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Busse: “La prima Alfa Romeo elettrica sarà così”

Il car designer di Stellantis che guida il Centro Stile di Torino ha immaginato l'Alfa Romeo del futuro, elettrica e a guida autonoma

La prima Alfa Romeo elettrica. Una svolta epocale nella storia del marchio automobilistico di Arese, inevitabile evoluzione di un settore che sta andando in una direzione ben precisa. Per alcuni un sacrilegio, per altri uno stimolo ad innovare e a conservare le caratteristiche del DNA del Biscione anche con la transizione verso la nuova mobilità. Tra questi ultimi c’è anche Klaus Busse, visionario car designer di Stellantis e capo del Centro Stile di Torino, un creativo la cui matita ha plasmato alcune tra le ultime vetture di Alfa Romeo, Fiat e Maserati.

Dall’estrema Giulia GTA, all’elettrica 500, fino alla MC20, la nuova super sportiva che rappresenta la rinascita del Tridente. E ancora la futuristica Fiat Centoventi, concept car che ammaliò i visitatori del Salone dell’Auto di Ginevra del 2019 e che ora è chiusa da qualche parte in un cassetto nell’attesa di essere base per la futura generazione di EV del Lingotto e di Stellantis. Il designer tedesco sarà con ogni probabilità tra i protagonisti della futura Alfa Romeo elettrica, che sia essa il SUV Brennero che nascerà in Polonia oppure la nuova generazione di Giulietta al centro delle attenzioni nelle ultime settimane. In un’intervista rilasciata al magazine FuoriGiri ha immaginato così la prima EV del Biscione: “Quella elettrica sul frontale non avrà necessità di areazione e dunque tutto ruoterà attorno all’inconfondibile e iconico scudetto trilobo col biscione. In fondo la storia del mito Alfa Romeo parte proprio da qui.”

Klaus Busse ha continuato guardando non solo all’elettrificazione ma anche al salto tecnologico che porterà alla guida autonoma, anticipando una visione di un modello di Arese self-driving: “Quella autonoma non avrà bisogno di fari, ma di piccole luci posizionate qui e lá sul tetto, un po’ come hanno gli aeroplani.” Per il car designer di Stellantis Alfa Romeo avrà sempre un ruolo speciale e privilegiato, come spiegato dallo stesso Busse: “E’ un equilibrio perfetto tra heritage, velocità, bellezza, aerodinamica, sensualità. E’ design innovativo cominciato ben oltre un secolo fa”.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/busse-prima-alfa-romeo-elettrica-sara-cosi-design-giulietta-brennero-559983.html

 

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Il designer Busse (Stellantis) : “Immagino già la prima Alfa elettrica…” 

di Roberta Pasero

E pensare che da bambino Klaus Busse voleva fare l’archeologo. Come Indiana Jones sognava di andare in cerca di reperti e di avventura. “Però negli stessi anni la televisione mandava in onda Miami vice e Magnum PI, dove l’avventura correva a bordo di automobili da far girare la testa, dove correva la mia immaginazione. Cominciai a pensare che avrei potuto disegnare i miei sogni a quattro ruote. Che erano quelli di creare Lamborghini e Ferrari del futuro”.

Nasceva allora il car designer tedesco Klaus Busse, designer Stellantis e capo del Centro stile a Torino, l’uomo che trasforma linee e forme in architetture in movimento con marchio Maserati, Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Sue sono, tra le tante, le pluripremiate Alfa Romeo Giulia GTA, Nuova Fiat 500, Maserati MC20, la concept car Fiat Centoventi elettrica. Nasceva quando a dominare non era la tecnologia e i sogni si disegnavano a mano libera, creando bellezza razionale e irrazionale.

“Oggi, come allora, quando mi metto davanti al foglio bianco è l’irrazionale che guida la mia mano. Sono le sensazioni, le emozioni che diventano linee. Linee muscolose, ma anche morbide, soft”, spiega Busse, un passato in Mercedes-Benz e negli Stati Uniti per i marchi Chrysler, Jeep, Dodge e Ram. “Poi è ancora molto importante scolpire manualmente, modellare il prototipo a mano, come gli artigiani rinascimentali facevano con le opere d’arte”.

