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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


Messaggio aggiunto da __P

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9 minuti fa, __P scrive:


Ma guarda che la piattaforma Large è tutta in mano ex FCA, tanto quanto la Giorgio prima.

Marchionne, e chi dopo di lui, ha fatto all in sul premium, su Jeep/Ram e 500. Ed i conti gli hanno dato ragione…

Certo che però ha lasciato completamente scoperto tutto ciò che c’è tra una 500e ed una Giulia però. L’unica piattaforma nuova in fase di sviluppo era quella di segmento A/B multienergia… ma i segmenti C e D come li coprivi?

Marchionne aveva il compito di traghettare l’azienda verso una fusione con un altro gruppo, e ci è riuscito ampiamente. Però ragazzi siamo onesti, aldilà di tanti product plan, tutti sti progetti per riempire gli stabilimenti italiani dov’erano?

Come al solito, e come avviene anche per i modelli di auto, peste e corna finché è vita e poi parte la beatificazione…

 

 

A tal proposito, tanto per far capire a più di qualcuno come funziona: anni fa (più o meno il 15/16) SM rilasciò un'intervista a Bloomberg in cui disse le seguenti parole: "Se fosse per me farei un aumento di capitale sociale di almeno 30 mld di euro. Ma chi è sopra di me non è d'accordo quindi faccio con quello che ho...". Quello che stava sopra di lui ieri è lo stesso che sta sopra Tavares oggi ed ha la stessa "presa" sulla baracca, la stessa carica societaria e le stesse deleghe operative ossia executive chairman. Come recitano chiaramente le carte della fusione, non c'è nulla che avvenga all'interno di FCA/Stellantis (e Ferrari....) che esuberi dall'ordinaria amministrazione che lui non abbia abbondantemente vagliato ed autorizzato. 

Modificato da pennellotref
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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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2 minuti fa, KimKardashian scrive:

Se Santo Marchionne fosse ancora vivo, Giulia e Stelvio facevan la fine di Chrysler 200 morta dopo 18 mesi 😅

Il problema è che soprattutto Giulia non ha avuto il successo sperato (e forse immaginato considerando gli Alfisti una specie razionale, cosa che ovviamente non è - se avessi i soldi comprerei una Giulia e la lascerei in eredità a mio figlio: l'ultima vera Alfa a trazione posteriore, motore longitudinale termico, prodotta in Italia, capirai!!!)

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6 minuti fa, KimKardashian scrive:

Se Santo Marchionne fosse ancora vivo, Giulia e Stelvio facevan la fine di Chrysler 200 morta dopo 18 mesi 😅

Considerato che il Santo ce l'ha smenata anni con la virata al premium ed il valore nullo di Lancia...forse oggi non assisteremo all'arrivo della "tirata via" 600 ed al rilancio del marchio di Chivasso

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16 minuti fa, KimKardashian scrive:

Se Santo Marchionne fosse ancora vivo, Giulia e Stelvio facevan la fine di Chrysler 200 morta dopo 18 mesi 😅

200 è stata fatta contro la volontà di Marchionne ( che giustamente sapeva sarebbe stata antieconomica) che però ne ha aprofittato per silurare e demansionare quei manager ex Chrysler che invece l'avevano volita a tutti i costi. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Comunque per quanto riguarda gli investimenti in Italia e i modelli prodotti i problemi principali sono 

1) il cambio generazionale dell'automotive col passaggio all'elettrico che come ampiamente detto ha ripercussioni sia sulla produzione diretta che, in maniera ancor maggiore, sull'indotto . Si spera che ad esempio le ridotte dimensioni di alcuni fornitori italiani determino una maggiore flessibilità ad adeguarsi al nuovo "mondo". Anche se per i due driver principali dell'elettrico (batterie e chip) possono essere solo appannaggio di aziende enormi.

 

2) nel Triangolo Usa-Francia- Italia, il sistema paese è chiaramente quello più debole e con la transizione Green le aziende hanno bisogno di un forte supporto statale.

 

Dall'altro lato c'è da considerare che in Europa (contrariamente alle Americhe e a Maserati) i piani investimento di Fca erano quasi al livello di dismissione, quindi partendo da un punto così basso è forse più probabile una crescita piuttosto che il contrario. I Marchi italiani hanno margini di crescita  percentuali ben maggiori di quelli francesi ad esempio.

 

Il problema potenzialmente più grande per l'italia  io lo vedo invece in Germania, una nazione che costruisce una % molto forte del suo pil e delle sue esportazioni con l'automotive. 

L'italia è uno dei principali fornitori dell'industria tedesca ed una sua eventuali crisi darebbe grandi problemi. 

