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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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⬇️⬇️⬇️ DISCUSSIONI SUI PROSSIMI MODELLI ⬇️⬇️⬇️

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Anche io inizialmente pensavo che Opel si potrebbe sacrificare, ma se poi penso a quanto è conosciuta Opel in Europa rispetto a lancia, mi spiace ma credo vinca Opel..

 

Lancia oltre ad una gamma, avrà bisogno di una massiccia campagna di marketing per fare capire chi è fuori dall'Italia..

 

Quindi se devono smantellare Opel, potrebbero poter fare lo stesso con lancia.. lancia con i ricarrozzamenti ne gioverebbe secondo me, vincerebbero stile e piccole chicche (come Delta e bravo).

Modificato da Tecno78
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1 ora fa, iDrive scrive:

Non tutta la quota, ma il posto in CDA si.

 

Lo hanno scritto i Peugeot sul loro documento di passaggio di azioni PSA da EPF/FFP a una società unica « Maillot I ».

 

Sul documento c’è scritto che si riservano il loro diritto di prendere l’1.5% dalla Stato Francese, come da accordo sulla fusione.

Ah ok questo si, pero’ che lo stato francese esca del tutto è una tua deduzione, non dico che non sarà così, anzi avrebbe senso, però non è cosi evidente allo stato attuale

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3 minuti fa, Davialfa scrive:

Ah ok questo si, pero’ che lo stato francese esca del tutto è una tua deduzione, non dico che non sarà così, anzi avrebbe senso, però non è cosi evidente allo stato attuale

Non ho detto che uscirà del tutto, dico che uscirà del board. Avendo solo quote azionarie, niente di più...

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Ragazzi dai, non diciamo eresie... figurarsi se smantellano opel, figurarsi se rinunciano ai vari mocca, corsa,etc...

come avevo detto, forse se la fusione fosse avvenuta prima opel non sarebbe stata acquisita, ma una volta che la hai non sopprimi certamente il brand perdendo vendite in uk e Germania ovvero i due paesi europei piu importanti come mercato.

 

I marchi eventualmente da sopprimere o reintegrare ci sono e sono evidenti in stellantis... detto questo aime’ ho l’impressione che li porteranno avanti tutti

2 minuti fa, iDrive scrive:

Non ho detto che uscirà del tutto, dico che uscirà del board. Avendo solo quote azionarie, niente di più...

Scusa, hai ragione, avevo letto male

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2 ore fa, VuOtto scrive:

 

Problemi arcinoti. Un punto sul quale immagino andranno a picchiare forte è la riduzione di personale, poiché 800 mila persone per una produzione del 20% inferiore a Toyota che ha meno della metà dei dipendenti la dice lunga.

 

- Impianti produttivi....anche qui spinosa questione, in Francia devono chiuderne altri sembra ombra di dubbio, in Italia non è che  resti gran che, e comunque quelli rimasti o sono stati ammodernati (quindi salvi) come Cassino e Grugliasco, o sono in procinto di farlo. La vedo molto più problematica per PSA da questo punto di vista.

 

-Posizionamento, per avere vetture che ti permettano di andare a guadagnare, bisogna fare auto degne di un'alta marginalità, i marchi buoni li hanno (Maserati e Alfa)....attendiamo fiduciosi. Per la Cina sarà dura comunque, poiché per i brand economici i cinesi comprano cinese, per i cinesi che vogliono invece dimostrare agli altri che ce l'hanno fatta (poiché io ci lavoro con loro e sono davvero molto ambiziosi) vogliono un marchio che sia inequivocabilmente specchio di questo, come Audi, Mercedes, BMW riconosciuti a livello mondiale per essere brand premium e comunque portatori di appartenenza ad una classe sociale diversa. A questo scopo Maserati è perfetto, non dimentichiamoci che ogni anno in Cina "nascono" decine di migliaia di nuovi milionari, e tutti questi vogliono una macchina che lo sottolinei. spazio ce n'è, per il lusso, per il resto, no a mio avviso.

 

Modelli, argomento trito e ritrito, ne hanno in abbondanza nella fascia bassa e ne deficitano gravemente nel premiuim e luxury, altro da dire non c'è.

