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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

11 ore fa, gpat scrive:

 

Ah si, quel posto dove puoi tranquillamente arrivare con i mezzi pubblici e che è sempre raggiungibile con l'autonomia di una macchina elettrica


ot
 

Dipende da dove vivi. Io sono in una piccola cittadina, 20-30k abitanti, per me la misura perfetta. In 10 minuti a piedi sono al fiume o nel bosco. Chiaro che se vivi in mezzo a Milano non è così immediato, ma in quel caso i mi chiederei se ha senso vivere in un pollaio piuttosto che come arrivare in mezzo alla natura. Chiaramente è il mio pensiero, trovo innaturale vivere in città così grosse, non riuscirei mai ad abituarmi.

 

fine ot.

3 minuti fa, jameson scrive:

Ma guarda, non ci avevo pensato. Dovrò rivalutare il fatto di alzarmi alle 7 di mattina per avere il primo tempo libero alle 7 di sera quando va bene come soluzione non ottimale.

Seriamente, per favore, risparmiati questa roba. Anche a me piacerebbe fare come cazzo mi pare tutto il giorno. Ma non lo posso fare, a meno di non essere uno statale, cosa che purtroppo ho scelto di non essere. E parlo per esperienza personale, non per luoghi comuni o sentito dire.


Guarda non era una cosa riferita a te personalmente, giusto una considerazione… Io anche non sono uno statale, ma da sempre (ben prima della pandemia) ho dato molta importanza al work-Life Balance in quanto la vita frenetica la trovo disumana.

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6 minuti fa, kire_06 scrive:

Guarda non era una cosa riferita a te personalmente, giusto una considerazione… Io anche non sono uno statale, ma da sempre (ben prima della pandemia) ho dato molta importanza al work-Life Balance in quanto la vita frenetica la trovo disumana.

Lo so, ma la maggior parte di quelli che stanno in colonna a bestemmiare si sogna di essersene stata in casa o di andarsi a a fare una passeggiata, non stanno là perché masochisti.

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La mia opinione è che un certo tipo di stile di vita sia una prerogativa tutto italiana. Da altre parti del mondo vivere a 50 o 100km dal posto di lavoro, a meno di non stare in Australia o negli stati uniti centrali è l'eccezione piuttosto che la regola. Idem le micro PMI che impongono un certo ritmo ( no smart working, contatti fisici coi clienti, etc). 

Ma essendo l'eccezione, alla fine volenti o nolenti dovremo adeguarci o pagare il prezzo. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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2 ore fa, infallibile_GF scrive:

Questo argomento meriterebbe un approfondimento. E' vero che con il laovoro d'ufficio, compreso quello che facico io di progettista meccanico, me ne potrei stare sempre a casa in smartworking e non andare mai in ufficio. Il discorso è più complesso, perchè se facessimo tutti così diventeremo degli essere asociali: sempre chiusi in casa davanti al pc. Ho un collega che va sempre in trasferta anche quando non è necessario, ma ci va per evadere da quell'ufficio puzzolente. Per uscire dalla solit routine. Per vedere posti nuovi, facce nuove, lontano qualche giorbo dalla moglie rompicoglioni e dai figli casinisti. Ci sta anche l'aspetto umano: siamo esseri sociali, ed è sempre preferibile un contanto umano con il cliente, o il fornitore, piuttosto che vederlo davanti al pc. PEr la produttività sarebbe meglio fare una bella call, ma per il nostro nenessere psico-fisico, non credo faccia bene stare sempre e solo a fissare il monitor di un pc.

 

 

Costringere milioni di persone a stare chiusi in una scatola di metallo una'ora e mezza ogni giorno per fargli fare assieme la pausa caffé ed il pranzo mi sembra un modo molto, molto poco efficiente per avere interazioni sociali

 

Il tuo collega direi che ha dei problemi, visto che la moglie se l'è scelta e i figli allevati

 

 

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33 minuti fa, Merak scrive:

 

Costringere milioni di persone a stare chiusi in una scatola di metallo una'ora e mezza ogni giorno per fargli fare assieme la pausa caffé ed il pranzo mi sembra un modo molto, molto poco efficiente per avere interazioni sociali

 

Il tuo collega direi che ha dei problemi, visto che la moglie se l'è scelta e i figli allevati

 

 

Tu non sei ne sposato ne hai figli.. sicuro 🤣

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Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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16 ore fa, aboutdas scrive:

Io mi augurerei anche prima, perché da quando ho venduto la mia auto ho iniziato ad osservare che il 90% delle persone che mi circondano dipende dall'auto solo per pigrizia mentale...

Io vorrei essere solo pigro mentalmente e invece mi becco uno sciopero sì e uno anche con i mezzi di trasporto 🥲

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Placati

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On 2/7/2022 at 10:00, stev66 scrive:

La mia opinione è che un certo tipo di stile di vita sia una prerogativa tutto italiana. Da altre parti del mondo vivere a 50 o 100km dal posto di lavoro, a meno di non stare in Australia o negli stati uniti centrali è l'eccezione piuttosto che la regola. Idem le micro PMI che impongono un certo ritmo ( no smart working, contatti fisici coi clienti, etc). 

