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Acquistare auto oggi, quali prospettive? Elettrica, termica, ibrida...


An4tr0n3

Domanda

Buongiorno a tutti... il punto di partenza è che, sostanzialmente, sono povero.

Ovvero sono un lavoratore dipendente ed il mio CUD annuale non arriva a malapena al prezzo di listino di una segmento C, e neanche premium.

Tralasciando poi il fatto che scorrendo i listini penso che debba essermi sfuggito qualcosa della società che mi circonda quando vedo la folta offerta di modelli che partono dai 50K in sù, magari ho sbagliato lavoro, o magari ci sono un sacco di benestanti ben nascosti, oppure c'è chi per acquistare l'autovetture fa follie e debiti... chissà, , ma vabbè questo sarebbe un altro discorso.

Venendo all'oggetto mi stavo chiedendo: nel contesto attuale, con la guerra che spinge i combustibili fossili a prezzi mai visti, le legittime spinte verso il green e via dicendo, ovvero dove viene facile prevedere che i motori termici avranno man mano vita sempre più difficile, ma anche laddove un'elettrica o una PHEV hanno prezzi che partono da metà appartamento in sù, senza contare poi che il discorso affidabilità, efficienza, durata, tenuta del valore dell'usato etc abbiamo solo grandi punti interrogativi e nessuna certezza... cosa ha senso acquistare secondo voi?

Ad oggi, essendo una fase di transizione, le più sensate mi parrebbero le PHEV ma non vorrei vendermi un rene, o fare una rata che occupi un quarto del budget familiare per i prossimi 48 mesi per una vettura sulla quale ho dei punti interrogativi.

Sulle elettriche, a prezzi alla mia portata, troppe limitazioni nell'uso quotidiano e nei viaggi intraregione che spesso faccio avendo i parenti a 300km da dove abito.

Le ibride mi sembrano più specchietti per le allodole -e per il legislatore- piuttosto che veramente efficienti, salvo forse le rodatissime prius e poco altro...

 

Alchè mi è venuta la pensata: ma comprare un usato ottimo/buono, diesel, euro6, marca premium, da tenere fino alla [sua] morte, ovvero per 6/8 anni, in attesa di capire come si evolverà la legislazione, il mercato dell'usato, se i prezzi dei mezzi elettrici si ridimensioneranno [come è probabile/auspicabile]? Cosa ne pensereste?

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Anch'io mi pongo i tuoi stessi interrogativi, il mercato ha perso ogni raziocinio. 

In tale contesto la scelta più sensata è NON acquistare e tirare avanti col catorcio che uno si ritrova, le case automobilistiche, per quanto mi riguarda, possono anche chiudere (una "giardinetta" audi a due ruote motrici col motorino dello scaldatoast costa oltre 100 milioni di lire, tanto per citarne una). 

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Fermo restando che l'auto, qualsiasi auto, è un costo, dal punto di vista meramente economico la premium diesel usata è semplicemente la strategia peggiore. 

Perché 

1)   paghi il marchio, non l'auto.

2) se diesel usata, facile che i km reali siano il triplo di quelli indicati, perché in media sono auto ex aziendali o noleggio sfruttattissime e rivendite poi ai commercianti che le imbellettano in attesa del cliente un po' sprovveduto. 

3) la manutenzione ha ovviamente i costi del marchio. E non è che i pezzi si usurano meno solo perché hanno stella, elica o cerchi incisi. 

4) Soprattutto al Nord rischi da un giorno all'altro di on poterla più usare. 

 

Dal mero punto di vista economico la strategia migliore è. 

1) marchio generalista ( Fiat, Renault, Ford, etc). Auto molto diffuse, economiche nell'acquisto e soprattutto nella manutenzione. 

2) Alimentazione a benzina. In media meno sfruttate, con minor rischio di taroccamento e sopratutto con meccanica più gentile e meno sollecitata del diesel ( si pensi solo al costo di un volano o di una frizione) 

3) se possibile, aspirata ( meno complicazioni meccaniche, manutenzione pi3 economics) 

4) categoria Euro 5 o superiore, che abenzian significa non aver problemi o quasi di circolazione. 

