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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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On 2/11/2022 at 18:22, maxsona scrive:

Io la vedo così: chi vive a Milano (prendo una grande città come esempio), e deve recarsi sul posto di lavoro sempre a Milano userà i mezzi (probabilmente già lo fa).

Se deve andare fuori da Milano userà i mezzi fino ad un certo punto, e poi dei servizi di car-sharing o di noleggio "on-demand" per recarsi presso il suo posto di lavoro a, boh, Cenate di Sopra?

 

Per chi vive in un paesello di 10000 abitanti, e deve recarsi presso il suo posto di lavoro in un altro paesello di 10000 abitati (distante 30 km), non cambierà niente.

 

Hai centrato il punto.

Parecchie persone, a Milano e non solo, è da anni che si spostano con mezzi o bici (alcuni nemmeno hanno una macchina).

 

Per me il punto è uno solo: i modi per muoversi sono tanti, gusti ed esigenze ancora di più. Sta all'utente decidere in base a un compromesso dei vari fattori (costi, praticità, etc). Inoltre, nulla sostituirà niente: solo semplici alternative. E credo varrà anche per le auto.

 

Ad esempio, sulle elettriche, ora cercano disperatamente di venderne il più possibile, per gli ingenti investimenti che hanno fatto negli anni precedenti, non prevedendo giustamente pandemie, guerre, crisi di approvvigionamento di materiali e altra roba. Ma allo stesso tempo c'è anche tanta gente non vuole nemmeno l'auto elettrica, facendo a meno di regalare soldi all'automotive, preferendo TPL, bici, monopattini.

Modificato da Uno Turbo D

......se la Regione non se ne sbatte a tempo debito di quelle porcherie che chiamano strade lascio le macchinette con touch grattascroto agli altri, il mio prossimo acquisto si chiamerà Panda 1000 4x4, Suzuki SJ413, Vitara JLX o Terrano II 2.7 TDI......

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On 4/11/2022 at 15:10, Uno Turbo D scrive:

Hai centrato il punto.

Parecchie persone, a Milano e non solo, è da anni che si spostano con mezzi o bici (alcuni nemmeno hanno una macchina).

 

Per me il punto è uno solo: i modi per muoversi sono tanti, gusti ed esigenze ancora di più. Sta all'utente decidere in base a un compromesso dei vari fattori (costi, praticità, etc). Inoltre, nulla sostituirà niente: solo semplici alternative. E credo varrà anche per le auto.

 

Ad esempio, sulle elettriche, ora cercano disperatamente di venderne il più possibile, per gli ingenti investimenti che hanno fatto negli anni precedenti, non prevedendo giustamente pandemie, guerre, crisi di approvvigionamento di materiali e altra roba. Ma allo stesso tempo c'è anche tanta gente non vuole nemmeno l'auto elettrica, facendo a meno di regalare soldi all'automotive, preferendo TPL, bici, monopattini.

se tu mi togli le auto a benzina mi togli di fatto un'alternativa.

Quando sono passati dal cavallo all'auto,non l'ha imposto nessuno...ne hanno sterminatoi cavalli.

Semplicemente l'uomo si adegua\adatta\cerca quello che è più pratico. e il tutto avviene in equilibro,senza imposizioni.

se poi i governi intervengono per forzare al cosa,che i più vedono stupida,allora c'è malcontento.

 

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La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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1 ora fa, LucioFire scrive:

Quando sono passati dal cavallo all'auto,non l'ha imposto nessuno...ne hanno sterminatoi cavalli.

Ma poi sembra che tutti andavano in giro a cavallo.

I cavalli erano per chi aveva i soldi. La gente normale se andava bene aveva il mulo o il somaro per portare i carichi, se no a piedi.

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1 ora fa, jameson scrive:

Ma poi sembra che tutti andavano in giro a cavallo.

I cavalli erano per chi aveva i soldi. La gente normale se andava bene aveva il mulo o il somaro per portare i carichi, se no a piedi.

Tranquillo che vogliono riportarci a quel livello :D

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La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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2 ore fa, jameson scrive:

Ma poi sembra che tutti andavano in giro a cavallo.

I cavalli erano per chi aveva i soldi. La gente normale se andava bene aveva il mulo o il somaro per portare i carichi, se no a piedi.

E la gente povera le mucche!

Nella vecchia casa c'era ancora il "biroccio", un carro a un solo asse, trainato da due mucche, era l'utilitaria dell'epoca.

 

A quel livello, per fortuna, non ritorneremo, ma sarà durissima mantenere l'attuale tenore di vita in futuro.

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

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Non dimentichiamo però che fino aal prima guerra mondiale il trasporto a medio lungo raggio era rigorosamente pubblico ( treno più nave), e quello a breve raggio privato ma minimo. ( bicicletta. Birroccio, piedi) 

Escluse le Americhe per ovvi motivi, il 90% della popolazione non si allontanava più che poche decine di km dal paesello natio, facendo l'unico viaggio lungo della vita, se maschio, al tempo del servizio militare. 

Ed anche quando la mobilità aumento', il trasporto pubblico fu capillare ed efficiente per lo meno fino agli anni '60.

Solo negli Stati Uniti esplose l' auto proprio perchè orografia e distanze non permettevano un trasporto pubblico di tipo europeo. 

Ancora fino a 40 anni fa la percentuale auto/popolazione stava sul 25%.

Ed è indubbio che la percentuale del 60% attuale non è più sostenibile. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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1 ora fa, stev66 scrive:

Ed è indubbio che la percentuale del 60% attuale non è più sostenibile. 

La soluzione sarebbe di rendere decente il trasporto pubblico. Solo che il trasporto pubblico è una spesa per la PA, mentre quello privato è un guadagno.

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2 ore fa, stev66 scrive:

Non dimentichiamo però che fino aal prima guerra mondiale il trasporto a medio lungo raggio era rigorosamente pubblico ( treno più nave), e quello a breve raggio privato ma minimo. ( bicicletta. Birroccio, piedi) 

Escluse le Americhe per ovvi motivi, il 90% della popolazione non si allontanava più che poche decine di km dal paesello natio, facendo l'unico viaggio lungo della vita, se maschio, al tempo del servizio militare. 

Ed anche quando la mobilità aumento', il trasporto pubblico fu capillare ed efficiente per lo meno fino agli anni '60.

Solo negli Stati Uniti esplose l' auto proprio perchè orografia e distanze non permettevano un trasporto pubblico di tipo europeo. 

Ancora fino a 40 anni fa la percentuale auto/popolazione stava sul 25%.

Ed è indubbio che la percentuale del 60% attuale non è più sostenibile. 

appunto che ci fan tornare all'asinello..anzi manco quello che ci vuole la stalla...

TI prendi un treno che fa 6 corse in un giorno e via

W il futuro!

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