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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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3 minuti fa, stev66 scrive:

Dipende sempre dove e come. Nei grandi centri urbani, l'auto è poco utilizzata perché esiste un TPL efficiente e capillare. 

Nelle pianure centrali di Francia, Germania ed Inghilterra, ovviamente si ha una situazione tipo Veneto ( tenti piccoli centri con moltissime strade) dove l'uso dell'auto è poco impattante. 

In Italia abbiamo invece : tre enormi agglomerati urbani ( Milano, Roma, Napoli) sviluppati senza il minimo piano regolatore, con TPL che va dal sufficiente al gravemente insufficiente e traffico incontrollabile e non canalabile.

Almeno altri tre agglomerati più piccoli ( Genova, Torino, Palermo), ma con gli stessi problemi acuiti da un TPL risibile o dall'orografia. 

Un tessuto residenziale/commerciale / industriale nato e sviluppato senza la minima pianificazione in pratica gestibile solo dal trasporto privato. 

Dove ciò non avviene, subentra l'orografia che penalizza pesantemente ( il 50% del territorio italiano è montano). 

Se a questo cocktail aggiungi la scarsa propensione dell'italiano all'utilizzo del TPL anche se disponibile, un tessuto lavorativo frammentato all'inverosimile sul territorio ed il forte ancoraggio alle realtà di origine costi quel che costi, ottieni una miscela esplosiva che non sarà certo disinnescata dalle BEV. 

 

 

 

Aggiungerei che ci sono anche città di medie dimensioni che soffrono i numeri del traffico privato per almeno 2 motivi:

- elevatissimo rapporto tra numeri di mezzi e popolazione residente (Brescia, Bergamo, Bologna); sono città che però stanno facendo investimenti importanti per l'upgrade del TPL

- elevati numeri di traffico ma gestione storica del TPL pessima (Verona, Padova, Venezia/Mestre, Firenze, Bari, Catania)

- città con numeri meno importanti ma sfigatissime dal punto di vista orografico (Varese, Como, Trieste, Lecco, Messina, Reggio Calabria, Pesaro)

 

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Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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42 minuti fa, Motron scrive:

Comunque se guardiamo ai nostri vicini europei, farsi mezz'ora almeno di macchina è la prassi per andare al lavoro.. non è neanche considerato disagio.

Siamo noi piuttosto che dobbiamo andare a lavoro in bici se no apriti cielo! 

Sopratutto poi nell'ambiente automotive.

 

Per mezz'ora cucina-ufficio penso che tantissimo si bacerebbero le mani.

7 minuti fa, defiant scrive:

- città con numeri meno importanti ma sfigatissime dal punto di vista orografico (Varese, Como, Trieste, Lecco, Messina, Reggio Calabria, Pesaro)

 

Per il poco che conta, dico la mia.

Varese e Como scontano circa 100mila auto ogni giorno che passano la frontiera verso la Svizzera (la media e' 1 persona, 1 macchina).

TPL internazionale (tra lombardia e ticino) non pervenuto, e comitati di cittadini che dovrebbero richiederlo, non pervenuti (evidentemente va bene così).

 

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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41 minuti fa, stev66 scrive:

 

Se a questo cocktail aggiungi la scarsa propensione dell'italiano all'utilizzo del TPL anche se disponibile, 

 

 

 

Su questo sono in disaccordo.

Dove il TPL è ben strutturato e competitivo, viene usato eccome (metro To, metro Mi, Altavelocità).

 

Dove il TPL è un pretesto per fare carrozzoni pubblici tra corse tagliate all'improvviso, scioperi, malfunzionamenti (qualcuno ha detto ATAC?) ovvio che non viene usato.

 

Non si è di media masochisti.

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[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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11 ore fa, stev66 scrive:

Vero. 

Ma i compromessi aumenteranno di prezzo. 

Che ci piaccia o meno, viaggiare costerà di più. 

Elettrico, benzina, noccioline o gomma americana ( cit.) che sia. 

Temo che l'Italia come sempre dovrà esserci trascinata a forza. 

Non è una bella prospettiva.

Uno dei principali fattori dell'aumento della ricchezza globale, del miglioramento delle condizioni di vita è stato e continua ad essere l'aumento (sia per volumi che per velocità) di circolazione delle merci e delle persone.

La ricchezza deriva dalla circolazione e dallo scambio, secondo queste previsioni andremmo in contro a un mondo in cui la velocità ed economicità di circolazione dei beni immateriali è massima (internet), mentre l'aumento dei costi della circolazione dei beni materiali ne riduce volumi e velocità.

Il saldo netto, a mio parere, è negativo, in sostanza la tua è una previsione di decrescita (felice o infelice non possiamo saperlo ora, ma propendo per la seconda).

Altro è, ovviamente il risparmio (di costi e di risorse) che può derivare dalla razionalizzazione, secondo me su quello bisogna puntare. 

  • Tristezza! 1

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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20 minuti fa, TurboGimmo scrive:

 

 

TPL internazionale (tra lombardia e ticino) non pervenuto, e comitati di cittadini che dovrebbero richiederlo, non pervenuti (evidentemente va bene così).

 

 

TPL va bene se partissero tutti dalla stessa città e arrivassero tutti nella stessa città.

 

Se parti da paesino e devi andare a paesino anche se finisci tutti sulla stessa arteria non riesci a fare un TPL efficiente.

 

Perchè dovresti fare

1- mezzo casa-stazione

2- stazione-stazione

3- mezzo stazione-luogo di lavoro.

