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1 ora fa, il_vignale scrive:

L'auto italiana è morta tanti anni fa, la politica in Italia ha sempre permesso ogni tipo di misfatto a certi "industriali" ed il paese che per un secolo ha insegnato agli altri cosa significava andare a 4 ruote si risveglia oggi con un gruppo a trazione franco-américana e con tanti interrogativi sul fronte della tenuta dell'occupazione e dell'indotto (tranquilli, qualche stabilimento che lavora al lumicino lo terremo in vita con i soldi dei contribuenti per tanto lungo tempo e Di Maio o chi per lui si pavoneggiera per aver salvato lavoratori e produzione italiana. Film stravisto.

Ci resta ferrari ma chissà per quanto ancora, è fuori dal perimetro della fusione e per nutrirla ci vogliono soldoni. E gli agnelli hanno un tenore di vita elevato tra mignotte, coca e trans. Perderemo pure la rossa un giorno in cambio di qualche doblone? 

Mi piace sognare di vivere in un paese diverso, che so Francia e Germania per esempio, dove questo disastro sarebbe stato fermato anni e anni fa, dove la deindustrializzazione del paese non sarebbe stata avallata. 

Mi piace pensare ad uno statista vero, uno alla craxi (l'ultimo statista italiano) che di fronte alla manifesta incapacità dei sabaudi avrebbe magari liquidato la famiglia e messo insieme un team Italico fatto di persone come Bonomi (che in Aston ha fatto un miracolo), Dallara, Brembo e dentro CDP a tutela del sistema industriale italiano. 

L'auto italiana è andata ma chissà magari un giorno sotto mentite spoglie tornerà a occupare quel posto che la storia gli ha meritatamente riservato. 

 

Scusate lo sfogo ma da italiano appassionato, assistere a questo scempio che va avanti da almeno 30 anni, fa veramente male. 


Vedendo le tensioni sociali che ci son state in Francia non molto tempo fa ed un preoccupante rafforzamento delle idee di ultradestra, soprattutto nella Germania orientale, ho il sospetto che non sia tutto rosa e fiori come credi.

E nonostante le forti partecipazioni statali nei grupponi franco/tedeschi pullulano di fabbriche legate al mondo automotive nelle più disparate aree mondiali. Solo in EU non si contano fabbriche in Romania, Slovacchia, Ungheria etc.

Ripeto... nonostante partecipazioni statali e classi politiche con un forte peso decisionale in EU.

 

Se i gruppi industriali stranieri non investono e chi c’è scappa, non è solo colpa della politica, ma la colpa è anche di chi esprime quella classe politica.

Che senso ha parlare di salvaguardia degli stabilimenti quando in questi anni di frequentazione de forum ho letto non so quante volte che Pomigliano andava rasa al suolo?

Scritto da italiani in Italia eh...

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22 ore fa, itr83 scrive:

 

guarda che lo fanno già...

fammi un esempio di un'auto prodotta in Italia che non vende bene nel nostro paese.

 

Panda è nettamente l'auto più venduta in Italia, Renegade e 500X vendono bene (benissimo la prima), Stelvio è la più venduta della categoria. Giulia rispetto alle omologhe berline pure.

Compass arriverà a breve a Melfi e vende pure lui.

e non dimentichiamo il Ducato.

 

 

Quello che dici é corretto. Ma questo non significa che le quote di mercato delle auto prodotte negli stabilimenti italiani non sia ampliabile. Basta paragonarle alle quote del mercato francese per rendersi conto che l'italiano medio non é propriamente affezionato al prodotto italico. Poi, preciso, che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ma poi non lamentiamoci se le fabbriche in Italia chiudono.

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Leggo sempre più spesso di Alfa ridotta ad una generalista semipremium come Peugeot. Tempo fa si diceva che solo i marchi premium e luxury avrebbero garantito ricavi soddisfacenti perchè sul generalista si guadagna poco o nulla. Secondo questa logica solo Jeep e Maserati farebbero felici le casse del gruppo. Tutti gli altri marchi avrebbero poca redditività oltre che essere praticamente i cloni di se stessi. Ora se io fossi Tavares, farei una fusione per appiattire tutti i marchi verso il basso, chiuderne 2-3 (Lancia, DS ecc.), avere meno modelli su cui spalmare le piattaforme condivise e produrre meno veicoli a quale scopo? per me non ha senso. Non considero neanche troppo affidabili i piani presentati per Alfa. Il basso di gamma mi sembra ben presidiato e comprendo i buchi delle varie gamme si ruberebbero molte quote alla concorrenza (vedi VW). Peugeot e Alfa potrebbero viaggiare insieme verso un premium vero. In quanto a stile e qualità le Peugeot attuali non sono male. Con una meccanica si primo livello come quella Alfa sarebbero al top. Il semipremium lo lasci a Lancia-DS che non devono per forza avere una meccanica particolare, ma stile, comfort e prestazioni adeguate.
 

