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La fattibilità dei motori diesel ibridi


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4 minuti fa, stev66 scrive:

Ps non ho detto che si estingueranno. Ci sono figure che gireranno sempre e comunque. Vedi l'edilizia. Ma molte altre si ridurranno grazie alla telepresenza. 

La telepresenza è per pochi. Qui da me solo i softwaristi possono farla, chi come me lavora sulla progettazione di oggetti fisici, o sull'assemblaggio, o sul test, o sulla produzione deve venire al lavoro. Ma anche operatori della sanità, delle pulizie, del commercio. Quei po' di impiegati amministrativi e informatici non sono abbastanza per cambiare le cose.

Modificato da jameson
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21 minuti fa, jameson scrive:

... Quei po' di impiegati amministrativi e informatici non sono abbastanza per cambiare le cose.

Anche se fossero il 10% della forza lavoro in un paese arretrato come l'Italia, le cose cambierebbero eccome IMHO.

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1 ora fa, stev66 scrive:

Il problema è che il diesel è morto, ed il benzina seguirà poco dopo. 

Ps io credo che la razza dei lungo percorrenti andrà ad estinguersi con le nuove condizioni di lavoro. 

Già fuori Italia è in diminuzione. 

Io la vedo come te

Ma chi lavora con l'auto fa 50 60 mila km l'anno e questi andranno a finire

La gente che fa 25 30 mila tende a rimanere

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35 minuti fa, jameson scrive:

La telepresenza è per pochi. Qui da me solo i softwaristi possono farla, chi come me lavora sulla progettazione di oggetti fisici, o sull'assemblaggio, o sul test, o sulla produzione deve venire al lavoro. Ma anche operatori della sanità, delle pulizie, del commercio. Quei po' di impiegati amministrativi e informatici non sono abbastanza per cambiare le cose.

Vero. 

Ma non tutti i giorni e non sempre. 

Dove lavoro io, si sta perfino parlando di eliminare la postazione personale. 

O pensa al tipico padroncino che gira fisicamente per clienti 40k km/anno. 

Tipologia tutta italica, che già nel resto del mondo civilizzato esiste molto meno, sia perché le aziende sono più grandi, sia perché molto del rapporto è più isitiuzionale che umano 

Detto questo, io non dico che non si girerà : solo si girerà elettrico. 

1 minuto fa, alederme scrive:

Io la vedo come te

Ma chi lavora con l'auto fa 50 60 mila km l'anno e questi andranno a finire

La gente che fa 25 30 mila tende a rimanere

Si ma girerà elettrico, a costi e disagi maggiori degli attuali. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Adesso, stev66 scrive:

Detto questo, io non dico che non si girerà : solo si girerà elettrico. 

Io ritengo che sia impossibile.

Per esempio, nella mia attuale situazione (1 posto auto più 1 auto nella strada privata aperta al pubblico che porta a casa) per me è impossibile, e moltissimi altri sono come me.

Per renderlo possibile, è necessario:

1. Posizionare una postazione di ricarica nel posto interno (che tra parentesi è stretto).

2. Aumentare il contratto elettrico ad almeno 6 kW per avere una velocità decente.

3. Alternarmi con l'altra auto in modo da tenerle tutte e due cariche.

4. Enel dovrebbe aumentare la portata della centrale di distribuzione di zona che difficilmente penso che sia dimensionata per tutti questi assorbimenti contemporanei (visto che la maggior parte degli utenti caricherebbe di notte).

5. I produttori di energia dovrebbero aumentare la produzione di elettricità, che attualmente si fa col metano (e vediamo in che condizioni stiamo in merito e le cose sembrano solo peggiorare).

Molti di questi punti richiedono cambiamenti infrastrutturali epocali. Tutto per ridurre del 10% il nostro contributo al carbonio, che è di meno del 10% di quello mondiale, quindi un 1% del totale (un totale che a sua volta cresce molto di più).

Faremmo molto prima a tassare le importazioni dai paesi in base all'impronta di carbonio.

Tra parentesi, mi chiedo come sarebbero scappati i profughi in auto dall'Ucraina se le vetture fossero state tutte elettriche. Si fermavano per strada a ricaricare ogni tanto?

  • Grazie! 2
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22 minuti fa, nucarote scrive:

Anche se fossero il 10% della forza lavoro in un paese arretrato come l'Italia, le cose cambierebbero eccome secondo me.

Le cose stanno già cambiando

 

Per me lavori come l'agente e il procacciatore d'affari o il rappresentante, con km su km al giorno, andranno a morire per forza di cose

3 minuti fa, jameson scrive:

Faremmo molto prima a tassare le importazioni dai paesi in base all'impronta di carbonio.

Questa è un'idea che alla luce degli ultimi eventi vedo molto meno possibile, peccato perchè l'idea di base del carbon footprint è anche molto equa

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1 minuto fa, jameson scrive:

Io ritengo che sia impossibile.

Per esempio, nella mia attuale situazione (1 posto auto più 1 auto nella strada privata aperta al pubblico che porta a casa) per me è impossibile, e moltissimi altri sono come me.