 

l'1 e/o il 3 finisci per farlo con un mezzo privato.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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1 minuto fa, TonyH scrive:

 

Su questo sono in disaccordo.

Dove il TPL è ben strutturato e competitivo, viene usato eccome (metro To, metro Mi, Altavelocità).

 

Dove il TPL è un pretesto per fare carrozzoni pubblici tra corse tagliate all'improvviso, scioperi, malfunzionamenti (qualcuno ha detto ATAC?) ovvio che non viene usato.

 

Non si è di media masochisti.

Come il tram a Padova, osteggiato alla sua nascita (il sindaco che lo volle perse la rielezione per questo) adesso è amato ed usato da tutti.

La prova è molto semplice, gli annunci immobiliari indicano come elemento di valorizzazione di una casa la vicinanza a una fermata del tram.

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R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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15 minuti fa, mariola scrive:

Non è una bella prospettiva.

Uno dei principali fattori dell'aumento della ricchezza globale, del miglioramento delle condizioni di vita è stato e continua ad essere l'aumento (sia per volumi che per velocità) di circolazione delle merci e delle persone.

La ricchezza deriva dalla circolazione e dallo scambio, secondo queste previsioni andremmo in contro a un mondo in cui la velocità ed economicità di circolazione dei beni immateriali è massima (internet), mentre l'aumento dei costi della circolazione dei beni materiali ne riduce volumi e velocità.

Il saldo netto, a mio parere, è negativo, in sostanza la tua è una previsione di decrescita (felice o infelice non possiamo saperlo ora, ma propendo per la seconda).

Altro è, ovviamente il risparmio (di costi e di risorse) che può derivare dalla razionalizzazione, secondo me su quello bisogna puntare. 

La mia non è una previsione di decrescita, ma una previsione che certi benefit oggi a basso costo, come appunto l'elevata circolazione di merci e persone diventerà a costo maggiore. Proprio perché saranno integrati i costi climatici prima ignorati. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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49 minuti fa, TurboGimmo scrive:

 

Per mezz'ora cucina-ufficio penso che tantissimo si bacerebbero le mani.

 

Per il poco che conta, dico la mia.

Varese e Como scontano circa 100mila auto ogni giorno che passano la frontiera verso la Svizzera (la media e' 1 persona, 1 macchina).

TPL internazionale (tra lombardia e ticino) non pervenuto, e comitati di cittadini che dovrebbero richiederlo, non pervenuti (evidentemente va bene così).

 

In verità la mia analisi si basa sul traffico nelle città a target, non di passaggio; anche perchè poter fare il frontaliere non lo vedo un svantaggio per chi abita in certe zone.

31 minuti fa, TonyH scrive:

 

Su questo sono in disaccordo.

Dove il TPL è ben strutturato e competitivo, viene usato eccome (metro To, metro Mi, Altavelocità).

 

Dove il TPL è un pretesto per fare carrozzoni pubblici tra corse tagliate all'improvviso, scioperi, malfunzionamenti (qualcuno ha detto ATAC?) ovvio che non viene usato.

 

Non si è di media masochisti.

 

Ci sono altri esempi di TPL che funzionano molto bene in Italia; la Metropolitana di Brescia, il Tram di Firenze e la T1 Bergamo-Albino

28 minuti fa, mariola scrive:

Come il tram a Padova, osteggiato alla sua nascita (il sindaco che lo volle perse la rielezione per questo) adesso è amato ed usato da tutti.

La prova è molto semplice, gli annunci immobiliari indicano come elemento di valorizzazione di una casa la vicinanza a una fermata del tram.

Il Tram di Padova non è forse l'esempio migliore in tal senso.... E' una buona infrastruttura, ma non da così tanto valore aggiunto come in altri casi...

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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21 minuti fa, stev66 scrive:

La mia non è una previsione di decrescita, ma una previsione che certi benefit oggi a basso costo, come appunto l'elevata circolazione di merci e persone diventerà a costo maggiore. Proprio perché saranno integrati i costi climatici prima ignorati. 

 

Si ma attenzione.

 

Certi spostamenti di persone e cose (non tutti) avvengono già o possono già avvenire per via digitale o telematica. 

 

Che si chiami smart working, ordine e consegna a domicilio.... abbiamo raggiunto un livello di sviluppo tecnologico in cui lo spostamento fisico può essere in molti casi (anche qui, non in tutti) ridotto se non annullato.

 

E invece ci sono varie PMI che sbandierano sostenibilità & resilienza e poi non sono in grado di (o meglio, molto spesso non vogliono) gestire queste opportunità per tempo, senza aspettare il 2035 (quando, con ogni probabilità, ci saranno costrette).

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Adesso, led zeppelin scrive:

Si ma attenzione.

 

Certi spostamenti di persone e cose (non tutti) avvengono già o possono già avvenire per via digitale o telematica. 

 

Che si chiami smart working, ordine e consegna a domicilio.... abbiamo raggiunto un livello di sviluppo tecnologico in cui lo spostamento fisico può essere in molti casi (anche qui, non in tutti) ridotto se non annullato.

 

E invece ci sono varie PMI che sbandierano sostenibilità & resilienza e poi non sono in grado di (o meglio, molto spesso non vogliono) gestire queste opportunità per tempo, senza aspettare il 2035 (quando, con ogni probabilità, ci saranno costrette).

Anche qui, non dimentichiamo che la PMI individuale o poco più è un aspetto tutto italiano, favorita dalle leggi e dalla mentalità. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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