Vai al contenuto

Coronavirus, come ha cambiato le abitudini dell'Autoparerista


Damynavy
Messaggio aggiunto da J-Gian


 

Discussione da compagnia

⬇️⬇️⬇️

NO POLEMICHE

 qui dentro... grazie!  ;-)

 

 

Messaggi Raccomandati:

sulla questione alimentare e il virus leggo qui tante imprecisioni. vado in ordine sparso:

 

- un politico che dice che la colpa è dei cinesi che mangiano topi vivi è un ignorante e/o un irresponsabile. punto.

- la propagazione del virus è stata causata sicuramente da poca igiene e contatti fra animali selvatici e animali morti venduti al mercato di Wuhan.

- c'è molto probabilmente una correlazione, se non una relazione causale, fra sfruttamento del suolo, urbanizzazione selvaggia, povertà delle persone e diffusione di malattie.

- oltre alle altre correlazioni evidenti: circolazione di merci e persone

- altra correlazione da tenere sotto osservazione: alterazione della biologia (e della chimica) del pianeta a causa dello sfruttamento indiscriminato. Chi dice che il legno tropicale viene trattato prima di essere lavorato, ecc. sta osservando solo un dettaglio. La deforestazione (per dirne una) sta provocando alterazioni climatiche, migrazioni, impoverimento, urbanizzazione selvaggia, ecc.

- fattore aumento popolazione: è ovvio che l'aumento brusco negli ultimi decenni è un fattore chiave. Ma lo è anche di più perché non è stato regolato, né è stata regolamentata la produzione e il consumo di alimenti (salvo in modo molto blando in EU). Cosa certamente difficile da fare, ma sempre più necessaria.

- il controllo dell'aumento della popolazione non si fa certo alla cinese (un figlio per nucleo famigliare), ma con la maggiore istruzione delle persone, in particolare delle donne.

- la produzione industriale di carne non sarà legata a questo virus, ma ad altri sì, sia nel passato che nel futuro. Così com'è è semplicemente insostenibile da tutti i punti di vista (inquinamento, uso del territorio, uso di chimica e plastica, salute umana, ecc.).

- L'alimentazione vegetariana o vegana se non accompagnata da una regolamentazione della produzione è ugualmente problematica. E non c'è bisogno di tornare all'aratro. Basterebbe abituarsi a mangiare meno, mangiare cose di stagione, ecc.

 

Queste le prime cose che mi vengono in mente...

Modificato da v13
  • Mi Piace 6
Link al commento
Condividi su altri Social

34 minuti fa, shadow_line scrive:

una cosa ad esempio che non si considera é il continuo aumento della popolazione in tutta l'africa

 

sempre piú persone che si radunano in città e zone sempre piú affollate che diventano il terreno di coltura perfetto per i microorganismi che passano dagli animali di quelle zone subtropicali all'uomo, e da qui attraverso il sistema di trasporti, dovunque

 

lo stesso in asia, il continuo aumento della popolazione mondiale, della temperatura media e degli spostamenti tra le varie zone é matematico che favoriscano e aumentino i contagi di ogni genere

 

il pianeta terra é fatto per uno, due miliardi di persone, non dieci!

 

 

 

 

Ok, chi si accomoda nelle camere di disintegrazione (cit.) ? ?

Lo stimato reverendo lasciamolo nella sua terra d'origine.?

?

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Link al commento
Condividi su altri Social

Lettura interessante

https://www.technologyreview.com/s/615370/coronavirus-pandemic-social-distancing-18-months/

 

Dato di partenza:

Quote

As long as someone in the world has the virus, breakouts can and will keep recurring without stringent controls to contain them. In a report yesterday (pdf), researchers at Imperial College London proposed a way of doing this: impose more extreme social distancing measures every time admissions to intensive care units (ICUs) start to spike, and relax them each time admissions fall.

 

Link al commento
Condividi su altri Social

3 minuti fa, stev66 scrive:

Ok, chi si accomoda nelle camere di disintegrazione (cit.) ? ?

Lo stimato reverendo lasciamolo nella sua terra d'origine.?

?

 

chi é vivo attualmente viva tranquillamente la sua vita naturale

 

io ad esempio invece ho scelto di non avere figli, quindi non contribuisco alla sovrappopolazione

 

tutti gli esseri umani attualmente viventi non lo saranno piú, seguendo i ritmi di vita naturali, entro cento anni, l'autoestinzione umana volendo é piú veloce di quel che si crede e senza uccidere nessuno, anzi fornendo cibo e medicine a tutti per tutta la durata naturale della loro vita

  • TESLA Hug [Trolling Mode] 1
Link al commento
Condividi su altri Social

in egitto ad esempio avevano messo in atto la politica del "due figli é abbastanza" poi sono cresciuti sempre piú i movimenti religiosi e adesso hanno via via un problema di sovrapopolazione e mancanza di lavoro

 

il cairo va verso i 15 milioni di abitanti.. 

