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Trattativa Renault-Fca


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3 ore fa, A.Masera scrive:

Fca-Renault, l'ad Nissan apre a Elkann

Saikawa disposto ad incontrare il presidente

© EPA
© ANSA/EPA
 
(ANSA) - NEW YORK, 30 MAG - L'amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, si dice interessato a incontrare il presidente di Fca, John Elkann, per parlare della proposta fusione con Renault. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando Kyodo.
    Siakawa mostrandosi disponibile a un incontro spiega di essere in contatto con Elkann ma di non sapere quando e dove i due si potrebbero incontrare.

 

speriamo che non ce lo mettano in gabbia... ?

11 minuti fa, Davialfa scrive:

 

Elkann sarà quello con un garofano rosso nel taschino all'uscita della metro.

 

Oddio ma come si può scrivere una cosa del genere. 

 

magari prima chattano un po su tinder e trovano una location che vada bene a tutti e due 

  • Ahah! 6

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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3 ore fa, A.Masera scrive:

Fca-Renault, l'ad Nissan apre a Elkann

Saikawa disposto ad incontrare il presidente

© EPA
© ANSA/EPA
 
(ANSA) - NEW YORK, 30 MAG - L'amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, si dice interessato a incontrare il presidente di Fca, John Elkann, per parlare della proposta fusione con Renault. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando Kyodo.
    Siakawa mostrandosi disponibile a un incontro spiega di essere in contatto con Elkann ma di non sapere quando e dove i due si potrebbero incontrare.

 

 

John Elkann per mettere le cose in chiaro ha detto che riceve solo qui.

 

Castello-di-Rossena-foto-Superstudio.jpg

  • Ahah! 6

- '10 Alfa Romeo MiTo 1.4 TB MultiAir 135 cv Distinctive Premium Pack (dal 2017)

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14 minuti fa, Davialfa scrive:

 

Elkann sarà quello con un garofano rosso nel taschino all'uscita della metro.

 

Oddio ma come si può scrivere una cosa del genere. 

 

"Dietro le mura del convento dei Cappuccini , alle otto"  ( cit. )   :)

 

scherzi a parte ,  segnali del genere sono comunque segni che un accordo è vicino .  Probabilmente giova molto il fatto che a quel livello è piaciuto molto come JE e la buonanima si sono approcciati a CJD , riuscendo dove i francesi prima e gli ubermenschen* dopo avevano fallito .

 

 

* chiedo scusa preventivamente agli amanti ed ai praticanti della lingua di Goethe per gli inevitabili errori.

 

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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13 minuti fa, Alain scrive:

 

speriamo che non ce lo mettano in gabbia... ?

 

 

Ghosn è andato in gabbia perché voleva azzerare il potere contrattuale di Nissan con Reanult.

 

Elkann sta proponendo l'opposto , ad occhio (e i nuovi vertici Renault hanno capito che la tattica Ghosn non funziona)

 

Se quello strano ricciolone alto e che parla un pò male è ben consigliato è facile che ottenga molto dai jap, ma deve pure offrire cose lui.

 

Nissan in USA va discretamente bene sulle auto e molto male sui Truck (fanno il Titan ma non va), quella (tramite RAM/Jeep) è una buona leva, forse anche il Sud America (non so come sia Nissan laggiù)

 

La pagheremo in occupazione in EU, è certo, ma magari in tempi diluiti e  se usano la testa è un Gruppo forte tanto quanto VAG o Toyota ,se non di più.

 

Alfa e MAserati (sempre ne abbiano voglia) hanno PRATERIE davanti e tecnologia Nissan  per i segmenti alti.

 

Modificato da Matteo B.
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7 minuti fa, Matteo B. scrive:

 

Ghosn è andato in gabbia perché voleva azzerare il potere contrattuale di Nissan con Reanult.

 

Elkann sta proponendo l'opposto , ad occhio (e i nuovi vertici Renault hanno capito che la tattica Ghosn non funziona)

 

Se quello strano ricciolone alto e che parla un pò male è ben consigliato è facile che ottenga molto dai jap, ma deve pure offrire cose lui.

 

Nissan in USA va discretamente bene sulle auto e molto male sui Truck (fanno il Titan ma non va), quella (tramite RAM/Jeep) è una buona leva, forse anche il Sud America (non so come sia Nissan laggiù)

 

La pagheremo in occupazione in EU, è certo, ma magari in tempi diluiti e  se usano la testa è un Gruppo forte tanto quanto VAG o Toyota ,se non di più.

 

Alfa e MAserati (sempre ne abbiano voglia) hanno PRATERIE davanti e tecnologia Nissan  per i segmenti alti.