Ma essendo l'eccezione, alla fine volenti o nolenti dovremo adeguarci o pagare il prezzo. 

 

On 2/7/2022 at 11:45, mikisnow scrive:

OK, ammesso che sia così (Ho qualche dubbio), non possiamo nemmeno pretendere di voler concentrare tutto nelle città (come spesso leggo). Questo vorrebbe dire dissesto del territorio ove abbandonati per esempio. Io mi sono trasferito in una città a misura d'uomo, prima abitavo in una Frazione  a circa 30 km 30' dal posto di lavoro ed oro ok sia prima che ora, con tutti i leggeri pro e contro. Ma se le aziende nei Comuni limitrofi e piccole zone industriali dislocate nelle vicinanze  sono sature, per forza che le alternative sono lavorare altrove. E ci sono pure situazioni peggiori, i 30 km sono roba da ridere. Chi fa il pendolare per recarsi a Bologna in treno, parte col buio e arriva col buio in Inverno. E non farei nemmeno cambio con realtà come arrivare al lavoro nelle grosse città del Giappone, dove auto o non auto ti devi fare magari 4 ore di viaggio per 6 ore di lavoro per esempio. Inoltre se hai la casa di proprietà fai una scelta, o la svendi e ti fai il mutuo per una casa vicina al posto di lavoro o ti tieni la tua casa e ti sposti con l'auto. Ok, molte cose bisogna correggerle. Non può esistere che 2 lavoratori della stessa Azienda si scambino la filiale spostandosi tutti i giorni, metteteli a lavorare nella filiale più vicina cavolo! Oppure un uso più saggio dei mezzi pubblici, a patto che siano tenuti in condizioni decenti. 

Il problema dell'aumento delle code per lavoro negli ultimi anni, non è tanto l'uso dell'auto che c'è sempre stato ma proprio il fatto delle aziende o piccole zone industriali che hanno chiuso. Quindi c'è stato un riversamento dai Comuni limitrofi alle corrispettive Province per esempio. 


Per curiosità sono andato a vedere la media dei pendolari qui:

Nel 2020 la distanza media era di 14 km e 29 minuti di percorrenza.

 

Personalmente non conosco nessuno che ogni giorno si fa 100 km e 2 ore di auto per andare al lavoro. Durante gli studi ho fatto il pendolare per tanti anni (2.5 ore tra andata e ritorno) ma questo perché da studente non avevo i soldi per affittare una stanza vicino all’università. Oggigiorno non sarei più disposto a buttare ogni giorno 2-3 ore solo per viaggiare. O cambierei lavoro o prenderei una stanza in affitto oppure chiederei di fare il telelavoro, andando in ufficio solo lo stretto necessario.

 

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Io ho 2 colleghi, uno che dista 50 km dall’ufficio da più di 10 anni fa però 2 giorni di telelavoro a settimana, uno che dista 75 km, sperava di fare più smartworking, ma l’azienda dallo scorso settembre ci ha concesso solo un giorno a settimana, fortunatamente da luglio siamo passati a 2 a settimana.

 

Il primo ha 2 auto a gas in famiglia, una a metano è una a gpl che alterna, ma adesso usa quella gpl, il secondo un diesel.

 

In entrambi i casi potrebbero usare anche un’auto elettrica in quando abitando in villette possono ricaricare tranquillamente.

 

Ovvio che più smartworking sarebbe la soluzione migliore per entrambi.

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La mia opinione è che un certo tipo di stile di vita sia una prerogativa tutto italiana. Da altre parti del mondo vivere a 50 o 100km dal posto di lavoro, a meno di non stare in Australia o negli stati uniti centrali è l'eccezione piuttosto che la regola. Idem le micro PMI che impongono un certo ritmo ( no smart working, contatti fisici coi clienti, etc). 
Ma essendo l'eccezione, alla fine volenti o nolenti dovremo adeguarci o pagare il prezzo. 


Secondo me in Italia gioca un ruolo importante la ritrosia dell’italiano medio a spostarsi da dove è nato, anche se solo per una fase della propria vita.

Ma non sono d’accordo che sia un fenomeno solo italiano o per le PMI, succede in ogni posto dove i costi della vita rendono lo spostarsi vicino all’ufficio oggetivamente insostenibile: questo vale a Milano, ma anche in tutte le grandi città… parlando con miei colleghi che lavorano a Londra (andando in ufficio 3gg/settimana adesso) considerano chi ci mette 1 ora ad andare in ufficio “fortunato”. Colleghi che lavorano in Sylicon valley non ne parliamo… o vivono in un monolocale in affitto a 3000$/mese e solo 30 minuti di pendolarismo, o vivono in una casa adatta ad una famiglia a 2h di macchina se va bene.
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