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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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1 ora fa, jameson scrive:

I valori di CO2 richiesti sono talmente bassi che, come ha mostrato @4200blu qualche tempo fa, caricando un'auto elettrica di sera in Italia o in Germania, anche considerando il mix energetico e non l'energia marginale, la CO2 prodotta per generare l'energia elettrica non ci rientra nemmeno in caso di berline.

Il che non significa che non vadano imposti. Però contiamo anche la CO2 dell'elettricità. Vedi come gli passa la voglia di vendere cassoni.

 

Discorso giusto, però ricordiamoci che per quanto possa fare schifo l'attuale mix energetico europeo è una cosa che:

1. possiamo e dobbiamo migliorare

2. possiamo controllare

 

Al contrario invece i derivati del petrolio oltre a non essere in nostro possesso (dobbiamo sempre passare attraverso paesi dalla dubbia moralità, alimentando guerre e crimini contro l'umanità) hanno un ciclo di estrazione/raffinazione/distribuzione che non può essere migliorato. 

 

E se anche questo non bastasse c'è sempre il lato positivo di avere le 0 emissioni dove viviamo e quindi respiriamo (aka in città/zona urbana), già solo per questo dovremmo essere favorevoli alla transizione. Inoltre risparmieremmo ogni anni miliardi nella salute pubblica.

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Adesso, kire_06 scrive:

Discorso giusto, però ricordiamoci che per quanto possa fare schifo l'attuale mix energetico europeo è una cosa che:

2. possiamo controllare

No. Non possiamo avere un 100% di rinnovabili. In realtà attualmente non possiamo controllare niente, dobbiamo usare tutto quello che abbiamo al massimo e gas per tutto il resto.

1 minuto fa, kire_06 scrive:

E se anche questo non bastasse c'è sempre il lato positivo di avere le 0 emissioni dove viviamo e quindi respiriamo (aka in città/zona urbana), già solo per questo dovremmo essere favorevoli alla transizione. Inoltre risparmieremmo ogni anni miliardi nella salute pubblica.

Le emissioni inquinanti dei veicoli nuovi sono già praticamente indistinguibili da zero in tutti gli inquinanti tranne al più un po' di NOx.

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7 minuti fa, kire_06 scrive:

 

Discorso giusto, però ricordiamoci che per quanto possa fare schifo l'attuale mix energetico europeo è una cosa che:

1. possiamo e dobbiamo migliorare

2. possiamo controllare

 

Al contrario invece i derivati del petrolio oltre a non essere in nostro possesso (dobbiamo sempre passare attraverso paesi dalla dubbia moralità, alimentando guerre e crimini contro l'umanità) hanno un ciclo di estrazione/raffinazione/distribuzione che non può essere migliorato. 

 

E se anche questo non bastasse c'è sempre il lato positivo di avere le 0 emissioni dove viviamo e quindi respiriamo (aka in città/zona urbana), già solo per questo dovremmo essere favorevoli alla transizione. Inoltre risparmieremmo ogni anni miliardi nella salute pubblica.

E' un tema planetario.

 

Se tu non usi più petrolio, carbone e suoi derivati, ma altri paesi lo fanno, questi paesi acquisiranno un vantaggio competitivo enorme, e beneficeranno anche del crollo del prezzo del petrolio legato alla riduzione della sua domanda.

Questo con vantaggio solo parziale per l'umanità.

 

Quindi, o ci si mette tutti d'accordo, cosa dura di questi tempi, oppure le cose non sono purtroppo così semplici. A meno di sterminare una parte della popolazione mondiale, quella che non si riesce a convincere.

Modificato da AlexMi
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3 ore fa, AlexMi scrive:

E' un tema planetario.

 

Se tu non usi più petrolio, carbone e suoi derivati, ma altri paesi lo fanno, questi paesi acquisiranno un vantaggio competitivo enorme, e beneficeranno anche del crollo del prezzo del petrolio legato alla riduzione della sua domanda.

Questo con vantaggio solo parziale per l'umanità.

 

Quindi, o ci si mette tutti d'accordo, cosa dura di questi tempi, oppure le cose non sono purtroppo così semplici. A meno di sterminare una parte della popolazione mondiale, quella che non si riesce a convincere.