 

DS - potrebbero anche chiuderlo, seppur domini in formula E non vende, ergo, alla gente non piace. Aggiungo anche una cosa......e magari tra due o tre anni mi darete ragione. Audi e BMW hanno annunciato che se ne andranno dalla Formula E. nonostante sia indiscutibilmente un banco di prova incredibile, non è e non sarà mai la Formula uno, poiché il ritorno d'immagine è zero. 

 

Lancia - bisognerebbe ripensarla completamente e non è facile ora ritornare ai fasti degli anni'80. Rispetto ad allora la gente oggi non si interessa più ai rally (una volta erano molto, molto, molto più seguiti) e se pensate, l'Audi era coetanea, nei rally, della Lancia. La cattiva gestione ha portato una Lancia ad essere sconosciuta, mentre la buona gestione, ha portato l'Audi ad essere quello che è oggi, quello che avrebbe potuto potenzialmente essere anche Lancia. Argomento trattato milioni di volte, ma anche questa, è la realtà delle cose.

 

Per cui, mio personale parere: Chrysler potrebbe essere un brand americano, Dodge e RAM hanno possibilità solo in N/America e LATAM; Lancia, ripensato e gestito bene, potrebbe essere un brand medium chic Europeo che raccolga l'eredità di Opel (che a questo punto chiuderei senza pensarci) ma è una prospettiva da fare nel medio/lungo periodo (tra i 15 ed i 20 anni da oggi, se va bene), DS che lo chiudano, non serve, Citroen e Peugeot, che vengano confinati a vettura segC in giù e veicoli commerciali, Fiat, non me ne vogliate, ma non serve e lo farei esclusivamente un brand per veicoli commerciali a meno di Panda. 500 che diventi la vera antagonista di MINI con qualità e contenuti in linea con gli (anglo)tedeschi della BMW. La Panda, come detto, potrebbe essere la soluzione per avere la vettura low cost giusta da offrire in varie versioni 4x4 incluse, che funzionerebbero bene (in Europa).

Maserati, non c'è bisogno di dire altro, ma devono continuare sulla strada tracciata. Bene il campionato GT.

Alfa Romeo. Servirebbe una Giulia SW (alla fine 3er Touring, A4 Avant e C-klasse estate fanno numeri di rilievo in Europa), una E Suv, e una sportiva di pregio, da proporre sia coupé che GTS (come fatto su 4c. Personalmente, oltre alla partecipazione in Formula 1 farei una bella sponsorizzazione al miglior team Indycar in USA e porterei una macchina competitiva a LeMans. Alfa Romeo è una macchina da corsa, che facciano correre il marchio dove serve quindi, ma che portino risultati, la partnership con Sauber, ad oggi, abbiamo visto che a livello immagine non è servita, ma se facesse parte di un programma sportivo più ampio potrebbe avere un suo perché. Ma in F1 la Sauber non è competitiva, questo bene non fa.

 

Riassumendo:

 

Chiuderei Opel, DS e in parte Fiat. Onestamente Peugeot e Citroen sarebbero (come sono oggi) due auto identiche che vendono dalla seg.c in giù. quindi che vengano relegate a fare questo. le citroen la versione ultraeconomica di una Peugeot per l'Europa. Lancia che sia la vettura da classe media, Alfa Romeo la marca premium, e Maserati la marca Luxury. Panda la Low cost. 500 l'anti MINI e un brand a sè stante. A livello commerciali, terrei Citroen pe r i micro-medium van e Fiat per i medium-heavy van.

 

Magari potrà sembrare assurdo ciò che scrivo, ma se non sfoltiscono sotto (troppi marchi e prodotti generalisti da basso margine), se non tagliano di almeno 300mila unità il personale chiudendo contestualmente il 30% degli stabilimenti, la vedo dura fondersi sia con altri, sia sopravvivere.

 

 

Opel è fondamentale per vendere in Germania, che è il più ricco mercato europeo.

 

 

 

 

 

 

 

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2 ore fa, VuOtto scrive:

 

Problemi arcinoti. Un punto sul quale immagino andranno a picchiare forte è la riduzione di personale, poiché 800 mila persone per una produzione del 20% inferiore a Toyota che ha meno della metà dei dipendenti la dice lunga.

