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La crisi dell’approvvigionamento delle materie prime


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13 minuti fa, ILM4rcio scrive:
5 ore fa, nucarote scrive:
Pure Renault produce una parte delle Clio in Turchia.

In teoria, producendo in Turchia e vendendo all'estero questo dovrebbe essere un vantaggio, aumenti i guadagni perché ti costa meno produrre.

Le materie prime però le comprano con prezzi per loro alle stelle. E, almeno per la mia piccola esperienza in automotive, una grossa fetta della produzione turca è destinata al mercato interno quindi il vantaggio non esiste.

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On 15/12/2021 at 14:12, KimKardashian scrive:

Comunque se hai un iphone usa il traduttore:

incolli>ti esce subscribe>mostra vista reader 

e te lo fa leggere 


 

  Mostra contenuto nascosto

 

La carenza di microchip è costata all'industria automobilistica milioni di unità di produzione perse e miliardi di entrate perse quest'anno. Secondo le ultime stime, il problema persisterà fino alla prima metà del 2022.

  • A vehicle plant normally works two production shifts, five days a week for a total of 10 shifts. That number can be increased to as many as 21 if the automaker needs to boost production by adding night and weekend shifts.
  • STM's plants are, or will once completed, operated 24 hours a day, 365 days a year, leaving little to no flexibility to boost output.
  • A new car plant can go from groundbreaking to start of production in two years and reach full capacity in as little as six months.
  • That same process at a chip plant takes up to five years.
  • While it takes 15 to 30 hours to build a vehicle it takes five months to produce, package and ship a chip to an automaker for installation in a vehicle.

 

  • The core of chip production happens in highly automated plants, sometimes called  fabs, that take silicon wafers and transform them into thousands of semiconductor chips.
  • Finished chips are tested and “packaged” at lower-tech plants, where many employees perform more manual tasks. Those plants are often located in developing countries.
  • The dimensions of each chip range from 1 sq mm to 4 sq cm.

 

  • The diameter of wafers ranges from 150 to 300 mm (6 to 12 inches)
  • The miniaturization of the single features embedded on a chip has reached a scale of a few nanometers. One nanometer is one-millionth of a millimeter (a human hair has a diameter of one-tenth of a millimeter).
  • The cost of each chip ranges from 30 cents to 50 dollars or more. Most automotive application are at the lower end, costing less than $1.
  • The number of chips in a car varies from 1,000 to 4,000. Premium models have more chips, and the number grows with each additional option, especially advanced driver assistance systems.

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la quota di chip prodotti in europa vent'anni fa dove è sparita? tutto delocalizzato?

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  • 2 settimane fa...

Daimler sicura: “Carenza microchip per tutto il 2022”

Secondo le previsioni del gruppo tedesco la fornitura di microchip e dei semiconduttori resterà scarsa fino alla fine dell'anno

...

Markus Schaefer, il CTO del gruppo tedesco, ha affermato infatti che, secondo le previsioni di Daimler, la fornitura di microchip rimarrà scarsa per tutto il 2022, e in particolare nella prima metà dell’anno. “Non prevediamo aumenti significativi della capacità di produzione nella prima metà dell’anno – le sue parole riportate da Autonews – Anzi, pensiamo che questi arriveranno a malapena nel computo dell’intero anno”. Al gruppo Daimler serve una scossa considerando le cifre che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2021 dell’azienda: a ottobre dello scorso anno la produzione era crollata del 24% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a novembre invece la decrescita era stata del 22%. I numeri di dicembre non si conoscono ancora, ma è lecito pensare che il trend sia stato piuttosto simile. Insomma, una situazione tutt’altro che rosea per il gruppo tedesco. E la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana. 

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/daimler-sicura-carenza-microchip-per-tutto-il-2022-599740.html

 

  • Grazie! 1
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  • 2 settimane fa...

China's industry ministry expects tight chip supply for relatively long period

China is encouraging key domestic enterprises to increase investment in supply capacity of the microchip chain.

BEIJING -- China's industry ministry expects tight supplies of semiconductors over a relatively long period of time.

China encourages key domestic enterprises to increase investment and promote better supply capacity of the entire chip industry chain, Luo Junjie, an official with the Ministry of Industry and Information Technology, told a news conference.

 

https://europe.autonews.com/suppliers/chinas-industry-ministry-expects-tight-chip-supply-relatively-long-period?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

 

 

Modificato da AleMcGir
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  • 3 settimane fa...

