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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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1 ora fa, HF integrale scrive:

 

 

 

Si mi sembra evidente che è così.

In nessun documento pubblicato sul sito di FCA mi è parso di vedere queste percentuali...Elkann non è per nulla stupido.

Direi che la coltre di nebbia è bella FITTA...praticamente devi andare a cercare la relazione dell'advisor di PSA dove c'è scritto che le percentuali azionarie del nuovo gruppo saranno in capo ad azionisti di FCA per il 50,46 e PSA per il 49,54.

Attenzione il calcolo è effettuato sul valore azionario dei 2 gruppi al 30 giugno 2020, ed è già aggiustato rispetto alla distribuzione di azioni Dongfeng.

 

Unico dubbio è il valore finale aggiornato ai valori di borsa delle due ex FCA e PSA al giorno prima della fusione...credo che questo dato non sarà mai pubblico...se c'è qualcuno che è in grado di calcolarlo ben venga

 

 

 

Nell'auto è oggettivo con appena 700 mila auto prodotte contro il doppio o il triplo di Francia-Spagna-Germania, ma anche meno di altri paesi dell'Est

 

 

Sul sito PSA nei documenti riguardo la fusione

Merger.jpg

Il numero di azioni non cambierà sarà sempre (ed e già stato fatto) di 1.742 azione Stellantis per 1 azione PSA e 1 per 1 FCA.

 

Con questo si arriva Al 50.43% FCA e 49.57 PSA. Ma restano ancora 1.1% di DFG da vendere (sono conteggiati solo i primi ~2% già acquisiti e annullate da Peugeot da DFG nei 49.57%, ma ne restano ancora da vendere (non le possono più annullare) 1.1% fino al 31/12/2022 ;)

 

Alla fine agli exPSA resterà soltanto il 48.5% di Stellantis.

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Suggerimento: visto che tanto con il passare degli anni non si è riusciti a convincere nemmeno quelli che "Marchionne ha venduto tutto agli americani", non ritenete che sia inutile cercare di farlo con chi non ha nessuna intenzione di capire e rimane con le sue convinzioni?

Tanto chi vivrà, vedrà.....

 

Cita
ostinazione
/o·sti·na·zió·ne/
 
sostantivo femminile
  1. Persistenza spesso irragionevole o inopportuna, riconducibile al carattere o anche al vizio: non sono riuscito a smuoverlo dalla sua o.; la sua o. nel bere e nel fumare gli rovinerà presto la salute; estens., il protrarsi oltre l'ordinario di motivi di molestia.

 

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365GT-4BB.jpg.d8eec3919186d3fdfc3eb116bcf4f0e6.jpg "Ovunque andrai ci sarà sempre un Pandino guidato da un anziano che ti taglierà la strada..."

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Continuate ad accapigliarvi su chi realmente comandi in Stellantis.

Secondo me se anche EXOR avesse acquistato il 100% di PSA ed Elkann avesse annoverato tutti i discendenti Peugeot tra i collaboratori domestici delle sue ville questo non sarebbe affatto  garanzia di salvaguardia per quanto di italiano possa essere presente nel gruppo ( progettazione, sviluppo, manifattura ).

Gli Elkann / Agnelli li vedo avere il ruolo di investitori, non di "industriali"; interessa ovviamente il rendimento dell'investimento, non ci sono interessi "superiori" ( vedi vendita Magneti Marelli e la probabile prossima di Iveco ).

Tra l'altro secondo me gli Elkann si sentono forse più francesi che italiani.

 

Sul fronte prodotti, ho poche aspettative riguardo la gamma bassa / media: come già avete previsto, è probabilissimo un "attacco dei cloni" con pochissime differenze sottopelle tra i marchi e premium value dato da giusto qualche plastica più palpabile e qualche accessorio più di pregio.

D'altra parte è la direzione che stanno intraprendendo tutti i costruttori.

 

Dal D in su l'interrogativo è se si possa continuare ad usare Giorgio o sue evoluzioni ancora su Alfa Romeo.

Il marchio per la quale la strada è ormai tracciata dovrebbe essere solo Maserati.

 

Volendo concludere con un pò di ottimismo, da questo post su Linkedin sembra che all'interno della ex-FCA si sia fiduciosi nella rinascita di Lancia.

L'articolo linkato è questo :

Motor1

 

 

 

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"Bene non va, comunque non mi fermo".