 

- Impianti produttivi....anche qui spinosa questione, in Francia devono chiuderne altri sembra ombra di dubbio, in Italia non è che  resti gran che, e comunque quelli rimasti o sono stati ammodernati (quindi salvi) come Cassino e Grugliasco, o sono in procinto di farlo. La vedo molto più problematica per PSA da questo punto di vista.

 

-Posizionamento, per avere vetture che ti permettano di andare a guadagnare, bisogna fare auto degne di un'alta marginalità, i marchi buoni li hanno (Maserati e Alfa)....attendiamo fiduciosi. Per la Cina sarà dura comunque, poiché per i brand economici i cinesi comprano cinese, per i cinesi che vogliono invece dimostrare agli altri che ce l'hanno fatta (poiché io ci lavoro con loro e sono davvero molto ambiziosi) vogliono un marchio che sia inequivocabilmente specchio di questo, come Audi, Mercedes, BMW riconosciuti a livello mondiale per essere brand premium e comunque portatori di appartenenza ad una classe sociale diversa. A questo scopo Maserati è perfetto, non dimentichiamoci che ogni anno in Cina "nascono" decine di migliaia di nuovi milionari, e tutti questi vogliono una macchina che lo sottolinei. spazio ce n'è, per il lusso, per il resto, no a mio avviso.

 

Modelli, argomento trito e ritrito, ne hanno in abbondanza nella fascia bassa e ne deficitano gravemente nel premiuim e luxury, altro da dire non c'è.

 

DS - potrebbero anche chiuderlo, seppur domini in formula E non vende, ergo, alla gente non piace. Aggiungo anche una cosa......e magari tra due o tre anni mi darete ragione. Audi e BMW hanno annunciato che se ne andranno dalla Formula E. nonostante sia indiscutibilmente un banco di prova incredibile, non è e non sarà mai la Formula uno, poiché il ritorno d'immagine è zero. 

 

Lancia - bisognerebbe ripensarla completamente e non è facile ora ritornare ai fasti degli anni'80. Rispetto ad allora la gente oggi non si interessa più ai rally (una volta erano molto, molto, molto più seguiti) e se pensate, l'Audi era coetanea, nei rally, della Lancia. La cattiva gestione ha portato una Lancia ad essere sconosciuta, mentre la buona gestione, ha portato l'Audi ad essere quello che è oggi, quello che avrebbe potuto potenzialmente essere anche Lancia. Argomento trattato milioni di volte, ma anche questa, è la realtà delle cose.

 

Per cui, mio personale parere: Chrysler potrebbe essere un brand americano, Dodge e RAM hanno possibilità solo in N/America e LATAM; Lancia, ripensato e gestito bene, potrebbe essere un brand medium chic Europeo che raccolga l'eredità di Opel (che a questo punto chiuderei senza pensarci) ma è una prospettiva da fare nel medio/lungo periodo (tra i 15 ed i 20 anni da oggi, se va bene), DS che lo chiudano, non serve, Citroen e Peugeot, che vengano confinati a vettura segC in giù e veicoli commerciali, Fiat, non me ne vogliate, ma non serve e lo farei esclusivamente un brand per veicoli commerciali a meno di Panda. 500 che diventi la vera antagonista di MINI con qualità e contenuti in linea con gli (anglo)tedeschi della BMW. La Panda, come detto, potrebbe essere la soluzione per avere la vettura low cost giusta da offrire in varie versioni 4x4 incluse, che funzionerebbero bene (in Europa).

Maserati, non c'è bisogno di dire altro, ma devono continuare sulla strada tracciata. Bene il campionato GT.

Alfa Romeo. Servirebbe una Giulia SW (alla fine 3er Touring, A4 Avant e C-klasse estate fanno numeri di rilievo in Europa), una E Suv, e una sportiva di pregio, da proporre sia coupé che GTS (come fatto su 4c. Personalmente, oltre alla partecipazione in Formula 1 farei una bella sponsorizzazione al miglior team Indycar in USA e porterei una macchina competitiva a LeMans. Alfa Romeo è una macchina da corsa, che facciano correre il marchio dove serve quindi, ma che portino risultati, la partnership con Sauber, ad oggi, abbiamo visto che a livello immagine non è servita, ma se facesse parte di un programma sportivo più ampio potrebbe avere un suo perché. Ma in F1 la Sauber non è competitiva, questo bene non fa.