Volendo provare a fare ordine una possibile configurazione potrebbe essere:

 

Generaliste
Fiat (modaiola), Citroen (giocosa e giovane), Opel (razionale e concreta) + [Abarth e Vauxhal]

Near-premium
Lancia (comfort e prestazioni EU), DS (comfort e stile particolare), Chrysler (USA)
 

Premium
Peugeot (modaiola), Alfa (sportiva), Jeep (suvvoni), Dodge (USA)

Luxury
Maserati

Truck

RAM

Le piattaforme potrebbero essere anche due:

TIPO A
Generaliste, Near premium (con miglioramenti)

TIPO B
Premium, Luxury (con miglioramenti)

 

Considerando ovviamente gli incroci nelle varie gamme (basso di gamma Alfa ecc.)

Modificato da Auditore
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2 minuti fa, lillopro scrive:

Quello che dici é corretto. Ma questo non significa che le quote di mercato delle auto prodotte negli stabilimenti italiani non sia ampliabile. Basta paragonarle alle quote del mercato francese per rendersi conto che l'italiano medio non é propriamente affezionato al prodotto italico. Poi, preciso, che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ma poi non lamentiamoci se le fabbriche in Italia chiudono.

 

è vero che i francesi sono nazionalisti ma non puoi paragonare l'offerta di prodotti francesi di gamma medio-bassa (quella che fa numeri) con quella italiana.

loro hanno 3 marchi "da numeri" con gamme complete noi 2 di cui uno ha dei buchi in gamma (Fiat) ed uno che fa solo Suv (Jeep).

 

Oggi i prodotti FCA fatti in Italia vendono bene.

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14 ore fa, Granitico scrive:

A me sembra che Lancia sia già morta e decomposta. Alfa la vedo in coma irreversibile. Fiat ha smesso di fare auto, fa solo 500 di varie taglie e manovre finanziare creative. L'unica novità, il Firefly, pare consumi più del V6 Busso. I puretech peugeot hanno manifestato svariate rogne quindi useranno quello che gli costa meno e chi li compra che si arrangi. I francesi non si faranno certo comandare da questo clan di smantellatori di marchi italoanglolandomericani. Prevedo un gran minestrone fatto a caso con  verdure low cost. Buon appetito a tutti.

 

Un'altra soluzione ci sarebbe: dichiarare che i loro motori consumano il 50% in meno, fargli vincere qualche Premio *** dell'anno, e mandare il proprio capo del governo a bloccare ogni class action possa venirgli intentata nella UE.

Insomma, fare come i tedeschi. Piatto servito, senza nemmeno averlo sciacquato.

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10 ore fa, Davialfa scrive:

Questo Topic è uno spaccato fedele degli Italiani sul quale non so se ridere o piangere.

Mi ricorda un po' la Politica italiana, dove la gente si lamenta di ciò che offre senza nemmeno rendersi conto che è solo uno specchio riflesso di ciò che siamo.

 

 

Hai fatto l'analogia con la politica ma forse calza meglio quello con il calcio (anche se di fatto le dinamiche sono molto simili).

L'errore è continuare a credere che questa fusione sia un gioco a somma zero, con un vincitore che si prende tutto. Il che è stupido.

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6 ore fa, ciciuporchittu scrive:

Non sono d'accordo.. In che modo le piattaforme potrebbero servire a Dodge per esempio? Sono auto completamente diverse come concezione e in tutto.. Perché dovrebbero farne una su base PSA? 

Non capisco o magari non ho capito il tuo intervento.. 

Ho indicato Dodge perché tra gli FCA è il marchio "people mover", anche se SM ha invece scelto di farlo diventare più "performance". Chrysler potrebbe essere più adatto, vista la sua collocazione quasi-premium.

Mentre FCA non ha al momento pianali adatti (tranne forse Giorgio per Dodge) PSA potrebbe fornire i suoi per una nuova berlina + cross over a Chrysler. Riportando così il marchio sul mercato. Chrysler per parte sua potrebbe fornire quello del Pacifica (anche ibrido e AWD) per il mercato EU.

Lanciare un nuovo e sconosciuto marchio generalista (Peugeot) nell'iper inflazionato mercato USA costerebbe gigantesche risorse, e nessuna garanzia di successo. Chiedere a VW.

5 ore fa, Pawel72 scrive:

Io mi fido di Tavares , qualcuno lo ha definito il guru dei salvataggi che si ispira a Marchionne.

 

E non a caso è stato citato tra i benefit maggiori di questo accordo. Un CEO capace è una garanzia innanzitutto per il mercato. Con tutto quello che di buono questo comporta.

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15 ore fa, AlexMi scrive:

È proprio così.

Quando si fanno investimenti vengono "caoitalizzati", non vengono messi a bilancio come spese pure ma considerando il risultato come un asset cha da valore alla azienda.

