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F1 2022 - GP Gran Bretagna - Silverstone 01-03/07/2022


AleMcGir

F1 2022 - GP Gran Bretagna - Silverstone 01-03/07/2022  

30 voti

  1. 1. Arriva "UNO"...

    • Qualifiche - Max Verstappen
    • Qualifiche - Sergio Perez
    • Qualifiche - Charles Leclerc
    • Qualifiche - George Russell
    • Qualifiche - Carlos Sainz
    • Gara - Max Verstappen
    • Gara - Sergio Perez
    • Gara - Charles Leclerc
    • Gara - George Russell
    • Gara - Carlos Sainz
    • Gara - Lewis Hamilton
      0

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15 minuti fa, boygrunge scrive:

me lo auguro e tiferò per lui e Totroll.

 

Rueda chissà che santi ha in paradiso per essere ancora lì dopo anni di cappelle.....

 

Poco da fare, servono inglesi fdp a fare le strategie al muretto, gente che da secoli è abituato agli azzardi.

 

Il problema è proprio il contrario. Ieri l'azzardo l'hanno fatto, male e nel momento meno opportuno che paradossalmente non è quello della sc ma quello nel corso del quale si sono girati i pollici per più di 10 giri prima di far passare Leclerc in prima posizione. Dilettanti..

Sia ieri che a Montecarlo hanno mandato la logica a farsi benedire.

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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14 minuti fa, boygrunge scrive:

me lo auguro e tiferò per lui e Totroll.

 

Rueda chissà che santi ha in paradiso per essere ancora lì dopo anni di cappelle.....

 

Poco da fare, servono inglesi fdp a fare le strategie al muretto, gente che da secoli è abituato agli azzardi.

 

La nostra fortuna è che non c'è posto né in RB né in Mercedes (anche se penso che Wolff rimpiazzerebbe Russell con lui anche domani mattina).

La cosa migliore che può fare Leclerc in questa fase è imporre alla squadra quei miglioramenti di cui ha bisogno ed esigere termini più favorevoli a lui nella gestione delle gare.

 

Quanto alle strategie, mi sembra più un problema di catena di comando. Credo non ci sia troppa chiarezza di ruoli nelle fasi concitate, quelle dove si può decidere una vittoria. Mi piace pensare che qualcuno al muretto volesse fortissimamente far rientrare Leclerc a costo di massacrare la gara di Sainz (che con le gomme - pare - malmesse, alla ripartenza si sarebbe fatto infilare più o meno da chiunque), ma poi una vocina - o una vociona - abbia fatto decidere diversamente.

 

Sicuramente il team ha massimizzato i punti nei costruttori e "preservato" il morale di Sainz (non vi aspettate che diventi improvvisamente un drago nelle prossime gare), ma così facendo ha buttato nel water la possibilità di accorciare un bel po' le distanze nel campionato piloti.

Se quest'anno dobbiamo perdere, spero sia con un grosso deficit di punti. Perché, se facendo i calcoli, viene fuori che mancavano proprio i punti di questa gara, è la volta buona che cambio sport.

  • Grazie! 2

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Ferrari: c’era tutto il tempo per il doppio pit stop Leclerc-Sainz

Dall'esame dei dati e dei team radio emerge come in realtà il muretto Ferrari si sia concentrato sul dato "sbagliato" al momento della scelta

L’episodio più controverso dello splendido Gran Premio di Gran Bretagna è stato senza dubbio il mancato pit stop a Charles Leclerc una volta entrata la gara in regime di Safety Car. In quel momento Leclerc guidava il Gran Premio, seguito a distanza dal compagno di squadra Carlos Sainz il quale a sua volta, stava cercando di contenere il rientro di un arrembante Lewis Hamilton. Al giro 39 però Esteban Ocon parcheggia la sua Alpine poco prima di curva Copse e, precisamente alle 15:57:11 ora di Greenwich, il sistema elettronico della direzione gara lancia il messaggio di “SAFETY CAR DEPLOYED”, cioè l’ingresso in pista della vettura di sicurezza. Leclerc sembrerebbe inizialmente fortunato: è alla fine dell’Hangar Straight, in approccio di curva Stowe. Farebbe ancora in tempo ad entrare ai box, ma non rientra. Diversamente dietro di lui si fermano Carlos Sainz e Lewis Hamilton (e tutti gli altri) montando gomma soft, che garantirà loro un vantaggio schiacciante di performance sul monegasco negli ultimi 10 giri della gara. La domanda che ovviamente è sorta a tutti è perché Leclerc non sia stato fermato dal muretto.

