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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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Si ma Ploué e capo del design PSA da MOOOLTO tempo.

8 minuti fa, ravanellidiciamo scrive:

 

molto veicoli attuali sono di indubbio successo pero. il design pegeout mi piace, quello citroen no ma e comunque appprezzato.

ds flop a prescindere quindi difficile giudicare

per me lancia non dovra essere un design di rottura (come DS) ma molto classicheggiante, elegante all'italiana.. vedremo.

Ripeto ma quali successi inaspettati ha fatto?

 

Se DS e un flop a prescindere, qualsiasi Peugeot o Opel che sia sui seg.B/C sarà un successo, più o meno, a prescindere da come esce.

 

Ed avere prprio lui a capo del design Stellantis Europa, e una delle cose che mi fa vedere male il futuro...

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Non sono grande estimatore delle ultime ex PSA, però devo dire che al loro design sono riusciti a dare una buona botta di vita anche su cassonetti come la 2008. Botta di vita che i marchi ex FCA IMHO ne hanno un disperato bisogno, in quanto oramai troppo accartocciati su determinati stilemi e trattamenti delle superfici che risalgono ad almeno un paio di lustri fà.

Comunque peggio di Gilles non potrà fare. 

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l'attuale generazione Peugeot spacca a livello di design, al netto dei gusti personali è oggettivo che sono ben pensate, moderne ma non pacchiane, e piacciono a molti. E resistono anche bene nel tempo. Mi riferisco esclusivamente al design esterno.

 

Questo Ploué ha disegnato la Twingo 1 e la C5 2, oltre alla C6 (o ci fai?) :-D . Cos'altro di degno di nota?

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Finalmente una notizia sui nuovi designers per ogni marchio italiano.

Da quanto tempo!!!

 

Le ultime meraviglie stilistiche del marchio Fiat si chiamano Grande Punto (2005) e Bravo (2007), sorvolando Fiorino/Qubo e Doblò (ideati come veicoli commerciali) e 500 (che doveva rievocare l'omonimo modello).

Dopodichè ogni novità seguente (rimarchiamenti a parte come Freemont) doveva essere in stile 500 o pratico in stile Panda/Tipo (vabbè, questo era voluto da Marchionne... cosa pretendete?).

Probabilmente il nuovo gruppo provvederà a dare un nuovo stimolo e nuove innovazioni di design al marchio.

 

Quanto a Lancia, a parte le Chrysler rimarchiate, l'ultimo stile venne inaugurato dalla Stilnovo concept del 2003, dalla quale venne evoluta l'ultiam Delta che tutti conosciamo. La Ypsilon non fu altro che continuare quel family feeling della Delta in un avettura più corta e compatta).

Peccato solo che per due decenni Lancia fu associata al mondo femminile quando il marchio ha donato al mondo modelli eccezionali vincitori nei rallies, ma anche quelli dallo stile impeccabile.

Spero solo che il nuovo designer non faccia uno stile piatto e noioso come quello Audi, oppure "freddo" come quello Bmw, o con un miscuglio di stili e sproporzioni come quello Mercedes.

 

Una domanda a parte che non centra con quanto sopra:

il 4 luglio si sta pian piano avvicinando: sapete cosa proporrà il marchio Fiat, come di consuetudine dal 2007, come "novità" per l'iconica 500?

 

16 minuti fa, v13 scrive:

l'attuale generazione Peugeot spacca a livello di design, al netto dei gusti personali è oggettivo che sono ben pensate, moderne ma non pacchiane, e piacciono a molti. E resistono anche bene nel tempo. Mi riferisco esclusivamente al design esterno.

 

Questo Ploué ha disegnato la Twingo 1 e la C5 2, oltre alla C6 (o ci fai?) :-D . Cos'altro di degno di nota?

Non sapevo che era autore di questi tre modelli. Entrambi li trovo azzeccati stilisticamente.

Ma saprà fare un design di un marchio di lusso (che non è ne Renault, ne Citroen, ne francese) che nella sua storia passata ha potuto scrivere la storia del design automobilistico mondiale con alcuni modelli iconici del marchio Lancia?

- Volkswagen Polo 3 porte 1.0 50 cv "X", del 1998 (tenuta dal 2003 al 2007)

- Fiat Grande Punto 5 porte 1.3 Multijet 90 cv "Emotion", nuova (dal 2007 al 2019)

- Fiat 500X 1.6 Multijet 120 cv "Citycross", nuova (in possesso dal 2019)

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Cita

Il futuro di Alfa Romeo è già ben delineato, con i programmi dei prossimi 5 anni che sono stati 'blindati' e finanziati, mantenendo una posizione centrale nel piano decennale di Stellantis. Un processo che avverrà puntando però alla redditività e non alle quote. E anche al valore del marchio e del legame che ha con clienti ed appassionati in tutto il mondo.

    Lo ha detto all'ANSA Jean-Philippe Imparato, il manager francese, con un nonno nato a Gaeta, che Carlos Tavares ha chiamato da Peugeot a guidare Alfa Romeo. "Con Carlos non parliamo mai di targhe per Alfa, ma di qualità e di valorizzazione del posizionamento premium. Ed anche di aspetti che sono fondamentali in questo ambito, come il pricing power e il valore residuo dell'usato".

    "L'Alfa Romeo - ha ribadito Imparato - ha un grande valore internazionale, è conosciuta in tutto il mondo. È notissima in Europa, e in America grazie al lavoro di Marchionne, ma lo è anche in Cina. Per questo motivo non è in discussione la nostra presenza negli Stati Uniti. Per essere globali e premium bisogna esserci".