Ford, microchip cercasi: stop alla produzione

La casa dell'Ovale blu ha annunciato tagli alla produzione in otto dei suoi impianti tra USA, Messico e Canada per tutta la prossima settimana

La carenza di microchip e di semiconduttori continua ad influenzare il settore automobilistico. Ford è tra le società che sono state maggiormente colpite da questa crisi, il cui impatto non sembra assolutamente essere alle spalle: la casa automobilistica dell’Ovale blu ha infatti annunciato tagli alla produzione in ben otto dei suoi stabilimenti tra Stati Uniti, Messico e Canada per tutta la prossima settimana. In alcuni di questi impianti i tagli saranno solo parziali, mentre in altri la produzione verrà sospesa completamente fino a quando la situazione non sarà ripristinata.

 

...

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/ford-microchip-cercasi-stop-alla-produzione-603260.html

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Dall'Ue 50 miliardi per la produzione di microchip 'Made in Europe'

Obiettivo del piano raddoppiare la quota europea di semiconduttori e ridurre la dipendenza da Paesi terzi. Anche negli Stati Uniti è corsa agli aiuti ai produttori

Bruxelles ha un piano da quasi 50 miliardi di euro per spingere la produzione di semiconduttori in Europa dal 10% al 20% entro il 2030, e lo presenterà ufficialmente in settimana.

Tra i punti essenziali, con una stretta sull'export e regole più flessibili sugli aiuti di Stato per le aziende. Il disegno di legge sui microchip - Chips Act - che la Commissione presenterà martedì, secondo una bozza di cui l'Ansa ha preso visione, intende perseguire l'autonomia strategica nel settore, limitando la dipendenza dai Paesi terzi con la creazione di maxi-centri in Unione europea.

Nuove regole consentiranno anche di imporre controlli all'export, sulla scia di quanto fatto per i vaccini. In particolare, nel maxi-piano sono previsti 12 miliardi di euro di fondi pubblici (sei dal bilancio comunitario e sei dai governi nazionali) per la ricerca e sviluppo di semiconduttori sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico.

A questi si aggiungono oltre 30 miliardi di euro di investimenti pubblici già previsti dai governi, sostenuti dal Recovery Fund, dal programma Horizon Europe e dai bilanci degli Stati, mentre è allo studio un fondo da 5 miliardi di euro dedicato alle startup.

Novità anche nelle regole sugli aiuti di Stato, adeguate per essere più flessibili, a sostegno delle imprese europee e della creazione di grandi impianti di produzione di semiconduttori denominati Mega Fab. Il Chips Act comprende raccomandazioni per introdurre alcune salvaguardie nel caso di gravi crisi nella catene globali di approvvigionamento.

"L'obiettivo dell'Europa sarà quello di stabilire un approccio cooperativo" con i rivali principali come Taiwan, Singapore, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, per "affrontare la sua sicurezza dell'approvvigionamento".

Tuttavia, si legge nella bozza del documento, "l'Ue dovrebbe essere preparata a un possibile fallimento di questo tipo di approccio, a un cambiamento improvviso della situazione politica o a crisi impreviste, che potrebbero minacciare la sicurezza" europea.

Tra le contromisure previste, la possibilità di "sorvegliare le esportazioni" dei microchip e dei componenti necessari alla loro produzione, bloccando l'export in determinate circostanze con un meccanismo simile a quello che la Commissione ha già introdotto per i vaccini. Bruxelles chiede anche agli Stati membri il potere di negoziare a loro nome l'acquisto di prodotti rilevanti come i chip in situazioni di crisi.

La corsa del'America ai microchip

Negli Stati Uniti, la Camera ha appena approvato un disegno di legge con ingenti investimenti progettati per aumentare la produzione nel Paese di semiconduttori. Le voci più importanti includono circa 52 miliardi di dollari in sovvenzioni e sussidi per aiutare l'industria dei microchip e 45 miliardi di dollari per rafforzare le catene di approvvigionamento per prodotti ad alta tecnologia. Il disegno di legge deve essere approvato anche dal Senato.

Il governo americano punta ad aumentare la produzione interna di chip, che è in grave crisi a causa della carenza globale, con pesanti ripercussioni sull'economia, a partire dal settore automobilistico, con implicazioni anche sulla sicurezza nazionale per la dipendenza dai semiconduttori prodotti all'estero.

La quota degli Stati Uniti nella produzione di microchip a livello globale è drammaticamente scesa dal 37% del 1990 a circa il 12% attuale. L'amministrazione Biden e i legislatori stanno cercando di invertire quella tendenza, che secondo i funzionari del settore è guidata da concorrenti stranieri che ricevono ingenti sussidi governativi. La pandemia, poi, con il blocco della produzione ha messo a dura prova la catena di approvvigionamento dei chip.

https://www.rainews.it/articoli/2022/02/-dallue-50-miliardi-per-la-produzione-di-microchip-made-in-europe-d6756733-769e-4e99-b156-705476685a55.html
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