Binotto smentito dai dati – Nell’intervista del dopo gara il Team Principal della Ferrari ha dichiarato che la scelta di non fermare Leclerc è stata dettata dal fatto che non vi era il tempo necessario ad effettuare un doppio pit stop senza che Sainz dovesse aspettare in pit lane e quindi perdere tempo prezioso nel duello con Hamilton, e che a quel punto è stato fermato lo spagnolo visto che aveva una gomma montata 5 giri prima del monegasco. Abbiamo però verificato nel dettaglio e la ricostruzione del Team Principal, che generalmente è molto accurato nelle dichiarazioni post gara, questa volta non trova riscontro coi dati a nostra disposizione.

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Nel momento in cui la corsa entra in regime di Safety Car Leclerc è all’ingresso di curva Stowe. Si nota come sulla mappa appaiano le coordinate della Safety Car (242) in uscita dalla pit lane. Sainz in quel momento ha un gap da Leclerc di ben 4.7 secondi, e dai nostri calcoli basati sui dati di posizione risulta che fosse 385.1 metri più indietro del monegasco. Già i 4.7 secondi in regime di bandiera verde sarebbero sufficienti per effettuare il doppio pit stop, seppur sicuramente molto sfidanti per i meccanici e non senza qualche rischio. Ma rallentando per il regime di sicurezza tutti i distacchi cronometrici si dilatano ampiamente. Vediamo che infatti, 12 secondi dopo, alle 15:57:23 ora di Greenwich il distacco in metri tra Leclerc e Sainz diminuisce ma quello cronometrico praticamente raddoppia.

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Al momento in cui Leclerc si trova davanti all’entrata del box Sainz ha infatti un gap diventato 9.328 secondi, con una distanza in metri di 251.9. Se Leclerc avesse quindi imboccato la corsia dei box anzitutto non avrebbe più avuto il delta time da rispettare e avrebbe potuto addirittura guadagnare ancora qualcosa su Carlos Sainz. Ma, anche qualora le distanze fossero rimaste esattamente queste, il tempo per percorrere 252 metri a 80 km/h è di oltre 11 secondi per cui ci sarebbe stato tempo addirittura abbondante per fare il doppio pit stop e mettere entrambi i ferraristi su gomma soft. Ciò senza nemmeno che Sainz dovesse rallentare particolarmente (come spesso accade in questi casi, talvolta al limite del regolamento) per tenere dietro Hamilton mentre attendeva il pit del compagno di squadra. Per cui non solo il pit sarebbe stato possibile, ma con ampio margine anche in caso di errore dei meccanici.

Dai team radio la realtà – Ascoltando le comunicazioni radio tra Leclerc e il box ci si accorge però di come il team di Maranello fosse in qualche modo concentrato sulla variabile sbagliata. Nel momento in cui Ocon si ferma la comunicazione che viene data a Leclerc, in previsione di una Safety Car imminente, è che “La finestra di Safety Car è chiusa”. Leclerc intravede il pericolo e chiede conferma se anche in caso di Virtual Safety Car non avrebbe potuto fermarsi, e dal box rispondono di nuovo “Negativo, la finestra è chiusa, stai fuori”. Il messaggio del muretto significa che, in caso di neutralizzazione della gara, Leclerc non aveva il tempo di effettuare la sosta ai box rientrando davanti ai suoi inseguitori. E questo è senza dubbio vero, ma a quanto pare non è stato minimamente tenuto in considerazione che in quel caso si sarebbero fermati tutti, e che uno stint finale su gomma soft (o anche media) nuova avrebbe garantito un vantaggio di performance sufficiente a recuperare le eventuali posizioni perse. Infatti, gli unici due a fine gara a non effettuare la sosta in regime di Safety Car sono stati proprio Leclerc e Kevin Magnussen. Chiaramente in questi casi il primo è quello su cui cade la scelta più difficile, non sapendo cosa faranno piloti e team dietro di lui. L’abbiamo visto con Hamilton in Ungheria la scorsa stagione, e in questo caso avendo una non più di una quindicina di secondi per prendere una decisione, la situazione era sicuramente complicata e concitata, ma alla fine la scelta presa ha penalizzato fortemente il monegasco.

