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Trattativa Renault-Fca


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(LaPresse) - I due rappresentanti di Nissan nel consiglio di amministrazione di Renault, Yu Serizawa e Yasuhiro Yamauchi, si asterranno al momento del voto sulla proposta di fusione avanzata da Fiat Chrysler Autromobiles alla casa francese. Lo riporta il Financial Times, citando fonti vicine alla vicenda. Oggi il board di Renault si è riunito per esprimersi sull'eventuale avvio delle trattative per una fusione con Fca.

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FRANKFURT/PARIS (Reuters) - Renault directors were preparing to review Fiat Chrysler's (FCA) $35 billion merger offer on Tuesday, after the Italian-American carmaker resolved differences with the French government overnight, three sources said.

The compromise on French government influence over a combined FCA-Renault may clear the way for Renault's board to approve a framework agreement beginning the long process of a full merger, unless new issues surface at the meeting.

France, Renault's biggest shareholder with a 15% stake, had been pressing for its own guaranteed seat on the new board and an effective veto on CEO appointments.

But after late-night talks with FCA Chairman John Elkann, the French government has accepted a compromise that would see it occupy one of four board seats allocated to Renault, balanced by four FCA appointees, the sources said.

Renault would also cede one of its two seats on a four-member CEO nominations committee to the French state, they said.

Renault, FCA and the French government all declined to comment on the discussions.

5 minutes ago, lukka1982 said:

Come interpretare questa astensione?

Sulla base di cio' che si trova in rete, Nissan entrera' in discussione dopo l'eventuale merger di FCA con Renault

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1 ora fa, lukka1982 scrive:

 

Non riesco comunque a capire il perché si continui a dare per scontato che FCA accetterà tale proposta... ?

 

 

perche' facendo il lavoro che fanno e avendo i contatti che hanno "dubito seriamente" che non avessero messo in conto una richiesta di posizione di forza da parte del gov. francioso...

 

per cui secondo me hanno tutta l'intenzione di andare avanti.. ma stanno permettendo al gov. francioso di farsi vedere "forti" di fronte al proprio elettorato anche se poi addiverranno a piu' miti consigli altrimenti bye bye Renault e il gov. fra. resterebbe col cerino in mano.

 

stanno trattando...

pero' "personalmente" (e ribadisco personalmente) a me non piace molto che una ditta privata si possa "scontrare" con un governo estero, ne uscirebbe sempre con le ossa rotte.. in quanto il gov. fra. potrebbe sempre "fare marcia indietro" e cominciare a rompere dal giorno n. 1.... mah...

 

io spero che la trattativa salti e si guardi altrove... oppure (se sono in violazione di regole europee) che il gov. francese esca dall'accordo... allora per me nessun problema a trattare con Renault (+ NIssan e Mitsubishi).

 

 

 

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Citroën C4 Picasso 1.6 BlueHdi 120 cv EAT6 Intense (2015) Ex: Citroën C4 Picasso 1.6 Hdi Elegance CMP6 110 cv FAP (2008) ? -  Renault Megane Scénic 1.9 Dti Kaleidos (1999) :agree: - UK vuole bandire i motore a combustione entro il 2032 - Secondo me non ce la farà! 13/02/2020     Childhood's Dream Pagina FB

 

 

 

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19 minuti fa, lukka1982 scrive:

Come interpretare questa astensione?

Dal mio punto di vista, sono favorevoli ma non vogliono scoprire ancora le carte.

 

Comunque, se le notizie trapelate dovessero essere confermate, ovvero il posto per lo Stato francese nel CDA compreso fra i 4 Renault, e niente potere di veto, la cosa assumerebbe un altro valore. Sarebbe sempre meglio non avere a che fare con un governo, ma così è senz'altro più accettabile.

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più o meno come i rappresentanti del Land in CDA VAG ( se ci sono ancora )

P.S. JE non avrebbe accettato mai una maggioranza francese in CDA .

 

E secondo me , si giocherà la carta "rappresentante  Nissan" per avere il comando .

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Secondo Milano e Finanza, Il progetto iniziale (di fusione proposto da FCA...) prevede che non solo il ruolo di amministratore delegato della nuova società sia di nomina Renault  ma anche quello del direttore finanziario. Mentre a Fca  dovrebbe spettare soltanto la posizione di presidente che sarà appannaggio di John Elkann. Le Monde ha confermato che l'organigramma dovrebbe prevedere per i primi quattro anni Elkann presidente e sia ceo (probabilmente Senard) sia cfo di nomina francese.

https://www.milanofinanza.it/news/fca-accelera-al-rialzo-in-attesa-del-si-di-renault-201906041007599138
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23 minutes ago, Davialfa said:

Tuttavia la soluzione non può essere quella presentata ogni volta dalla Francia... Gruppi europei come emanazione della francia, quindi sede da loro, alto management loro etc. Questo è il punto dove si sgretola il concetto di europa e dove secondo me anche lo stato Italiano deve ribellarsi. Non è possibile che un'azienda di dimensione piu piccola, con gravi problemi in essere debba dettare certe condizioni e mantenere lo stato dentro. Ripeto non è più un discorso meramente economico ma socio-politico che comporta un immagine molto sbagliata e che può determinate scelte atte a favorire una nazione rispetto ad un altra in maniera totalmente squilibrata.

 

Lo stato italiano è raramente esistito in questioni di rilevanza simili. Pensiamo a SME con Prodi, whrilpool in questi giorni, Parmalat, Magneti Marelli recentemente.  Non sono uno statalista e generalmente la presenza asfissiante dello stato in economia mi disgusta. Ma siamo in Italia, un paese che ha preso la strada forzata della deindustrialilzzazione, dove di capitalismo buono e sano ce n'è sempre meno, dove i nostri settori di punta sono fagocitati da vari campioni nazionali che noi, salvo rare eccezioni, non abbiamo piu, dove le nostre eccellenze per nanismo capitalista non riescono a giocare un ruolo nell'economia globale. Il settore auto con tutto il suo indotto è una fonte di ricchezza fondamentale per il nostro paese e vedere uno stato che si limita a stracciarsi le vesti solo quando le multinazionali che delocalizzano hanno gia fatto quel che dovevan fare, mi disgusta. Fiat è ancora viva grazie ai soldi che tutt'ora noi contribuenti paghiamo per mantenere aperti stabilimenti che non lavorano abbastanza. Che lo stato come al solito assista muto e cieco a questa roba qui è inaccettabile.

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