 

Ovviamente se l'interesse è per una determinata marca/modello per soddisfazione personale, questi discorsi non valgono più. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Inviato (modificato)
35 minuti fa, stev66 scrive:

Fermo restando che l'auto, qualsiasi auto, è un costo, dal punto di vista meramente economico la premium diesel usata è semplicemente la strategia peggiore. 

Perché 

1)   paghi il marchio, non l'auto. Indubbiamente, l'ipotesi nasceva solo da una presupposta superiorità qualitativa

2) se diesel usata, facile che i km reali siano il triplo di quelli indicati, perché in media sono auto ex aziendali o noleggio sfruttattissime e rivendite poi ai commercianti che le imbellettano in attesa del cliente un po' sprovveduto.  Plausibile, l'intenzione era infatti orientarsi sugli usati garantiti dalla casa madre, che [ovviamente fidandosi di quanto ti dichiarano ma credo/spero non si vadano a sporcare cosi] hanno il kilometraggio garantito.

3) la manutenzione ha ovviamente i costi del marchio. E non è che i pezzi si usurano meno solo perché hanno stella, elica o cerchi incisi. Vero, questo purtroppo problema non aggirabile, e conseguente al discorso relativo alla prima affermazione, ovvero marchio con qualità costruttiva superiore = manutenzione/rotture meno frequenti, ergo tutto si andrebbe a bilanciare

4) Soprattutto al Nord rischi da un giorno all'altro di on poterla più usare. Vero, ma su questo c'è poco da fare temo

 

Dal mero punto di vista economico la strategia migliore è. 

1) marchio generalista ( Fiat, Renault, Ford, etc). Auto molto diffuse, economiche nell'acquisto e soprattutto nella manutenzione.  Qui mi torna il dubbio dell'affidabilità e la valutazione pro/contro tra meno rotture ma a costi più alti rispetto magari a qualche magagna più frequente ma risolvibile a costi inferiori. Credo non ci sia una risposta, salvo la palla di vetro...

2) Alimentazione a benzina. In media meno sfruttate, con minor rischio di taroccamento e sopratutto con meccanica più gentile e meno sollecitata del diesel ( si pensi solo al costo di un volano o di una frizione) Diesel era per un discorso di percorrenze, al momento faccio sopra i 20mila km anno, che anche se il prezzo carburanti ormai è equivalente resta la migliore resa del diesel

3) se possibile, aspirata ( meno complicazioni meccaniche, manutenzione pi3 economics) Innegabile...

4) categoria Euro 5 o superiore, che abenzian significa non aver problemi o quasi di circolazione. Tassativamente...

 

Ovviamente se l'interesse è per una determinata marca/modello per soddisfazione personale, questi discorsi non valgono più.  Assolutamente no, mai guardato nè al marchio nè all'estetica [salvo la mia prima Mini quando avevo 20 anni, ma sono finiti quei tempi]. Oggi l'esigenza è un mezzo che assolva una funzione, alla maniera più conveniente e pratica possibile, a prescindere da estetica o "nome" che lasciano il tempo che trovano... 

 

 

 

Modificato da An4tr0n3
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1 minuto fa, An4tr0n3 scrive:

 

 

Per l'affidabilità, basta guardare le varie classifiche dei vari enti ed assicurazioni 

Primeggiano le giapponesi, le altre sono più o meno allo stesso livello. 

Comunque una volta identificato il modello, vedere se c'è qualche difetto noto e l'importanza del difetto con Internient è abbastanza semplice. 

Per l'alimentazione, é meglio non focalizzarsi sul prezzo alla pompa ed al consumo medio, ma va considerato il costo comprensivo di manutenzione ordinaria e straordianria. 

Inutile risparmiare 1000 euro l'anno di carburante se poi devo fare il volano e frizione a 2500 euro, oppure mettere il gpl e poi buttar via l'auto a 100k km perché non adatta al carburante ( citofonare Giappone per chiarimenti). 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Mi prenderei una Toyota ibrida con manutenzione certificata e andrei sereno.

Bassi consumi, poche sorprese.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Mi trovo in una situazione simile.

Ho un bimbo in arrivo ed in casa ho una MiTo e una Kia Rio, entrambe a GPL.

Punto sul non cambiarle.

Dovessi cambiare la MiTo, propenderei per una corolla sw o swace sw, che ritengo abbiano il giusto compromesso tra costi e efficienza dell'ibrido.