Per renderlo possibile, è necessario:

1. Posizionare una postazione di ricarica nel posto interno (che tra parentesi è stretto).

2. Aumentare il contratto elettrico ad almeno 6 kW per avere una velocità decente.

3. Alternarmi con l'altra auto in modo da tenerle tutte e due cariche.

4. Enel dovrebbe aumentare la portata della centrale di distribuzione di zona che difficilmente penso che sia dimensionata per tutti questi assorbimenti contemporanei (visto che la maggior parte degli utenti caricherebbe di notte).

5. I produttori di energia dovrebbero aumentare la produzione di elettricità, che attualmente si fa col metano (e vediamo in che condizioni stiamo in merito e le cose sembrano solo peggiorare).

Molti di questi punti richiedono cambiamenti infrastrutturali epocali. Tutto per ridurre del 10% il nostro contributo al carbonio, che è di meno del 10% di quello mondiale, quindi un 1% del totale (un totale che a sua volta cresce molto di più).

Faremmo molto prima a tassare le importazioni dai paesi in base all'impronta di carbonio.

Tra parentesi, mi chiedo come sarebbero scappati i profughi in auto dall'Ucraina se le vetture fossero state tutte elettriche. Si fermavano per strada a ricaricare ogni tanto?

Ma non dico che sarà una cosa dall'oggi al domani. 

Ci vorrà tempo. 

Ma due cose devono esser chiare. L'obiettivo non è solo quello di elettrificare, ma di togliere dalle strade un bel po' di circolante. In Italia da un terzo alla metà. E sarà fatto rendendo più costoso l'acquisto del mezzo e più difficile il suo rifornimento e la sua gestione. Ed eliminando, dove possibile la necessità di spostarsi o dove non possibile rendendola costosa al punto da obbligarecal trasferimento. Per capirci chi oggi fa 100 km al giorno perché gli piace vivere nella villa del nonno in campagna sarà fortemente disincentivato a farlo. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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30 minuti fa, stev66 scrive:

Si ma girerà elettrico, a costi e disagi maggiori degli attuali. 

Sembra che nellidrogeno non ci creda più nessuno e invece secondo me

 

Come degli e fuel

 

Cioè l'elettrico è la soluzione giusta per città e daily commuting, non per tutto

16 minuti fa, stev66 scrive:

Ma non dico che sarà una cosa dall'oggi al domani. 

Ci vorrà tempo. 

Ma due cose devono esser chiare. L'obiettivo non è solo quello di elettrificare, ma di togliere dalle strade un bel po' di circolante. In Italia da un terzo alla metà. E sarà fatto rendendo più costoso l'acquisto del mezzo e più difficile il suo rifornimento e la sua gestione. Ed eliminando, dove possibile la necessità di spostarsi o dove non possibile rendendola costosa al punto da obbligarecal trasferimento. Per capirci chi oggi fa 100 km al giorno perché gli piace vivere nella villa del nonno in campagna sarà fortemente disincentivato a farlo. 

La penso così 

Ma per questo e fino al 2035 secondo me una soluzione tipo 316d 48v, che fa anche percorrenze di 25km al litro a velocità costante, possa essere interessante, anche per evitare di prendere una elettrica con tutti i suoi problemi e "scomfort" 

Modificato da alederme
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27 minuti fa, stev66 scrive:

Ma non dico che sarà una cosa dall'oggi al domani. 

Ci vorrà tempo.

La mia personale valutazione del tempo che ci può volere per rendere tutto questo realizzabile è indicativamente di 40-50 anni.

28 minuti fa, stev66 scrive:

Ma due cose devono esser chiare. L'obiettivo non è solo quello di elettrificare, ma di togliere dalle strade un bel po' di circolante.

All'estero (penso ai paesi civili, Germania in primis) circolano molte meno auto. Si può vivere anche senza avere l'auto. Non sarebbe meglio e più semplice investire massicciamente sulla modernizzazione dei mezzi pubblici, da considerare come una risorsa e una spesa produttiva, invece che come aziende che devono produrre utili?

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Alcune riflessioni personali su ibridazione del Diesel e sullo smart-working.

Sugli ibridi leggeri (P0) direi che non ci sono controindicazioni, magari non è così necessario come nei benzina.

Per gli ibridi seriali potrebbe avere un senso, magari un motore diesel, di piccola cilindrata,utilizzato come range extender potrebbe essere una buona soluzione, ma costerebbe più di un motore a benzina.

Riguardo allo Smart-Working, penso che, allo stato attuale, c'è una parte che non ne usufruisce, una piccola parte che ne usufruisce totalmente ed una parte molto più ampia che ne usufruisce parzialmente, tra questi ci sarà chi l'auto la utilizza meno, ovvero chi la utilizzava abitualmente, e chi, al contrario, la utilizzerà maggiormente in sostituzione dei mezzi pubblici, visto che con gli spostamenti parziali i costi tra il carburante e gli abbonamenti ai mezzi di trasporto, si sono avvicinati.

Riguardo allo smart working ho la sensazione che, più che dei responsabili, che nella azienda dove lavoro non hanno visto criticità sul rendimento per i lavoratori remotati, sembra che ci sia una resistenza da lavoratori che, per esigenza o scelta, non praticano il lavoro da remoto, ed hanno una sorta di invidia verso chi ne usufruisce, condizionando, anche tramite le organizzazioni sindacali, le decisioni delle dirigenze.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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