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Esperienza elettrica: la mia Tesla Model 3 Long Range 2021


A.Masera
Messaggio aggiunto da J-Gian,

Per trattazioni generiche sull'auto elettrica: Il futuro dell'auto elettrica

 

Messaggi Raccomandati:

1 minuto fa, A.Masera scrive:

 

 

non fraintendete, al netto dei tempi e modalità di carica è una tecnologia superiore.

 

costi senza incentivi, durata del pacco batterie che vuol dire rottamazione* della macchina se ha problemi.

 

i vantaggi ci sono ,ma anche gli svantaggi.

 

*impatto ambientale  sullo smaltimento 3x una macchina normale.

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16 minuti fa, TonyH scrive:


Parcheggio gratis

Carburante detassato

Tassa di proprietà agevolata

Incentivi a 3 zeri all’acquisto.

 

Sono sempre curioso di sapere se senza questi vantaggi quanto appeal rimarrebbe, se dovessero giocare ad armi fiscali pari con le termiche.


Ovviamente nessuno.

 

Ma senza questi vantaggi le case automobilistiche non si sarebbero mosse, perché oltre agli elevati costi da affrontare c’è anche l’incertezza del ritorno economico, se poi nessuno le compra.

 

Tutti questi vantaggi dureranno finché non ci sarà produzione e diffusione su larga scala delle auto elettriche, poi la diminuzione dei prezzi di produzione permetterà al mercato di sostenersi da solo.

 

Mi stupisce però che questa cosa venga vista negativamente, quando invece si dovrebbe capire che in questo modo si permette alle case automobilistiche di produrre nuovi prodotti invece di inventarsi il modo di aggiornare vecchi prodotti sperando di venderli, ma anche di creare tutto un indotto che non può essere delocalizzato, con la creazione di posti di lavoro, per l’installazione di tutte le infrastrutture di ricarica, distribuzione e produzione di energia elettrica.

 

 

 

 

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15 minuti fa, Matteo B. scrive:

 

costi senza incentivi, durata del pacco batterie che vuol dire rottamazione* della macchina se ha problemi.

 

i vantaggi ci sono ,ma anche gli svantaggi.

 

*impatto ambientale  sullo smaltimento 3x una macchina normale.

 

il pacco batterie almeno con Tesla è garantito per almeno 8 anni con una perdita di efficienza non superiore al 7%, diversamente entro l'ottavo anno te le cambiano.

 

Il prezzo delle batterie negli ultimi 10 anni è crollato radicalmente e Stellantis stessa prevede un ulteriore abbattimento del 40% entro i prossimi 5 anni.

Siamo di fatto molto vicini ad avere un'auto elettrica ad un prezzo inferiore rispetto ad una controparte termica.

 

Battery prices have fallen 88 percent over the last decade | Ars Technica

Forex - The battery decade: How energy storage could revolutionize  industries in the next 10 years | Market Overview

 

Per quanto concerne lo smaltimento, esistono innumerevoli studi che dimostrano che in tutto il ciclo vitale l'impatto ambientale è comunque inferiore a una vettura termica e di fatto siamo agli albori di un nuovo sistema di mobilità e di conseguenza di nuove strategie e tecnologie di recupero.

 

The electric car explained in 5 questions | equiterre.org - For socially  and environmentally responsible choices

Electric cars emit less CO2 over their lifetime than diesels even when  powered with dirtiest electricity – study | Transport & Environment

 

Prepare for impact: E-mobility in the aftersales market - MSXI

T&E’s EV life cycle analysis LCA.pdf (transportenvironment.org)

Factcheck: How electric vehicles help to tackle climate change (carbonbrief.org)

Quanto è verde davvero l’elettromobilità? - e-hub: Tutto su mobilità, autonomia e sostenibilità

Veicoli elettrici: una scelta intelligente per l’ambiente — Agenzia europea dell'ambiente (europa.eu)

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44 minuti fa, Matteo B. scrive:

durata del pacco batterie che vuol dire rottamazione* della macchina se ha problemi.

 

Ma perché, se spacchi un motore a combustione che fai? al 90% la macchina la butti.

 

Modificato da TurboGimmo

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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No, mi dispiace, sono conti fatti ADESSO, con la mobilità elettrica  al 50% del parco circolante (ipoteticamente)  cambiano eccome. 

Devi mantenere la stessa % di rinnovabili attuale per tenere quei numeri, molti studi dicono che non è possibile, vanno usate le fossili e/o il nucleare.

 

la transizione è da fare (è utile) e si farà, sta fissa di correre creerà problemi invece.

 

 

3 minuti fa, TurboGimmo scrive:

 

Ma perché, se spacchi un motore a combustione che fai? al 90% la macchina la butti.

 

i motori non si "spaccano" praticamente più, piuttosto l'elettronica magari.

Modificato da Matteo B.
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52 minuti fa, xtom scrive:

 

ma anche di creare tutto un indotto che non può essere delocalizzato, con la creazione di posti di lavoro, per l’installazione di tutte le infrastrutture di ricarica, distribuzione e produzione di energia elettrica.