Dall’onboard i tentativi disperati di Leclerc – Guardando l’onboard poi si nota come Leclerc dopo curva Stowe proceda pianissimo prima dell’ingresso della corsia box, seppur in silenzio, evidentemente a sperare in una chiamata dell’ultimo secondo, che però non arriva. Si nota anche un ultimo aspetto, una volta “persa” l’entrata dei box, Leclerc spinge molto di più nelle ultime curve e nel rettilineo principale, rimanendo proprio al limite del delta time imposto per sicurezza. Arrivato all’uscita della pit lane il monegasco ingaggia praticamente un duello con Bernd Maylander che stava uscendo dai box con la Safety Car nel tentativo di rimanere davanti alla vettura di sicurezza al momento dell’attraversamento della seconda linea di Safety Car tracciata sulla pista in uscita dalla pit lane. Questo avrebbe consentito a Leclerc di non accodarsi alla vettura di sicurezza e di fare tutto un altro giro a ritmo più sostenuto per poter comunque effettuare la sosta ai box. Leclerc si apre nuovamente in radio e chiede “Credo di aver passato la linea davanti alla Safety Car, dovrebbe farmi passare” ma dal box rispondono “Negativo, abbiamo controllato e sei passato dietro di poco”. Leclerc allora riprova a chiedere “Possiamo ancora fermarci o è troppo tardi ormai?” e ancora dal muretto “Troppo tardi”.

La realtà quindi è che il tempo per fare il doppio pit stop c’era, ma dal muretto box è stata considerata solamente la cosiddetta “finestra di Safety Car” invece che la situazione nel suo complesso. Non solo: la valutazione è stata errata anche per quanto riguarda il degrado gomme. Durante la Safety Car infatti Leclerc via radio ha chiesto “Per quanti giri le soft saranno più veloci?” e dal box la risposta di Xavier Marcos è stata “Riteniamo che saranno più veloci di noi per 2 giri”. Quest’ultima frase chiarisce quale sia stata la valutazione di base errata fatta dal comparto strategico della Ferrari, ovvero utilizzare i modelli dell’alto degrado visti il venerdì nelle libere, senza percepire che nella corsa di domenica la situazione era radicalmente cambiata con un degrado estremamente minore. Questo ha lasciato poi Leclerc al suo destino in pista.

 

https://www.formulapassion.it/opinioni/federico-albano/f1-formula1-ferrari-tutto-tempo-doppio-pit-stop-leclerc-sainz-telemetria-624803.html

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6 minuti fa, AleMcGir scrive:

Ferrari: c’era tutto il tempo per il doppio pit stop Leclerc-Sainz

Dall'esame dei dati e dei team radio emerge come in realtà il muretto Ferrari si sia concentrato sul dato "sbagliato" al momento della scelta

L’episodio più controverso dello splendido Gran Premio di Gran Bretagna è stato senza dubbio il mancato pit stop a Charles Leclerc una volta entrata la gara in regime di Safety Car. In quel momento Leclerc guidava il Gran Premio, seguito a distanza dal compagno di squadra Carlos Sainz il quale a sua volta, stava cercando di contenere il rientro di un arrembante Lewis Hamilton. Al giro 39 però Esteban Ocon parcheggia la sua Alpine poco prima di curva Copse e, precisamente alle 15:57:11 ora di Greenwich, il sistema elettronico della direzione gara lancia il messaggio di “SAFETY CAR DEPLOYED”, cioè l’ingresso in pista della vettura di sicurezza. Leclerc sembrerebbe inizialmente fortunato: è alla fine dell’Hangar Straight, in approccio di curva Stowe. Farebbe ancora in tempo ad entrare ai box, ma non rientra. Diversamente dietro di lui si fermano Carlos Sainz e Lewis Hamilton (e tutti gli altri) montando gomma soft, che garantirà loro un vantaggio schiacciante di performance sul monegasco negli ultimi 10 giri della gara. La domanda che ovviamente è sorta a tutti è perché Leclerc non sia stato fermato dal muretto.

