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shadow_line

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come promesso iniziamo l'analisi tecnica delle nuove barche della coppa america

 

in ordine di apparizione (e varo) oggi la barca americana, domani quella inglese e lunedí luna rossa, in seguito faremo anche delle considerazioni tecniche generali su come funzionano queste barche, visto che finora niente di simile era stato visto navigare e "volare" sull'acqua

 

ecco quindi la prima barca 2.0 varata ad auckland, nuova zelanda, ė la barca del new york yacht club e si chiama patriot, e va a sostituire la precedente che era defiant

 

un po' di foto...

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questa é la prima barca, appunto Defiant, (american magic é il nome della squadra, del "syndicate" come dicono in inglese) all'inizio sembrava la meno evoluta, un po' "sfigata" rispetto alle barche avversarie, cosa notiamo: una strana prua appuntita, i foil laterali molto semplici, quasi elementari, un pozzetto per l'equipaggio che sembra fatto "tanto per.."

 

un boma (la "trave" alla base della randa) fin troppo classico, insomma una barca realizzata come per dire non ne sappiamo ancora niente di questi aggeggi, facciamone uno piú o meno e poi vediamo:

 

 

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ed ecco invece la seconda barca, varata da poco appunto ad auckland, anche con il colore scuro e foto a volte in controluce vediamo questa volta una barca molto diversa, molto piú evoluta

 

la cosa piú importante é la sparizione del fono piatto (ne parleremo ancora perché questa é una caratteristica decisiva), la prua non piú "conica" torna ad avere un tipico "dritto di prora" proprio per la presenza al di sotto, di una vera e propria chiglia a V, e anche dalla "stellatura" come si dice, pronunciata a vedere la foto della barca ancora sullo scalo

 

i foil sono diventati estremamente complicati, anche qst é un elemento decisivo, perché si é visto che con velocità intorno ai 50 nodi (oltre 90 kmh) il fenomeno idrodinamico della cavitazione diventa difficile da gestire, e i foil perdono portanza:

 

 

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video di american magic e il varo di Patriot, poi faremo altre considerazioni:

 

 

Modificato da shadow_line
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1 ora fa, shadow_line scrive:

questa é la prima barca, appunto Defiant, (american magic é il nome della squadra, del "syndicate" come dicono in inglese) all'inizio sembrava la meno evoluta, un po' "sfigata" rispetto alle barche avversarie, cosa notiamo: una strana prua appuntita, i foil laterali molto semplici, quasi elementari, un pozzetto per l'equipaggio che sembra fatto "tanto per.."

 

un boma (la "trave" alla base della randa) fin troppo classico, insomma una barca realizzata come per dire non ne sappiamo ancora niente di questi aggeggi, facciamone uno piú o meno e poi vediamo:

 

 

yysw282190.jpg

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Sponsor principale Airbus...

Questi "hanno cannato alla grande".😂

Volare sull'acqua?

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allora, analisi-sintesi-tesi: cosa impariamo da queste immagini?

 

che all'inizio del progetto di queste nuove barche erano stati messi sul piatto due concetti tecnicamente opposti:

1) carena con fondo piatto perché in velocità aumenta l'effetto superficie (che é il contrario dell'effetto suolo delle auto, quindi crea portanza e non deportanza)

2) carena a V con chiglia lunga, perché simile a quella dei motoscafi plananti, quindi se si perde portanza e lo scafo entra in acqua, la chiglia a V lo farà risollevare fuori dall'acqua in meno tempo!

 

ebbene, ora sappiamo, e lo vedremo ancora meglio domani con la barca inglese, che la seconda idea attualmente é considerata migliore dai progettisti, e quindi adesso abbiamo un tassello importante che andrà a comporre il futuro standard progettuale di qst barche

 

per la prima volta direi ok cosí, domani con la barca inglese vedremo anche altri e nuovi aspetti tecnici

Adesso, Damynavy scrive:

 

Sponsor principale Airbus...

Questi "hanno cannato alla grande".😂

Volare sull'acqua?

 

 

😄 cercano di riciclarsi perché al momento sono rimasti pochi dei loro aerei a volare "in aria" 

 

🚣🏊🏄🛀🧜 !!!

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ecco dunque la seconda barca 2.0 in ordine di presentazione e varo: si tratta di Britannia 2 di Ineos Team Uk, che rappresenta il Royal Yacht Squadron Racing inglese

 

questa é gente che ha dietro tutta la tecnologia inglese, i finanziamenti di Ineos, quello che ha fatto ache il 4×4 greandier, ci ha lavorato anche adrian newey di red bull F1

 

ad ogni modo, la prima barca varata é stata definita da tutti "strana" ugly, a pig ecc...

 

uno scafo largo e squadrato con due murate laterali alte come protezione aerodinamica per l'equipaggio e una prua piú bassa per cui ne risultava una strana forma concava nell'insieme

 

carena larga e piatta, appena un po' arrotondata ma di fatto piattissima per l'effetto superficie di cui già dicevo, americani e inglesi hanno puntato subito su queste carene piatte, poi vedremo, si sono del tutto ricreduti

 

già nella primavera infatti sulla carena di britannia spunta una specie di chiglia laminare e allungata, é l'inizio di quello che sarà un profondo cambiamento progettuale per la seconda barca...

 

 

vediamo qlc immagine di Britannia 1:

 

nella vista frontale vediamo appunto la carena piatta, le murate laterali, la prua piú bassa al centro

 

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Modificato da shadow_line
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ma ecco che dopo i primi test in acqua spunta la "pinna" sotto la carena..

 

 

 

 

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mettiamo comunque anche due immagini in navigazione per far vedere le diverse superfici veliche a disposizione sul triangolo di prua a seconda delle condizioni del vento, qst vale per ogni tipo di barca:

 

la vela di prua "piccola" é un generico fiocco a bassa sovrapposizione, poi puó essere un genoa, un olimpico ecc..

 

la vela grande é un "code" e puó essere code zero, code1 ecc.. i code si murano sul bompresso ovviamente

 

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pochi giorni fa ad auckland é stata quindi varata Britannia2, che gli inglesi per qlc motivo chiamano "Rita"

 

e qui, é cambiato tutto.. la pinna é diventata una vera struttura a chiglia lunga, c'é quasi piú chiglia che carena adesso... anche qui vediamo una notevole evoluzione dei foil, molto piú complessi con una forma ad Y per ridurre la possibilità di cavitazione

 

la poppa sembra il bordo d'uscita di un'ala e infatti nell'insieme lo scafo vuole avere proprio una funzione portante, spazi per l'equipaggio stretti e carenatissimi, ma é la "superpinna" centrale, detta anche skeg o bustle a fare di qst barca un progetto estremo, da una parte dovrebbe far planare e quindi uscire dall' acqua la barca il piú in fretta possibile, ma come aspetto negativo, quando lo scafo é in acqua sarà molto piú difficile virare e manovrare..

 

 

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