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ZF Modular eDrive Kit


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La ZF presenta una piattaforma “pronta all’uso” per costruire auto elettriche, un super computer e soluzioni per la guida autonoma.

 

VERSO LA MOBILITÀ SOSTENIBILE - ZF, essendo tedesca, gioca in casa al salone IAA di Monaco e questo spiega, in parte ma non del tutto, l’attivismo di questo marchio che è un classico dell’automotive. Nata nel 1915 per fornire ingranaggi ai dirigibili Zeppelin, già nel 1919 si era convertita all’automotive, anche per le clausole del trattato di pace dopo la prima guerra mondiale. Dopo decenni passati a produrre trasmissioni e componenti del telaio, oggi troviamo ZF in prima linea nella guida autonoma, nei powertrain elettrici e persino nel software che sempre di più governa le automobili. ZF ha saputo cogliere i grandi mutamenti che stanno interessando l’automotive e cerca di viverli da protagonista. Per riuscirci ha, per esempio, preparato e presentato a Monaco in anteprima mondiale il Modular eDrive Kit, una piattaforma flessibile che vuole velocizzare la messa sul mercato di veicoli elettrici, la cui quota di mercato crescerà velocemente nei prossimi anni.


OTTIMIZZATO IN TUTTE LE TAGLIE - L’esperienza di ZF nel campo delle trasmissioni ha portato, insieme ad un attento studio di lubrificazione e raffreddamento, ad una riduzione delle perdite meccaniche dichiarata essere fino al 70%. Questo affinamento è andato di pari passo con innovazioni per l’elettronica di potenza, ad esempio usando negli inverter a 800 volt transistor al carburo di silicio. Il Modular eDrive Kit di ZF offre ai costruttori parecchio margine di scelta perché sono disponibili configurazioni con potenza da 75 ai 400 kW (da 102 a 544 CV) e coppia da 350 ai 540 Nm. Saranno disponibili inverter a 400 e 800 volt mentre sono prossimi alla produzione powertrain fino a 100 e 200 kW a 400 volt, con motori asincroni o sincroni. La soluzione "High", con potenze superiori a 200 kW, entrerà in produzione nella prima metà del 2022 e avrà motori sincroni con inverter a 800 volt con dispositivi al carburo di silicio. È disponibile anche ZF eConnect, una soluzione dedicata ai veicoli a trazione integrale. Il sistema disaccoppia il secondo assale quando non è richiesto il suo contributo, minimizzando le perdite meccaniche, ma se è richiesta l’azione del secondo assale l’innesto avviene in pochi millisecondi. Un altro aumento dell’efficienza può essere raggiunto con il cruise control predittivo, che considera il traffico, la segnaletica e l’andamento del percorso. In questo modo il software ZF risparmia fino al 13% di energia grazie a calcoli sofisticati e al dialogo con l’infrastruttura. Questa ampia scelta è potenzialmente in grado di soddisfare costruttori affermati o nuovi clienti così come le industrie tecnologiche.


IL CERVELLONE CHE GUIDA LE AUTOMOBILI - I veicoli automatizzati e autonomi hanno bisogno di potenze di calcolo elevatissime concentrate in un unico supercomputer, soluzione in grado di offrire più sicurezza, efficienza e comfort. ZF ha quindi sviluppato lo ZF ProAI (nella foto qui sopra), la cui generazione più recente ha debuttato in anteprima europea allo IAA Mobility 2021. Lo ZF ProAI è disponibile con diversi livelli prestazionali, da 20 a 1.000 TeraOPS (1 TeraOPS = 1.000 miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). ZF dichiara che, rispetto alla versione precedente, le prestazioni sono aumentate fino al 66% mentre il consumo energetico, importantissimo nelle auto elettriche, è sceso fino al 70%. Tutte le varianti di ZF ProAI sono contenute in una piattaforma comune che misura 24 x 14 x 5 cm e il costruttore dichiara che il computer è adattabile a qualsiasi veicolo e per tutti i livelli di guida automatizzata e autonoma, fino al Livello 5. Il Gruppo ZF offre, in aggiunta al ZF ProAI, altre tecnologie e applicazioni utili per i veicoli autonomi e nuovi concetti di mobilità. ZF ha per esempio acquisito il 100% della società olandese 2getther, che ha già esperienza nella guida autonoma, come dimostrato da 100 milioni di chilometri percorsi da veicoli autonomi. Al Rivium Business Park nei pressi di Rotterdam ZF sta attualmente aggiornando le navette autonome di 2getther, in funzione da anni.

 

PULITI IN ANTICIPO - ZF garantisce poi che tutte le sue attività saranno a impatto zero entro il 2040, 10 anni prima di quanto previsto nell’Accordo di Parigi sul clima. Le emissioni di CO2 nelle sedi ZF dovranno essere ridotte dell’80%, rispetto al 2019, entro il 2030, e ZF si assume anche la responsabilità per la sua catena di fornitura. Anche i dipendenti sono coinvolti in questo disegno: già oggi l’80% delle vetture aziendali di ZF Germania è elettrificato e l’azienda sovvenziona l’installazione di sistemi di ricarica privati per chi usa le sue vetture. Entro la fine di quest’anno saranno implementate strutture di ricarica in ogni sede ZF e In Germania oltre 50.000 dipendenti possono noleggiare tramite ZF una bicicletta o un’e-Bike. 


 

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via alVolante

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