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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Non ho dubbi che alcuni politici hanno in mente un futuro come @stev66 descrive - con molto meno auto privati e meno traffico motorizzato - , ma se guardiamo a Norvegia, un mercato dove la transizione verso le bev e quasi completa, non si nota una riduzione delle macchine immatricolate totale, il mercato va avanti stabile. Perche nel resto del Europa con qualche anni di ritardo dovrebbe diverso?

 

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4 minuti fa, 4200blu scrive:

Non ho dubbi che alcuni politici hanno in mente un futuro come @stev66 descrive - con molto meno auto privati e meno traffico motorizzato - , ma se guardiamo a Norvegia, un mercato dove la transizione verso le bev e quasi completa, non si nota una riduzione delle macchine immatricolate totale, il mercato va avanti stabile. Perche nel resto del Europa con qualche anni di ritardo dovrebbe diverso?

 

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perchè stanno remando contro alla poprietà privata dell'auto.

Intanto quest'anno c'è stato l'aumento della revisione (Son circa 20€ in più) per quale motivo?

Carburante carissimo. Spese di gestione e mantenimento alte.

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6 minuti fa, 4200blu scrive:

Non ho dubbi che alcuni politici hanno in mente un futuro come @stev66 descrive - con molto meno auto privati e meno traffico motorizzato - , ma se guardiamo a Norvegia, un mercato dove la transizione verso le bev e quasi completa, non si nota una riduzione delle macchine immatricolate totale, il mercato va avanti stabile. Perche nel resto del Europa con qualche anni di ritardo dovrebbe diverso?

 

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Mah non so, gli stipendi medi come sono lì e qui? 😂

Ora: BMW M135i xDrive 306 cv

Nato su Alfa Giulia GT Junior 1600 >>> esordito su Opel Corsa 90 cv 1996 e BMW Serie 3 Compact 318td 90cv >>> fortificato su Alfa 147 1.6 120 cv 2002 e Alfa 156 1.9 JTD 116 cv >>> posteriorizzato su BMW E81 120d 177 cv e BMW E84 18d sDrive 143 cv

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4 ore fa, stigghiolaro scrive:

Comunque vi scordate tutti il punto principale, lo si DEVE fare per motivi ambientali, non è un vezzo politico.

Non è vero, è un vezzo politico. Per due motivi: il primo è che non serve quasi a niente, il secondo che ci sono altri sistemi più efficaci per ottenere lo stesso risultato.

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19 minuti fa, marconarni88 scrive:

Si da contro sempre alle auto come fossero l'unica fonte di inquinamento.

sarà...io vedo  fra i problemi degli attuali cellulari....sempre gli stessi...

Parecchi hanno problemi di autonomia per dire :D

Il mio cellulare di 15 anni fa durava più di quello attuale come batteria.

Tu dirai ,si ma fa le foto meglio è connesso , ha più risoluzione ecc..

 

E io : "sticazzi ci devo telefonare non fare un book fotografico"

 

 

Il paradosso del cellulare si applica purtroppo anche alle auto, sempre più grosse, sempre più infarcite di dispositivi più o meno utili, e quindi sempre più complesse, pesanti e costose.

 

Il motivo principale è indurre alla sostituzione, obsolescenza programmata, per continuare a produrre e vendere a ritmi elevati, per sostenere il business, non sempre a beneficio dell'occupazione.

 

Tutto il business della green economy, di cui l'auto elettrica è una piccola parte, ha un nobile scopo ambientalista, ma anche uno scopo industriale, qualcosa bisogna pur inventarsi per far sostituire i vecchi prodotti ancora funzionanti con quelli nuovi.

 

Per quanto riguarda l'occupazione la green economy dovrebbe creare nuovi posti di lavoro, spesso non delocalizzabili, perché dedicati all'installazione delle infrastrutture in loco, senza contare che le energie rinnovabili ci dovrebbero rendere energeticamente indipendenti, con tutti i risvolti politici ed economici.

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1 ora fa, libbio scrive:

Non c'è bisogno di essere un ingegnere o scienziato o tecnico per capire, accettare e fare proprie certe scelte ad oggi volontarie ma che nel breve periodo saranno obbligate.

