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La qualità dell'aria a seguito delle restrizioni per coronavirus


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A seguito delle restrizioni alla circolazione delle persone, introdotte a partire dal 09/03/2020 per il contenimento del virus Codvi-19, anche il numero di veicoli in circolazione è sensibilmente sceso.

 

Secondo la "logica dell'amministratore locale tipo", la riduzione del traffico veicolare, assieme alla chiusura di molte attività, avrebbe dovuto ripercuotersi positivamente sulla qualità dell'aria delle città.


 

 

Il miglioramento della qualità dell'aria effettivamente sembrava esserci stato, almeno nel milanese, precedentemente al 15/03/20:  

Cita

Poche auto. Poco traffico. E a Milano si respira a pieni polmoni. Nella giornata di domenica 15 marzo le centraline dell'Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili entro i limiti (fissati a 50 microgrammi per metro cubo), la media di Pm10 calcolata all'ombra della Madonnina è stata di 22.9 µg/m³. [...]
ARTICOLO COMPLETO: Milano ferma per il Coronavirus e la qualità dell'aria migliora: in città si respira "aria di montagna"

 

Lo scenario però presto è cambiato nelle giornate del 17 e 18 marzo 2020: 

Cita

Milano torna a fare i conti con lo smog. Nella giornata di martedì 17 marzo le centraline dell'Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili pari a 41.1 µg/m³, un valore entro i limiti ma vicino alla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo.  [...]
ARTICOLO COMPLETO: Milano, terminato "l'effetto Coronavirus": crescono le concentrazioni di smog nell'aria
 

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Cresce lo smog a Milano. Nella giornata di mercoledì 18 marzo le centraline dell'Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili oltre i limiti (fissati a 50 microgrammi per metro cubo), la media di Pm10 calcolata all'ombra della Madonnina è stata di 50.1 µg/m³. [...]
ARTICOLO COMPLETO: Terminato ufficialmente "l'effetto Coronavirus", smog oltre la soglia in città: ecco i dati 

 

 

Cos'è successo?

Iniziale "merito" delle particolari condizioni meteorologiche? Successivo contributo dei riscaldamenti domestici, a veicoli fermi?
Sono le ipotesi che faremmo un po' tutti, ma ARPA Lombardia giustamente frena, suggerendo la necessità di approfondimenti:

Cita

[...] Qualunque valutazione così svolta sarebbe solo di tipo qualitativo e superficiale, e non, invece, di natura quantitativa e approfondita come invece si potrà fare, con i tempi dovuti, al termine di questo periodo che continuiamo a sperare sia più breve possibile. [...]
ARTICOLO COMPLETO: ARPA Lombardia - QUALITÀ DELL’ARIA E CORONAVIRUS, PRESTO PER TRARRE CONCLUSIONI

 

 

 

Si sbilancia un po' di più ARPA Veneto, evidenziando come il meteo sia il principale attore nel ristagno o nella dispersione degli inquinanti. E che il gran numero delle persone chiuse in casa durante il periodo di restrizioni 08/03-13/03/20, potrebbe aver inciso attraverso l'utilizzo dei riscaldamenti domestici. A far eco alle ipotesi, si è riscontrato che proprio in quei giorni, la qualità dell'aria in Veneto è stata decisamente pessima.

Un estratto:

Cita

(AAV) Padova, 16.3.2020 - Come mai la riduzione del traffico per l'emergenza Covid non ha drasticamente ridotto le polveri? Nonostante anche il bollettino Arpav di oggi attesti allerta zero in tutta la regione, molti hanno osservato che in questi ultimi giorni le centraline Arpav non hanno rilevato valori bassissimi di inquinamento da polveri. “Il motivo principale – spiega Luca Marchesi, direttore generale dell’Agenzia veneta – è la stretta correlazione fra polveri e meteo. Quest'ultimo è comunque e sempre nel breve termine il fattore determinante e prevale rispetto agli altri fattori emissivi.

 

In questo periodo ad una settimana, a fine febbraio, di vento e pioggia che ha abbassato i livelli, ne è seguita una di grande stabilità atmosferica. Inoltre più persone a casa significa più riscaldamento acceso. La notizia positiva è che in primavera le condizioni meteo sono favorevoli alla dispersione degli inquinanti e quindi nel prossimo periodo l'aria dovrebbe migliorare”. [...]