Binotto smentito dai dati – Nell’intervista del dopo gara il Team Principal della Ferrari ha dichiarato che la scelta di non fermare Leclerc è stata dettata dal fatto che non vi era il tempo necessario ad effettuare un doppio pit stop senza che Sainz dovesse aspettare in pit lane e quindi perdere tempo prezioso nel duello con Hamilton, e che a quel punto è stato fermato lo spagnolo visto che aveva una gomma montata 5 giri prima del monegasco. Abbiamo però verificato nel dettaglio e la ricostruzione del Team Principal, che generalmente è molto accurato nelle dichiarazioni post gara, questa volta non trova riscontro coi dati a nostra disposizione.

 

Nel momento in cui la corsa entra in regime di Safety Car Leclerc è all’ingresso di curva Stowe. Si nota come sulla mappa appaiano le coordinate della Safety Car (242) in uscita dalla pit lane. Sainz in quel momento ha un gap da Leclerc di ben 4.7 secondi, e dai nostri calcoli basati sui dati di posizione risulta che fosse 385.1 metri più indietro del monegasco. Già i 4.7 secondi in regime di bandiera verde sarebbero sufficienti per effettuare il doppio pit stop, seppur sicuramente molto sfidanti per i meccanici e non senza qualche rischio. Ma rallentando per il regime di sicurezza tutti i distacchi cronometrici si dilatano ampiamente. Vediamo che infatti, 12 secondi dopo, alle 15:57:23 ora di Greenwich il distacco in metri tra Leclerc e Sainz diminuisce ma quello cronometrico praticamente raddoppia.

 

Al momento in cui Leclerc si trova davanti all’entrata del box Sainz ha infatti un gap diventato 9.328 secondi, con una distanza in metri di 251.9. Se Leclerc avesse quindi imboccato la corsia dei box anzitutto non avrebbe più avuto il delta time da rispettare e avrebbe potuto addirittura guadagnare ancora qualcosa su Carlos Sainz. Ma, anche qualora le distanze fossero rimaste esattamente queste, il tempo per percorrere 252 metri a 80 km/h è di oltre 11 secondi per cui ci sarebbe stato tempo addirittura abbondante per fare il doppio pit stop e mettere entrambi i ferraristi su gomma soft. Ciò senza nemmeno che Sainz dovesse rallentare particolarmente (come spesso accade in questi casi, talvolta al limite del regolamento) per tenere dietro Hamilton mentre attendeva il pit del compagno di squadra. Per cui non solo il pit sarebbe stato possibile, ma con ampio margine anche in caso di errore dei meccanici.

Dai team radio la realtà – Ascoltando le comunicazioni radio tra Leclerc e il box ci si accorge però di come il team di Maranello fosse in qualche modo concentrato sulla variabile sbagliata. Nel momento in cui Ocon si ferma la comunicazione che viene data a Leclerc, in previsione di una Safety Car imminente, è che “La finestra di Safety Car è chiusa”. Leclerc intravede il pericolo e chiede conferma se anche in caso di Virtual Safety Car non avrebbe potuto fermarsi, e dal box rispondono di nuovo “Negativo, la finestra è chiusa, stai fuori”. Il messaggio del muretto significa che, in caso di neutralizzazione della gara, Leclerc non aveva il tempo di effettuare la sosta ai box rientrando davanti ai suoi inseguitori. E questo è senza dubbio vero, ma a quanto pare non è stato minimamente tenuto in considerazione che in quel caso si sarebbero fermati tutti, e che uno stint finale su gomma soft (o anche media) nuova avrebbe garantito un vantaggio di performance sufficiente a recuperare le eventuali posizioni perse. Infatti, gli unici due a fine gara a non effettuare la sosta in regime di Safety Car sono stati proprio Leclerc e Kevin Magnussen. Chiaramente in questi casi il primo è quello su cui cade la scelta più difficile, non sapendo cosa faranno piloti e team dietro di lui. L’abbiamo visto con Hamilton in Ungheria la scorsa stagione, e in questo caso avendo una non più di una quindicina di secondi per prendere una decisione, la situazione era sicuramente complicata e concitata, ma alla fine la scelta presa ha penalizzato fortemente il monegasco.