Come fai a sapere che non c'è bisogno di esserlo, se non appartieni a una di quelle tre categorie che sono quelle che possono capire veramente cosa significa, in tutte le sue implicazioni, una transizione di questo tipo? Devi sapere cosa è possibile fare e cosa non è possibile, e quello che è possibile a quali costi, sia economici che ambientali, perché il rimedio potrebbe essere peggiore del male. Ti faccio un esempio: qua bandiamo il carbone e il nucleare, facciamo l'elettricità con il gas, i costi aumentano, la produzione si sposta in Cina, la Cina aumenta il fabbisogno energetico, la Cina costruisce altre centrali a carbone, le emissioni globali di CO2 aumentano.

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7 minuti fa, 4200blu scrive:

Non ho dubbi che alcuni politici hanno in mente un futuro come @stev66 descrive - con molto meno auto privati e meno traffico motorizzato - , ma se guardiamo a Norvegia, un mercato dove la transizione verso le bev e quasi completa, non si nota una riduzione delle macchine immatricolate totale, il mercato va avanti stabile. Perche nel resto del Europa con qualche anni di ritardo dovrebbe diverso?

 

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è un caso a parte (purtroppo) la Norvegia come, del resto, tutta la penisola scandinava. Nello specifico hanno una combo eccezionale per produzione di energia elettrica (idroelettrico in special modo) e produzione di petrolio che esportano (ed è per questo che sono estremamente ricchi e relativamente pochi come abitanti). Sono condizioni ideali e per ora non ripetibili altrove dove benessere economico e produzione elettrica rinnovabile hanno consentito un passaggio veloce e naturale verso l'elettrico. P.s. Se alla Norvegia togli il petrolio stanno un pò (tanto) nella cacca. Quindi green si ma solo in parte.

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1 ora fa, aboutdas scrive:

Inoltre l'obiettivo è "chiudere" e concentrare tutte le risorse energetiche sull'elettrico. Già ora sotto il cofano di ogni auto c'è una centrale elettrica, solo che in alcuni casi

Una decisione di questo tipo è un'idiozia ingegneristica ed economica. Abbiamo già visto che bisogna differenziare per avere sicurezza, in tutti gli ambiti, specialmente in uno vitale come quello energetico. È in parte il principio che sta dietro al fatto che i siti per cui la presenza dell'energia elettrica è critica hanno un gruppo elettrogeno termico di backup.

1 ora fa, stigghiolaro scrive:

Se per te utilizzare i mezzi pubblici, mezzi in sharing e mezzi da micromobilità elettrica vuol dire tornare al medioevo allora abbiamo un concetto diverso di medioevo.

Io sono un fan dei mezzi pubblici. Purtroppo per tante applicazioni non sono utilizzabili, specie in Italia dove pare che non esistano persone capaci di farli funzionare (o che non esistano amministratori capaci di scegliere gente capace di farli funzionare).

22 minuti fa, marconarni88 scrive:

mettiamo il controllo delle nascite no? Sai quanto inquina una persona nella sua vita?

Sta già avvenendo in maniera naturale, almeno nei paesi più avanzati, ma lo fanno passare come una catastrofe.

18 minuti fa, 4200blu scrive:

Non ho dubbi che alcuni politici hanno in mente un futuro come @stev66 descrive - con molto meno auto privati e meno traffico motorizzato - , ma se guardiamo a Norvegia, un mercato dove la transizione verso le bev e quasi completa, non si nota una riduzione delle macchine immatricolate totale, il mercato va avanti stabile. Perche nel resto del Europa con qualche anni di ritardo dovrebbe diverso?

 

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Perché la Norvegia:

a) sono quattro gatti

b) campano coi soldi del petrolio

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Adesso, jameson scrive:

Come fai a sapere che non c'è bisogno di esserlo, se non appartieni a una di quelle tre categorie che sono quelle che possono capire veramente cosa significa, in tutte le sue implicazioni, una transizione di questo tipo? Devi sapere cosa è possibile fare e cosa non è possibile, e quello che è possibile a quali costi, sia economici che ambientali, perché il rimedio potrebbe essere peggiore del male. Ti faccio un esempio: qua bandiamo il carbone e il nucleare, facciamo l'elettricità con il gas, i costi aumentano, la produzione si sposta in Cina, la Cina aumenta il fabbisogno energetico, la Cina costruisce altre centrali a carbone, le emissioni globali di CO2 aumentano.