[...] Dal 8 al 13 marzo, nel pieno delle misure restrittive, si sono avuti alcuni giorni di parziale stagnazione degli inquinanti e in tutta la regione si è registrato un trend di accumulo con aumento dei livelli di PM10 fino a concentrazioni oltre il limite giornaliero. Venerdì 13 marzo si sono registrate le concentrazioni più alte, quando hanno superato il valore limite l’80% delle centraline della rete, con massimi vicini ai 100 µg/m3. L’arrivo di un’ulteriore instabilità nella giornata di sabato, molto ventosa, ha riportato i livelli di polveri significativamente al di sotto del limite, con livelli odierni sostanzialmente inferiori a 20 µg/m3.

ARTICOLO COMPLETO: ARPAV - INQUINAMENTO DELL'ARIA IN VENETO. PERCHE' LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO PER L’EMERGENZA COVID NON INCIDE SULLE POLVERI

 

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Beh, sembrerebbe che riscaldamento e vento facciano il 95% delle condizioni di smog

...ma mercoledì son stato a riprendere la mamma al Gemelli (10gg di analisi non correlate al Covid19) e nei 70km percorsi a finestrino mezzo aperto, a "nasometro", l'aria per la Capitale è decisamente migliore (imparagonabile al consueto). Testimoniato anche dal fatto che se un diesel ti precede sulla strada ineditamente scorrevole, l'olfatto lo scorge anche a 30m di distanza

....ma che dico 30m ...anche 100m

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27 minuti fa, MaxKTMp3 scrive:

Beh, sembrerebbe che riscaldamento e vento facciano il 95% delle condizioni di smog

...ma mercoledì son stato a riprendere la mamma al Gemelli (10gg di analisi non correlate al Covid19) e nei 70km percorsi a finestrino mezzo aperto, a "nasometro", l'aria per la Capitale è decisamente migliore (imparagonabile al consueto). Testimoniato anche dal fatto che se un diesel ti precede sulla strada ineditamente scorrevole, l'olfatto lo scorge anche a 30m di distanza

....ma che dico 30m ...anche 100m

Però l'odore che senti è legato alla presenza di zolfo (seppure in quantità minime).

La maggior parte degli inquinanti è inodore, il "nasometro" non è sempre un buon parametro.

Diciamo che un diesel euro 6 non modificato e con tutti i dispositivi anti-inquinamento in ordine inquina pochissimo, il problema è che in Italia sono troppi quelli che lo modificano.

Modificato da AlexMi
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1 ora fa, Damynavy scrive:

Attenzione, che un position paper come quello che teorizza una correlazione tra inquinamento e diffusione del virus  "non è uno studio scientifico – non come inteso solitamente sui media – bensì un saggio, dove gli autori esprimono una opinione, o “presa di posizione” – come suggerisce il termine – basata in questo caso, su dati e pubblicazioni scientifiche precedenti, ma non pretende di dimostrare con certezza un collegamento causale."

https://www.open.online/2020/03/19/coronavirus-lo-smog-puo-favorire-lepidemia-col-contagio-a-grandi-distanze-non-e-dimostrato-ma-non-aiuta-certo-i-pazienti/

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Diciamo che è opinione diffusa che "a naso" l'aria sia sensibilmente migliore (mia compresa).. ma le rilevazioni strumentali dicono altro ?

Possiamo dire che il traffico sia quantomeno dimezzato? Parlo di Nord Italia

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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La mattina quanto apro le finestre per cambiare l'aria (verso le 05/06) sento molto di più le esalazioni delle caldaie e stufe a pellet rispetto a dicembre e gennaio...

 

Uno dei miei vicini ne ha bancali interi in garage e voleva deviare verso altri abitanti del "condominio" le ispezioni dei VVFF  per la verifica della presenza di materiali infiammabili nelle rimesse... :manganello:

Modificato da ISO-8707
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2 ore fa, Motron scrive:

Possiamo dire che il traffico sia quantomeno dimezzato? Parlo di Nord Italia

 

Anche più che dimezzato.

Attraversare mezza Torino in 8 minuti alle 9 di mattina manco a ferragosto.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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