 

 

si era una battuta... 

speriamo riesca... la mia impressione è che JE si sta giocando ottimamente le carte... 
Cmc se ce la fa ha fatto una creato il primo gruppo di auto al mondo... giù il cappello. 

si per maserati/alfa penso che con i giappo ci sarà come minimo la condivisione del pianale giorgio per le loro sportive, tipo bmw e toyota con z4 / supra. 

 

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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3 minuti fa, Matteo B. scrive:

 

Ghosn è andato in gabbia perché voleva azzerare il potere contrattuale di Nissan con Reanult.

 

Elkann sta proponendo l'opposto , ad occhio (e i nuovi vertici Renault hanno capito che la tattica Ghosn non funziona)

 

Se quello strano ricciolone alto e che parla un pò male è ben consigliato è facile che ottenga molto dai jap, ma deve pure offrire cose lui.

 

Nissan in USA va discretamente bene sulle auto e molto male sui Truck (fanno il Titan ma non va), quella (tramite RAM/Jeep) è una buona leva, forse anche il Sud America (non so come sia Nissan laggiù)

 

La pagheremo in occupazione in EU, è certo, ma magari in tempi diluiti e  se usano la testa è un Gruppo forte tanto quanto VAG o Toyota ,se non di più.

 

Alfa e MAserati (sempre ne abbiano voglia) hanno PRATERIE davanti e tecnologia Nissan  per i segmenti alti.

 

 

Ma io credo che il rispetto degli altri sia proprio il punto di forza di JE e della dirigenza forgiata dalla buonanima.

 

Approcciandosi per integrare e non per disintegrare ha già funzionato con CDJ, ed ha posto la pavimentazione per l'accordo con Renault.   JE ha da offrire, a mio parere, ciò che Nissan ( o qualsiasi azienda giapponese ) vuole, cioè il controllo interno . In cambio vuole il mantenimento e semmai il rafforzamento degli accordi di collaborazione tecnica e condivisione.  Un accordo equo che a mio parere , solo lui può proporre ed essere credibile ( francesi , tedeschi e parzialmente americani non lo sarebbero ).

 

Conta molto il fatto che  tra le grandi/medie potenze solo noi Italiani non abbiamo nessuna velleità di "conquista ti monto" ( cit. ) ,  e siamo più propensi ad una fetta di dolce per uno piuttosto che una bella torta di $materia_organica_anfibia  da soli  :)

 

E questo lo sanno benissimo, a Tokio come a Parigi.

 

 

 

 

 

 

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https://europe.autonews.com/automakers/fca-renault-deal-would-test-pledge-keep-all-plants-open

FCA-Renault deal would test pledge to keep all plants open

Elisabeth Behrmann, Tommaso Ebhardt and Tara Patel
Bloomberg

A promise by Fiat Chrysler Automobiles to deliver 5 billion euros ($5.6 billion) of savings in its merger with Renault without closing plants looks audacious to some analysts, given the Italian automaker's surplus capacity in Europe.

The pledge goes further still, however. Asked Thursday whether job cuts will be needed, Renault Chairman Jean-Dominique Senard -- who would run the combined company as chief executive officer -- said the deal "doesn't call for human sacrifice."

The Italian automaker has confounded experts before, under former CEO Sergio Marchionne. This time, there is good reason for skepticism. Despite years of belt-tightening, both Fiat and Renault have spare capacity close to home. Almost one-third of Fiat's global work force of 198,500 was based in Europe at the end of last year, even though the maker of Jeep SUVs and Ram trucks earns almost all its profit in North America.

Renault, which counts on Europe for more than half of sales, leans on its partnership with Nissan -- strained in the aftermath of the Carlos Ghosn affair -- to keep plants such as the Flins facility north of Paris busy. Making matters worse, demand in the region is sagging.

"I don't know if Fiat will regret their statement, as both companies have plants that are heavily under-utilized in France and Italy," said Kevin Kelly, a consultant at Frost & Sullivan who worked on Renault-Nissan's powertrain strategy until October. "As a merged organization, it becomes even more likely that some plants will have to shut."

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Bloomberg

Fiat is already facing hard times in Europe. Its Italian car production fell in 2018 for the first time in five years, shrinking 10 percent to 668,000 units, according to the Fim Cisl labor union. About 15 percent of the 65,000 workers in Italy were subject to temporary layoffs, more than double the number in 2017.

The company has been moving its Italian factories aggressively away from smaller, mass-produced vehicles. Fiat dropped the Punto hatchback last year, leaving its Melfi plant to focus on the Fiat 500X crossover and the Jeep Renegade SUV. Its Pomigliano site near Naples is slated to make a new Alfa Romeo SUV, though a transfer of the popular Fiat Panda to a plant in Poland has been halted.

