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L'impatto dei carburanti sull'ambiente: ecco i numeri


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Il problema è che ormai la difesa del motore a gasolio , al di là o meno dei meriti o demeriti, è una battaglia di retroguardia. Se si va a vedere il mercato tedesco , ormai è attestato sul 30%, e l'Europa è l'unico mercato mondiale dove le auto a gasolio si vendono.  Diciamo che questi sono articoli svuotapiazzali ?

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36 minuti fa, stev66 scrive:

Il problema è che ormai la difesa del motore a gasolio , al di là o meno dei meriti o demeriti, è una battaglia di retroguardia. Se si va a vedere il mercato tedesco , ormai è attestato sul 30%, e l'Europa è l'unico mercato mondiale dove le auto a gasolio si vendono.  Diciamo che questi sono articoli svuotapiazzali ?

I tedeschi stanno investendo ancora molto sul gasolio, in ogni caso se avverrà quello che dici sarà soltanto per ragioni politiche, non tecniche o ambientali.

E, ascoltando parlare molti politici, temo che ci credano davvero alle castronerie che dicono.

Del resto sono eletti dal popolo, ne rispecchiano l'ignoranza media.

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46 minuti fa, stev66 scrive:

 Diciamo che questi sono articoli svuotapiazzali ?

 

E' un test ADAC.

Quello che toglieva le virgole per far vincere Golf.

Che buttava le 500 contro i Q7 per dimostrare che le auto piccole sono pericolose.

Che metteva i ruotini alle Logan per farle capottare.

 

Siamo a questi livelli

 

VERO-OK.png

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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19 minuti fa, AlexMi scrive:

I tedeschi stanno investendo ancora molto sul gasolio, in ogni caso se avverrà quello che dici sarà soltanto per ragioni politiche, non tecniche o ambientali.

E, ascoltando parlare molti politici, temo che ci credano davvero alle castronerie che dicono.

Del resto sono eletti dal popolo, ne rispecchiano l'ignoranza media.

E non a caso questo è un test Adac, come dice il buon Tony...?

Scherzi a parte , i numeri non mentono neppure in Germania. L'anno scorso, su 86 milioni di vetture vendute nel mondo, solo 10 erano a gasolio, vendute tutte praticamente in Europa. Quest'anno la percentuale scenderà ulteriormente. 

Ed ad essere cattivi, mi aspetto che quando id3 sarà a regime, il gasolio diverrà brutto e sporco .?

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Bah, mi sembra che queste discussioni sul diesel "tra di noi" ormai è difficile farle perchè è chiarissimo, come per altri campi, che ci sono interessi da difendere. E lo scontro passa pure tra Università e accademici,  costringendo il lettore a cercare di capire chi ha preso la mazzetta. (vedi sotto). 

 

E peraltro si trascurano diverse cose importanti:

 

- I calcoli delle emissioni EV in generale sono senza senso visto che in tutto il mondo e da un pezzo le energie pulite non fanno che aumentare e cosa emette l'EV oggi non è quello dell'anno prossimo, e le nazioni hanno mix spesso diversissimi (oggi). Una EV oggi produrrà sempre meno inquinamento con il passar del tempo, è chiaro che non fa bene solo all'oggi ma sempre più al domani, il che basterebbe per giustificare la scelta.

 

- la lotta non è tra chi è più green come dichiarato, ma tra nuovi produttori EV che partono senza pesi morti e le case tradizionali.

A oggi i tradizionali guadagnano bene con la routine quotidiana producendo ICE e utili , la prospettiva di dover passare ad anni di lacrime e sangue sui rendimenti, trasformare completamente le proprie strutture, investire in ricerca e trovare specialisti nuovi  perchè ICE è arrivato piu o meno alla frutta, mentre nell'EV le piattaforme e linee di produzione,  motori, batterie e quant'altro hanno lunghe prospettive di sviluppo e miglioramento, e incorrere di incidenti di percorso di richiami e guasti perchè nuove tecnologie, certo è il fumo negli occhi. In più, essendo in momento transizionale, devono mantenere strutture e competenze anche per gli endotermici e le piattaforme convenzionali. Un incubo. 

