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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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2 ore fa, tenore scrive:

 

il rebadge dodge ne affossa l immagine in maniera clamorosa (ma questa e una mia opinione personale).

 

 

 

Tralasciando ogni discorso estetico (manco a me entusiasma, oggettivamente...) io il rebadge lo vedo come una cosa positiva.

Sia perchè non credo tutto sommato che vedremo tante Dodge dal vivo in Italia/Europa, quindi il problema non sussiste alla fonte, sia soprattutto perchè sarà proprio la Dodge a far si che anche se vendessero 4 Tonale in croce, l'investimento non sarebbe comunque in perdita (e quindi ce ne sarebbero altri simili)
Ormai le auto "uniche" ed esclusive sono molto poche, e soprattutto per pochissimi, mettiamoci l'anima in pace.

 

 

2 ore fa, AndreaB scrive:

Quello che mi fa ridere è che quando qui arriva uno qualunque che prospetta disastri alla "moriremo tutti" gli viene subito dato credito, mentre chi porta buone notizie non viene creduto nemmeno se fornisce prove concrete...................... 😅

 

Si vede che piace così......

 

Per cortesia, cari ADMIN, mettete questo post come sottotitolo al thread.

 

Anzi, all'intero forum!

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- '10 Alfa Romeo MiTo 1.4 TB MultiAir 135 cv Distinctive Premium Pack (dal 2017)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

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12 minuti fa, gianmy86 scrive:

...

Tralasciando ogni discorso estetico (manco a me entusiasma, oggettivamente...) io il rebadge lo vedo come una cosa positiva.

Sia perchè non credo tutto sommato che vedremo tante Dodge dal vivo in Italia/Europa, quindi il problema non sussiste alla fonte, sia soprattutto perchè sarà proprio la Dodge a far si che anche se vendessero 4 Tonale in croce, l'investimento non sarebbe comunque in perdita (e quindi ce ne sarebbero altri simili)
Ormai le auto "uniche" ed esclusive sono molto poche, e soprattutto per pochissimi, mettiamoci l'anima in pace.

...

Se stai nei dintorni di Pomigliano/Napoli e prossimamente anche nei piazzali di Cavauto qualche Hornet la becchi. :-D 

Scherzi a parte, il rebadge non fa bene per l'immagine di Alfa negli USA, cosa che mi sembra sia trasparita anche dall'odierno management alfista. Questo è uno dei motivi per cui spero che la Tonale abbia la stessa vita commerciale dell'Alfa 90.

Per il resto, in Italia non si è ancora compreso del tutto che da almeno 20 anni le sorti del gruppozzo sono oramai slegate dal resto del sistema paese Italia, un ulteriore passettino verso questo distacco sarà IMHO la fine della Panda di Pomigliano nel 2026.

Modificato da nucarote
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A distanza di due anni, dall’esterno, è davvero difficile capire come stiano evolvendo le cose. A livello di proprietà credo ci sia poco da dire, al netto dei piagnistei dei giornali. Idem per l’America. Se analizziamo l’ex FCA Italy (che poi credo esista ancora…) si partiva da anni di totale disinvestimento dopo decenni di risultati semi-disastrosi, quindi da una parte c’è ottimismo pensando allo sblocco di un piano prodotti moderno e, sperabilmente, più competitivo del passato. Quello che non si capisce è, a livello R&D, il rapporto di potere interno tra le due sedi europee (tre con Rüsselsheim o quel poco che ne rimane). Credo si vedrà nel lungo periodo e la prova del nove sarà il lavoro svolto sulle nuove piattaforme. Se tutto avverrà a Parigi sarà una delusione, se sarà compartecipato sarà diverso. Anche perché, parlandosi chiaro, una Fiat basata al 100% su tecnologia Peugeot e prodotta in paesi terzi sarebbe “italiana” tanto poco quanto una Seat è “spagnola” (anche meno forse, visto che quelle sono almeno prodotte lì). Rimarrà quindi poco più di un centro design come quello dove in Francia co-disegnano le Toyota o qualcosa di più? Ora come ora non ho dati per aspettarmi l’una o l’altra cosa né particolari sensazioni al riguardo. I primi modelli sono probabilmente poco indicativi e di compromesso ma certamente veder buttare motori come il Firefly (anche infotainment?) e pianali come quello della 500 non è il massimo. E allo stesso modo spaventa il progetto di produrre tutto il segmento A e B fuori dall’Italia, progetto iniziato già da FCA e che in realtà esclude anche la Francia. Di sicuro, si spera che si lavori bene per distinguere i modelli di marchi diversi, attività che in FCA facevano molto bene mi pare (si veda il duo 500X/Renegade). Già la clonazione di Opel partendo da Peugeot mi pare fin troppo spinta (Corsa/208 ad esempio). Vedremo. 