Uno, dieci, cento icone del made in Italy. Ma nel cuore di Klaus Busse, che il “Motor Trend Magazine” ha incluso tra le 50 persone più influenti dell’industria automotive, brilla particolarmente Alfa Romeo. “E’ un equilibrio perfetto tra heritage, velocità, bellezza, aerodinamica, sensualità. E’ design innovativo cominciato ben oltre un secolo fa”. Macchine del tempo firmate da designers grandi firme, come Boano, Gandini, Scaglione, Spada, Pininfarina, Bertone, Giugiaro, Zagato, con un tocco d’artista che rimane come un imprinting sulla carrozzeria di ogni Alfa Romeo.

 

Proprio come la sua personalissima coupé, un’ Alfa Romeo 4C con livrea provvisoria delle racing cars, nera con cuori e quadrifogli rossi, con il numero sulle portiere, come su tutte le auto da corsa e il nome Klaus Busse scritto in corsivo. “Un pezzo unico che nel 2019 mi sono dedicato per festeggiare i miei 50 anni, 50 come il numero che c’è sulla carrozzeria. Però, in realtà, ogni Alfa Romeo è un’opera d’arte da ammirare e da toccare. Io dico sempre che si scopre un’Alfa Romeo soltanto lavandola a mano, accarezzandone i paraurti, le fiancate, la fanalatura. Toccare un’Alfa Romeo dev’essere sempre un’esperienza sensuale. Come quando si acquista un bell’abito lo si guarda e lo si tocca. E Lo stesso va fatto con un’automobile”.

 

Ma anche gli interni di ogni modello hanno l’inconfondibile Dna Alfa Romeo. “Lo screen iperconnesso è sempre relativamente grande, perché il vero alfista non deve mai ostentare. E non può avere distrazioni. Soprattutto non deve avere davanti agli occhi un oggetto vanitoso che gli dica “Guardami, guardami”, ma una tecnologia al suo servizio, che lo aiuti a guidare, non a farsi guidare”.

E sarà così finché arriverà il tempo dell’Alfa full electric e a guida autonoma, che cambierà il total look. “Quella autonoma non avrà bisogno di fari, ma di piccole luci posizionate qui e lá sul tetto, un po’ come hanno gli aeroplani”, immagina Klaus Busse. ”Quella elettrica, invece, sul frontale non avrà necessità di areazione e dunque tutto ruoterà attorno all’inconfondibile e iconico scudetto trilobo col biscione. In fondo la storia del mito Alfa Romeo parte proprio da qui”.

 

https://motori.ilgiornale.it/il-designer-busse-stellantis-immagino-gia-la-prima-alfa-elettrica/

 

 

 

 

Modificato da AleMcGir
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24 minuti fa, AleMcGir scrive:

Busse: “La prima Alfa Romeo elettrica sarà così”

Il car designer di Stellantis che guida il Centro Stile di Torino ha immaginato l'Alfa Romeo del futuro, elettrica e a guida autonoma

La prima Alfa Romeo elettrica. Una svolta epocale nella storia del marchio automobilistico di Arese, inevitabile evoluzione di un settore che sta andando in una direzione ben precisa. Per alcuni un sacrilegio, per altri uno stimolo ad innovare e a conservare le caratteristiche del DNA del Biscione anche con la transizione verso la nuova mobilità. Tra questi ultimi c’è anche Klaus Busse, visionario car designer di Stellantis e capo del Centro Stile di Torino, un creativo la cui matita ha plasmato alcune tra le ultime vetture di Alfa Romeo, Fiat e Maserati.

Dall’estrema Giulia GTA, all’elettrica 500, fino alla MC20, la nuova super sportiva che rappresenta la rinascita del Tridente. E ancora la futuristica Fiat Centoventi, concept car che ammaliò i visitatori del Salone dell’Auto di Ginevra del 2019 e che ora è chiusa da qualche parte in un cassetto nell’attesa di essere base per la futura generazione di EV del Lingotto e di Stellantis. Il designer tedesco sarà con ogni probabilità tra i protagonisti della futura Alfa Romeo elettrica, che sia essa il SUV Brennero che nascerà in Polonia oppure la nuova generazione di Giulietta al centro delle attenzioni nelle ultime settimane. In un’intervista rilasciata al magazine FuoriGiri ha immaginato così la prima EV del Biscione: “Quella elettrica sul frontale non avrà necessità di areazione e dunque tutto ruoterà attorno all’inconfondibile e iconico scudetto trilobo col biscione. In fondo la storia del mito Alfa Romeo parte proprio da qui.”