Link al commento
Condividi su altri Social

1 ora fa, shadow_line scrive:

di fatto il consumo di carne andrebbe limitato al minimo, nel passato spesso si mangiava carne una sola volta a settimana e molta piú verdura di oggi

 

Nel passato mangiavano spesso poco....e non erano molto felici della cosa.

 

E lo facevano mica per etica. Tant'è che la gotta nel ceto abbiente era un problema ben diffuso.

  • Mi Piace 2
  • Grazie! 1

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, parish scrive:

Vorrei poter far vedere a tutti la faccia delle mie amiche Turche quando, entrate in un supermercato italiano per la prima volta, hanno scoperto che da noi si mangiavano il cavallo e addirittura il coniglio!!

Le schifezze sono tali solo se rapportate alle nostre tradizioni, ricordatelo bene...il mondo è più grande del nostro giardino

 

Il problema non sono le schifezze, quello che per alcuni puo' essere una prelibatezza ad altri puo' far schifo.

Il problema e' la produzione/allevamento/macellazione/vendita di certe "prelibatezze" che puo' avere un altissimo potenziale di pericolosita' di fondo.

 

Un tempo il sanguinaccio, ad esempio, era fedele al suo nome, non semplice cioccolata come oggi....chi nel 2020 sarebbe cosi' folle da ammetterne il consumo?

 

Sto leggendo un libro, Spillover, che tratta proprio della tematica in corso....i mercati umidi cinesi e la promiscuita' del metodo di vendita e di consumo sono sinceramente inaccettabili. Non fate i buonisti per dar contro a Zaia, che a me per inciso non piace per nulla (P.S. sono Napoletano, non polentone).

 

Qui da noi le HACCP sono ormai la norma, anche se non sempre (al sud soprattutto) rispettate. Perche' per la Cina non deve valere? Il loro problema non resta li', diventa mondiale, e questo non e' accettabile.

 

Vi cito:

Cita

Tra la fine dello scorso millennio e l’inizio del nuovo i chirotteri sono stati individuati come «ospiti serbatoio» in diversi generi di «emergenti»: paramixovirus come Hendra stesso o Nipah, encefalite che esordisce in Malesia nel’98, «ospiti di amplificazione» (contagiati dalle deiezioni dei pipistrelli nelle porcilaie) i maiali, un milione dei quali viene sterminato; filovirus come Ebola (solo ipotizzato) e come Marburg (certo), febbre emorragica che deve il nome alla città tedesca in cui irrompe nel 1967 colpendo gli impiegati di una fabbrica di vaccini, contagiati da scimmie verdi importate dall’Uganda («ospiti intermedi»); e coronavirus capaci di indurre a loro volta gravi sindromi respiratorie come MERS-CoV (che colpisce la penisola arabica nel 2012, «ospiti di amplificazione» i cammelli) e soprattutto SARS-CoV (2002-2004) e SARS CoV-2 (ora).

La ricostruzione dettagliata della progressione del contagio di SARS-CoV e la risalita a gambero al virus e ai suoi «ospiti» («serbatoio» e intermedi) è uno dei vertici drammatici del libro di Quammen: la si leggerebbe «come un thriller», non si venisse sopraffatti a ogni pagina prima dall’angoscia, poi da una pietas dolente, non senza una profonda emozione per come la scienza risolve ancora una volta — se non tutti — parecchi enigmi del caso.

La progressione procede per sequenze inesorabili: l’innesco coi contagi in sordina nel Guangdong (capitale Guangzou alias Canton; altra città di riferimento Shenzhen, nuovo polo hi-tech sede anche della Huawei): l’irradiazione, nella stessa area, con un primo superspreader («super-diffusore»), un commerciante di pesce che torna a Canton dalla portuale Zhongshan; il passaggio (durante la terrificante intubazione di quest’ultimo) a tanti medici e paramedici, uno dei quali- un nefrologo — va al matrimonio di un nipote a Hong Kong, risedendo in un Hotel (il Metropole) che diventa un moltiplicatore, esportando il virus da Singapore a Toronto (dove la SARS mieterà 33 vittime); e l’approdo a Pechino, attraverso un altro super-diffusore che arriva a contagiare da solo ben 70 suscettibili. Altrettanto serrate sono le sequenze della risalita retrograda a livello biologico-genetico e epidemiologico: un primo sospetto su un’emergente zoonosi influenzale «del peggior tipo», cioè simile a H5N1 (l’iper-aggressiva «aviaria» del ’97,6 decessi su 18 casi); l’individuazione successiva, per esclusione, di un coronavirus (che prende il nome dalla forma tondeggiante con le frange appuntite); quella di un primo, ingannevole «ospite serbatoio» come lo zibetto (civetta delle palme mascherata), che si rivelerà invece tragicamente solo un «ospite intermedio» (tragicamente perché il governo cinese — dopo la recidiva del 2004 — ordinerà la soppressione di 1000 esemplari, che finiranno soffocati, bruciati vivi, folgorati, annegati); la risalita dopo quell’ecatombe (in due studi paralleli, uno a Hong Kong, l’altro a New York) all’effettivo reservoir, il minuscolo «pipistrello ferro di cavallo», bestiola dalla protuberanza nasale bruttina ma efficacissima nell’ecolocazione.