Dall’onboard i tentativi disperati di Leclerc – Guardando l’onboard poi si nota come Leclerc dopo curva Stowe proceda pianissimo prima dell’ingresso della corsia box, seppur in silenzio, evidentemente a sperare in una chiamata dell’ultimo secondo, che però non arriva. Si nota anche un ultimo aspetto, una volta “persa” l’entrata dei box, Leclerc spinge molto di più nelle ultime curve e nel rettilineo principale, rimanendo proprio al limite del delta time imposto per sicurezza. Arrivato all’uscita della pit lane il monegasco ingaggia praticamente un duello con Bernd Maylander che stava uscendo dai box con la Safety Car nel tentativo di rimanere davanti alla vettura di sicurezza al momento dell’attraversamento della seconda linea di Safety Car tracciata sulla pista in uscita dalla pit lane. Questo avrebbe consentito a Leclerc di non accodarsi alla vettura di sicurezza e di fare tutto un altro giro a ritmo più sostenuto per poter comunque effettuare la sosta ai box. Leclerc si apre nuovamente in radio e chiede “Credo di aver passato la linea davanti alla Safety Car, dovrebbe farmi passare” ma dal box rispondono “Negativo, abbiamo controllato e sei passato dietro di poco”. Leclerc allora riprova a chiedere “Possiamo ancora fermarci o è troppo tardi ormai?” e ancora dal muretto “Troppo tardi”.

La realtà quindi è che il tempo per fare il doppio pit stop c’era, ma dal muretto box è stata considerata solamente la cosiddetta “finestra di Safety Car” invece che la situazione nel suo complesso. Non solo: la valutazione è stata errata anche per quanto riguarda il degrado gomme. Durante la Safety Car infatti Leclerc via radio ha chiesto “Per quanti giri le soft saranno più veloci?” e dal box la risposta di Xavier Marcos è stata “Riteniamo che saranno più veloci di noi per 2 giri”. Quest’ultima frase chiarisce quale sia stata la valutazione di base errata fatta dal comparto strategico della Ferrari, ovvero utilizzare i modelli dell’alto degrado visti il venerdì nelle libere, senza percepire che nella corsa di domenica la situazione era radicalmente cambiata con un degrado estremamente minore. Questo ha lasciato poi Leclerc al suo destino in pista.

 

https://www.formulapassion.it/opinioni/federico-albano/f1-formula1-ferrari-tutto-tempo-doppio-pit-stop-leclerc-sainz-telemetria-624803.html

 

Come si fa a parlare di alto degrado con 13 giri da fare, su un asfalto a 30° C e una 60 di kg abbondanti di benzina evaporata nell'atmosfera. Geni....

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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7 minuti fa, AleMcGir scrive:

Ferrari: c’era tutto il tempo per il doppio pit stop Leclerc-Sainz

[...]Guardando l’onboard poi si nota come Leclerc dopo curva Stowe proceda pianissimo prima dell’ingresso della corsia box, seppur in silenzio, evidentemente a sperare in una chiamata dell’ultimo secondo, che però non arriva. Si nota anche un ultimo aspetto, una volta “persa” l’entrata dei box, Leclerc spinge molto di più nelle ultime curve e nel rettilineo principale, rimanendo proprio al limite del delta time imposto per sicurezza. Arrivato all’uscita della pit lane il monegasco ingaggia praticamente un duello con Bernd Maylander che stava uscendo dai box con la Safety Car nel tentativo di rimanere davanti alla vettura di sicurezza al momento dell’attraversamento della seconda linea di Safety Car tracciata sulla pista in uscita dalla pit lane. Questo avrebbe consentito a Leclerc di non accodarsi alla vettura di sicurezza e di fare tutto un altro giro a ritmo più sostenuto per poter comunque effettuare la sosta ai box. Leclerc si apre nuovamente in radio e chiede “Credo di aver passato la linea davanti alla Safety Car, dovrebbe farmi passare” ma dal box rispondono “Negativo, abbiamo controllato e sei passato dietro di poco”. Leclerc allora riprova a chiedere “Possiamo ancora fermarci o è troppo tardi ormai?” e ancora dal muretto “Troppo tardi”.