( Tazio Nuvolari )

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Su Milano finanza dicono che la maggioranza e francese grazie a uno 0,3% in più che detiene lo stato francese
Un articolo ripreso da millemila altri siti italiani
Sec me l’importante non è chi comanda basta che sfornano modelli e non chiudono le fabbriche italiane e sono contento.
Gli agnelli sono stati bravi finanzieri/contabili ma come prodotto hanno fatto schifo negli ultimi anni
Se i francesi migliorano ben venga sec me


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Modificato da domenwar
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Hanno detto che non chiuderanno ne in Francia ne in Italia... ;)

 

Poi sui nuovi modelli, si guarda troppo all’Europa e non al resto del mondo.

28 minuti fa, OverBoost scrive:

Continuate ad accapigliarvi su chi realmente comandi in Stellantis.

Secondo me se anche EXOR avesse acquistato il 100% di PSA ed Elkann avesse annoverato tutti i discendenti Peugeot tra i collaboratori domestici delle sue ville questo non sarebbe affatto  garanzia di salvaguardia per quanto di italiano possa essere presente nel gruppo ( progettazione, sviluppo, manifattura ).

Gli Elkann / Agnelli li vedo avere il ruolo di investitori, non di "industriali"; interessa ovviamente il rendimento dell'investimento, non ci sono interessi "superiori" ( vedi vendita Magneti Marelli e la probabile prossima di Iveco ).

Tra l'altro secondo me gli Elkann si sentono forse più francesi che italiani.

 

Sul fronte prodotti, ho poche aspettative riguardo la gamma bassa / media: come già avete previsto, è probabilissimo un "attacco dei cloni" con pochissime differenze sottopelle tra i marchi e premium value dato da giusto qualche plastica più palpabile e qualche accessorio più di pregio.

D'altra parte è la direzione che stanno intraprendendo tutti i costruttori.

 

Dal D in su l'interrogativo è se si possa continuare ad usare Giorgio o sue evoluzioni ancora su Alfa Romeo.

Il marchio per la quale la strada è ormai tracciata dovrebbe essere solo Maserati.

 

Volendo concludere con un pò di ottimismo, da questo post su Linkedin sembra che all'interno della ex-FCA si sia fiduciosi nella rinascita di Lancia.

L'articolo linkato è questo :

 

Motor1

 

 

 

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I Peugeot sono SOLO investitori appunto, hanno quote di minoranza in molte infrastrutture come lo sono in Stellantis, tutto il contrario degli Agnelli. ;)

 

Exor e molto più forte e molto più « direttivo » e imprenditoriale che la holding Peugeot che e Maillot i.

 

Poi lo Stato Francese viene di dichiarare che non resterà a lungo come socio (secondo me resterà comunque in minoranza senza posto in CDA, come previsto da Maillot i che acquisterà il rimanente 1.5% di Stellantis SOLO da BPI e non da DFG (come lo dicono in Milano Finanza).

 

Exor rimarrà sempre in vantaggio col 14.4% anche sul duo Francese Maillot/BPi che non andrà oltre il 13.4% (e anche prendendo il 0.3% di CDC che e irrisoria, su arriverà al massimo a 13.7%).

 

Un altra cosa che non si e detto e che e un po’ nascosto sui documenti ufficiali e che il Presidente può essere Esecutivo, solo se il socio che rappresenta ha una quota superiore al 10%... così, Elkann ha blindato ancor di più i poteri di Exor che saranno sempre in vantaggio. ;)

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13 minuti fa, domenwar scrive:

Su Milano finanza dicono che la maggioranza e francese grazie a uno 0,3% in più che detiene lo stato francese
Un articolo ripreso da millemila altri siti italiani emoji1787.png
Sec me l’importante non è chi comanda basta che sfornano modelli e non chiudono le fabbriche italiane e sono contento.
Gli agnelli sono stati bravi finanzieri/contabili ma come prodotto hanno fatto schifo negli ultimi anni
Se i francesi migliorano ben venga sec me


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Mazza, fatto uscire giusto in tempo il giorno dopo in cui il ministro francese aveva detto che lo stato Francese aveva intenzione di uscire  nel tempo da stellantis (immagino dopo i 3 anni di Lock ).

 

Poi sta cosa è abbastanza ridicola, non è che le azioni dello stato francese sono in quota ai peugeot. Sembra quasi siano un'unica entità, l'entità francese. Quindi se un italiano compra lo 0,4% allora l'entità Exor diventa il 14,8%? 

I grandi soci di Stellantis sono 3 / 4 , Exor, Peugeot, BPI, Dongfeng.

 

le azioni nel flottante possono essere di uno che ha la mamma francese, il padre polacco e il nonno italiano, ma ai fini del controllo e del cda non cambia niente.

