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5 hours ago, TonyH said:

Considerato che circolano teorie di imporre controlli delle nascite in paesi troppo prolifico perché “siamo troppi su questo pianeta”.

 

chi sarebbero questi? neanche in Cina credono più in queste politiche. (PS: il controllo delle nascite è inutile e controproducente. nelle culture in cui le donne sono istruite la natalità cala da sola.)

 

5 hours ago, TonyH said:

Visto che si vuole eliminare l’uso dell’auto privata senza preoccuparsi minimamente  della ricollocazione di chi ci lavora (dettaglio non di poco conto) o di offrire una alternativa reale a chi non può comprare 30 zucche di auto da caricare nella villetta singola.

Visto che c’è chi predica “un ritorno alla miseria” per imparare ad apprezzare la natura.....

 

vabbé, minestrone di cose che non c'emtrano l'una con l'altra

 

5 hours ago, TonyH said:

No, non credo di esagerare.

 

L’ho scritto nel messaggio che hai quotato e lo ripeto. La sfida delle istituzioni e della tecnica è rendere sostenibile il nostro modo di vivere. Non eliminarlo o renderlo accessibile solo ai ricchissimi.

 

ok, te lo dico io: NON è sostenibile. E rilancio: non lo è mai stato.
Abbiamo preso una mega sbornia e adesso stiamo cominciando a renderci conto di cose che in altri paesi con una storia più sfortunata hanno già toccato con mano da tempo, tutto qua.

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On 28/11/2019 at 15:36, Alain scrive:

 

E pensare che 996 su base condivisa con Boxster è stato il prodotto che salvò la Porsche. 

 

Fixed

13 ore fa, TonyH scrive:

Considerato che circolano teorie di imporre controlli delle nascite in paesi troppo prolifico perché “siamo troppi su questo pianeta”.

Visto che si vuole eliminare l’uso dell’auto privata senza preoccuparsi minimamente  della ricollocazione di chi ci lavora (dettaglio non di poco conto) o di offrire una alternativa reale a chi non può comprare 30 zucche di auto da caricare nella villetta singola.

Visto che c’è chi predica “un ritorno alla miseria” per imparare ad apprezzare la natura.....

No, non credo di esagerare.

 

L’ho scritto nel messaggio che hai quotato e lo ripeto. La sfida delle istituzioni e della tecnica è rendere sostenibile il nostro modo di vivere. Non eliminarlo o renderlo accessibile solo ai ricchissimi.

 

 

Ottimo post. Purtroppo mi sembra che la politica faccia fatica a capirlo, e che le soluzioni prospettate siano sempre quelle di maggiore comodo/piu' demagogiche.

E la politica diventa sempre piu' staccata da scienza e tecnica, affidata agli umori del popolo e a quanto si ritiene porti voti, senza reali basi scientifiche.

Si sta spingendo sull'elettrificazione dell'auto, ma poi la Germania, per esempio, produce gran percentuale di energia con centrali a carbone.

Le navi vanno ancora a nafta pesante.

Gli aerei diventano sempre di piu'.

Inoltre la globalizzazione che ci e' stata imposta ha prodotto mondi che vanno a velocita' diverse e per i quali vigono regole diverse....si produce in Cina senza protezioni sociali e senza regole ecologiche, per vendere a maggior profitto in Europa/USA dove pero' magari la gente viene licenziata e dove si impongono investimenti pesanti per rientrare negli accordi di Parigi.

Sono molto pessimista per il futuro, in generale non solo riguardo il tema automobile.

Modificato da Dodicicilindri
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"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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2 hours ago, Dodicicilindri said:

 

Fixed

 

Ottimo post. Purtroppo mi sembra che la politica faccia fatica a capirlo, e che le soluzioni prospettate siano sempre quelle di maggiore comodo/piu' demagogiche.

E la politica diventa sempre piu' staccata da scienza e tecnica, affidata agli umori del popolo e a quanto si ritiene porti voti, senza reali basi scientifiche.

Si sta spingendo sull'elettrificazione dell'auto, ma poi la Germania, per esempio, produce gran percentuale di energia con centrali a carbone.

 

contro cui infatti si fanno battaglie sacrosante. e comunque la Germania produce molto da rinnovabili, credo in proporzione più che l'Italia o la Spagna.

 

2 hours ago, Dodicicilindri said:

Le navi vanno ancora a nafta pesante.

 

anche qui si sta facendo molta pressione, specialmente nelle città portuali e quelle in cui attraccano le navi da crociera, tipo Venezia o Barcellona. Ma essendo un problema poco visibile è difficile smuovere l'opinione pubblica. E i politici in genere (salvo poche e coraggiose eccezioni) se ne sbattono.

 

2 hours ago, Dodicicilindri said:

Gli aerei diventano sempre di piu'.

 

grosso problema

 

2 hours ago, Dodicicilindri said:

Inoltre la globalizzazione che ci e' stata imposta ha prodotto mondi che vanno a velocita' diverse e per i quali vigono regole diverse....si produce in Cina senza protezioni sociali e senza regole ecologiche, per vendere a maggior profitto in Europa/USA dove pero' magari la gente viene licenziata e dove si impongono investimenti pesanti per rientrare negli accordi di Parigi.

 

qui tocchi dei punti importanti e, paradossalmente, dai ragione a quello che dicevo prima sul fatto che le nostre abitudini di consumo degli ultimi 3-4 decenni non sono MAI state sostenibili, almeno a scala planetaria.

