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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Tutti i ragionamenti sulle fonti energetiche non devono essere fatti sul vecchio modello di produzione e distribuzione dell’energia centralizzato, ma su quello distribuito delle smart grid, dove gli accumuli sono presenti sia sulla rete, sia nelle abitazioni e nei veicoli, per compensare l’intermittenza delle rinnovabili.

I piani di Enel prevedono ad esempio la dismissione delle centrali a carbone entro il 2027 e quelle a gas entro il 2040, sostituendole con fotovoltaico, eolico e accumuli.

 

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5 ore fa, Hybris scrive:

Il problema non è il baseload, quello lo possono fare le rinnovabili.

Se ne sei convinto...

5 ore fa, Hybris scrive:

Il problema è che essendo discontinue è necessario ci sia una fonte che faccia da cuscinetto per seguire la curva giornaliera. 

Questa fonte, che deve quindi essere altamente regolabile, siamo sicuri possa essere il nucleare?

Assolutamente, ormai è possibile modulare la generazione nucleare (che ricordo è CO2 free) come le altre sorgenti baseload. Il ramp up di una centrale nucleare è ormai molto veloce.

Rem tene verba sequentur

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8 ore fa, Hybris scrive:

Il problema non è il baseload, quello lo possono fare le rinnovabili. Il problema è che essendo discontinue è necessario ci sia una fonte che faccia da cuscinetto per seguire la curva giornaliera.

Per definizione, il baseload non può essere discontinuo.

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4 ore fa, carloc scrive:

Se ne sei convinto...

1 ora fa, jameson scrive:

Per definizione, il baseload non può essere discontinuo.

Anche in questo momento idroelettrico, eolico e geotermico producono costantemente una certa quantità di energia, anche di notte.

Ovviamente al momento tutto ciò non è sufficiente, ma con la crescita delle REN credo sia possibile arrivare ad avere il baseload fornito solo con le rinnovabili.

 

Bisognerà saper gestire l'eccesso tra pompaggi, accumuli e produzione di idrogeno.

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1 ora fa, Hybris scrive:

Anche in questo momento idroelettrico, eolico e geotermico producono costantemente una certa quantità di energia, anche di notte.

Ovviamente al momento tutto ciò non è sufficiente, ma con la crescita delle REN credo sia possibile arrivare ad avere il baseload fornito solo con le rinnovabili.

 

Bisognerà saper gestire l'eccesso tra pompaggi, accumuli e produzione di idrogeno.

Anche se lo si facesse (e adesso non lo si sa fare), non sarebbero comunque le sorgenti a gestire il baseload, ma gli accumuli.

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Il baseload è solo una delle possibili strategie, ma non quella utilizzata da chi da priorità alle rinnovabili.
 

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In Italia, ma anche in altri paesi europei, la borsa elettrica che regola la produzione elettrica privilegia le fonti rinnovabili, mentre quelle non rinnovabili completano la domanda.
In estate ad esempio molte centrali a cogenerazione sono tenute spente, perché non serve il teleriscaldamento e non è conveniente tenerle accese per produrre energia elettrica, dato che le rinnovabili già coprono il fabbisogno.


Oggi ad esempio in Italia si è sfiorato il 60% di energia rinnovabile sulla domanda, domenica scorsa il 53%, chiaramente in settimana la richiesta è maggiore e la quota diminuisce, ma tutta l’energia rinnovabile prodotta viene sempre utilizzata.

 

https://www.qualenergia.it/pro/documenti/quota-rinnovabili-4-9-21-31-pun-5-9-21-e-mwh-11309-petrolio-wti-b-6929-co2-3-9-21-e-ton-6133/

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21 ore fa, carloc scrive:

Assolutamente, ormai è possibile modulare la generazione nucleare (che ricordo è CO2 free) come le altre sorgenti baseload. Il ramp up di una centrale nucleare è ormai molto veloce.

Ok. Da quello che sapevo le centrali nucleari si potevano regolare senza grossi problemi di un 5-10% ma oltre iniziava a essere dispendioso e complicato, però le mie notizie sono leggermente datate.

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On 28/5/2023 at 10:01, xtom scrive:

Tutti i ragionamenti sulle fonti energetiche non devono essere fatti sul vecchio modello di produzione e distribuzione dell’energia centralizzato, ma su quello distribuito delle smart grid, dove gli accumuli sono presenti sia sulla rete, sia nelle abitazioni e nei veicoli, per compensare l’intermittenza delle rinnovabili.
 

In particolare c'è da tenere conto di una cosa fondamentale che sta succedendo. I mega-accumuli di batterie, alimentati dalle eccedenze di rinnovabili, usati per smantellare le inefficienti e costose centrali on-demand a gas che vengono azionate di giorno in caso di sovraccarichi. E con il trend attuale dei climatizzatori, questo è diventato importante per i consumi estivi dove le rinnovabili solari hanno grosse eccedenze.

Quindi il discorso è parecchio più complicato di quello che dicono i grafici, visto che le centrali di accumulo diventano assimilabili a centrali di produzione. E' proprio l'intero modello che sta cambiando. 

 

 https://www.torquenews.com/14335/astonishing-economics-tesla-megapack

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1 ora fa, Maxwell61 scrive:

In particolare c'è da tenere conto di una cosa fondamentale che sta succedendo. I mega-accumuli di batterie, alimentati dalle eccedenze di rinnovabili, usati per smantellare le inefficienti e costose centrali on-demand a gas che vengono azionate di giorno in caso di sovraccarichi. E con il trend attuale dei climatizzatori, questo è diventato importante per i consumi estivi dove le rinnovabili solari hanno grosse eccedenze.

Quindi il discorso è parecchio più complicato di quello che dicono i grafici, visto che le centrali di accumulo diventano assimilabili a centrali di produzione. E' proprio l'intero modello che sta cambiando. 

 

 https://www.torquenews.com/14335/astonishing-economics-tesla-megapack

Le centrali di accumulo sono fantastiche. Hanno solo un grosso problema: non esistono.

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