Piccola riflessione sui costi:

Quanti soldi stanno investendo Europa e USA per la guerra in Ucraina? Decine di miliardi di dollari per ora. Usciti dal nulla come un coniglio esce dal cappello di un mago. E te lo dico NON perchè sono contro questo stanziamento ma perchè i soldi, se necessari, ci sono. Il problema è un altro. Qual è la volontà di investirli in settori che saranno strategici da qui a 10 anni? Praticamente nulla. Il gas NON è rinnovabile, il carbone NON è rinnovabile il petrolio NON è rinnovabile. Eolico, solare e idroelettrico SONO rinnovabili e di queste l'unica che può garantire con certezza una produzione costante è il solare. La fusione nucleare è un sogno. L'idrogeno è un vettore energetico NON conveniente. Però non sono uno scienziato e non posso dirlo. Scusa. 

11 minuti fa, xtom scrive:

 

Il paradosso del cellulare si applica purtroppo anche alle auto, sempre più grosse, sempre più infarcite di dispositivi più o meno utili, e quindi sempre più complesse, pesanti e costose.

 

Il motivo principale è indurre alla sostituzione, obsolescenza programmata, per continuare a produrre e vendere a ritmi elevati, per sostenere il business, non sempre a beneficio dell'occupazione.

 

Tutto il business della green economy, di cui l'auto elettrica è una piccola parte, ha un nobile scopo ambientalista, ma anche uno scopo industriale, qualcosa bisogna pur inventarsi per far sostituire i vecchi prodotti ancora funzionanti con quelli nuovi.

 

Per quanto riguarda l'occupazione la green economy dovrebbe creare nuovi posti di lavoro, spesso non delocalizzabili, perché dedicati all'installazione delle infrastrutture in loco, senza contare che le energie rinnovabili ci dovrebbero rendere energeticamente indipendenti, con tutti i risvolti politici ed economici.

tutto giusto solo una piccola precisazione le auto elettriche sono estremamente semplici. Manca praticamente tutta la meccanica, non c'è bisogno di fare tagliandi, cambiare frizioni o acqua del radiatore, manca il motore..Non è proprio un aspetto da poco. Gli aggiornamenti sono principalmente software e non hardware. L'efficienza è praticamente doppia (anche tripla) rispetto ad un normale diesel. 

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Adesso, libbio scrive:

Piccola riflessione sui costi:

Quanti soldi stanno investendo Europa e USA per la guerra in Ucraina? Decine di miliardi di dollari per ora. Usciti dal nulla come un coniglio esce dal cappello di un mago. E te lo dico NON perchè sono contro questo stanziamento ma perchè i soldi, se necessari, ci sono. Il problema è un altro. Qual è la volontà di investirli in settori che saranno strategici da qui a 10 anni? Praticamente nulla. Il gas NON è rinnovabile, il carbone NON è rinnovabile il petrolio NON è rinnovabile. Eolico, solare e idroelettrico SONO rinnovabili e di queste l'unica che può garantire con certezza una produzione costante è il solare. La fusione nucleare è un sogno. L'idrogeno è un vettore energetico NON conveniente. Però non sono uno scienziato e non posso dirlo. Scusa. 

Non c'entrano i soldi, non è che se tiri fuori più soldi crei più energia. Eolico, solare e idroelettrico sono rinnovabili, ma lo sono anche i biocarburanti (etanolo, biodiesel, biometano, olio da scarti) e anche i carburanti sintetici in generale, che sono immensamente più pratici per lo stoccaggio dell'energia rispetto a quella elettrica. E che nonostante quello che si continua a ripetere a pappagallo, non implicano diminuzione delle risorse alimentari, perché a) in gran parte si fanno da rifiuti o scarti di varia natura (cacca bovina, oli esausti, rifiuti, scarti agricoli), b) la superficie usata per la produzione agricola sta diminuendo (visto che per fortuna la produttività agricola aumenta in continuazione) e ci sono un sacco di campi incolti nonché di contributi erogati agli agricoltori per farli sopravvivere.

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