Oltre alle problematiche produttive (mancanza di grossi player in batterie e chip, competitività ridotta nei costi) credo ci sarà anche un problema commerciale. La Germania ha puntato forte in passato ad esempio nei mercati asiatici, principalmente in Cina. Il Mantra nell'automotive tedesco era che si doveva fare un all in in Cina in quanto più grosso mercato mondiale. Secondo me tra qualche anno invece potrebbe diventare una Caporetto 

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1 ora fa, stev66 scrive:

200 è stata fatta contro la volontà di Marchionne ( che giustamente sapeva sarebbe stata antieconomica) che però ne ha aprofittato per silurare e demansionare quei manager ex Chrysler che invece l'avevano volita a tutti i costi. 

Forse quando l’ha vista non aveva capito che quella disegnata da Ralph Gilles non era una Hyundai Sonata 😂

https://jalopnik.com/sergio-marchionne-is-chopping-dicks-over-the-chrysler-2-1755034935

 

Le dichiarazioni belle, altro che quelle di Imparato 

  • Grazie! 1
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2 ore fa, SoUlSnAkE scrive:

Marchionne si era ritrovato in mano un azienda sull’orlo del fallimento trasformandola in una multinazionale, non senza sacrifici però al Made in Italy ci teneva, altrimenti progetti come Giulia e Stelvio non sarebbero mai nati…

 

Oggi questo interesse sta venendo meno per  una serie di ragioni compresa la scarsa competitività del sistema paese, ma non è solo quello il motivo altrimenti non avremmo ancora oggi decine di aziende italiane che lavorano nell’ automotive 

 

In realtà la mia domanda non era polemica, volevo solo capire come la parte di Ricerca e sviluppo italiana e il CRF sono utilizzati, o se sono stati declassati di importanza rispetto a quello PSA.

 

Per quanto riguarda la scarsa competitività del sistema Italia, a vedere i dati dell'export degli ultimi anni non mi sembra proprio un discorso riproponibile. (PS: l'auto recupera nel Q1 2023)

L'industria italiana si è ristrutturata e rilanciata, non è vero che siamo solo fornitori o subappaltatori per l'industria tedesca, difatti l'Italia cresce anche se la Germania rallenta.

Il problema è specifico del settore auto ed è dovuto anche all'assenza di una politica seria dei precedenti governi secondo cui non si doveva intervenire in questo settore in una logica nazionale ma europea, il che tradotto in pratica significa quello che vediamo tutti, ossia un calo della produzione di auto in Italia a vantaggio di altri paesi UE.

 

Adesso credo che abbiano ben presente il problema (vedi dichiarazioni di URSO di ieri sul atto che gli incentivi hanno avvantaggiato per 80% auto estere) ma è anche più difficile intervenire se non fai come il governo francese che è presente nell'azionariato dei 2 gruppi auto nazionali, per "favorire" gli investimenti nel paese.

 

 

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44 minuti fa, HF integrale scrive:

 

In realtà la mia domanda non era polemica, volevo solo capire come la parte di Ricerca e sviluppo italiana e il CRF sono utilizzati, o se sono stati declassati di importanza rispetto a quello PSA.

 

Per quanto riguarda la scarsa competitività del sistema Italia, a vedere i dati dell'export degli ultimi anni non mi sembra proprio un discorso riproponibile. (PS: l'auto recupera nel Q1 2023)

L'industria italiana si è ristrutturata e rilanciata, non è vero che siamo solo fornitori o subappaltatori per l'industria tedesca, difatti l'Italia cresce anche se la Germania rallenta.

Il problema è specifico del settore auto ed è dovuto anche all'assenza di una politica seria dei precedenti governi secondo cui non si doveva intervenire in questo settore in una logica nazionale ma europea, il che tradotto in pratica significa quello che vediamo tutti, ossia un calo della produzione di auto in Italia a vantaggio di altri paesi UE.

 

Adesso credo che abbiano ben presente il problema (vedi dichiarazioni di URSO di ieri sul atto che gli incentivi hanno avvantaggiato per 80% auto estere) ma è anche più difficile intervenire se non fai come il governo francese che è presente nell'azionariato dei 2 gruppi auto nazionali, per "favorire" gli investimenti nel paese.

 

 

 

Beh non mi pare che nessuno abbia scritto che siamo solo fornitori e subappaltatori per industria tedesca.

Per quanto riguarda la crescita dell'Italia ni, devi considerare l'apporto del pnrr e che l'economia è crollata più di altre nazioni (tipo Germania) durante il covid.

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La proprietá di una societá é IRRILEVANTE per stabilirne la nazionalitá. E per Stellantis neanche la proprietá é Italiana ma divisa.

 

Stellantis é FRANCESIZZATA perché i top manager sono a Parigi, TAVARES é a Parigi. La parte italiana viene piano paino assottigliata e i ruoli chiave spostati tutti a Parigi.

 

Chi non lo vuole capire nega l la realtá.

 

Una volta che di ruoli chiave in Italia c'é il nulla, se la possono comprare pure Tronchetti provera e Lapo Elkann, ma sará una societá franco-americana

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