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Esperienza elettrica: la mia Tesla Model 3 Long Range 2021


A.Masera
Messaggio aggiunto da J-Gian,

Per trattazioni generiche sull'auto elettrica: Il futuro dell'auto elettrica

 

Messaggi Raccomandati:

9 minuti fa, mariola scrive:

Sono da anni un sostenitore (a livello di chiacchiere da bar/chat) del battery swap, puoi per favore fornirmi le tue fonti?

Vai su gasgoo.com e cnevpost.com è zeppo di articoli sui costruttori cinesi 

36 minuti fa, gianmy86 scrive:

 

Senza polemica, si evince dalle tue parole il vero, fondante, motivo per cui il cliente medio Tesla è diventato o diventa tale: il senso di figaggine e di appartenere ad una nicchia "cool" (che resta, sempre secondo me, il motivo per cui accettano tutto sommato sempre di buon grado gli innumerevoli limiti di progetto e software della stessa, nonchè tutte le storture e scomodità quotidiane annesse che ci hai così onestamente descritto)

 

E mi sembra parimenti chiaro che come pian piano nel tempo ci saranno scelte di mercato che faranno fisiologicamente allontanare il marchio Tesla da suddetta nicchia ("la fila di Opel Corsa a ricaricare nelle nostre postazioni, che vergogna, non c'è più religione!"), Il tutto diverrà sempre più indigesto e meno interessante per la clientela finora acquisita.

A tutto vantaggio di chi fa auto da decenni, luxury o proletarie che siano.

 

 

Ma infatti se si ha una “coscienza green” non vedo quale sia il problema incentivare una soluzione che “dovrebbe” ridurre l’inquinamento. 
Se uno poi deve credersi figo girando in Tesla non è tanto differente da colui che ha la Punto prima serie tuning che gira nel paese con l’autoradio a palla    

Modificato da KimKardashian
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6 ore fa, KimKardashian scrive:

I supercharger o le colonnine potrebbero essere roba vecchia più velocemente del previsto, in Cina già vi sono centinaia di stazioni Battery Swap che in 60 secondi ti smontano e rimontano una batteria (Nio) e altri (Geely e JAC/VW) in poco più di due minuti . Ovviamente si tratta sia di strutture ex novo che pompe di carburante cittadine riconvertite. E la Cina (ma anche in India con Piaggio) sta investendo propria sulla riconversione delle pompe.

Secondo è inquinamento visivo, danneggiano l’estetica delle città storiche.

Inoltre vi è il problema della sosta prolungata: sappiamo tutti che molti ne approfittano della “sosta/ricarica elettrica” a discapito di chi ne ha realmente bisogno. 
Il Battery Swap risolve molti di questi problemi lasciando immutate le abitudini; vado alla stazione, cambio batteria e ciao.


Che Tesla aprisse era scontato prima o poi, già il fatto che con la 3 avesse imposto la ricarica a pagamento aveva fatto infuriare chi sperava nella ricarica gratuita come sulle prime S, ma ció non toglie che potrebbe imporla maggiorata anche ad altri costruttori.

 

Capisco che è un plus avere una rete dedicata ma in realtà molti che comprano Tesla lo fanno anche per moda


Lo sta spingendo principalmente NIO ma non credo che sia la soluzione. Le batterie sono troppo pesanti, vanno distribuite correttamente e le stazioni sono mediamente piccole, inoltre sono sistemi molto complessi destinati sempre più spesso all’irrigidimento strutturale. Per me non ha futuro.

 

comunque non danneggiano nessuna estetica, specialmente perché i SC sono nei pressi delle autostrade

4 ore fa, gianmy86 scrive:

 

Senza polemica, si evince dalle tue parole il vero, fondante, motivo per cui il cliente medio Tesla è diventato o diventa tale: il senso di figaggine e di appartenere ad una nicchia "cool" (che resta, sempre secondo me, il motivo per cui accettano tutto sommato sempre di buon grado gli innumerevoli limiti di progetto e software della stessa, nonchè tutte le storture e scomodità quotidiane annesse che ci hai così onestamente descritto)

 

E mi sembra parimenti chiaro che come pian piano nel tempo ci saranno scelte di mercato che faranno fisiologicamente allontanare il marchio Tesla da suddetta nicchia ("la fila di Opel Corsa a ricaricare nelle nostre postazioni, che vergogna, non c'è più religione!"), Il tutto diverrà sempre più indigesto e meno interessante per la clientela finora acquisita.

A tutto vantaggio di chi fa auto da decenni, luxury o proletarie che siano.

 

 


Hai detto niente! Come se BMW o Audi avessero venduto finora solo per meriti.

 

il discorso mio è più tecnico: ora si tratta di un sistema veloce ed efficiente studiato per queste auto. Nessuna necessità di transazione in quanto è tutto automatico, perfetto equilibrio di carica e via dicendo: se si presentasse la Corsa di turno da 40kW con batteria non preriscaldata messa in carica a 8kW per un’ora di occupazione mi girerebbero i Maroni.