Modificato da GFab
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Il FireFly avrà vita lunga in Brasile e in ogni caso i vari 1.2 PureTech (anche quello con la catena) e 1.6 THP con la batteria non è che avranno vita lunghissima, allo stato attuale.

Il pianale 500 per quanto riuscito e versatile ma ha quasi 20 anni sarebbe anche ora di passare a qualcosa di nuovo.

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3 minuti fa, GFab scrive:

...Credo si vedrà nel lungo periodo e la prova del nove sarà il lavoro svolto sulle nuove piattaforme...Già la clonazione di Opel partendo da Peugeot mi pare fin troppo spinta (Corsa/208 ad esempio). Vedremo. 

Se non sbaglio CMP2 è stata toccata da ingegneri ex FCA, e sembra che i risultati si vedano dal punto di vista telaistico (attendendo prove più profonde).
Parlando invece di 208/Corsa si è trattato di un caso limite per far uscire Corsa in tempi decenti...se notiamo Astra e 308 non si direbbe essere sostanzialmente la stessa auto, idem Avenger/Mokka/DS3/2008/C4 😉

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Placati

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4 ore fa, Davialfa scrive:

Non esiste una risposta certa al 100% perchè alcune cose propendono da una parte altre dall'altra. Se non esiste risposta certa esistono però fatti appurati:

 

- A capo del gruppo ci sono sostanzialmente 2 famiglie, dove una però è inconfutabilmente più influente dell'altra : per numero di azioni, per ruoli ricoperti. Anzi mi verrebbe da dire che i Peugeot hanno deciso di mollare completamente sulla gestione e di vivere di rendita

 

- Quando Tavares lascerà il posto verosimilmente sarà scelta una figura dettata da Elkann 

 

- Difficile inquadrare una quartier generale di un gruppo che ha sede fiscale da una parte, sede legale dall'altra e che opera con gestione molto separata nei vari continenti. Però Parigi ha più motivi per essere considerato il vero Hq.

In questo caso probabilmente a far propendere le scelte non è stato tanto chi ha inglobato chi, quanto la discrepanza assoluta tra il livello di importanza nel mondo della capitale Francese rispetto a Torino. Ancor prima del fatto che l'AD risiede a Parigi.

Probabilmente se Psa fosse stata localizzata a Nizza e Fca a Milano o Roma la scelta dell'hq sarebbe stata più dibattuta.

 

- Con l'uscita dell'Uk dall'Europa, è possibile affermare che la centralità di Francia e Germania nel continente è divenuta sempre più forte e questo ha portato a determinato che i loro centri di potere (in Francia Parigi) diventassero catalizzatori assoluti dell'economia Europea. Mentre la Germania storicamente ha una tendenza e un approccio più chiuso al di fuori dei propri confini, cercando di usare il suo potere in Europa non tanto per conquistare l'economia degli altri paesi quanto per avvantaggiare la sua forte industria. La Francia ha declinato la sua influenza cercando di rafforzare la sua economia da una parte sempre proteggendo le proprie imprese e dall'altra spronandole a trovare fuori quello che mancava dentro. Possibilmente favorendo un approccio che mantenga il centro di comando a Parigi, ma favorendo molto gli investimenti fuori. Permettendo così di trovare il giusto compromesso tra l'essere accettati fuori (come coloro che portano capitali) ma esercitando la propria influenza.

In tutto questo ci sono gli altri paesi europei che si trovano in momenti storici e situazioni estremamente diverse tra loro. L'Italia ricopre, a fatica, il ruolo che da oramai due secoli le appartiene, è al tavolo delle potenze mondiali, ma vi si siede impotente.