hanno proprio sbagliato tutto... ed il pilota aveva ben chiara la visione di gara al contrario del muretto (il disperato tentativo di stare davanti alla safety ne è la riprova) solo che ha rispettato quello che gli ha detto il team (al contrario di Sainz...) forse perché si fida del team, ma d'ora in poi la vedo difficile continuare a fidarsi del muretto, 2 su 2 sbagliate alla grandissima

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5 ore fa, marconarni88 scrive:

Glielo fai fare per forza a costo di mettergli il manettino in A :D

 

Per me, te e @Aymaro la fate un attimino troppo facile.

 

Vorrei vedere voi, foste Sainz. Ma anche foste Binotto.

 

A inizio anno, direste a Sainz di fare lo scudiero di Leclerc, che è il predestinato, qualora la macchina fosse quella giusta per il titolo.

A inizio anno, rispondereste a Binotto: "ma che cazzo dici? Io con una macchina di merda quest'anno ho fatto più punti, e comunque globalmente meglio del vostro predestinato, coo cazzo che se ingarrate la macchina per vincere faccio lo scudiero. Piuttosto arrivo a scadenza e vi trovate uno scudiero nuovo, visto che i patti non erano questi".

 

O sbaglio qualcosa? 🤔

 

Modificato da gianmy86

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Se ti capita una sc nel momento meno opportuno (da vedere visto quanto si sostiene nell'art.), quello che secondo me è da fare non è tanto ragionare su cosa fare per vincere col tuo miglior pilota (la vittoria è già molto probabilmente sfumata) ma cosa fare per metterti nelle migliori condizioni (rispetto agli avversari) per ottenere il risultato migliore possibile. Come si può pensare di essere nelle suddette migliori condizioni quando hai 14 giri almeno a 0 di svantaggio più un'inferiorità di mescola di due step ? Per Leclerc era più probabile arrivare quarto con soft nuove o con dure vecchie ? Senza contare che il monegasco si è preso rischi ciclopici per arrivare dove è arrivato.....

Modificato da pennellotref
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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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3 minuti fa, pennellotref scrive:

 

Come si fa a parlare di alto degrado con 13 giri da fare, su un asfalto a 30° C e una 60 di kg abbondanti di benzina evaporata nell'atmosfera. Geni....

la bianche avevano bisogno di un paio di giri per scaldarsi, dire che le soft nuove hanno solo 2 giri di vantaggio sulle bianche (in pratica solo il warm up della gomma) con le condizioni citate da te è un errore  da principianti che manco mimmo il gommista farebbe

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3 minuti fa, Aymaro scrive:

hanno proprio sbagliato tutto... ed il pilota aveva ben chiara la visione di gara al contrario del muretto (il disperato tentativo di stare davanti alla safety ne è la riprova) solo che ha rispettato quello che gli ha detto il team (al contrario di Sainz...) forse perché si fida del team, ma d'ora in poi la vedo difficile continuare a fidarsi del muretto, 2 su 2 sbagliate alla grandissima

non è la prima volta che i piloti Ferrari hanno una visione migliore del muretto...

"post fata resurgam." (cit.)

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2 minuti fa, boygrunge scrive:

non è la prima volta che i piloti Ferrari hanno una visione migliore del muretto...

KIMI Raikkonen Lasciatemi in pace so cosa sto facendo mens tshirt lotus |  eBay

 

Mi sa che non è il muretto a doversi imporre sui piloti ma sono i piloti a doversi imporre di più sul muretto.

Modificato da TonyH

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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