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Coronavirus, come ha cambiato le abitudini dell'Autoparerista


Damynavy
Messaggio aggiunto da J-Gian


 

Discussione da compagnia

⬇️⬇️⬇️

NO POLEMICHE

 qui dentro... grazie!  ;-)

 

 

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2 ore fa, jameson scrive:

 ...quando chi ha un minimo di pensiero critico capisce che la cosa da fare è semplicemente controllare totalmente le frontiere e mettere in quarantena obbligatoria chiunque rientri dall'estero fino a un tampone negativo. Invece a chi rientrava dalla Romania non facevano nessun test, cosa che a me sembra inconcepibile. Lo stesso per chi rientra dalle vacanze in posti a rischio infezione. Già non capisco come si faccia ad andare in vacanza in posti a rischio infezione, e va be', ma ancora meno capisco come li si possa lasciare andare in giro senza il minimo controllo...

 

Senza nulla contro chi ha scritto il messaggio ma non sono assolutamente d'accordo.

I casi li abbiamo già in casa mica sono solo all'estero.

Come si definisce un Paese "a rischio contagio", in maniera seria, non come fatto a caso nelle ultime settimane? Chiudere o imporre la quarantena a tutti quelli che provengono dall'estero vuol dire "respingere" anche i turisti stranieri, siamo proprio sicuri che abbia senso?

 

Sempre parlando di rientro dall'estero posto la mia esperienza: la scorsa settimana eravamo in vacanza alle Canarie (*). Quando da mercoledì abbiamo iniziato a leggere di probabili controlli/quarantena per chi rientrava dalla Spagna ci siamo subito attivati per fare il tampone prima di tornare, ne io ne la mia compagna potevamo rimanere a casa in quarantena dovendo rientrare a lavoro ieri, lunedì.

Troviamo uno studio medico privato che, ovviamente pagando, è qualificato per test covid nella zona dove soggiornavamo. Test sierologico fatto venerdì mattina, risultati entrambe negativi, tutto ok.

Domenica verso le 11 prendiamo il volo per il rientro a Bergamo Orio. Volo abbastanza pieno, tutti italiani, all'imbarco nessuno ci chiede nulla (pensiamo, ci sta, controlleranno all'arrivo, giustamente). Arrivati a Bergamo si passa in fila sotto il termoscannner (mi spiace dirlo, ma senza particolare attenzione degli addetti, ma va bè) , come ormai si fa da mesi e ci consegnano un foglio stampato con scritto che deve essere il singolo a contattare la propria asl e mettersi in quarantena provvisoria dopo l'uscita dall'aeroporto. Nessuno che controlli se qualcuno ha già effettuato il test prima di partire, nessuno che controlli chi esce dall'aeroporto, nulla di nulla!

Chiunque avrebbe potuto uscire ed andare immediatamente nel centro commerciale li davanti, su un taxi, su un autobus, ecc.

Quanti si siano "autodenuciati (😏)" e messi in quarantena non è dato saperlo, se non dico a nessuno che sono stato in Spagna chi è che mi chiede qualcosa??

 

Per finire questa breve storia di totale cialtronaggine di chi ci governa: tornado a casa abbiamo provato a chiamare i numeri indicati per chi tornava dai Paesi attualmente "incriminati". Iniziamo bene, il numero verde da contattare per informazioni riguardo questi specifici casi è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 (come diavolo è possibile pensare un servizio del genere??).

Secondo numero generale dell'asl relativa al Piemonte (dove abitiamo), risponde una "poveretta", molto gentile, ma che non sapeva cosa dirci di preciso e ci confessa che risponde lei perchè deve dare reperibilità al numero in questo weekend ma in realtà non è la sua compentenza e ci consiglia di chiamare la asl della nostra zona di residenza. Chiamiamo, risponde la guardia medica della nostra zona, l'addetto al telefono non sa bene cosa bisogna fare e ci passa il medico di turno, il medico inizialmente non sapeva che la Spagna fosse tra le nazioni a rischio (o forse non aveva capito), ma in realtà ci dice stupito che eravamo i primi a chiamare per dire di avere già fatto il test e, con non poca incertezza, ci dice che in ogni caso essendo il test negativo non dobbiamo fare quarantena o altro.

Nulla contro i dipendenti dell'asl, tutti molto gentili e disponibili, che sicuramente si sono trovati a gestire la cosa senza avere nessuna informazione o formazione, ma diamine come si può gestire quella che continuano a chiamare un'emergenza sanitaria in questo modo??

 

Per concludere davvero pensate che chiudere le frontiere, a caso, abbia senso?

Come si fa a definire a rischio tutta la Spagna, ad esempio, quando noi eravamo alle Canarie in zone a dir poco isolate, che dall'inizio della pandemia hanno avuto quasi zero casi (chiunque abbia avuto la fortuna di andarci può confermare che tolte due tre zone particolarmente turistiche il resto delle isole sono zone desertiche o quasi scarsamente abitate)?