 

In realtà quello che chiami globalizzazione è un sistema che nasce dalla fine dell'800 grazie alla crescita degli scambi globali, a sistemi di comunicazione rapidi e alla fortuna accumulata dagli USA grazie a una certa disinvoltura (leggasi semi-pirateria) con i brevetti altrui, oltre al gran vantaggio di non aver avuto guerre mondiali sul suo territorio. (E c'è chi addirittura vede le radici della globalizzazione nello schiavismo, su cui è stata costruita la fortuna economica di stati come Olanda, USA, Francia, Inghilterra, ecc. fino alla seconda metà del 19esimo secolo). Quindi le "velocità" di cui parli esistono e sono state per lungo tempo la base del nostro benessere. Se non vogliamo scomodare il 1800, guardiamo anche solo gli ultimi 40 anni.

 

Solo un'aggiunta: a parte che gli accordi di Parigi sono blandissimi, ma negli ultimi 5 anni la Cina si è mostrata a favore di maggiore controlli sulla produzione, mentre gli USA sono usciti dai negoziati sul clima. La Cina d'altra parte esternalizza dove non c'è (ancora) una forte pressione sociale per diritti sociali e ambientali, come in Cambogia, Laos, Vietnam.

 

 

 

2 hours ago, Dodicicilindri said:

Sono molto pessimista per il futuro, in generale non solo riguardo il tema automobile.

 

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No, Cayenne è arrivata dopo, il merito del salvataggio di Porsche è di Wendelin Wiedeking e della Boxster, o meglio della condivisione di piattaforme e costi Boxster / 996.

Nominato il 1° ottobre 1992 quando la Porsche è sull'orlo del fallimento, con crollo delle vendite dalle oltre 50mila unità del 1985 a poco più di 12mila del 1991.
 

Wiedeking come prima cosa ingaggia consulenti giapponesi per migliorare l'efficienza produttiva, e fa progettare la nuova 911 modello 996 creando forti sinergie con una vetture di minor costo, ovvero la Boxster del 1996. (la 996 uscì nel 1997). 
 

La validità della Boxter dal punto di vista tecnico e dinamico, la riuscita estetica, il marchio Porsche sul cofano, e un prezzo di listino che era circa la metà della 991, fece diventare l'auto un successo di vendite e salvò letteralmente la Porsche. 

La Cayenne nacque nel 2003 sempre sotto la guida di Wiedeking, (primo SUV sportivo e fenomeno modaiolo), anche qua con forti sinergie ma con il gruppo VW (pianale, portiere e motore entry level il 3.2 V6 da 250 cv), e da li gli utili iniziarono a diventare stellari, portando la Porsche ad essere la casa più profittevole del pianeta.

Poi sempre Wiedeking tentò la scalata alla VW che si dimostrò un flop, VW acquisì Porsche e Wendelin venne liquidato con circa 50 milioni di euro. 

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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20 minuti fa, Alain scrive:

No, Cayenne è arrivata dopo, il merito del salvataggio di Porsche è di Wendelin Wiedeking e della Boxster, o meglio della condivisione di piattaforme e costi Boxster / 996.

Poi sempre Wiedeking tentò la scalata alla VW che si dimostrò un flop, VW acquisì Porsche e Wendelin venne liquidato con circa 50 milioni di euro. 

 

Tutto corretto.

C'e' da dire che pur avendo salvato Porsche, queste misure hanno parzialmente svilito il marchio e il prestigio della 911 stessa, che si e' vista improvvisamente una base condivisa con un modello piu' economico, un frontale praticamente identico, cosi' come la plancia, e gravi problematiche di affidabilita' del nuovo 6 cilindri water cooled (il famigerato IMS che ha causato il collasso di tantissimi motori).

Problema mai ammesso ufficialmente e che si e' trascinato fino alla 997.1.

A causa di cio', del sacrilegio del motore ad acqua, dei fari ad uovo al tegamino la 996 ha visto un crollo della tenuta dell'usato, e viene additata da tanti come la peggiore 911 della storia, al di la' dei suoi reali demeriti.

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"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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On 1/12/2019 at 18:18, TonyH scrive:

Considerato che circolano teorie di imporre controlli delle nascite in paesi troppo prolifico perché “siamo troppi su questo pianeta”.

Visto che si vuole eliminare l’uso dell’auto privata senza preoccuparsi minimamente  della ricollocazione di chi ci lavora (dettaglio non di poco conto) o di offrire una alternativa reale a chi non può comprare 30 zucche di auto da caricare nella villetta singola.

Visto che c’è chi predica “un ritorno alla miseria” per imparare ad apprezzare la natura.....

No, non credo di esagerare.

 

L’ho scritto nel messaggio che hai quotato e lo ripeto. La sfida delle istituzioni e della tecnica è rendere sostenibile il nostro modo di vivere. Non eliminarlo o renderlo accessibile solo ai ricchissimi.

 

 

Sono d'accordo si e no, per 2 fattori:

 

1. Per sua natura l'uomo è l'unico animale che non si accontenta mai

2. Demograficamente la crescita è esponenziale, credo sia improponibile uno sviluppo costante quando le risorse sono limitate

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26 minuti fa, A.Masera scrive:

 

Sono d'accordo si e no, per 2 fattori:

 

1. Per sua natura l'uomo è l'unico animale che non si accontenta mai

2. Demograficamente la crescita è esponenziale, credo sia improponibile uno sviluppo costante quando le risorse sono limitate

 

Le "sorti magnifiche e progressive" erano solo nell'illusione di alcuni illuministi. Purtoppo le risorse sono limitate e il benessere pure. Non si puo' crescere sempre.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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