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2 minuti fa, machefredfa scrive:

Per contenere i costi e accelerare lo sviluppo della prossimagenerazionedi EcoSport e di una hatchback compatta, erede della Focus. Entrambe da sviluppare su una piattaforma multienergia, Ford è alla ricerca di partnership. Stellantis è il primo nome sulla lista.

Fonte: https://www.quattroruote.it/news/eventi/2024/09/23/ford_ritorno_della_ecosport_e_futuri_nuovi_modelli_termici.amp.html

Ford su piattaforma small e 1.2 pure tech. Qui si rischia il suicidio di massa

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23 minuti fa, davos scrive:

Ford su piattaforma small e 1.2 pure tech. Qui si rischia il suicidio di massa

Ford Europa è un morto che cammina, un'agonia 😔 l'unica che ci guadagna è Stellantis che rivende il suo know how e spalma ancora di più i costi

Edited by machefredfa
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17 minuti fa, davos scrive:

Ford su piattaforma small e 1.2 pure tech. Qui si rischia il suicidio di massa

 

Praticamente l'unico prodotto in cui i francesi sono competitivi, direi ogni tanto una buona notizia.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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Ford sarebbe l’azienda più esposta all’aggressione cinese

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Ford sarebbe l’azienda più esposta all’aggressione cinese

Ford ha ottenuto il punteggio più alto, 69 su 100, in termini di vulnerabilità nei confronti della Cina tra 250 aziende statunitensi.

 

Se ne parla per molti marchi, le difficoltà sono piuttosto condivise, con i dovuti distinguo, sulla concorrenza cinese crescente in ambito internazionale ma, soprattutto, sul mercato interno. Ford ha recentemente reso evidente quanto la forza del Dragone rappresenti una seria minaccia per il suo business.

Come anticipato, non si tratta solo delle sfide sul mercato cinese. L’azienda dell’Ovale Blu, infatti, è preoccupata anche per l’espansione dei veicoli elettrici a basso costo prodotti in Cina, sovvenzionati dal governo e potenzialmente capaci di rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale. Quest’ultima, ormai, diventata quasi uno scuda (o una scusa, a seconda dei punti di vista) per difendere gli States dal dominio cinese.

 

Per affrontare questa situazione, Ford sta sviluppando una propria piattaforma di veicoli elettrici a prezzi competitivi. Al contempo, però, Ford è stata indicata come l’azienda americana più esposta ai rischi legati al mercato cinese. Il perché? Sarebbe troppo vulnerabile finanziariamente.

 

Secondo un’analisi di Bloomberg, condotta dalla società di consulenza Strategy Risks, Ford ha ottenuto il punteggio più alto, 69 su 100, in termini di vulnerabilità nei confronti della Cina tra 250 aziende statunitensi, un aumento di 20 punti rispetto al 2022. Questo valore deriva da vari fattori come i ricavi generati in Cina, le partnership con aziende e istituzioni cinesi, oltre ai rischi legati ai diritti umani e alle catene di fornitura.

 

 

Attualmente, infatti, Ford partecipa ad almeno sette joint venture in Cina, di cui quattro sotto la diretta influenza e direzione dello Stato, secondo Strategy Risks. Tuttavia, Ford ha contestato queste cifre, sostenendo che solo tre joint venture sono attive e ha espresso dubbi sulla validità del report. In una dichiarazione, Ford ha sottolineato di non avere informazioni sufficienti sulle metodologie utilizzate per legittimare tali valutazioni e, quindi, non ha ritenuto di poter contribuire ulteriormente alla valutazione. In ogni caso, sarebbe una grandissima (potenziale) beffa per il colosso americano se i dati fossero realistici o almeno avvicinabili alla realtà.

 

Ford si trova a fronteggiare una proposta del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti che prevede il divieto sull’utilizzo di tecnologie cinesi nei veicoli venduti negli Stati Uniti. In questo modo si andrebbero a escludere alcuni modelli interni a Ford come il Lincoln Nautilus, prodotto in Cina e importato nel mercato americano. Sul fronte cinese, invece, Ford ha ridotto significativamente la propria presenza, limitando la gamma di modelli disponibili a causa della crescente concorrenza locale, un problema che sembra affliggere molti altri produttori occidentali nel Paese.

Fonte: https://www.clubalfa.it/automobili/ford-sarebbe-lazienda-piu-esposta-allaggressione-cinese-19538/

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37 minuti fa, led zeppelin scrive:

Fino a poco tempo fa avrei considerato VAG il partner naturale per Ford nel gioco delle fantafusioni. 

 

Ma i recenti eventi un po' per entrambe mi fanno pensare che le cose potrebbero prendere una piega diversa. 

Ma infatti se non ho capito male Ford non aveva già una collaborazione in atto con vw? O dati i chiari di luna é saltata?

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Adesso, hot500abarth scrive:

Ma infatti se non ho capito male Ford non aveva già una collaborazione in atto con vw? O dati i chiari di luna é saltata?

No è ancora in essere sia per gli EV che per i commerciali. 

Il punto è che se Ford dovesse decidere di tornare sui i suoi passi e quindi tornare a pensare una gamma completa termica che vada bene anche per l'Europa IMHO difficilmente lo potrebbe fare con VAG visto che quest'ultima non farà più altri seg. B/C termici oltre allo sviluppo dei modelli correnti.

 

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8 ore fa, nucarote scrive:

No è ancora in essere sia per gli EV che per i commerciali. 

Il punto è che se Ford dovesse decidere di tornare sui i suoi passi e quindi tornare a pensare una gamma completa termica che vada bene anche per l'Europa IMHO difficilmente lo potrebbe fare con VAG visto che quest'ultima non farà più altri seg. B/C termici oltre allo sviluppo dei modelli correnti.

 


Explorer e Capri non sono su MEB? 🧐

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