 

(*) preciso che siamo andati li perchè avevamo un volo prenotato da gennaio per altra destinazione, successivamente annulato a fine giugno. Il rimborso non era previsto (o comunque solo parziale e senza certezza di quando essere rimborsati), il cambio con una destinazione italiana neanche.

Unica possibilità cambio entro il 31 agosto per altra destinazione europea o cambio con data successiva al 31 agosto pagando supplemento (superiore al costo del biglietto stesso) o rimanere a casa rimettendoci tutta la cifra.

Questo prima che salti fuori qualche leone da tastiera, come sui social, ad insultare tutti quelli in vacanza perchè lui è rimasto a casa 🙄

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20 minuti fa, M/M scrive:

 

Senza nulla contro chi ha scritto il messaggio ma non sono assolutamente d'accordo.

I casi li abbiamo già in casa mica sono solo all'estero.

Come si definisce un Paese "a rischio contagio", in maniera seria, non come fatto a caso nelle ultime settimane? Chiudere o imporre la quarantena a tutti quelli che provengono dall'estero vuol dire "respingere" anche i turisti stranieri, siamo proprio sicuri che abbia senso?

 

Sempre parlando di rientro dall'estero posto la mia esperienza: la scorsa settimana eravamo in vacanza alle Canarie (*). Quando da mercoledì abbiamo iniziato a leggere di probabili controlli/quarantena per chi rientrava dalla Spagna ci siamo subito attivati per fare il tampone prima di tornare, ne io ne la mia compagna potevamo rimanere a casa in quarantena dovendo rientrare a lavoro ieri, lunedì.

Troviamo uno studio medico privato che, ovviamente pagando, è qualificato per test covid nella zona dove soggiornavamo. Test sierologico fatto venerdì mattina, risultati entrambe negativi, tutto ok.

Domenica verso le 11 prendiamo il volo per il rientro a Bergamo Orio. Volo abbastanza pieno, tutti italiani, all'imbarco nessuno ci chiede nulla (pensiamo, ci sta, controlleranno all'arrivo, giustamente). Arrivati a Bergamo si passa in fila sotto il termoscannner (mi spiace dirlo, ma senza particolare attenzione degli addetti, ma va bè) , come ormai si fa da mesi e ci consegnano un foglio stampato con scritto che deve essere il singolo a contattare la propria asl e mettersi in quarantena provvisoria dopo l'uscita dall'aeroporto. Nessuno che controlli se qualcuno ha già effettuato il test prima di partire, nessuno che controlli chi esce dall'aeroporto, nulla di nulla!

Chiunque avrebbe potuto uscire ed andare immediatamente nel centro commerciale li davanti, su un taxi, su un autobus, ecc.

Quanti si siano "autodenuciati (😏)" e messi in quarantena non è dato saperlo, se non dico a nessuno che sono stato in Spagna chi è che mi chiede qualcosa??

 

Per finire questa breve storia di totale cialtronaggine di chi ci governa: tornado a casa abbiamo provato a chiamare i numeri indicati per chi tornava dai Paesi attualmente "incriminati". Iniziamo bene, il numero verde da contattare per informazioni riguardo questi specifici casi è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 (come diavolo è possibile pensare un servizio del genere??).

Secondo numero generale dell'asl relativa al Piemonte (dove abitiamo), risponde una "poveretta", molto gentile, ma che non sapeva cosa dirci di preciso e ci confessa che risponde lei perchè deve dare reperibilità al numero in questo weekend ma in realtà non è la sua compentenza e ci consiglia di chiamare la asl della nostra zona di residenza. Chiamiamo, risponde la guardia medica della nostra zona, l'addetto al telefono non sa bene cosa bisogna fare e ci passa il medico di turno, il medico inizialmente non sapeva che la Spagna fosse tra le nazioni a rischio (o forse non aveva capito), ma in realtà ci dice stupito che eravamo i primi a chiamare per dire di avere già fatto il test e, con non poca incertezza, ci dice che in ogni caso essendo il test negativo non dobbiamo fare quarantena o altro.

Nulla contro i dipendenti dell'asl, tutti molto gentili e disponibili, che sicuramente si sono trovati a gestire la cosa senza avere nessuna informazione o formazione, ma diamine come si può gestire quella che continuano a chiamare un'emergenza sanitaria in questo modo??

 

Per concludere davvero pensate che chiudere le frontiere, a caso, abbia senso?

Come si fa a definire a rischio tutta la Spagna, ad esempio, quando noi eravamo alle Canarie in zone a dir poco isolate, che dall'inizio della pandemia hanno avuto quasi zero casi (chiunque abbia avuto la fortuna di andarci può confermare che tolte due tre zone particolarmente turistiche il resto delle isole sono zone desertiche o quasi scarsamente abitate)?

 

(*) preciso che siamo andati li perchè avevamo un volo prenotato da gennaio per altra destinazione, successivamente annulato a fine giugno. Il rimborso non era previsto (o comunque solo parziale e senza certezza di quando essere rimborsati), il cambio con una destinazione italiana neanche.

