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Trattativa Renault-Fca


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7 minuti fa, A.Masera scrive:

 

Ma diciamoci la verità, non è forse vero?

 

FCA da un lato indietro come un fanalino di coda nella corsa all'elettrico, con vendite in contrazione per molti marchi, dall'altra una Renault in procinto di essere mollata dai giappo che non sa che pesci pigliare.

 

Voi lo volete lo stato francese tra i soci? Io no.

 

Forse non avete capito di che pasta sono fatti questi qui, non esistono cedimenti, le cose vanno fatte prima per loro tornaconto, poi per gli altri.

 

Il Governo Francese è quell'entità che acceca i manifestanti sparando ad altezza faccia, che mette le mani in STX, che mette il becco ovunque e comunque.

 

Io non sono contento, aldilà dei dati di vendita non reputo Renault un partner in grado di dare la svolta alle vendite o alla tecnologia. Quali sono gli obiettivi? Penetrare su mercati nuovi, migliorare la propria tecnologia o aumentare il venduto in Europa?

 

 

 

Io credo e spero che in FCA siano più furbi del previsto....

 

ma è proprio per questo che temo che gli Elkan stiano abbandonando la barca che affonda portando con se più bottino che possono.

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www.idecore.it

www.madeineighties.it

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33 minuti fa, Fatbastard78 scrive:

Salvini vuole fare entrare lo stato italiano nel capitale FCA

http://m.ilgiornale.it/news/2019/05/28/salvini-lancia-lopa-su-fca-renault/1702324/

 

Ottimo..... così invece di un rompicog***ni nel CDA ce ne saranno due.............

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365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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8 minuti fa, AndreaB scrive:

 

Ottimo..... così invece di un rompicog***ni nel CDA ce ne saranno due.............

 

Con IIA il nostro governo ha fatto un lavoro eccezziuunale, fossi in Elkann finanzierei io stesso lo stato italiano per farlo entrare, e idem a quello francese per farlo rimanere ....

Del Rosso ne è rimasto molto contento per il lavoro svolto dal ministro del lavoro

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Dove li trova i soldi per il 7% di un colosso come FCA Renault? 

 

Fa fa fatica a rifinanziare il debito pubblico esistente...

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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22 minuti fa, Bosco scrive:

 

Con IIA il nostro governo ha fatto un lavoro eccezziuunale, fossi in Elkann finanzierei io stesso lo stato italiano per farlo entrare, e idem a quello francese per farlo rimanere ....

Del Rosso ne è rimasto molto contento per il lavoro svolto dal ministro del lavoro

 

Non mi sembra un buon esempio, eh....

 

Cita

 

IIA, Karsan porta in Turchia altre commesse. Fismic: “calpestata Flumeri”

https://www.nuovairpinia.it/2019/01/22/iia-karsan-porta-in-turchia-altre-commesse-fismic-calpestata-flumeri/

 

 

 

 

Cita

 

 

Modificato da AndreaB

365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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devono mettersi assieme per un motivo semplicissimo: se escludiamo le "auto di lusso" tutto il mare magnum del mercato di massa é fatto di prodotti che dovranno essere il piú possibile frutto di economie di scala

 

non ha senso che un marchio faccia da solo tutto il lavoro di r&d per poi fare 2/3 modelli come cinqucento panda e punto, questo tipo di automobili che sono poi il 90% del totale deve avere tecnologie condivise per abbassare il costi anche per il cliente

 

se poi si dovesse andare verso il car sharing di massa, elettrico e a guida autonoma ancora di piú visto che il 90% delle automobili diventerebbero come gli attuali motorini elettrici o bici a noleggio nele città, se non si abbassano i costi di r&d condividendoli i cinesi dilagheranno senza freni

 

semmai mi chiedo che faranno i tedeschi perché se arrivail car sharing di massa, il taxi a guida autonoma da pagare con lo smartphone, l'auto sarà al 90% un "pezzo di ferro da noleggio" e non saranno molti quelli disposti a pagare prezzi premium per auto individuali

 

invece verrà molto caratterizzato il mondo delle auto emozionali, passionali, dove da sempre italiani e inglesi primeggiano

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Oggi a Tokyo Nissan balza del 2,33% dopo l'annuncio ieri di Fca  di una proposta di fusione alla pari con la francese Renault , a sua volta azionista con il 43,4% nel gruppo giapponese. Gli analisti in Asia sollevano qualche dubbio sulla facilità di un'operazione del genere, sottolineando il ruolo dello stato francese come maggiore azionista della Renault  (ha il 15% e il 22% dei diritti di voto) e la potenziale opposizione da parte di politici e sindacati verso tagli al personale e chiusura di stabilimenti.

"Il mercato presterà attenzione ai numeri sulle sinergie, ricordando che non è mai esistita una fusione fra eguali che abbia avuto successo nel settore auto", ha scritto Arndt Ellinghorst, analista di Evercore ISI. Il nuovo gruppo sarebbe presieduto da John Elkann, mentre il presidente di Renault  Jean-Dominique Senard potrebbe essere l'amministratore delegato.

Secondo fonti asiatiche, il consiglio di amministrazione di Renault  si riunirà in maniera informale fra pochi giorni e probabilmente deciderà la prossima settimana se accettare l'accordo con Fca  per procedere con i colloqui di fusione. Tutti i passaggi sono tenuti sotto stretta osservazione da parte di Nissan Motor, guidata oggi dall'amministratore delegato Hiroto Saikawa.

Se Fca  e Renault  andranno avanti con la fusione, Nissan potrebbe richiedere modifiche ai patti parasociali (Restated Alliance Master Agreement), che stabilisce i termini della partnership fra il gruppo francese e quello giapponese. Renault , il cui principale azionista è il governo francese, possiede una partecipazione del 43,4% in Nissan. La società giapponese detiene una quota del 15% in Renault  e, dal 2016, una partecipazione del 34% in Mitsubishi Motors. La partnership è stata messa a dura prova dall'arresto in Giappone dello scorso anno di Carlos Ghosn, ex presidente delle tre società.

L'accordo principale, secondo quanto ricostruito dal Nikkei, consente a Nissan di aumentare la propria partecipazione in Renault  a propria discrezione se il costruttore automobilistico giapponese determina che ci sono state indebite interferenze, per esempio da parte del governo francese. Secondo la legge giapponese, se Nissan aumentasse la propria quota per almeno al 25%, Renault  perderebbe i diritti di voto.

Non è chiaro per ora se l'impatto di una fusione Fca -Renault  possa costituire un danno ai diritti di Nissan in base ai termini dell'accordo e per ora Nissan sta a osservare, ha detto il ceo Saikawa. I giapponesi scrivono che la forza trainante dietro l'offerta di fusione di Fiat Chrysler  è il presidente John Elkann. Quest'ultimo ha detto al quotidiano Nikkei di considerare Nissan e Mitsubishi Motors "partner stimati e rispettati".

https://www.milanofinanza.it/news/tokyo-0-46-nissan-valuta-i-patti-parasociali-in-vista-di-fca-renault-201905280722449723
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