Klaus Busse ha continuato guardando non solo all’elettrificazione ma anche al salto tecnologico che porterà alla guida autonoma, anticipando una visione di un modello di Arese self-driving: “Quella autonoma non avrà bisogno di fari, ma di piccole luci posizionate qui e lá sul tetto, un po’ come hanno gli aeroplani.” Per il car designer di Stellantis Alfa Romeo avrà sempre un ruolo speciale e privilegiato, come spiegato dallo stesso Busse: “E’ un equilibrio perfetto tra heritage, velocità, bellezza, aerodinamica, sensualità. E’ design innovativo cominciato ben oltre un secolo fa”.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/busse-prima-alfa-romeo-elettrica-sara-cosi-design-giulietta-brennero-559983.html

 

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Il designer Busse (Stellantis) : “Immagino già la prima Alfa elettrica…” 

di Roberta Pasero

E pensare che da bambino Klaus Busse voleva fare l’archeologo. Come Indiana Jones sognava di andare in cerca di reperti e di avventura. “Però negli stessi anni la televisione mandava in onda Miami vice e Magnum PI, dove l’avventura correva a bordo di automobili da far girare la testa, dove correva la mia immaginazione. Cominciai a pensare che avrei potuto disegnare i miei sogni a quattro ruote. Che erano quelli di creare Lamborghini e Ferrari del futuro”.

Nasceva allora il car designer tedesco Klaus Busse, designer Stellantis e capo del Centro stile a Torino, l’uomo che trasforma linee e forme in architetture in movimento con marchio Maserati, Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Sue sono, tra le tante, le pluripremiate Alfa Romeo Giulia GTA, Nuova Fiat 500, Maserati MC20, la concept car Fiat Centoventi elettrica. Nasceva quando a dominare non era la tecnologia e i sogni si disegnavano a mano libera, creando bellezza razionale e irrazionale.

“Oggi, come allora, quando mi metto davanti al foglio bianco è l’irrazionale che guida la mia mano. Sono le sensazioni, le emozioni che diventano linee. Linee muscolose, ma anche morbide, soft”, spiega Busse, un passato in Mercedes-Benz e negli Stati Uniti per i marchi Chrysler, Jeep, Dodge e Ram. “Poi è ancora molto importante scolpire manualmente, modellare il prototipo a mano, come gli artigiani rinascimentali facevano con le opere d’arte”.

Uno, dieci, cento icone del made in Italy. Ma nel cuore di Klaus Busse, che il “Motor Trend Magazine” ha incluso tra le 50 persone più influenti dell’industria automotive, brilla particolarmente Alfa Romeo. “E’ un equilibrio perfetto tra heritage, velocità, bellezza, aerodinamica, sensualità. E’ design innovativo cominciato ben oltre un secolo fa”. Macchine del tempo firmate da designers grandi firme, come Boano, Gandini, Scaglione, Spada, Pininfarina, Bertone, Giugiaro, Zagato, con un tocco d’artista che rimane come un imprinting sulla carrozzeria di ogni Alfa Romeo.

 

Proprio come la sua personalissima coupé, un’ Alfa Romeo 4C con livrea provvisoria delle racing cars, nera con cuori e quadrifogli rossi, con il numero sulle portiere, come su tutte le auto da corsa e il nome Klaus Busse scritto in corsivo. “Un pezzo unico che nel 2019 mi sono dedicato per festeggiare i miei 50 anni, 50 come il numero che c’è sulla carrozzeria. Però, in realtà, ogni Alfa Romeo è un’opera d’arte da ammirare e da toccare. Io dico sempre che si scopre un’Alfa Romeo soltanto lavandola a mano, accarezzandone i paraurti, le fiancate, la fanalatura. Toccare un’Alfa Romeo dev’essere sempre un’esperienza sensuale. Come quando si acquista un bell’abito lo si guarda e lo si tocca. E Lo stesso va fatto con un’automobile”.

 

Ma anche gli interni di ogni modello hanno l’inconfondibile Dna Alfa Romeo. “Lo screen iperconnesso è sempre relativamente grande, perché il vero alfista non deve mai ostentare. E non può avere distrazioni. Soprattutto non deve avere davanti agli occhi un oggetto vanitoso che gli dica “Guardami, guardami”, ma una tecnologia al suo servizio, che lo aiuti a guidare, non a farsi guidare”.

E sarà così finché arriverà il tempo dell’Alfa full electric e a guida autonoma, che cambierà il total look. “Quella autonoma non avrà bisogno di fari, ma di piccole luci posizionate qui e lá sul tetto, un po’ come hanno gli aeroplani”, immagina Klaus Busse. ”Quella elettrica, invece, sul frontale non avrà necessità di areazione e dunque tutto ruoterà attorno all’inconfondibile e iconico scudetto trilobo col biscione. In fondo la storia del mito Alfa Romeo parte proprio da qui”.