 

Lo stato francese si ridurrà piano piano, il primo passo sarà la vendita ai peugeot del 1,5% che ancora possono avere entro questi 7 anni... Poi vedremo se tra 3 anni si ridurrà ulteriormente.

A questo punto c'è da sperare che in black rock ci sia qualcuno che abbia una zia italiana e che una parte delle loro azioni vada nella quota Exor.

 

 

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16 minuti fa, Davialfa scrive:

Mazza, fatto uscire giusto in tempo il giorno dopo in cui il ministro francese aveva detto che lo stato Francese aveva intenzione di uscire  nel tempo da stellantis (immagino dopo i 3 anni di Lock ).

 

Poi sta cosa è abbastanza ridicola, non è che le azioni dello stato francese sono in quota ai peugeot. Sembra quasi siano un'unica entità, l'entità francese. Quindi se un italiano compra lo 0,4% allora l'entità Exor diventa il 14,8%? 

I grandi soci di Stellantis sono 3 / 4 , Exor, Peugeot, BPI, Dongfeng.

 

le azioni nel flottante possono essere di uno che ha la mamma francese, il padre polacco e il nonno italiano, ma ai fini del controllo e del cda non cambia niente.

 

Lo stato francese si ridurrà piano piano, il primo passo sarà la vendita ai peugeot del 1,5% che ancora possono avere entro questi 7 anni... Poi vedremo se tra 3 anni si ridurrà ulteriormente.

A questo punto c'è da sperare che in black rock ci sia qualcuno che abbia una zia italiana e che una parte delle loro azioni vada nella quota Exor.

 

 

Neanche DFG che non sarà più un grande socio dopo il 31/12/2022 (voluto dagli Americani), e neanche BPi che dopo la vendita a Maillot non sarà più un grande socio.

 

Saranno tutti a più o meno 4.5%, come socio solo di investimento.

 

Resteranno solo Exor (14.4% con diritto di Presidente Esecutivo) e Maillot (8.7% che non avranno diritto ad un posto esecutivo di Presidente), cioè con predominanza Exor.

 

Gia detto ma esattamente come Exor « domina » già Ferrari.

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27 minuti fa, domenwar scrive:

Se i francesi migliorano ben venga sec me

 

A livello qualità di prodotto i francesi sono molto bassi.

 

Dalla prima C5 aziendale che avevamo (my 2009) a quella che abbiamo acquistato dopo (my2016) la differenza di qualità in peggio della my 16 è enorme. La prima, per assurdo, era molto, molto meglio, specie dentro.

 

Non mi baso su una sola macchina, per carità, però i francesi è dai tempi della CX che non riescono a partorire nulla di veramente premium. Neanche la XM lo era, per non parlare di Peugeot che esteticamente trasmette qualità, ma poi vai a guardarla nei punti giusti, e capisci tante cose.

 

Da questo punto di vista la qualità della Giulia o della Stelvio sono per loro un miraggio.

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in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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A livello qualità di prodotto i francesi sono molto bassi.
 
Dalla prima C5 aziendale che avevamo (my 2009) a quella che abbiamo acquistato dopo (my2016) la differenza di qualità in peggio della my 16 è enorme. La prima, per assurdo, era molto, molto meglio, specie dentro.
 
Non mi baso su una sola macchina, per carità, però i francesi è dai tempi della CX che non riescono a partorire nulla di veramente premium. Neanche la XM lo era, per non parlare di Peugeot che esteticamente trasmette qualità, ma poi vai a guardarla nei punti giusti, e capisci tante cose.
 
Da questo punto di vista la qualità della Giulia o della Stelvio sono per loro un miraggio.

Su questa cosa concordo,la maggior parte delle auto francesi fanno pietà lato qualita.
La mia frase era riferita al lancio di prodotti nuovi,alla salute di alcuni marchi e alla saturazione degli stabilimenti


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Secondo QR in Polonia verranno prodotte su base CMP:

 

- La baby Jeep lunga circa come la Mokka, con eventuale trazione 4Xe

 

- La B-UV Fiat lunga circa come la Mokka (QR la immagina come una Punto cross, ma secondo me è più probabile un Pandone)

 

- La B-UV Alfa lunga circa come la 2008

 

Inoltre citano la frase di un dirigente Fiat che dice

“Con la nuova generazione, a trazione elettrica, la 500 è tornata a Torino.”


Suppongono quindi che a Torino potrebbe venire prodotta una 500 a 5 porte su base Mini allungata. Tutte le 500 verrebbero quindi prodotte in Italia, data la probabile scomparsa della 500L sostituita dalla B-UV Fiat prodotta in Polonia.

 

Per tutte l’uscita è prevista entro la fine del 2022.

 

 

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