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Auto Elettrica: le ripercussioni su industria e sociale


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11 ore fa, jameson scrive:

La prima automobile a superare i 100 km all'ora è stata un'elettrica. Al suo tempo (1899) le prestazioni delle elettriche erano molto superiori a quelle delle termiche.

A parte che come ha precisato @tonyx per mettere i pannelli per ricaricare una vettura in Amazzonia hai voglia a disboscare, ma il modello d'uso attuale delle elettriche è che le usi di giorno e le ricarichi di notte... Come le ricarichi di notte coi pannelli solari?

 

Forse stiamo andando un po' OT, ma si calcola che in media un'auto rimanga ferma per il 90% del tempo, quindi almeno il 40% durante le ore di pieno sole, poi ci sono i sistemi di accumulo, ma soprattutto lo scambio sul posto, per cui di giorno con i pannelli solari alimenti la rete elettrica, poi la notte la rete elettrica ti restituisce l'energia e ti ricarica l'auto.

 

Torno a dire che l'elettrico è un cambio di paradigma, per cui non possiamo ragionare come ragioniamo con la benzina, solo che è difficile, perché tutti siamo nati ed abbiamo vissuto per decenni abituati alle auto a combustione.

 

Tornando in topic, la questione dei posti di lavoro può anch'essa essere inquadrata in uno spostamento di risorse, da una parte spariscono alcuni posti di lavoro, dall'altra se ne creano di nuovi, ad esempio per la costruzione delle infrastrutture necessarie alla mobilità elettrica.

 

 

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6 minuti fa, xtom scrive:

Forse stiamo andando un po' OT, ma si calcola che in media un'auto rimanga ferma per il 90% del tempo, quindi almeno il 40% durante le ore di pieno sole, poi ci sono i sistemi di accumulo, ma soprattutto lo scambio sul posto, per cui di giorno con i pannelli solari alimenti la rete elettrica, poi la notte la rete elettrica ti restituisce l'energia e ti ricarica l'auto.

Sistemi di accumulo? E quali sono? Conosco solo i bacini idroelettrici che vengono riempiti di notte per svuotarli di giorno.

Collegare l'auto in carica di giorno significa che devi avere una stazione di carica in tutti i posti dove vai con l'auto, in pratica ogni parcheggio deve avere una presa di ricarica.

La rete elettrica dove la prende l'energia che ti restituisce di notte? Attualmente la produce col termico.

8 minuti fa, xtom scrive:

Tornando in topic, la questione dei posti di lavoro può anch'essa essere inquadrata in uno spostamento di risorse, da una parte spariscono alcuni posti di lavoro in Europa, dall'altra se ne creano di nuovi in Cina

Fixed.

9 minuti fa, xtom scrive:

ad esempio per la costruzione delle infrastrutture necessarie alla mobilità elettrica.

Una volta che hai costruito le infrastrutture cosa gli fai fare?

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51 minuti fa, jameson scrive:

Sistemi di accumulo? E quali sono? Conosco solo i bacini idroelettrici che vengono riempiti di notte per svuotarli di giorno.

 

Oltre ai bacini idroelettrici le batterie delle stesse auto elettriche vengono usate come accumulo in 2 modi, il primo riciclando le batterie delle auto elettriche, che pur non garantendo più una ricarica completa, non sono da buttar via e vengono quindi usate per il 60-70% di capacità residua come sistemi di accumulo fissi, il secondo connettendo in rete le auto elettriche che possono ricaricarsi, ma anche fornire energia alla rete o ad altri veicoli Vehicle-to-Grid (V2g).

 

https://www.corriere.it/economia/aziende/19_settembre_20/mobilita-sostenibile-accordo-fca-terna-la-sperimentazione-auto-elettriche-9e3a1d9c-db9c-11e9-a735-da9bf15c1819.shtml?refresh_ce-cp

 

Questa cosa in effetti sarà la più dura da far digerire, perché verrà percepita come uno che ti prende la benzina dall'auto mentre è parcheggiata e poi te la rimette quando ti serve.

 

51 minuti fa, jameson scrive:

Una volta che hai costruito le infrastrutture cosa gli fai fare?

 

A parte che le infrastrutture le devi mettere dove ti servono e non in Cina, quindi è proprio un modo per non delocalizzare.

 

La faccio semplice, se tutti gli operai che attualmente producono in Italia componenti per motori diesel, venissero riconvertiti in installatori di colonnine elettriche, avrebbero un posto di lavoro più sicuro, vicino a casa, mentre la produzione di componenti per motori diesel può facilmente essere delocalizzata.

 

Per completare l'opera di costruzione delle infrastrutture ci vorranno decenni, non solo colonnine, ma anche cavi, tralicci, trasformatori, che poi andranno manutenuti ed aggiornati.

 

Sarà un costo che ricadrà sulla collettività, ma la collettività in cambio riceverà delle infrastrutture locali moderne e dei posti di lavoro locali.

 

 

Modificato da xtom
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I miei 2 cents: credo che si debba ricordare che l'elettrica è solo un aspetto di un cambio di paradigma, dall'auto per tutti all'auto per molti. Temperato dal car sharing e dalle autonome di uso a richiesta.

 

  • Mi Piace 2

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Ogni passo, per essere fatto, necessita di una perdita di equilibrio.

Ora la prima mossa sull'elettrico è stata fatta. Ma mancano un sacco di strutture e ci sono anche delle differenze tra le grandi metropoli e i piccoli borghi.

Se nelle grandi città è facile trovare la colonnina di ricarica sotto casa, non lo è altrettanto nei borghi. Quindi io credo che, una diffusione capillare al pari del motore a scoppio, sia molto difficile entro i prossimi 5 anni. Avremo sicuramente un incremento, ma i motori tradizionali la fanno ancora da padrone.

 

Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Skoda Fabia 1.0 TSI 110 cv Montecarlo - 2023

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4 minutes ago, TonyH said:

 

 

 

Io rimango della mia idea. Non bisogna mirare a infilare nel garage di tutti un'elettrica. Bisogna mirare a far che - chi abita in città (ovvero agglomerati sopra i 50.000 abitanti) non sia obbligato ad avere un mezzo privato per vivere.

E fuori città/viaggi lunghi, ICE e amen. 

 

 

quoto e riquoto :-)

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3 ore fa, TonyH scrive:

 

 

Io rimango della mia idea. Non bisogna mirare a infilare nel garage di tutti un'elettrica. Bisogna mirare a far si che chi abita in città (ovvero agglomerati sopra i 50.000 abitanti) non sia obbligato ad avere un mezzo privato per vivere.

E fuori città/viaggi lunghi, ICE e amen. 

 

Questa sarebbe la miglior cosa.

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