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Alfa Romeo MiTo 1.4 Turbo GPL 120cv

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In questo momento storico propendo per l'usato.

 

Due anni fa ho ereditato un'Audi A3 del 2006, pensavo di sfruttare gli incentivi e rottamarla, ma aveva solo 120.000 km e così la sto usando con soddisfazione, anche se i costi di gestione non sono bassissimi, ma è più economica dell'acquisto di un'auto nuova che rischia di essere obsoleta nel giro di pochi anni.

 

E' la classica auto della persona anziana tenuta bene, forse non è facile trovarne, ma sicuramente ci sono.

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Se l'obiettivo è avere un'auto che assolva al suo compito, la premium usata non è l'ideale per via dei costi di manutenzione sopra la media. Io ho avuto il Classe A 220 CDI 2015 e ogni anno lasciavo in media 800€ all'officina Mercedes per manutenzione ordinarie e/o guasti di lieve entità, oltre a pagare 1000€ annui di assicurazione incluse FI, grandine e Minikasko.

 

La PHEV più economica del mercato è la Seat Leon per cui sono richiesti almeno 30.000€. Ci sono occasioni interessanti sul BMW Serie 2 Active tourer PHEV usato, ma la condizione per avere questo tipo di alimentazione è poter caricare a casa. Perchè caricare alle colonnine riduce molto la convenienza. 

 

Come auto alla portata di uno stipendio medio (sì, ci sono tanti ricchi nascosti purtroppo per noi dipendenti con tutto schedato fino all'ultimo centesimo) a mio avviso c'è la Renault Clio 1.0 turbo gpl, senza scivolare nella Dacia Sandero mossa dal medesimo motore. Sulla clio, già se scegli un allestimento intermedio hai fari full led e diversi ADAS di serie.

Anche in questi periodi di rincari, il gpl ha mantenuto un netto vantaggio rispetto alla benzina e al gasolio e, tenendo conto di consumi superiori, è il carburante con il costo al km più basso. Se ti serve più spazio, Seat Leon ha un buon rapporto qualità prezzo.

 

Altrimenti la Toyota Yaris ibrida usata modello precedente consente consumi bassissimi e spese di gestione contenute anche se la porti in rete ufficiale e ha il cambio automatico. La nuova Yaris ibrida è altrettanto valida ed economa, ma in acquisto parliamo di 20.000€ per una versione base, che non è poco nonostante abbia una buona dotazione di serie. Il modello precedente invece ha perso un po' di valore 

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BMW 118d Msport 2020 (60.000km) 6.1l/100km

ex Mercedes A220 CDI Sport 2015 (144.000km) 5.7l/100km

ex VW Golf6 1.4 TSI 122cv Highline DSG 2011 (132.000km) 7.1l/100km

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Parti dal presupposto che l'auto è uno sfizio, non un investimento. Per cui condivido che non puoi mettere 1/4 del bilancio di famiglia per una macchina, specie se non ti convince ( anche se ti convincesse). 

In questo momento è la tempesta perfetta: crisi economica e soprattutto energetica. Aumento dei prezzi per l'usato per la nota questione dei componenti sulle auto nuove. Il legislatore che punta ad una transizione ecologica, giusta ma gestita male, secondo me. Per cui cosa conviene fare? Dipende! Se fai molti km mensili, al netto di tutte le manovre del legislatore, la cosa migliore è il gasolio. Se invece di km ne fai pochi, forse per un rapporto qualità prezzo, prendi un benzina puro. Le ibride non mi convincono, soprattutto una mild. Diverso sarebbe prendere una full elettict ma i costi di acquisto sono enormi.

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On 29/5/2022 at 19:33, An4tr0n3 scrive:

Alchè mi è venuta la pensata: ma comprare un usato ottimo/buono, diesel, euro6, marca premium, da tenere fino alla [sua] morte, ovvero per 6/8 anni, in attesa di capire come si evolverà la legislazione, il mercato dell'usato, se i prezzi dei mezzi elettrici si ridimensioneranno [come è probabile/auspicabile]? Cosa ne pensereste?

Ti dirò che per motivi diversi (non ancora soddisfatto da offerta EV per lungo periodo), a meno di sorprese, la penso come te. Per me un PHEV usato per qualche anno, sicuramente ben rivendibile. 

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