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12 ore fa, tonyx scrive:

tesla l' aveva sperimentato agli albori ma i costi logistici, di infrastrutture e personale rendono decisamente più costoso di una ricarica, si parlava di circa 50 dollari per lo swap batteria (ma non erano le batteria da 100kw e sono passati un po di anni, oggi come oggi per 100kw sarebbero sui 60 dollari come minimo).

le batterie poi bisogna anche trasportarle tra una stazione e l' altra, è improbabile che ci sia sempre lo stesso numero di pacchi batteria in entrata e in uscita in ogni stazione di swap

cioè capisci che 60 dollari per lo swap batteria per farci 500km è bello caro, è caro anche per gli standard europei dove il carburante costa parecchio di più che negli usa, con la benzina a 70 euro cent al litro, con un veicolo con consumi ragionevoli fai molto più di 500km con 50€

e parliamo degli usa, dove l' energia elettrica per ricaricarle costa comunque meno che in europa (occidentale), quindi il prezzo da noi sarebbe ancora più caro e alla fine chi te lo fa fare se devi spendere di più a fare uno swap di batteria che un pieno di carburante?

 

inoltre, ultimo ma non ultimo, la tendenza è usare le batteria come elementi strutturali del auto, per ottimizzare spazi e pesi ma capisci che a quel punto renderle swappabili non è più possibili

 

cioè non è come uno scooter elettrico che apri uno sportello e sfili fuori quei (20kg?) di pacco batteria a mano, sulle elettriche decenti c' è anche il circuito termico a liquido, etc...

Non capisco il discorso del trasporto batterie, ad ogni swap il "distributore" riceve una batteria scarica e ne consegna una carica, il conto è sempre pari, purchè ovviamente il "distributore" ricarichi le batterie che riceve (non è difficile: se una ricarica, per esempio, durasse al massimo 5 ore - 300 minuti - e uno swap richiedesse 3 minuti un distributore con 100 batterie ne avrebbe sempre almeno una carica).

Occorre, questo si, che le batterie non siano elementi strutturali, che si definisca una batteria standard (come peraltro sono standard le caratteristiche della benzina e persino del tubo della pompa) e che si definisca un meccanismo standard di estrazione/introduzione della batteria (dubito che possa essere tecnicamente troppo difficile).

Considera poi che è più facile installare (relativamente) pochi distributori che una miriade di colonnine, che di regola gli impianti più grandi sono più efficienti, e soprattutto che non riesco ad immaginare un altro modo per superare il problema dell'autonomia e dei tempi di ricarica.

Ultima cosa, come hanno calcolato quei 50 dollari? perchè un conto è un sistema per poche auto di un'industria nascente, altro un sistema generalizzato. Come hanno computato le economie di scala?

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Inviato (modificato)
11 ore fa, mariola scrive:

Non capisco il discorso del trasporto batterie, ad ogni swap il "distributore" riceve una batteria scarica e ne consegna una carica, il conto è sempre pari, purchè ovviamente il "distributore" ricarichi le batterie che riceve (non è difficile: se una ricarica, per esempio, durasse al massimo 5 ore - 300 minuti - e uno swap richiedesse 3 minuti un distributore con 100 batterie ne avrebbe sempre almeno una carica).

Occorre, questo si, che le batterie non siano elementi strutturali, che si definisca una batteria standard (come peraltro sono standard le caratteristiche della benzina e persino del tubo della pompa) e che si definisca un meccanismo standard di estrazione/introduzione della batteria (dubito che possa essere tecnicamente troppo difficile).

Considera poi che è più facile installare (relativamente) pochi distributori che una miriade di colonnine, che di regola gli impianti più grandi sono più efficienti, e soprattutto che non riesco ad immaginare un altro modo per superare il problema dell'autonomia e dei tempi di ricarica.

Ultima cosa, come hanno calcolato quei 50 dollari? perchè un conto è un sistema per poche auto di un'industria nascente, altro un sistema generalizzato. Come hanno computato le economie di scala?


scusa ma non ha alcun senso quel che dici.

 

- “il distributore riceve una scarica e riceve una carica” è una cosa senza senso, di Notte forse ma immagini di giorno quante centinaia di veicoli transitano? 100 persone in un’ora, swap in 5 minuti (quindi tempo medio 7,8) quindi 7 postazioni di carica in contemporanea e 100 batterie da ricaricare in un arco di 50 minuti l’una, il sistema andrebbe in crisi dopo pochi minuti

 

- parliamo sempre di pacchi che possono sfiorare la tonnellata di peso, solo Stellantis prevede 5 categorie di auto diverse, impensabile avere più tipologie per soddisfare tutti

 

- non ha alcun senso il tuo discorso sui distributori perché di fatto un distributore dovrebbe caricare contemporaneamente più batterie, anzi molte di più rispetto ad oggi per garantire di non andare mai in deficit ed allungare i tempi, ergo non cambia niente.