 

By piggybacking on Renault's product platforms, Fiat could return to making more small cars, the mainstream B segment it pared back under Marchionne. But for the no-cuts pledge to work, those new products -- and any electric entries -- will have to succeed.

"Only customers and future product line-up success will determine if Fiat and Renault can keep their existing production capacity in Europe," said Stefano Aversa, chairman for EMEA of the business advisory and turnaround firm AlixPartners. "The key decisions will be on the allocation of the new, jointly developed cars to existing plants."

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Red flags

Any suggestion of capacity constraints or workforce reductions would be a red flag to Italy's populist government and the nation's labor organizations. Attempts to close plants in France would run afoul of powerful unions there, too. President Emmanuel Macron's government has already been shaken by the violent Yellow Vest protests over social inequality.

As Renault's most powerful shareholder, France has made the preservation of jobs and local factories a condition for a merger. The companies must guarantee "industrial" jobs in France and pledge "zero" site closures, French Finance Minister Bruno Le Maire said Tuesday. Still, France's CFDT union said it saw jobs at risk.

The stakes are high in France, where unemployment is 8.7 percent and Renault is one of the biggest employers, with 48,600 staff. As well as guaranteeing jobs, a deal might call for Fiat models to be made at the Flins plant. The Nissan Micra is made there, but sales have been disappointing, according to a person familiar with the matter who declined to be identified because the information is not public.

In Italy, Deputy Premier Matteo Salvini has said he trusts the deal "will safeguard every job in this country."

That may be ambitious. According to Kelly of Frost & Sullivan, one carmaking facility in each country is likely to close, and potentially two in Italy.

Fiat's premium and luxury brands, such as Alfa Romeo and Maserati, are likely to benefit from Renault's strong commercial networks, said Roberto Di Maulo, head of the Fismic labor union. The Mirafiori plant in Turin could take on production of the fully electric 500 model with components provided by the French, he said.

"The combination of Fiat Chrysler and Renault is a good deal for Italy, even without expanding it to Nissan -- though with the Japanese on board, the benefits could increase further," Di Maulo said.

Fiat last year made 982,000 cars in European plants capable of producing more than double that number, according to LMC Automotive, a consultancy and research group. For Renault, including the Lada and Dacia brands, production was 2.63 million cars, compared with capacity of 3.76 million. As a rule of thumb, LMC reckons utilization rates of 70 percent to 75 percent are needed for profitable operation.

Job pledges to win over governments often do not withstand the test of time. General Electric this month said it plans to cut more than 1,000 positions at its beleaguered French power-equipment business, going back on a promise to create 1,000 net new jobs when it took over Alstom's energy operations in 2015.

And there are ways to pare employment without shutting down a plant. Mirafiori last year made about 30,000 cars, one-tenth the total in its glory days, after shifting to production of luxury Maserati SUVs.

"Closures will likely have to be made equally, with both sides agreeing to shut down one place in France and then the next one in Italy, for instance," said Frank Biller, an analyst at Landesbank Baden-Wuerttemberg. "It's not realistic to shut factories in Eastern Europe -- the problems are concentrated at the Fiat brand and it's out of the question there won't be job cuts."

Together, Fiat and Renault made about 8.7 million cars last year, which would put them third behind Volkswagen Group and Toyota. Combined with production from Renault's existing alliance with Nissan and Mitsubishi Motors, the total would be more than 15 million vehicles a year.

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13 minuti fa, stev66 scrive:

 

 

Conta molto il fatto che  tra le grandi/medie potenze solo noi Italiani non abbiamo nessuna velleità di "conquista ti monto" ( cit. ) ,  e siamo più propensi ad una fetta di dolce per uno piuttosto che una bella torta di $materia_organica_anfibia  da soli  :)

 

 

Elkann comunque è molto poco italiano secondo me, diciamo che lo è per "tradizione di famiglia " :mrgreen:

 

comunque  ,disimpegno nell'auto della Famiglia ongoing. (ma è giusto così)

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14 minuti fa, Matteo B. scrive:

 

Elkann comunque è molto poco italiano secondo me, diciamo che lo è per "tradizione di famiglia " :mrgreen:

 

comunque  ,disimpegno nell'auto della Famiglia ongoing. (ma è giusto così)

 

 

A mio parere,  proprio il contrario.

Sicuramente disimpegno dall'Italia e dai suoi riti e ritmi, con Fiat che diventa provincia della provincia, ed AR e Maserati a mettersi in scia di Ferrari come distribuzione delle vendite .

 

MA JE di italiano ha forse solo il passaporto, e per come noi approcciamo il prodotto italico, è giusto così.

 

 

 

 

 

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