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Toyota concederà l’utilizzo gratuito di 24.000 brevetti per le auto ibride


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25 minuti fa, gate scrive:

Si vede quindi che questa gente dell'oriente hanno sovraprezzato di tanto la PHEV, perché devono avere il ritorno dalla tecnologia MHEV presenti su tutta la versione base, altrimenti la gente compra direttamente PHEV, sono strategie commerciali. La Mini, vale anche per FCA, non ha questo problema di ROI (return of investiment) perché non hanno sviluppato MHEV quindi non per loro non c'è questa patata bollente.  

 

Qui centra anche il discorso fatto qualche giorno fa: Niro e Ioniq, sono progetti totalmente nuovi, di auto pensate per l'elettrificazione ed il basso impatto ambientale: piattaforma, motorizzazioni, trasmissione, studi aerodinamici, produzione auto, riciclo, ecc.

 

In altre parole, c'è un progetto vero e proprio, non un collage (senza denigrare Mini, che ha tanti altri punti di forza) di componenti da scaffale.

 

Le prestazioni velocistiche non sono esaltati, ma concettualmente le vedo più sensate come lavoro, nell'ottica di auto più vicina all'ambiente, perché riesce a contenere i consumi in quasi tutte le situazioni. Infatti sull'ultimo 4R la differenza nei consumi è notevole, sia a batteria carica (43 km/l VS 23,4) che scarica (19,8 km/l VS.12,6).

 

 

Cita

Chiaramente, come già detto da altri, non è per tutti, dipende da esigenze personali e dal conto in banca, ma se uno ha soldi sufficiente a spendere per una SUV di segmento C crucca iperprezzata obsoleta, può aprirsi gli occhi e compri Mini PHEV o Jeep PHEV allo stesso prezzo. 

 

Con i soldi è uno può scegliere ciò che predilige, ma se ci chiediamo se tecnicamente siano una scelta sensata in ottica ambientale (a tutto tondo), a mio avviso quasi tutte le PHEV fino ad ora proposte, non riescono pienamente nell'intento.

 

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Ma poi, parlando di ritorno degli investimenti, mi chiedo se Toyota ormai non si sia ripagata gli studi sulle ibride. Ne hanno vendute in lungo e in largo e continuano a farlo.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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7 ore fa, gate scrive:

Niro Ioniq possono pure essere dei prodotti creati ad hoc per l'utilizzo di PHEV, ma al consumatore finale questo che importa? Prendiamo l'esempio di Giulia, ahimè con la mia tristezza, un prodotto di eccellenza, miliardi volte meglio dello stesso segmento della concorrenza, eppure vende poco...Sfortunatamente c'è solo su Autopareri la tipologia di persone che interessano più alla sostanza,ai dati tecnici rispetto all'apparenza...

 

 

credo che i problemi di Giulia siano ben altri, a cominciare dalle rete di assistenza e dalla gestione del prodotto nel tempo

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Una nota sui nomi in uso per i tipi di trazione ibrida.

 

Attualmente la forma più usata per identificare le ibride normali/plug-in è HEV/PHEV.

 

Sono però ancora in uso le varianti HV/PHV. Esse hanno, a rigore, un significato più generale. Ad esempio un'auto a GPL potrebbe essere classificata HV. In pratica, a meno di una indicazione esplicita, si sottindente sempre termico/elettrico.

 

Personalmente preferisco questa versione compatta, senza la E, per simmetria con l'altra trazione, la termica, che viene sempre sottointesa. Leggendo HEV viene da pensare a delle auto fondamentalmente EV che vengono estese per supportare un'altra trazione che, essendo indefinita, sarà implicitamente termica.

In realtà, almeno allo stato odierno, è esattamente il contrario: sono auto fondamentalmemte termiche che vengono estese con elementi di trazione elettrica.

 

Comunque mi adeguo e userò anch'io HEV/PHEV.

 

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8 ore fa, Laevus scrive:

Una nota sui nomi in uso per i tipi di trazione ibrida.

 

Attualmente la forma più usata per identificare le ibride normali/plug-in è HEV/PHEV.

 

Sono però ancora in uso le varianti HV/PHV. Esse hanno, a rigore, un significato più generale. Ad esempio un'auto a GPL potrebbe essere classificata HV. In pratica, a meno di una indicazione esplicita, si sottindente sempre termico/elettrico.

 

Personalmente preferisco questa versione compatta, senza la E, per simmetria con l'altra trazione, la termica, che viene sempre sottointesa. Leggendo HEV viene da pensare a delle auto fondamentalmente EV che vengono estese per supportare un'altra trazione che, essendo indefinita, sarà implicitamente termica.

In realtà, almeno allo stato odierno, è esattamente il contrario: sono auto fondamentalmemte termiche che vengono estese con elementi di trazione elettrica.

 

Comunque mi adeguo e userò anch'io HEV/PHEV.

 

Esempio di mezzo PHV

Risultati immagini per Piaggio Ciao

 La E sarà sottintesa fino alla estinzione delle alimentazioni alternative come GPL, Metano e Alcool o quanto meno finchè quest'ultime verranno usate per alimentare ICE e non per range extender.

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Stiamo andando incontro ad un aumento della varietà di soluzioni (termici multi-fuel, fuel cell, ibridi seriali esotici, ...) che richiederebbero, per essere classificate in modo chiaro e coerente, una visione generale dei problemi sottesi, come quella che possono esercitare solo enti di normazione sovranazionali.

Sono consapevole che questa attività classificatoria sia, per sua natura, esposta ad un contrappeso di frizzi e lazzi. Giusto così.
Ma considerando che il principale utilizzatore di queste benedette classificazioni saranno le Pubbliche Amministrazioni, la voglia di scherzare, almeno da queste parti, dovrebbe passare a molti.

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Tutto ok ragazzi, ma non dimentichiamo che parliamo di insiemi di acciaio, plastica, rame e litio, non del secondo Avvento di Cristo ( anche se siamo in periodo Pasquale )  :)

Quindi un po' di levità può anche essere accettata .

 

Ed il fatto che le distinzioni servano soprattutto alle Amministrazioni ti dice anche chi nei prossimi 10/15 sarà l'acquirente principale ( ibride e micro ibride a parte ) .

 

 

 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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