Nell’indagare sul possibile «innesco» dello spillover, Quammen si dilunga in una digressione che diventa fatalmente sequenza centrale: quella in cui perlustra (personalmente e nei racconti di conoscenti) gli allevamenti e i mercati (wet markets) volti a rifornire gli animali selvatici a un’immensa rete di ristoranti (più di 2000 solo a Canton) specializzati nella relativa cucina (yewei). Una cucina, va rimarcato, non certo proletaria, ma destinata a una clientela cool per cui quella fantasmagoria gastronomica estesa a «tutte le creature di terra, di aria o di mare» (non solo pipistrelli e zibetti, ma anche ratti, serpenti, tartarughe, tassi e furetti di ogni specie, e molto altro) rappresenta un’esibizione di lusso e nello stesso tempo l’adesione a una tradizione «beneagurante», inclusiva di presunti afrodisiaci come il pene di tigre.

I mercati, in particolare (come il Chatou di Canton o il Dongmen di Shentzhen) si presentano come veri «manicomi zoologici», con gli animali selvatici spesso macellati in loco, tenuti a contatto con cani e gatti (pietanze più ordinarie) e stipati in gabbie a rete verticali in cui la deiezione di chi sta sopra finisce su chi sta sotto. Non per niente, tra i «casi indice» (i primi diffusori) della SARS figurano — oltre a cuochi e personale da cucina di Canton — venditori e clienti di quei mercati, dove non è raro imbattersi in partite di pipistrelli infetti e possibili «ospiti intermedi» come gli zibetti.

5. SARS CoV-2 («il Coronavirus») in prospettiva

Lo scenario di SARS-CoV si è ripresentato ora con SARS-CoV-2. La ricostruzione di Quammen mostra infatti come alla similarità genetico-molecolare si associ quella epidemiologica: stessa area di provenienza (la Cina, stavolta centrale, città di Wuhan, provincia dell’Hubei); stessa partenza in sordina, tra esordio subdolo del contagio e cautele sconfinanti in censure (i primi casi forse a ottobre 2019); stessa modalità di innesco, anche se il mercato del pesce di Wuhan — dov’erano esposti animali vivi, tra cui fauna selvatica e pipistrelli — sembra ora un passaggio secondario.

 

 

Modificato da Dodicicilindri
  • Mi Piace 1
  • Adoro! 1
  • Grazie! 1

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

Link al commento
Condividi su altri Social

4 minuti fa, TonyH scrive:

 

Nel passato mangiavano spesso poco....e non erano molto felici della cosa.

 

E lo facevano mica per etica. Tant'è che la gotta nel ceto abbiente era un problema ben diffuso.

 

vero, ma fino agli anni 50, prima dell'arrivo degli allevamenti intensivi, anche la borghesia mangiava carne una volta a settimana

 

e adesso sappiamo che l'alimentazione dei ricchi fino all'800, ricca di carni, selvaggina e dolci era quanto di peggio si potesse pensare

 

anche la pasta ad esempio, era un cibo soprattutto per le città, e specie al sud, perché si poteva conservare essiccata anche col caldo, ma nelle campagne si mangiavano minestroni e zuppe quasi solo con verdure visto che le avevano

 

io nel tempo ho parlato con persone che allora avevano 80 anni e che oggi non ci sono piú (oggi ne avrebbero magari cento..) e dicevano questo, verdure e poca carne

 

mi nonno poi ha scelto di smettere quasi del tutto di mangiare carne negli anni 70, eppure se la poteva comprare

 

 

Link al commento
Condividi su altri Social

16 minuti fa, shadow_line scrive:

anche la pasta ad esempio, era un cibo soprattutto per le città, e specie al sud, perché si poteva conservare essiccata anche col caldo, ma nelle campagne si mangiavano minestroni e zuppe quasi solo con verdure visto che le avevano

 

Minestroni e zuppe erano già campagne "ricche" e se avevi un terreno tuo.

 

Gli altri patate e polenta. Condite con aceto, fagiolo e UNA acciuga (comune).

 

Abbiamo un'idea oramai troppo edulcorata di come fosse la vita nella campagne un secolo fa....(risposta, nammerda)

Modificato da TonyH
  • Mi Piace 5
  • Grazie! 1

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

A proposito di acciughe, mia nonna, originaria del Bellunese, mi raccontava sempre come essendo in 8 tra fratelli e sorelle, potevano permettersi solo di insaporire la polenta strofinandoci sopra un'aringa affumicata.

 

Tornando in topic, posso confermare che moltissimo di quello che e' avvenuto in Cina non e' filtrato in Europa. Una nostra collega cinese con parte della famiglia a Whuan, ci raccontava di come mettevano sigilli alle porte dei condomini per vedere chi uscisse di casa. Ho anche dubbi sul fatto che lei ci abbia raccontato tutto..

Link al commento
Condividi su altri Social

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.