 

https://motori.ilgiornale.it/il-designer-busse-stellantis-immagino-gia-la-prima-alfa-elettrica/

 

 

 

 

Tutto questo quando al prossimo rilancio di Alfa nel 2050???

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1 ora fa, HF integrale scrive:

 

Con i doppi voti Exor dovrebbe salire a 28,8% o sbaglio?

Mi sembra strano che Peugeot non voglia richiedere i voti doppi...forse c'è ancora tempo per farlo

 

Se hai 10% su 100 azioni, cioè 10 azioni, con i voti doppi avrai 20 azioni, ma su 110 azioni. Non avrai il 20% ma il 18% dei voti.

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8 hours ago, Tempra Veloce said:

 

FB_IMG_1618417658186.jpg

 

Tavares ha detto che i margini sono maggiori e quindi la Tonale la faranno solo in versione 3D per i videogiochi e per il cinema. Versione top premium come ologramma da proiettare alle feste fra amici e al bar all'ora dell'aperitivo.

 

:-P

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A me questo Klaus Busse a capo del design non mi convince proprio... 

 

sono preoccupato per il design della Grecale ad esempio... 

 

bisognerebbe chiamare Manzoni, fargli firmare un assegno in bianco per convincerlo a lasciare Ferrari e riportarlo a casa a capo del design Stellantis o almeno dei marchi italiani del gruppo.

  • Grazie! 2

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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1 ora fa, Alain scrive:

A me questo Klaus Busse a capo del design non mi convince proprio... 

 

sono preoccupato per il design della Grecale ad esempio... 

 

bisognerebbe chiamare Manzoni, fargli firmare un assegno in bianco per convincerlo a lasciare Ferrari e riportarlo a casa a capo del design Stellantis o almeno dei marchi italiani del gruppo.

ma la grecale come design non è stata approvata prima di Busse?

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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15 ore fa, iDrive scrive:

E DFG deve ancora vendere l’1% fuori Stellantis.

 

Come già detto alla fine exPSA avrà il 48.5% contro i 50.5% di exFCA. E 1% di nuovi soci.

 

Si capirà meglio le cose dopo i 4 step della fusione nei prossimi 7 anni.

- fine 2022 da vedere a chi DFG venderà l’1% che deve vendere.

- dopo 3 anni (2024) voti doppi, dove solo Exor e BPi hanno sottoscritto, non i Peugeot e questo mi pare strano...

- dopo 6 anni, dove i Peugeot possono prendere l’1.5% da BPi e DFG, ma hanno chiaramente dichiarato nei documenti che sarà solo da BPi e BPi ha detto ufficialmente che non rimarrà a lungo  come socio importante,

- dopo 7 anni, fine dello standstill da vedere chi venderà o aumenterà le quote.

 

Con i voti doppi, Exor salirà al 21.3/21.5% mentre Peugeot avrà « solo » il 5.3/6.4% e BPi il 6.8/9.1%. E DFG sarà completamente diluito, sotto il 3.5%...

 

13 ore fa, iDrive scrive:

Si ma un membra PSA non è un socio... ed e diventato un membro Stellantis.

 

Il reverse merger che stipula 6 membri PSA e solo per far si che si tratta appunto di un reverse merger. Il che costa molto meno e prende molto meno tempo, così da essere subito quotati in tutti le 3 borse.

 

Cosa accadrà quando Tavares lascerà? :D

 

Ma che significa la tua frase. "si ma un membra PSA non è un socio"???

E' scritto nero su bianco nei loro documenti, e corrisponde alla critica fatta da tutti.

E rimane anche il fatto che Exor è talmente diluita da aver perso il controllo di Stellantis...vedrete che a fine anno sarà anche deconsolidata dal bilancio della Holding degli Agnelli.

E con le attuali clausole non vedo come Exor possa decidere di comprare azioni per rafforzare l'influenza su Stellantis.

Va bene fare discorsi sul fatto che Tavares farà gli interessi di tutti, bla bla bla....lo vedremo.

Per carità poi in prospettiva può darsi che tra 7 anni quando e se Tavares andrà in pensione Exor riesca a nominare l'AD, sempre che della progettazione, ricerca e sviluppo e capacità produttiva e industriale italiana sia rimasto qualcosa da salvare o rilanciare che sia sfuggito ai tagli di Mr Clonantis.

 

 

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