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Italvolt: una delle piu grandi gigafactory del mondo


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Da ilsole24ore

Batterie e auto elettriche, quattro miliardi per la la gigafactory italiana di Italvolt da migliaia di posti di lavoro

Pinifarina Architettura progetterà l’impianto e Comau metterà a punto le linee. Al via le selezioni per il sito che impiegherà 4.000 lavoratori e 10.000 con l'indotto

1' di lettura

Italvolt realizzerà la prima gigafactory in Italia, destinata a diventare al contempo la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione, con 300.000 metri quadrati previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh. 

Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. Il primo step del progetto prevede l'individuazione dell'area dove verrà costruito l'impianto, al termine dell'attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale. Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall'industria automotive, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell'Unione europea di 565 GWh, dietro solo alla Cina, con un fabbisogno previsto di 1.548 GWh[1].

Il gigaplant di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina. Comau, invece, leader nel campo dell'automazione industriale sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Inoltre, Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di ricerca e sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all'avanguardia nel settore della mobilità elettrica.

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Italvolt non l'ho mai sentita nominare.

Da una ricerca veloce mi risulterebbe che è stata fondata nel lontano gennaio 2021 e il suo fondatore è alla sua sedicesima esperienza lavorativa.

Speriamo bene , perchè sparano dei numeri che fanno paura anche a multinazionali

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https://italvolt.com/batterie-a-ioni-di-litio-per-veicoli-elettrici#

 

Cita

ITALVOLT REALIZZERÀ LA PRIMA GIGAFACTORY IN ITALIA

L’IMPIANTO DEDICATO ALLA PRODUZIONE E ALLO STOCCAGGIO DI BATTERIE A IONI DI LITIO PER VEICOLI ELETTRICI SARÀ UNO DEI PIÙ GRANDI AL MONDO

L’INVESTIMENTO PREVISTO È DI CIRCA 4 MILIARDI DI EURO

 

Milano - 15 Febbraio 2021

 

Italvolt, fondata e guidata da Lars Carlstrom, industriale pioniere nel settore automotive con oltre 30 anni di esperienza, già fondatore e azionista di Britishvolt, realizzerà la prima Gigafactory in Italia, destinata a diventare al contempo la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione, con 300.000 m2 previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh. Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la Gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia, per un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. 

Il primo step del progetto prevede l’individuazione dell’area dove verrà costruito l’impianto, al termine dell’attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale. Per la realizzazione di un progetto così sfidante, in termini di dimensioni e di sforzo ingegneristico, Lars Carlstrom ha scelto di puntare sull’Italia, Paese riconosciuto a livello globale per la sua capacità di eccellere nel campo dell’innovazione della ricerca tecnologica e per il ruolo di leadership che l’Italia storicamente ricopre all’interno dell’industria automotive a livello globale.

Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall’industria automotive, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell'Unione europea di 565 GWh, dietro solo alla Cina, con un fabbisogno previsto di 1.548 GWh1.

Il gigaplant di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico che ha da poco celebrato i sui 90 anni di attività e già operativa su progetti di simile portata. Con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale, Pininfarina intende progettare un impianto industriale di nuova generazione, intelligente e responsabile, applicando metodologie costruttive DFMA e aprendo l’edificio al suo contesto, al fine di integrarlo nelle dinamiche economiche e sociali del territorio.

Comau, leader mondiale nel campo dell’automazione industriale, con oltre 45 anni di esperienza e una forte specializzazione nei processi di elettrificazione, sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Inoltre Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di Ricerca e Sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all'avanguardia nel settore della mobilità elettrica.

Lars Carlstrom, CEO e fondatore di Italvolt, ha dichiarato: “Con il progetto della nostra Gigafactory, Italvolt vuole dare una risposta importante alla storica opportunità dell’industrializzazione green, che sta interessando in modo trasversale tutti i settori produttivi, con un impatto socio-economico che rappresenterà una svolta per l’economia globale.Un’opportunità, quella della “green transition” a livello industriale, che da sempre mi appassiona e attraverso il lancio di Italvolt questa passione diventerà una realtà. Credo fortemente che il nostro team di ingegneri e tecnici altamente qualificati potrà realizzare la produzione di batterie più ecologica non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è assicurare il futuro dell'industria automobilistica e garantire che la catena di approvvigionamento sia il più green possibile, dall'inizio alla fine. L'impatto socio-economico che la nuova industrializzazione verde porta con sé rappresenterà una svolta per il mondo”.

 

 

https://europe.autonews.com/automakers/startup-italvolt-plans-big-investment-italian-ev-battery-plant

 

Cita

Startup Italvolt plans big investment in Italian EV battery plant

 

Reuters

 

MILAN -- Electric vehicle battery startup Italvolt said it plans to invest 4 billion euros ($4.9 billion) to build a factory in Italy to meet growing demand for lithium-ion batteries from Europe's automotive industry.

The European Union is pushing to boost battery production on the continent to compete with China, currently home to around 80 percent of the world's lithium-ion cell manufacturing capacity, with the aim of being self-sufficient by 2025.

Italvolt said in a statement on Monday that the facility is expected to employ 4,000 people, and that the first stage of the project will be completed in 2024.

It did not give details of how it will finance the project, or when it plans to start production.

The company said that Stellantis' robotics unit Comau would be a supplier for the Italian facility.

Italvolt's sister start-up Britishvolt has said it plans to build a 2.6 billion pound ($3.6 billion) battery factory in England.

 

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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12 ore fa, Davialfa scrive:

....La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024. Il primo step del progetto prevede l'individuazione dell'area dove verrà costruito l'impianto, al termine dell'attività di due diligence attualmente in corso su alcuni siti selezionati a livello nazionale. ...

 

Le due diligence all'opera

 

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