 

Riassumendo:

 

Chiuderei Opel, DS e in parte Fiat. Onestamente Peugeot e Citroen sarebbero (come sono oggi) due auto identiche che vendono dalla seg.c in giù. quindi che vengano relegate a fare questo. le citroen la versione ultraeconomica di una Peugeot per l'Europa. Lancia che sia la vettura da classe media, Alfa Romeo la marca premium, e Maserati la marca Luxury. Panda la Low cost. 500 l'anti MINI e un brand a sè stante. A livello commerciali, terrei Citroen pe r i micro-medium van e Fiat per i medium-heavy van.

 

Magari potrà sembrare assurdo ciò che scrivo, ma se non sfoltiscono sotto (troppi marchi e prodotti generalisti da basso margine), se non tagliano di almeno 300mila unità il personale chiudendo contestualmente il 30% degli stabilimenti, la vedo dura fondersi sia con altri, sia sopravvivere.

 

 

ho letto 800mila di personale, avrei dovuto fermarmi li

 

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Da milano finanza

Intesa: Stellantis debutterà a 12,8 euro, l'utile 2021 supererà 5,7 miliardi

Il primo giorno di quotazione del nuovo gruppo, nato dalla fusione tra Fca e Psa, sull'Mta di Milano ed Euronext sarà il 18 gennaio. Il giorno dopo al Nyse. Sette i benefici di cui Stellantis può godere, secondo Intesa Sanpaolo, che si aspetta che il ceo Tavares presenti il piano industriale entro il primo semestre o addirittura entro la fine del primo trimestre

Titoli Fca e Psa in rialzo, rispettivamente a Milano (+0,84% a 22,94 euro) e a Parigi (+0,73% a 14,988 euro), dopo che, come previsto, entrambe le assemblee degli azionisti ieri hanno approvato la fusione che sarà efficace dal 16 gennaio. Mentre il primo giorno di quotazione del nuovo gruppo, Stellantis, sull'Mta di Milano ed Euronext a Parigi, sarà il 18 gennaio. Il giorno dopo al Nyse. Di conseguenza il dividendo straordinario di Fca pari a 1,84 euro per azione (in totale 2,9 miliardi di euro), pari a uno yield del 12,4%, sarà pagato il 15 gennaio (ex-date il 14 gennaio). Invece non vi è ancora visibilità sul potenziale dividendo da 1 miliardo a tutti gli azionisti di Stellantis.

Ad oggi e sulla base delle elaborazioni di Intesa Sanpaolo, del dividendo straordinario di Fca e del prezzo corrente, Intesa Sanpaolo ha stimato per Stellantis un prezzo di scambio iniziale di circa 12,8 euro per azione. "Riteniamo che Stellantis beneficerà di un profilo commerciale e finanziario migliore rispetto a Fca standalone, contando su una scala maggiore, una più ampia presenza geografica, un portafoglio prodotti più ampio grazie alla presenza di 14 marchi, 5 miliardi di euro di sinergie, tecnologie leader in EV, guida autonoma e connettività, un forte sostegno degli azionisti e una governance chiara con un cda composto da 11 membri", ha sottolineato la banca d'affari.

"La finalizzazione dell'accordo e il previsto avvio delle contrattazioni di Stellantis già dal 18 gennaio, con largo anticipo rispetto al calendario previsto, dimostra ancora una volta il forte impegno di Fca e Psa oltre che del top management", ha osservato Intesa Sanpaolo che si aspetta che il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, presenti il piano industriale del nuovo gruppo entro il primo semestre 2021 o addirittura entro la fine del primo trimestre.