Unica possibilità cambio entro il 31 agosto per altra destinazione europea o cambio con data successiva al 31 agosto pagando supplemento (superiore al costo del biglietto stesso) o rimanere a casa rimettendoci tutta la cifra.

Questo prima che salti fuori qualche leone da tastiera, come sui social, ad insultare tutti quelli in vacanza perchè lui è rimasto a casa 🙄

Che ci siano ampie dimostrazioni di cialtronaggine da parte delle autorità competenti è innegabile.

Che il virus lo abbiamo in casa è vero a metà. I casi interni si erano praticamente azzerati con l'eccezione di qualche focolaio, e i paesi intorno a noi stanno tutti messi peggio di noi. Pertanto, non potendo sapere con certezza da dove viene chiunque sia stato all'estero, non vedo altra soluzione pratica che testare tutti uno per uno.

Ovviamente non dico che sia facile farlo, ma neanche ci provano a farlo.

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On 15/8/2020 at 18:32, Damynavy scrive:

Io, questo anno, non farò vacanze.

Mia moglie ha detto: restiamo a casa!

 

Quanti di voi "eviteranno" per prudenza?

 

Noi abbiamo deciso di rinunciare a muoverci in questo periodo di calca assurda, costellato oltretutto da troppe leggerezze in giro.

 

Tra l'altro, i prezzi di soggiorno delle località più vicine, sono salatissimi. E per una vacanza mediocre, il gioco non vale la candela: restiamo qui e ci godiamo il relax di una città decisamente meno affollata ;) 

 

C'era mezza idea di fare una settimana a metà settembre, nella casa della mia ragazza in un paesino del Salento: lì saremmo in semi isolamento, lontani da altri contatti. Tuttavia, anche quest'idea sta tramontando, perché temiamo che l'evoluzione della situazione porterà a potenziali chiusure tra regioni, o necessità di tamponi/isolamento. E tutto ciò, in ottica lavorativa, potrebbe costituire un problema non di poco conto.

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1 hour ago, Ario_ said:

 

Poi, vogliamo chiuderle? Va bene, la prudenza non è mai troppa. Rimborsi?

 

rimborsi di cosa, scusa?

è un'emergenza e quel settore è ad alto rischio. punto.
per tutto il resto ci sono gli aiuti temporanei ai lavoratori.


tra l'altro, qualcuno ha visto buona volontà o proposte alternative? io ho visto solo foto di gente che se ne sbatte e dichiarazioni apocalittiche di gestori che accusano il governo delle peggiori nefandezze, o addirittura proclami alla "resistenza" contro le mascherine... questo è il livello.

sono in grado di adattarsi e fare come bar ristoranti supermercati? no? allora si chiude.

 

1 hour ago, Ario_ said:

 

Quanto alle decisioni a caso, mi riferisco a MOLTE decisioni prese dall'inizio della pandemia ad ora. Quella di perseguitare i runner, quella di impedire di andare in Chiesa fuori dall'orario delle messe, quella di riaprire le librerie (???), quella di poter uscire col cane sì e coi bambini no, quella di rimborsare gli esercenti con 600€ random, i vari bonus, la mancanza di un piano generale, la prosecuzione dello stato di emergenza da agosto al 15 settembre detto il 28 luglio (ma tutte le proroghe sono state lanciate gli ultimi giorni impedendo qualunque pianificazione), la deroga alla Costituzione a suon di DPCM. E potrei proseguire.

Perché va bene che siamo tutti allenatori e tutti presidenti del consiglio, ma non ditemi che non si poteva tirar fuori niente di meglio con un po' di buonsenso (appunto).

 

la "deroga" alla costituzione è un concetto giuridicamente impossibile. se vuoi dire che ci sono leggi o decreti che secondo te hanno violato la costituzione puoi denunciarle.

cerchiamo di non fare sensazionalismo.

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  • 1 mese fa...
17 minuti fa, v13 scrive:

 

beh, non esageriamo...

 

in Francia ieri 13.000 nuovi contagi.

significa che il tracciamento ormai serve solo più a fare statistica e che il paese subisce l'epidemia passivamente e va lanciato verso il lockdown, ormai piccoli aggiustamenti alle misure anti-covid non servono più a nulla con quei numeri, solo interventi drastici possono sortire effetti.

 

Spagna in quanto a contagi non si capisce bene, passano da 3 giorni a 10.000 a 3 giorni a 5.000, i contagi non possono dimezzarsi da un giorno all'altro se si tratta di numeri così alti.

Quello che è sicuro è che hanno 1.300 persone in terapia intensiva.

 

 

  • Grazie! 1
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Ricordiamoci che stiamo avendo questi numeri con ancora temperature miti, che consentono la maggior parte delle interazioni nel tempo libero all'aperto.

 

Ora che arriverà l'inverno e ci si trasferirà in locali al chiuso e climatizzati...andremo dritti dritti verso un nuovo picco di malati con sintomi gravi.

  • Perplesso... 1

- '10 Alfa Romeo MiTo 1.4 TB MultiAir 135 cv Distinctive Premium Pack (dal 2017)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

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