    Nel confermare che non verranno realizzati e proposti modelli specifici per i singoli mercati, Imparato ha però sottolineato l'impegno ad "alimentare il mondo con modelli che saranno Alfa 100%, sia nello stile che nelle prestazioni e nelle caratteristiche che resteranno quelle della nostra marca, anche con l'elettrificazione".

    Logico un link con il prossimo nuovo prodotto di Alfa, il suv Tonale, nato sotto la gestione FCA ma il cui lancio è stato spostato di un anno come primo atto dall'arrivo di Imparato a Torino. "All'interno di un Gruppo come Stellantis - ha detto - era necessario avere il tempo per valutare e migliorare questo modello strategico. E avendo come obiettivo la riduzione del 60% della CO2 nel 2030 e la rispondenza alle norme Euro6.4 in arrivo, era indispensabile che fosse elettrificato".

    Precisando che Tonale sarà un ibrido plug-in "sfruttando la migliore tecnologia del Gruppo" ma che "ci saranno anche altri motori", Imparato ha anticipato che la presentazione avverrà nel marzo del 2022 e che il lancio commerciale sarà "a giugno, un paio di giorni dopo la Festa della Repubblica".

    "L'importanza di questo modello - ha sottolineato - sta anche nel fatto che ha le prestazioni giuste per soddisfare la clientela professionale che vale il 50% in questo segmento. Ecco perché stiamo lavorando con impegno sul valore residuo e sul costo di gestione".
    I prossimi anni vedranno l'arrivo di altre novità Alfa Romeo, ma "nessuna nella fascia alta del mercato, di cui non vedo necessità" ha detto Imparato. L'obiettivo è quello di lanciare con regolarità (e a questo riguardo ha citato quanto fatto in Peugeot) "un numero di nuovi modelli sufficiente per garantire la sostenibilità del marchio. Su questo però non voglio fare proclami o svelare nomi. Avremo una nuova Alfa ogni anno, ma lo faremo senza svendere le nostre macchine e proteggendo il valore residuo. Puntiamo anche a valorizzare il brand Quadrifoglio e, nelle concessionarie, a non avere stock che vadano oltre i 45 giorni".
    Imparato ha anche sottolineato che le future piattaforme elettriche di Stellantis "promettono molto bene, con autonomie superiori a 700 km. Ma Alfa interpreterà questo tema a modo suo, in linea con i propri valori". Parlando dei programmi industriali, il numero uno di Alfa Romeo ha detto che "a lungo termine le auto del Gruppo del segmento D ed E sulla nuova piattaforma Stella Large (STLA). Ma una cosa è certa: la piattaforma Giorgio (cioè quella su cui sono nate Giulia e Stelvio) esiste ed è localizzata a Cassino. Le future Alfa saranno fatte su Giorgio, mantenendo le prestazioni e le caratteristiche della marca anche con l'elettrificazione".

    E per non lasciare dubbi ha concluso: "L'anima di Alfa resta fortemente italiana, come il 90% delle persone che ci lavorano.
    I francesi qui sono solo due, e uno sono io". 


via Ansa.it

 

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39 minuti fa, vince-991 scrive:

Non mi interessano al momento le seg B ma la attuale 208 a me piace 


Apro e chiudo OT
Per quello che vedo, e per i miei gusti, le 208  - c’è ne sono un paio  in azienda da me , una base ed una GT-Line o come si chiama - cambiano molto come percezione in base all’allestimento.

In nero poi, va a perdersi completamente il concept di design della fascia che unisce la fanaleria posteriore, e rimangono evidenti solo i fari che sembrano buttati lì. Al netto della linea gradevole, delle ottime proporzioni e di qualche effetto speciale sia dentro che fuori, devo dire che per il prezzo per cui si propone certe economie che si notano, per me vanno a pesare sull’insieme.

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10 minuti fa, Alessandria96 scrive:

Imparato ha anche sottolineato che le future piattaforme elettriche di Stellantis "promettono molto bene, con autonomie superiori a 700 km. Ma Alfa interpreterà questo tema a modo suo, in linea con i propri valori". Parlando dei programmi industriali, il numero uno di Alfa Romeo ha detto che "a lungo termine le auto del Gruppo del segmento D ed E sulla nuova piattaforma Stella Large (STLA). Ma una cosa è certa: la piattaforma Giorgio (cioè quella su cui sono nate Giulia e Stelvio) esiste ed è localizzata a Cassino. Le future Alfa saranno fatte su Giorgio, mantenendo le prestazioni e le caratteristiche della marca anche con l'elettrificazione".


Mi sa che Imparato ed il suo staff sono molto attenti ai social ed a ciò che viene scritto dopo ogni dichiarazione! Tant’è che se qualche settimana era stato vago, in quest’ultima intervista ha voluto mettere nero su bianco che le future D saranno su Large che altro non è che l’evoluzione della Giorgio - magari con un occhio più attento ai costi di produzione [IMHO] - pronta per essere multienergia.

Da quel che so il programma al 2025 è pronto ed interessante per certi aspetti. Vedremo poi all’atto pratico cosa si avrà.

Di sicuro la gamma aumenterà, con più proposte a parità di segmento.

C’è inoltre qualcosa di interessante anche per Lancia, per gli stabilimenti italiani e quindi per l’occupazione.

Tutti i prodotti nati sotto Stellantis vedranno luce dal 2024 in poi.

 

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