"Sulla base delle nostre stime e dei dati del consenso Factset aggiornati di Psa, stimiamo che l'utile netto di Stellantis nel 2021 ex Faurecia potrebbe superare quota 5,7 miliardi di euro: con un multiplo prezzo/utile 2021 implicito a 6,4 volte rispetto alla media totale del settore di 10,4 volte o 7,6 senza i player asiatici, vediamo ancora un solido potenziale di rialzo per Stellantis, anche escludendo le sinergie attese che stimiamo a circa 10 miliardi di euro. Inoltre, evidenziamo che con la normalizzazione del mercato automobilistico nel corso di quest'anno riteniamo probabile una revisione del consenso dell'utile netto di Stellantis", ha aggiunto Intesa Sanpaolo che sul titolo Fca ha un rating buy e un target price a 16 euro.

Con l'operazione votata ieri, la holding Exor diventa il principale azionista del nuovo gruppo con una partecipazione del 14,4%. L'incasso di dividendi è pari a 840 milioni mentre sale a 1,2 miliardi includendo anche la quota di Faurecia che verrà distribuita a tutti gli azionisti di Stellantis. John Elkann, presidente di Stellantis e di Exor, ha confermato l'intenzione di rimanere azionista del gruppo nel lungo periodo. La conclusione della fusione consente a  Exor di avere un incasso rilevante rimanendo azionista di lungo termine nel gruppo automobilistico.

Il punto di maggior incertezza rimane quello relativo alla valutazione di PartnerRe che, dopo la mancata cessione a Covéa, affronta uno scenario industriale incerto anche se caratterizzato da aspettative di prezzi crescenti per le coperture riassicurative. Exor tratta a uno sconto sul net asset value di circa il 40% e ha una posizione finanziaria netta pari a circa il 12% del gross asset value, pari a 3,1 miliardi prima dell'incasso dei dividendi da Stellantis.

Separatamente a dicembre le immatricolazioni di auto sono risultate deboli sia in Francia sia in Italia nonostante un giorno lavorativo in più principalmente a causa dei lockdown. Il mercato auto più veicoli commerciali leggeri in Francia (circa il 10% dei volumi 2019 di Stellantis) con il quinto mese senza incentivi è sceso del 10% anno su anno a 230mila unità (-24% nel 2020 a 2,05 milioni di unità) di cui auto -12% (-25% da inizio anno) e veicoli commerciali leggeri -2% (-16% da inizio anno). Stellantis ha sovraperformato con un -5% anno su anno a 75 mila unità (-25% da inizio anno) con il contributo soprattutto di Psa (-4% anno su anno a 65 mila unità; -24% da inizio anno) e in misura minore di Fca(-10% anno su anno a 10 mila unità; -32%).

Invece, il mercato auto in Italia (circa il 9% di volumi 2019 di Stellantis) con il secondo mese senza incentivi ha segnato un -15% anno su anno a 119 mila unità (-28% nel 2020 a 1,38 milioni). Anche in questo caso Stellantis ha sovraperformato crescendo dell'1% anno su anno a 48 mila unità (-29% nel 2020 a 536 mila unità) grazie alla sovraperformance sia di Fca (+1% anno su anno a 31mila unità; -27% da inizio anno a 332 mila) sia di Psa (+1% anno su anno a 17 mila unità; -31% nel 2020 a 204 mila unità). "Da gennaio ripartono gli incentivi per l'acquisto di nuove auto. Mentre il calo in Europa nell'ultimo trimestre dell'anno è già incorporato quanto meno nelle stime", ha detto EquitaSim che sul titolo Fca mantiene un rating buy con un target price a 20,5 euro.

https://www.milanofinanza.it/news/intesa-stellantis-debuttera-a-12-8-euro-l-utile-2021-superera-5-7-miliardi-202101051038295053

 

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Mi spiace ma non c'entra.. a suo tempo, al lancio della Ypsilon,avevo avuto la fantastica opportunità di parlare con un responsabile lancia, e mi disse che la vera impresa era fare conoscere lancia in Europa, ormai confusa con altri brand o addirittura sconosciuta.

 

Lancia delta, stratos ecc sono per puristi, sicuramente andrebbe fatta leva su questi nomi o comunque sfruttando il passato, ma la strada da fare è tanta perché non comprano le auto solo gli appassionati, ma anche la gente comune.

 

Ad oggi Opel, in più ha una gamma completa e una full Electric dal prezzo accessibile.

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