Però i tre "grandi" globali hanno già tracciato una strada: NA, EU, CHN.

Specialmente i primi, per distanze chilometriche viaggiate e spazi utili per centrali elettriche sostenibili, sono baricentrici per la direzione globale.

Dopotutto, le case non possono certo mantenere gli ICE per pochi mercati minori... Quindi la strada è tracciata.

E, al prossimo che mi cita Suzuki come esempio, ricordo che le normative sulle emissioni dipendono anche da dimensioni e peso. Motivo per cui una Mercedes GLS ha "meno restrizioni" di una Fiat Panda. Non è corretto, sia chiaro, e non difendo il ragionamento. Semplicemente, è fattuale.

 

Accettiamolo: il petrolio per autotrazione civile è morto. Nel medio termine.

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Riguardo al problema quello che pare esagerato è che l'Europa bestia implementando normative molto più restrittive di usa e Cina. Siamo in una fase di transizione, ci sono infrastrutture da fare, rete di ricarica, devi agire ancora sull'energia rinnovabile e li devi investire in maniera mostruosa e ci vorranno decenni ( lasciate perdere le previsioni ottimistiche, voglio proprio vedere cosa succederà) Comunque dicevo che se so ha in questo contesto correre come pazzi, spendendo un patrimonio per avere auto elettriche che comunque usano energia prodotta dagli ICE. La transazione poteva essere molto più progressiva. Normativa 2025 e al 2030 sulle emissioni danno già degli obbiettivi molto sfidanti. Poi quello che trovo assurdo e il ban ai motori a combustione. Il 90% delle persone una l'auto ogni giorno per meno di 100 km. Vuole autonomie maggiori perché raramente fa un viaggio più lungo. Allora un elettrica erev con autonomia di 100-150 km e un motore 1000-1200 a ciclo Miller sarebbe una soluzione perfetta, meno cara e più funzionale. E probabilmente ottenevi il 90% dei risultati in termini di CO2 di un auto bev. Perché privarsi di questa soluzione.

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6 minuti fa, davos scrive:

Il 90% delle persone usa l'auto ogni giorno per meno di 100 km.
Allora un elettrica erev con autonomia di 100-150 km e un motore 1000-1200 a ciclo Miller sarebbe una soluzione perfetta, meno cara e più funzionale.


Per fare 150 km al giorno non serve una erev, basta una bev con una batteria da 30 kWh.

 

A meno che non volessi dire che una erev con autonomia solo elettrica di 150 km sia la soluzione ideale anche per fare viaggi più lunghi senza l’ansia da autonomia.

 

Il problema è che le erev praticamente non esistono. Vediamo quando esce la MX-30 con generatore Wankel se il gioco vale la candela.

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Certo intendevo 150 km di autonomia elettrica più piccolo motore a benzina che ti aggiungo 500 km di autonomia per toglierti qualsiasi ansia. In Cina ci sono la li xiang One e un'altra che sono bestioni di 5 metri e costano la metà della model x. Batteria da 37 kWh più 1.2 da 130 CV.

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1 ora fa, davos scrive:

Riguardo al problema quello che pare esagerato è che l'Europa bestia implementando normative molto più restrittive di usa e Cina. Siamo in una fase di transizione, ci sono infrastrutture da fare, rete di ricarica, devi agire ancora sull'energia rinnovabile e li devi investire in maniera mostruosa e ci vorranno decenni (lasciate perdere le previsioni ottimistiche, voglio proprio vedere cosa succederà) Comunque dicevo che se so ha in questo contesto correre come pazzi, spendendo un patrimonio per avere auto elettriche che comunque usano energia prodotta dagli ICE. La transazione poteva essere molto più progressiva. Normativa 2025 e al 2030 sulle emissioni danno già degli obbiettivi molto sfidanti. Poi quello che trovo assurdo e il ban ai motori a combustione. [cut]

 

Ci vedo molto dramma su questo "ban alla vendita delle vetture ICE nel 2035".

