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Automotive La Francia lancia un piano di aiuti da oltre 8 miliardi ..


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La Francia ha ufficialmente lanciato un programma per sostenere e rilanciare l'intero settore automobilistico nazionale.

 

Il piano, in parte anticipato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, è stato svelato nei dettagli dal presidente Emmanuel Macron nel corso di una visita a un impianto del produttore di componentistica Valeo ed è destinato ad aiutare un comparto messo a dura prova dalle conseguenze della pandemia del coronavirus e dal crollo della domanda (le immatricolazioni sono scese di oltre il 70% a marzo e di quasi il 90% ad aprile). Le misure hanno un valore complessivo superiore agli 8 miliardi di euro. "L'industria automobilistica globale sta attraversando una profonda crisi da diversi mesi: stiamo assistendo - ha spiegato Macron - a un rallentamento delle attività già dalla fine del 2019 e il settore sta subendo importanti trasformazioni". Ora è apparso un "terzo fenomeno: la crisi sanitaria, che ha provocato un brusco arresto del settore, con un calo delle attività in media dell'80%, è senza precedenti".

 

Focus sulle elettriche. Macron, che ha quasi interamente dedicato la giornata al mondo dell'auto (in mattinata ha incontrato il presidente della Renault, Jean-Dominique Senard, per discutere dell'imminente piano industriale della Casa della Losanga), ha in particolare rivelato i dettagli di una strategia volta a rafforzare la competitività di un settore che dà lavoro a oltre 1,2 milioni di francesi e ad aumentare le produzioni, soprattutto, di veicoli a basse emissioni. L'obiettivo di Macron è di trasformare la Francia in un importante hub per l'assemblaggio di auto elettriche o ibride spingendone i relativi volumi, nel giro di cinque anni, fino ad almeno 1 milione di unità. "Vogliamo fare della Francia il primo paese europeo per produzione di veicoli puliti", ha sottolineato il presidente francese.

Incentivi dal'1 giugno. Ulteriori misure riguardano la domanda di prodotto, con un vasto programma di incentivi rivolto anche a smaltire uno stock di veicoli invenduti arrivato ad almeno 400 mila unità: le agevolazioni all'acquisto di auto elettriche saranno aumentate da 6 mila euro a un massimo di 7 mila (5 mila per aziende e professionisti); saranno varati sussidi tra 2 mila e 4 mila euro per la rottamazione di veicoli diesel e benzina o per l'istallazione di tecnologie per la riduzione di consumi ed emissioni (potranno accedervi oltre il 70% dei veicoli in circolazione); saranno poi introdotti bonus da 2 mila euro per le ibride plug-in. L'erogazione di incentivi e bonus partirà immediatamente: dall'1 giugno i fondi saranno disponibili per i primi 200 mila veicoli invenduti. 

Le altre misure. Inoltre, per favorire la transizione verso l'elettrico sarà finanziata una campagna che acceleri la realizzazione di 100 mila stazioni per la ricarica entro il 2021, con un anno di anticipo rispetto alle precedenti strategie. Macron ha anche annunciato una serie di misure per sostenere la modernizzazione degli impianti industriali: sono previste sovvenzioni dirette alla Pmi, un fondo di investimento pubblico-privato da 600 milioni di euro (400 milioni stanziati dallo Stato) dedicato alla digitalizzazione e alla transizione energetica del settore, un ampliamento delle dotazioni dei programmi rivolti all'innovazione e alla ricerca e una modifica dell'imposizione fiscale sulle elettriche e le ibride plug-in con il taglio dell'Iva, oggi al 20%. 

Le contropartite. In cambio del sostegno, come indicato nei giorni scorsi da diversi ministri, a partire da Le Maire, gli operatori del settore dovranno trasferire in Francia le attività di produzione e ricerca su batterie, motori elettrici, celle a combustibile e tecnologie  per la guida autonoma. A tal proposito, Macron ha rivelato l'adesione della Renault al consorzio formato dalla PSA e dalla Saft della compagnia petrolifera Total, che ha in progetto di avviare l'assemblaggio di accumulatori sul territorio nazionale, probabilmente a Douvrin, dipartimento settentrionale del Pas-de-Calais. I due produttori automobilistici nazionali si sono inoltre impegnati ad aumentare la produzione di veicoli elettrici in Francia con la localizzazione di piattaforme dedicate in vari stabilimenti: la PSA punta a produrne 450 mila e la Renault a triplicare i suoi attuali volumi entro il 2022. A tal proposito, Macron ha sottolineato come il piano di rilancio del settore sia da considerare "storico" perché prevede un "patto tra Stato, produttori e lavoratori" e un "forte impegno dei due costruttori francesi, Psa e Renault, a rilocalizzare in Francia alcune produzioni a valore aggiunto", a partire dai veicoli elettrici.

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