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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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Secondo me il motivo principale è perchè è una transizione imposta dall'alto, senza prima aver sistemato tutto ciò che ruota attorno, e che sono già stati enunciati sopra.

 

Posso dire quello che penso io? Personalmente, da appassionato, ho il timore che sia solo un mezzo di trasporto per andare da A e B senza nessun coinvolgimento emotivo. Mentre i motori termici non sono tutti uguali, ho il timore che quelli elettrici non trasmettano emozioni. Che il motore della Tesla, sia uguale a quello della Kia (marchi a caso). D'accordo, la macchina non è solo il motore, ma quello è una componente fondamentale altrimenti ci sarebbe un unico motore per modello

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Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Alfa Romeo 75 1.6 - 1986

 

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19 minuti fa, jameson scrive:

Le auto elettriche sono uscite 50 anni prima di quelle termiche... Anche questo generalizzato voler far passare per "novità" e "futuro" qualcosa che invece è un regresso tecnologico contribuisce al sentimento negativo.

Comunque sull'altro piatto della bilancia ci sono i "cagafumo" e "stufetta a carbone" verso motori diesel che per come sono fatti adesso puliscono l'aria invece di sporcarla.

 

Questa è una inesattezza, l'elettrico è nato si per primo ma è morto sul nascere primo perchè le tecnologie non lo consentivano, secondo perchè la lobby del petrolio affossò l'idea sul nascere.

 

 

3 minuti fa, falconero79 scrive:

Secondo me il motivo principale è perchè è una transizione imposta dall'alto, senza prima aver sistemato tutto ciò che ruota attorno, e che sono già stati enunciati sopra.

 

Posso dire quello che penso io? Personalmente, da appassionato, ho il timore che sia solo un mezzo di trasporto per andare da A e B senza nessun coinvolgimento emotivo. Mentre i motori termici non sono tutti uguali, ho il timore che quelli elettrici non trasmettano emozioni. Che il motore della Tesla, sia uguale a quello della Kia (marchi a caso). D'accordo, la macchina non è solo il motore, ma quello è una componente fondamentale altrimenti ci sarebbe un unico motore per modello

 

non è così perchè di fatto ci sono soluzioni diverse.

 

Anzi per assurdo si aprono scenari nuovi attualmente non possibili.

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5 minuti fa, A.Masera scrive:

Questa è una inesattezza, l'elettrico è nato si per primo ma è morto sul nascere primo perchè le tecnologie non lo consentivano, secondo perchè la lobby del petrolio affossò l'idea sul nascere.

Le tecnologie sono le stesse del primo '900 (quando le auto elettriche si erano diffuse parecchio) con l'eccezione dell'aumento della capacità specifica delle batterie (di un fattore circa 6) e del raffinamento dei motori elettrici grazie anche al controllo dell'elettronica (che ha migliorato, molto di più rispetto agli elettrici, anche i motori termici).

Poi sempre il complottismo delle lobby del petrolio... C'era anche la lobby dell'elettricità con Edison a capo... Il problema era proprio lo stesso di ora, cioè l'autonomia e il rifornimento.

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Dico la mia: la transizione (se vogliamo vederla così) si basa non solo sul cambio del mezzo MA e SOPRATTUTTO sul cambio dello stile di vita e forma mentis. Faccio un esempio personale: ho una bici a pedalata assistita, in 2 anni circa 4000km principalmente in città. Costo di ricarica? Irrisorio. Tempo di ricarica? Irrisorio e fatto di notte o mentre lavoro. Vantaggi? Enormi. "eh vabbè ma tu vivi e lavori in città e bla bla bla". Cazzate. Una bici con pedalata assistita ti permette di fare 30/40km al giorno senza fatica e quindi copre lo spostamento di circa il 70/80% delle persone che si muovono per lavoro o per altro. Chi può permettersi una bici intorno a 1000 euro? Praticamente tutti. Chi l'ha acquistata? il 15% (faccio una stima senza dati) e chi la usa quotidianamente? 5%. Quindi: diciamo le cose come stanno. Per il 95% delle persone e per il 97% dei movimenti dei singoli i problemi legati all'autonomia, al "brum brum" e menate varie sono un mare di stupidaggini per giustificare il fatto che la gente NON VUOLE cambiare il proprio stile di vita e non vuole mettere nulla in discussione. Sono d'accordo solo su una cosa: il prezzo. Ancora alto ma quasi a livello di un termico e non perché l'elettrico si sia abbassato ma perché il termico si è alzato in modo folle negli ultimi anni. Quindi l'italiano medio è quella persona che se avesse 10/20/50.000 euro in tasca ragionerebbe sempre allo stesso modo: l'elettrico non è abbastanza (senza sapere per cosa...)! meglio un bel Mercedes a nafta del 2004 ! Olè!