Quindi è molto probabile che una grossa fetta di quella svalutazione sia proprio legata a Giulia e Stelvio.

Marchionne è sempre stato lucidissimo, solo per Giulia si è fatto guidare dalla passione.

E aggiungerei, per nostra fortuna! Giulia é l'auto che aspettavo da 10 anni.

15 ore fa, lukka1982 scrive:


Scusa però...

BMW e Mercedes nonostante quello che sono a livello di immagine globale, sono costrette ad allearsi per creare una piattaforma di segmento B e C a trazione ANTERIORE. E stiamo qui ancora a considerare premium o meno in base alla trazione???

 

Detto ciò cosa ne farà Tavares di Alfa Romeo al momento è difficile saperlo!

Credo però che se vogliono continuare a venderle globalmente, soprattutto negli States, l’utilizzo di Giorgio sul segmento D è imprescindibile.

Difatti quelle auto non sono premium e chi compra un'Alfa Romeo normalmente questo lo sà. Non bastano due lucine od un badge sul cofano a renderle tali.

15 ore fa, DarioBi scrive:

Condivido che Giorgio sia indispensabile. Ma classe A e serie 1 le vendono perché l’utente povero ambisce ad entrare in un club esclusivo fatto da sls, serie 8, X6 e gle. In alfa che offrono? Giulia e Stelvio sono ottime ma non curate dal marketing. E quindi che esclusività offrono ?

Semplicemente la migliore raffinatezza tecnico/meccanica del segmento di appartenenza. Capisco che per molti possa non essere fondamentale (purtroppo), ma se ci si ricordasse che stiamo acquistando un'auto e non un frigorifero, magari conterebbe di più. 

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4 minuti fa, aargh! scrive:

Ho indicato Dodge perché tra gli FCA è il marchio "people mover", anche se SM ha invece scelto di farlo diventare più "performance". Chrysler potrebbe essere più adatto, vista la sua collocazione quasi-premium.


Chrysler e Dodge sono ambo marchi generalisti, con Dodge che de facto era la versione più economica del primo. Si differenziavano semplicemente per la quantità di cromature.

SM ha esaltato il lato “muscle” di Dodge riuscendo a tenere in vita con ottimi risultati modelli con parecchie primavere sulle spalle e “segato” Chrysler troppo legata alle sedan.

Chrysler imho, è tra i più papabili a cessare di esistere.

 

10 minuti fa, aargh! scrive:

Mentre FCA non ha al momento pianali adatti (tranne forse Giorgio per Dodge) PSA potrebbe fornire i suoi per una nuova berlina + cross over a Chrysler. Riportando così il marchio sul mercato. Chrysler per parte sua potrebbe fornire quello del Pacifica (anche ibrido e AWD) per il mercato EU.


Molti magari si dimenticano C-USW sul quale sono realizzate Cherokee, Grand Commander e Pacifica appunto, già hybrid ready.

 

12 minuti fa, aargh! scrive:

Lanciare un nuovo e sconosciuto marchio generalista (Peugeot) nell'iper inflazionato mercato USA costerebbe gigantesche risorse, e nessuna garanzia di successo. Chiedere a VW.


Credo anch’io che Tavares, visto che la rete Maserati/AR è in fase di consolidamento, rinunci all’idea di portare Peugeot negli States.

Se per Maserati c’è già un portfolio di prodotti che vanno in quella direzione, anzi sbilanciata verso il luxury, per Alfa “ni”.

Ecco spero che possa rilanciare gli investimenti per questo brand.

 

 

Ad ogni modo, nessuno dei due gruppi, ha nello scaffale piattaforma full electric!

CMP e Giorgio 2.0 sono piattaforme ICE adattate per le versioni BEV. 
Curioso di capire cosa faranno su 5oo E.

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1 ora fa, DarioBi scrive:

Come ho già scritto, chi compra una A1, classe A o sr1 perché la triade offre A8, R8, classe S, SLS, sr8, X6, M5, ecc. 

Comprando le versioni da povery di questi marchi, pensano di far parte del club ricchi. 
Alfa ancora non ha ancora costruito l’aurea di brand figo. Quindi perché qualcuno dovrebbe prendere un bsuv pagandolo magari più di un corrispettivo 2008?

Se fosse nata una A1 in Kia, avrebbe avuto successo proponendo il prezzo a cui è proposta da Audi? Domanda retorica.

Hai detto bene: le ottime Giulia e Stelvio in vendita fino al 2024. 
E poi? 
E poi boh. E questo boh, fotte il marchio.

Quindi diamo al b SUV il marchio Maserati , e siamo a posto. ?

Scherzi  parte, continuo a non  capire come la presenza di un b SUV impatti dell'interesse che uno può avere su Giulia, che già sappiamo vedremo aggiornata e riutilizzata per i prossimi 4 anni.

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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