Ci terrei a sottolineare che divieto di vendita non significa divieto di circolazione. Ergo, non significa che nel 2035 tutte le auto circolanti saranno BEV, ma che tutte le auto circolanti nuove saranno BEV. In Italia, se mantenessimo ottimisticamente un trend attuale, sarebbero 1.5Mln di vetture/anno. Considerando che ci sono al momento più di 37 Mln di vetture in Italia, implica oltre vent'anni (ottimisticamente) per la sostituzione di tutto il parco circolante.

 

Quindi 2035 come ban alle ICE implica che il ban alla circolazione delle ICE non si avrà prima del 2045/2050, in maniera molto ottimistica (e presenza di congrui incentivi), che apre circa tre decadi a partire da ora per poter riformare la catena di produzione e distribuzione energetica.

Io mi augurerei anche prima, perché da quando ho venduto la mia auto ho iniziato ad osservare che il 90% delle persone che mi circondano dipende dall'auto solo per pigrizia mentale: le alternative permetterebbero un risparmio economico, di tempo e di qualità della vita. Ma è comunque il mio caso e non un campione statistico, però degli 11K km che l'automobilista mediamente fa ogni anno in Italia, quanti si potrebbero risparmiare con un briciolo di programmazione usando TPL e altri mezzi? Banalmente anche car sharing.

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1 ora fa, aboutdas scrive:

 

Ci vedo molto dramma su questo "ban alla vendita delle vetture ICE nel 2035".

Ci terrei a sottolineare che divieto di vendita non significa divieto di circolazione. Ergo, non significa che nel 2035 tutte le auto circolanti saranno BEV, ma che tutte le auto circolanti nuove saranno BEV. In Italia, se mantenessimo ottimisticamente un trend attuale, sarebbero 1.5Mln di vetture/anno. Considerando che ci sono al momento più di 37 Mln di vetture in Italia, implica oltre vent'anni (ottimisticamente) per la sostituzione di tutto il parco circolante.

 

Quindi 2035 come ban alle ICE implica che il ban alla circolazione delle ICE non si avrà prima del 2045/2050, in maniera molto ottimistica (e presenza di congrui incentivi), che apre circa tre decadi a partire da ora per poter riformare la catena di produzione e distribuzione energetica.

Io mi augurerei anche prima, perché da quando ho venduto la mia auto ho iniziato ad osservare che il 90% delle persone che mi circondano dipende dall'auto solo per pigrizia mentale: le alternative permetterebbero un risparmio economico, di tempo e di qualità della vita. Ma è comunque il mio caso e non un campione statistico, però degli 11K km che l'automobilista mediamente fa ogni anno in Italia, quanti si potrebbero risparmiare con un briciolo di programmazione usando TPL e altri mezzi? Banalmente anche car sharing.

Il ban al 2035 significa che dal 2035 uno deve prendere un auto elettrica e deve poterci essere una rete di collonnine capillare. Devi essere riuscito a fare punti di ricarica nei parcheggi pubblici e privati, luoghi di lavoro etc. Il ban al 2035 significa che le case non investiranno in nessuna tecnologia che non sia elettrica. Ben venga car sharing trasporto pubblico e anche taxi elettrici a prezzi normali. Un taxi deve essere alla portata di tutti. Per il resto per me oggi per come è organizzato il mondo l'auto è indispensabile. Certi usi possono essere evitati, ma per una vita piena per poter viaggiare, andare a lavoro fare la spesa, vacanze passioni portare i figli a scuola etc serve l'auto privata.. facendo il ban al 2025 si rischia al contrario che la gente continui ad usare auto ICE vecchie. Andavano esplorare tutte le soluzioni. Se una segmento b con 500 km di autonomia reale dovesse scendere di prezzo ok. Ma se nel 2035 dovesse costare ancora 50000 euro di  sarebbe un problema enorme. E magari una erev sarebbe costata 20000. E a livello di CO2 sarebbe infinitesimale la differenza. Il problema è che si è andati dietro a principi e non a cercare il risultato. Altrimenti non si parlerebbe solo di ban delle ICE ma di smartworking, riorganizzare i quartieri con servizi decentrati, trasporto pubblico, liberalizzazioni dei taxi etc etc.

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