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Nessun odio, anzi a me le novità tecnologiche piacciono, il rumore per me non conta, me la comprerei SE

1) se ne trovassero allo stesso prezzo dei motori a combustione anche nei segmenti A-C

2) avessero un tempo di ricarica non superiore ai 15 minuti

3) rimorchiassero quanto un'auto benzina o diesel

4) avessero, specie se non segmento A, un'autonomia di almeno 300 km anche nelle condizioni più sfavorevoli.

 

Niente contro le auto elettriche in sè. Però per l'uso che faccio dell'auto così come sono adesso non mi servono. Quello che mi infastidisce è la restrizione imposta alle auto moderne (diciamo da euro 5 in su, anche 6 tra qualche anno), non l'elettrico.

Edited by mariola
corretto errore
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R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Io ho l'impressione che ci sia anche tanto testosterone in ballo. A me stesso tremano le gonadi quando sento un bel rombo, e d'istinto esco sul balcone a vedere cosa sta passando. Del resto l'auto è sempre stato un feticcio parecchio sessualizzato per il maschio. Il fatto che ci sia un'auto che non emette rumore, che è bella pulitina (nel senso di immagine, non di emissioni) ed educata per qualcuno potrebbe dare un'impressione di demascolinizzazione. A maggior ragione se c'è la sensazione che quest'auto sia "imposta dall'alto".

Io, del resto, una elettrica me la metterei in garage ieri. Scusatemi per la psicoanalisi da due soldi

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52 minuti fa, libbio scrive:

Dico la mia: la transizione (se vogliamo vederla così) si basa non solo sul cambio del mezzo MA e SOPRATTUTTO sul cambio dello stile di vita e forma mentis. Faccio un esempio personale: ho una bici a pedalata assistita, in 2 anni circa 4000km principalmente in città. Costo di ricarica? Irrisorio. Tempo di ricarica? Irrisorio e fatto di notte o mentre lavoro. Vantaggi? Enormi. "eh vabbè ma tu vivi e lavori in città e bla bla bla". Cazzate. Una bici con pedalata assistita ti permette di fare 30/40km al giorno senza fatica e quindi copre lo spostamento di circa il 70/80% delle persone che si muovono per lavoro o per altro. Chi può permettersi una bici intorno a 1000 euro? Praticamente tutti. Chi l'ha acquistata? il 15% (faccio una stima senza dati) e chi la usa quotidianamente? 5%. Quindi: diciamo le cose come stanno. Per il 95% delle persone e per il 97% dei movimenti dei singoli i problemi legati all'autonomia, al "brum brum" e menate varie sono un mare di stupidaggini per giustificare il fatto che la gente NON VUOLE cambiare il proprio stile di vita e non vuole mettere nulla in discussione. Sono d'accordo solo su una cosa: il prezzo. Ancora alto ma quasi a livello di un termico e non perché l'elettrico si sia abbassato ma perché il termico si è alzato in modo folle negli ultimi anni. Quindi l'italiano medio è quella persona che se avesse 10/20/50.000 euro in tasca ragionerebbe sempre allo stesso modo: l'elettrico non è abbastanza (senza sapere per cosa...)! meglio un bel Mercedes a nafta del 2004 ! Olè!

Scusa ma hai proprio generalizzato il tuo esempio personale. Ti faccio il mio di esempio personale : 35000Km/anno con talora lunghi viaggi per lavoro, porto i due ragazzi a scuola al mattino, ogni giorno ho un dislivello di 350m a scendere e 350m a salire ( su un percorso di 6 km, più altri 18 km di pianura ) e non ho nessunissima intenzione di andare in bici alle 6,30 del mattino ed alle 19,30 di sera, in pieno inverno, al buio, rischiando la polmonite, con gelo, pioggia e/o neve e con il rischio di essere investito da qualunque altro mezzo semovente.

Quindi?

Due esempi personali diametralmente opposti.

Ovviamente bisogna ragionare secondo logica e buon senso : ben venga che quelli che hanno la tua fortuna viaggino in bici. E ben venga che chi può si sposti con un auto elettrica.

Ma di certo non sono la maggioranza. E nessuno mi può imporre un cambio stile di vita a condizioni al contorno inalterate ( vedi sopra le mie esigenze personali ).

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Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue

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