto la storia del design; Epic Journeys, automobili che si sono rese protagoniste di viaggi  indimenticabili; The Rally Era, le pietre miliari dell’epoca d’oro delle corse su strada e sterrato.

Sui due lati lunghi dell’edificio è invece esposto il resto della collezione, divisa per brand e ordinata con criterio cronologico crescente. Oltre alle vetture Fiat e Lancia sono in mostra esemplari selezionati dei marchi Alfa Romeo, Autobianchi e Jeep. Non mancano le particolarità, come l’area dedicata a 16 vetture storiche Fiat dell’Arma dei Carabinieri: dalla 600 Multipla alla Panda, passando per le 1100 e le Campagnola, la selezione copre un arco temporale di quasi mezzo secolo, evidenziando le profonde radici di una collaborazione che è tuttora saldamente attiva.

Da sottolineare anche la zona espositiva all’ingresso del padiglione, che ospita una mostra permanente sulla storia di Mirafiori dal 1939 a oggi, un’ulteriore testimonianza del “genius loci” che lega l’Heritage Hub alle vetture in esso custodite. A conferma della sua natura polifunzionale, lo spazio ospita anche un’area attrezzata per workshop e una zona riservata alle conferenze, con una capienza fino a 200 persone.

Ideale cornice dello spazio dedicato agli incontri è la “area motori”, che ospita due lunghi tavoli sui cui troneggia una selezione di oltre trenta tra i più importanti propulsori progettati e realizzati dai marchi italiani del Gruppo in oltre un secolo. Vere e proprie pietre miliari nella storia della motorizzazione nazionale come il 4 cilindri della “serie 100” – che debuttò nel 1955 sulla Fiat 600 ed è poi stato utilizzato, nelle sue diverse evoluzioni, per circa cinquant’anni – sono affiancate a progetti sperimentali di propulsori elettrici, a turbina e addirittura a vapore.

Oltre ad essere fruibile per il tramite delle visite guidate – disponibili in italiano ed inglese e, su richiesta, anche nelle altre principali lingue europee – lo spazio potrà accogliere anche eventi culturali ed aziendali di enti e società esterne al Gruppo Stellantis. Per maggiori informazioni in merito, e per richiedere un preventivo dettagliato, è disponibile la casella di posta elettronica dedicata heritagehub@stellantis.com

Heritage Hub rappresenta la punta di diamante del ricco ventaglio di attività portate avanti dall’ente Heritage, che offre una piattaforma completa di servizi e prodotti per amanti e collezionisti di auto storiche: certificazioni, manutenzione e restauro, oltre alla vendita ed al ricondizionamento di preziosi pezzi di ricambio.

Maggiori informazioni sullo spazio espositivo e sulle attività ed i servizi erogati da Heritage sono disponibili sul sito web dell'ente.

 

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"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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