 

La soluzione definitiva come dice Audi arriverà con le batterie allo stato solido in grado di caricarsi rapidissimamente in maniera lineare, aumentando radicalmente densità e carica, consentendo di aumentare le soste e ridurre dimensioni e peso.

 

 

Modificato da A.Masera
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39 minuti fa, mikisnow scrive:

Non sarà fattibile. L'unica strada sarà quella di avere una ricarica con tempi simili a quelli di un pieno di carburante e batterie che reggano. 

 

Il resto sono soltanto complicazioni e costi. 


Oltre alle costose Porsche adesso anche auto più abbordabili hanno già questa opportunità, ad esempio per la Ioniq 5 Hyundai dichiara:

 

Il sistema di ricarica da 800V supporta una potenza fino a 220 kW in stazioni fast-charge a corrente continua (CC) per passare dal 10% all‘80% di ricarica in soli 18 minuti. E per ricaricare 100 km di autonomia bastano solo 5 minuti. 

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On 24/7/2021 at 10:54, xtom scrive:


Oltre alle costose Porsche adesso anche auto più abbordabili hanno già questa opportunità, ad esempio per la Ioniq 5 Hyundai dichiara:

 

Il sistema di ricarica da 800V supporta una potenza fino a 220 kW in stazioni fast-charge a corrente continua (CC) per passare dal 10% all‘80% di ricarica in soli 18 minuti. E per ricaricare 100 km di autonomia bastano solo 5 minuti. 


Bisogna sempre vedere se quella corrente la forniscono effettivamente, oppure attaccando due auto contemporaneamente a una colonnina la corrente si dimezza.

In ogni caso, per alimentare 1/2 colonnine occorre arrivare con la media tensione e cabina di trasformazione in loco. 15 auto in carica consumerebbero come una locomotiva per servizi regionali...
Mi sa che queste soluzioni nei centri urbani saranno impraticabili, sempre ammesso di avere corrente per tutti, visto che attualmente bastano i climatizzatori a far saltare tutto.

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52 minuti fa, Nico87 scrive:


Bisogna sempre vedere se quella corrente la forniscono effettivamente, oppure attaccando due auto contemporaneamente a una colonnina la corrente si dimezza.

In ogni caso, per alimentare 1/2 colonnine occorre arrivare con la media tensione e cabina di trasformazione in loco. 15 auto in carica consumerebbero come una locomotiva per servizi regionali...
Mi sa che queste soluzioni nei centri urbani saranno impraticabili, sempre ammesso di avere corrente per tutti, visto che attualmente bastano i climatizzatori a far saltare tutto.


Credo che queste colonnine ad alta potenza abbiamo senso nelle aree di servizio autostradali e nei pressi delle grandi città, come i supercharger Tesla, quindi anche in prossimità di centrali elettriche e di linee a media tensione.


Comunque già oggi si trovano tranquillamente nei centri urbani colonnine da almeno 50 kW, che possono fare una ricarica dal 20% all’80% in poche decine di minuti.

 

Come già detto da altri l’infrastruttura elettrica è in continuo aggiornamento, i cavi ed i trasformatori che d’estate saltano per l’alta temperatura, più che per i condizionatori accesi, sono quelli più vecchi che sarebbero comunque stati sostituiti perché obsoleti ed ormai inadeguati.


L’adeguamento della rete elettrica va avanti di pari passo con l’aumento delle colonnine installate e la diffusione delle auto elettriche.

 

Alla peggio la curva di carico tipica quotidiana mostra chiaramente che la ricarica notturna non darebbe già oggi problemi alla rete elettrica, è anche per questo che l’ARERA incentiva la ricarica notturna prevedendo l’innalzamento automatico della potenza sui contatori 2G, senza necessità di cambiare tariffa.

 

 

 

 

image.jpeg

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43 minuti fa, xtom scrive:

 

 

Come già detto da altri l’infrastruttura elettrica è in continuo aggiornamento, i cavi ed i trasformatori che d’estate saltano per l’alta temperatura, più che per i condizionatori accesi, sono quelli più vecchi che sarebbero comunque stati sostituiti perché obsoleti ed ormai inadeguati.

 

 

 

La corrente non salta solo per il caldo, ma soprattutto perchè non reggono il carico improvviso, con continui attacca/stacca nel tentativo di riarmarsi. Succede la stessa cosa quando viene meno per qualche frazione di secondo l'energia apportata dagli impianti fotovoltaici ..... la rete va in sofferenza e non tiene il carico.

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Negli ultimi giorni serpeggia forte malcontento.

 

C'è molto malumore tra i teslari per l'apertura dei SC a tutti quanti, inoltre si segnalano velocità di carica ridotte a 60kW in molte stazioni causa sovraffollamento.

 

Ci sono tantissimi turisti olandesi e tedeschi in Italia e tra loro e abusivi che occupano gli stalli in cerca di rogne molti sono appunto nervosi.

 

Effettivamente o installano massicciamente nuove colonnine o a breve saranno volatili per diabetici muoversi.

  • Assurdo! 1
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