Quello stato che è bene averselo per se perchè con poco lo si prende e non può avere l'ambizione del potere.

Questo non vuol dire che non possa avere soggetti di potere, li può avere ma non a livello di nazione.

 

Se quindi dovessi rispondere alla prima domanda direi che Stellantis è un conglomerato internazionale a trazione europea, con la testa a Parigi e con a capo una famiglia italiana. Il che la rende per semplicità un'azienda italo francese, dove per certi versi sarà più francese, per altri più italo.

 

Io sono abbonato ad esempio ad un sito di analisi di wall street che analizza tutti i kpi delle imprese quotate nel mondo, in quel caso Stellantis batte bandiera italiana, perché probabilmente negli states l'idea è ancora che fiat si è mangiata chrisler e quello che hanno laggiù di Stellantis è un evoluzione di questo merge di Fiat con -Chrisler (oltre al fatto che in borsa è stata Psa ad essere stata inglobata dentro Fca).

 

sul peso polirico concordo sil tuo discorso. a capo c e elkann, in europa si accentra tutto a parigi non pero' per la grande citta o meno ma per il rapporto di 3 a 1 che psa aveva con fca prima della fusione. e una questione di assoluta praticita, non avrebbe nessun senso fare diveramente. la grande citta per me non c entra nulla (vedasi wolsburg per VW)

 

poi ci sono le americhe, che sono mercato entrambi completamente diversi dall'europa, e dove fiat ha messo la sua impronta 10 anni fa (in nordamerica) e da sempre (in brasile). e dove sono stati nominati il capo ingegneria globale (wester) e il CFO glibale (palmer). se non sono due figure crucuali queste..

 

e se sudamerica e sempre piu uin dominio fiat, anche se non a reddiditivita e volumi straordinari, nordamerica e la vera cash cow del gruppo, che macina utili da paura e che conseguentemente puo decidere anche sul resto del mondo. se vogliamo e nordamerica che probabilmente convogliera gli investimenti piu grossi, in proporzione (cosi come e stato nell era FCA)

 

isomma per fare un sunto, il gruppo e una multiazionakle gloibale con piu centri, torino e sicuramente una periferia ma ha una sua rilevanza per comunque essere sede dei marchi italiani volente o nolente. i burattinaio e elkann che a tutto frega tranne dove i soldi si facciano, purche si facciano

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On 26/1/2023 at 18:23, tenore scrive:

 

sul peso polirico concordo sil tuo discorso. a capo c e elkann, in europa si accentra tutto a parigi non pero' per la grande citta o meno ma per il rapporto di 3 a 1 che psa aveva con fca prima della fusione. e una questione di assoluta praticita, non avrebbe nessun senso fare diveramente. la grande citta per me non c entra nulla (vedasi wolsburg per VW)

 

poi ci sono le americhe, che sono mercato entrambi completamente diversi dall'europa, e dove fiat ha messo la sua impronta 10 anni fa (in nordamerica) e da sempre (in brasile). e dove sono stati nominati il capo ingegneria globale (wester) e il CFO glibale (palmer). se non sono due figure crucuali queste..

 

e se sudamerica e sempre piu uin dominio fiat, anche se non a reddiditivita e volumi straordinari, nordamerica e la vera cash cow del gruppo, che macina utili da paura e che conseguentemente puo decidere anche sul resto del mondo. se vogliamo e nordamerica che probabilmente convogliera gli investimenti piu grossi, in proporzione (cosi come e stato nell era FCA)

 

isomma per fare un sunto, il gruppo e una multiazionakle gloibale con piu centri, torino e sicuramente una periferia ma ha una sua rilevanza per comunque essere sede dei marchi italiani volente o nolente. i burattinaio e elkann che a tutto frega tranne dove i soldi si facciano, purche si facciano

Come si puó definire burattinaio Elkann quando deve discutere con i Peugeot e LO STATO FRANCESE qualsiasi cosa?

 

Ma lo vedete che Essilux, pur con gli eredi di Del vecchio al 35% é costretta a avere il management a PARIGI?

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