 

Comunque, con i tedeschi che sembrano sulla strada della rassegnazione e Musk che dice con apprezzamento che Diess è quello che si sta piu dando da fare, e la Merkel che stabilisce un piano di incentivi espanso e di lunga durata, il dado è tratto. Non che gli altri non lo abbiano capito, giusto che partiti i tedeschi, partono meglio anche gli altri. 

Queste discussioni si avviano a grandi passi all'archiviazione.

 

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Lo studio tedesco di @4200blu è una truffa.

 

https://www.electrive.net/2019/04/20/experten-entlarven-elektroauto-studie-von-hans-werner-sinn-als-unwissenschaftliche-meinungsmache/

 

Cita

Electric cars pollute the climate by 11 to 28 percent more than comparable diesel. With this steep thesis, Hans-Werner Sinn and his co-authors Christoph Buchal and Hans-Dieter Karl brought a great deal of media attention in Germany shortly before Easter. However, their "study" was unmasked by real experts as unscientific within a very short time.

 

It went almost like the 100 pulmonary doctors: a supposedly renowned professor, in this case the economist Prof. Dr. med. Dr. hc mult. Hans-Werner Sinn, published on April 17 on the fast service of the Munich Ifo Institute an article with the meaningful headline "coal engines, wind engines and diesel engines: What shows the CO2 balance?" ( PDF here ). 

 

In the accompanying press release , which found its way into countless regional and national newspapers thanks to its dissemination via the news agency dpa, the headline reads: "Electric cars are not a panacea for climate protection." And so it is hardly surprising that it is then " Berliner Morgenpost "As in many other media, which take up the meaning contribution completely unreflected, means: "study claims: electric cars climate damaging than diesel." Even the "Auto Bild", which would have to know better thanks electric car experts in the editorial, asks unabashedly "E-cars but no CO2 clean men?" And even puts it on top: The "ifo study" would "ADAC calculations confirm".

 

This kind of media response was probably also the aim of the exercise by Hans-Werner Sinn and his co-authors: Doubts on the electric car were sown, the Stammtisch amputated with alleged arguments against the traffic turnaround. Just stupid that there are now many journalists who are familiar with the matter and exposed the Ifo paper in no time as what it is: Fake News. 

 

Special mention should be made of two contributions: Moritz Diethelm's Focus Online ( "Ifo Institute reckons with bad cars - and makes many mistakes" ) and "WirtschaftsWoche" editor Stefan Hajek with the headline "What Hans-Werner Sinn overlooked in his electric car study " . Here are the main criticisms:

 

  1. Hans-Werner Sinn expects his CO2 comparison between the Tesla Model 3 and the Mercedes C 220 Diesel with NEDC laboratory values, which in particular makes the diesel look much better than it is on the road. Data on both vehicles (WLTP or EPA) can be obtained without problems. But then the result does not fit.
  2. Sense is based on a battery life of only 150,000 kilometers, which corresponds to just 300 full cycles. A multiple plus second-life use and recycling would be true.
  3. Sinn et al add the energy required for the production of the battery simply on the consumption according to the electricity mix, calculate the saved components from the diesel (internal combustion engine, transmission, exhaust system, emission control) but not against. Are not these also produced using electricity in factories? Untrustworthy!
  4. In the battery production is generally assumed the use of fossil electricity (keyword: Sweden study), but this can not be proven. This creates a one-sided (desired?) Effect.
  5. For the traction current for the Tesla 3, the authors calculate CO2 emissions, which are 16 percent higher than the official figures of the Federal Environmental Agency.Why? Not clear. The Ministry of the Environment has now defended the electric car as the solution with the better CO2 balance , as evidenced by the recently published comprehensive study (PDF) of the Heidelberg-based ifeu Institute for the Agora-Energiewende.

 

All these points already suggest that Hans-Werner Sinn has pursued a goal with his contribution and has used some tricks for it. Stefan Hajek puts it quite succinctly when he writes: "At heart, diesel always has best-case scenarios, but the e-car has worst-case scenarios."