 

 

Non puoi prendere in considerazione solo il nuovo che verrà, ma anche il "vecchio" che se ne va.

Se prima si produceva e installava pompe rifornitrici per carburante, man mano si produrranno e installeranno colonnine elettriche, sostituendo e non creando nuovo lavoro. Saldo negativo considerando l'indotto che ruota attorno alle stazioni di servizio.

Stesso dicasi per la produzione di energia, dove si andrà a rinforzare e ampliare la produzione già esistente ........... non si sta partendo mica da un foglio bianco. Saldo negativo anche quì visto che tutto ciò che ruota attorno ai carburanti fossili subirà una vistosa contrazione (benzina o gasolio non esce già pronta da un pozzo artesiano ...)

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24 minuti fa, Matteo B. scrive:

No, mi dispiace, sono conti fatti ADESSO, con la mobilità elettrica  al 50% del parco circolante (ipoteticamente)  cambiano eccome. 

Devi mantenere la stessa % di rinnovabili attuale per tenere quei numeri, molti studi dicono che non è possibile, vanno usate le fossili e/o il nucleare.

 

la transizione è da fare (è utile) e si farà, sta fissa di correre creerà problemi invece.

 

 

i motori non si "spaccano" praticamente più, piuttosto l'elettronica magari.


non vedo quale sia il problema con il nucleare…

 

che non si spacchino più è tutto da vedere, dillo al mio amico che ha distrutto il suo BMW S.5 a causa di un difetto (conosciuto!!!) della cinghia che spaccandosi tira una frustrata da paura che spacca tutto ciò che incontra…

 

… O ai possessori di cambio di DSG Che si vedono presentare i conti anche da 13.000 €…

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2 minuti fa, Bosco scrive:

 

Non puoi prendere in considerazione solo il nuovo che verrà, ma anche il "vecchio" che se ne va.

Se prima si produceva e installava pompe rifornitrici per carburante, man mano si produrranno e installeranno colonnine elettriche, sostituendo e non creando nuovo lavoro. Saldo negativo considerando l'indotto che ruota attorno alle stazioni di servizio.

Stesso dicasi per la produzione di energia, dove si andrà a rinforzare e ampliare la produzione già esistente ........... non si sta partendo mica da un foglio bianco. Saldo negativo anche quì visto che tutto ciò che ruota attorno ai carburanti fossili subirà una vistosa contrazione (benzina o gasolio non esce già pronta da un pozzo artesiano ...)

 

Ti sei risposto da solo, già oggi ci sono più pompe di carburante del necessario in Italia, se per assurdo si dovessero sostituire tutte le pompe di benzina con altrettante colonnine ci sarebbe più lavoro di quanto non ce ne sia stato negli ultimi 50 anni nell'istallazione di pompe di carburante (al 90% sostituzione delle esistenti).

 

In realtà le colonnine sono molte di più e molto più capillari delle pompe dei carburanti che verranno molto lentamente dismesse, perché i veicoli a combustione rimarranno in vita ancora per molti anni, mentre una più rapida diffusione delle auto elettriche richiederà l'installazione di diverse colonnine.

 

Anche la raffinazione e la distribuzione di carburanti andrà avanti per anni, diminuirà progressivamente, ma il saldo con le attività per aumentare la distribuzione e la produzione di energia elettrica sarà positivo.

 

Tra l'altro non so se avete mai visto i tempi di apertura di un distributore nuovo da zero, sono eterni, tipicamente tra i primi scavi e l'apertura passano anche due anni, penso soprattutto per problemi burocratici.

 

Le colonnine spuntano dall'oggi al domani, ma richiedono comunque manodopera per l'assemblaggio e l'installazione.

 

 

 

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22 minuti fa, A.Masera scrive:


non vedo quale sia il problema con il nucleare…

 

che non si spacchino più è tutto da vedere, dillo al mio amico che ha distrutto il suo BMW S.5 a causa di un difetto (conosciuto!!!) della cinghia che spaccandosi tira una frustrata da paura che spacca tutto ciò che incontra…

 

… O ai possessori di cambio di DSG Che si vedono presentare i conti anche da 13.000 €…

L'Europa lo vede eccome, nel suo piano di transizione verde...non vuole che il nucleare venga conteggiato tra le rinnovabili. prenditela con loro.

 

E non cominciamo coi DSG o i diesel BMW, le auto  ICE oggi possono fare 20 anni e 300.000 km il larga parte (poi ovviamente ci sono le eccezioni ecc, ), le auto a batteria sono una incognita. 

 

Non mi parlare di 8 anni di garanzia perchè se dopo 10 una macchina elettrica ha la batteria andata è da smaltire con costi pazzeschi (ecologici eh)

 

Son questioni che ad oggi non hanno ancora una risposta, positiva o negativa.

 

Tra l'altro se sono problemi oggi non è detto che tra 10 o 20 anni non siano risolti, anzi è probabile. 

Evitiamo i proclami però. 

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