 

With Prof. dr. In addition to the experienced journalists, Markus Lienkamp brings an experienced expert against Sinn into position. Lienkamp heads the Department of Automotive Engineering at the Technical University of Munich. He writes in a comment that is available to electrive.net that the ifo article is "unscientific", "making inappropriate assumptions" and "ignoring some aspects". Lienkamp comments on the scientific expertise of the Ifo authors:

 

  1. Mr. Sinn is undoubtedly an outstanding economist, but certainly not an engineer or physicist.
  2. Mr. Buchal's research homepage at ResearchGate includes: Material Characterization, Materials, Nanomaterials, Thin Films and Nanotechnology, Microstructure, Advanced Materials, Nanomaterials Synthesis, Thin Film Deposition, Semiconductor Device Physics, Thin Film Technology. He is not known to me as an expert in the automotive sector.
  3. Mr. Karl is a former employee of the Ifo Institute and can not be found in popular science portals.

 

In addition, Prof. Lienkamp criticizes the fact that the article appeared in the ifo quick service and "should have been subjected to any peer review process". "This is not a scientific publication," says Lienkamp. The article thus reflects only the opinion of the authors. And that is just marked by an anti-electric car ideology, as the authors, interestingly enough, already admit in the preface itself: "We explain the current facts in such detail because we suspect in the postulated complete emission freedom of e-cars a purposeful industrial policy deception", it says there.

 

The contribution of Hans-Werner Sinn, Christoph Buchal and Hans-Dieter Karl can therefore be confidently placed to the limit value theses of the 100 lung doctors. Inscription of the drawer: unscientific conspiracy theories.

 

Modificato da Maxwell61
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1 ora fa, stev66 scrive:

E non a caso questo è un test Adac, come dice il buon Tony...?

Scherzi a parte , i numeri non mentono neppure in Germania. L'anno scorso, su 86 milioni di vetture vendute nel mondo, solo 10 erano a gasolio, vendute tutte praticamente in Europa. Quest'anno la percentuale scenderà ulteriormente. 

Ed ad essere cattivi, mi aspetto che quando id3 sarà a regime, il gasolio diverrà brutto e sporco .?

Sono comunque numeri indotti dalla criminalizzazione e dai blocchi arbitrari al traffico imposti qua e la.

Non dimentichiamoci che il grande trasporto merci viaggia ancora su gasolio e sarà così ancora per decenni, non ci sono alternative neppure volendo, quindi i motori diesel saranno ancora sviluppati. Al limite per generatori portatili da usare per ricaricare le batterie delle elettriche rimaste a terra   ?

 

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59 minuti fa, AlexMi scrive:

Sono comunque numeri indotti dalla criminalizzazione e dai blocchi arbitrari al traffico imposti qua e la.

Non dimentichiamoci che il grande trasporto merci viaggia ancora su gasolio e sarà così ancora per decenni, non ci sono alternative neppure volendo, quindi i motori diesel saranno ancora sviluppati. Al limite per generatori portatili da usare per ricaricare le batterie delle elettriche rimaste a terra   ?

 

Io parlavo di auto. ?

Ed i numeri sono quelli del 2018. 

D'altra parte se negli usa, in Cina, in Giappone e compagnia cantante il motore a gasolio non lo vogliono ci sarà un perché. ?

Ripeto : battaglia di retroguardia, a giochi ormai fatti. 

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52 minuti fa, stev66 scrive:

D'altra parte se negli usa, in Cina, in Giappone e compagnia cantante il motore a gasolio non lo vogliono ci sarà un perché. ?

 

Certo che c'è, ed è molto semplice: è un business dell'industria europea.

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11 minuti fa, AlexMi scrive:

Certo che c'è, ed è molto semplice: è un business dell'industria europea.

Venduto solo in Europa, però, e schifato nei paesi ( Cina usa ) dove la presenza europea è comunque notevole ( ma a benzina ).

 

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Adesso, stev66 scrive:

Venduto solo in Europa, però, e schifato nei paesi ( Cina usa ) dove la presenza europea è comunque notevole ( ma a benzina ).

 

In america si stava progressivamente diffondendo, prima del dieselgate, e ormai i distributori con gasolio erano tantissimi.

Ma, appunto, è arrivato il dieselgate.... 

1 minuto fa, Maxwell61 scrive:

 

...e tra le ibride ha il peggior risultato a causa dell'iniezione DIRETTA (e che credo sia costretta al filtro).

 

In realtà l'iniezione diretta viene scelta proprio perchè da un rendimento maggiore permettendo di ridurre i consumi.

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