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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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1 ora fa, gpat scrive:

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Se voglio adattarmi a questo paradigma di movimento, esiste una soluzione molto più comoda, economica ed ecologica: si chiama treno.

Con il treno non sei più padrone del tuo itinerario e dei tuoi orari, ma ti riposi, hai l'autopilot e salvi anche il pianeta per davvero.

 

 

Per me il punto, appunto, è che la mobilità elettrica non è un sostituito 1:1 a quella attuale e che giocoforza si dovranno sviluppare nuovi paradigmi di mobilità individuale in cui l'automobile non è più, salvo i segmenti di lusso, un bene privato, ma un mezzo a consumo da utilizzare alla bisogna, cambiando comunque le abitudini di spostamento finora radicatesi nelle ultime decadi. 

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https://www.vaielettrico.it/bolzano-premiate-le-consegne-elettriche-in-ztl/.                                  

Fuori le auto dal centro, ma premiati i veicoli a basse emissioni

Dal 1 febbraio è entrato in vigore, con tolleranza di 10 giorni, il nuovo regolamento che regola l’accesso alla Ztl cittadina. Una mannaia sui permessi come sottolineano dal Comune: “Sono stati azzerati i 2.700 vecchi permessi di accesso alla Ztl che nel corso di alcuni decenni si sono stratificati e sono stati utilizzati molto spesso in maniera impropria, ad esempio come variante alla viabilità ordinaria

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11 ore fa, xtom scrive:

Altro esempio per la ricarica, l’economica MG4 ricarica ad una colonnina fast 50 km in 5 minuti, 100 km in 10 minuti, 200 km in 20 minuti, 300 km in mezz’ora.

 

Tutto molto bello, ma caso strano, quando passo di sera davanti ad una delle due colonnine dietro l'angolo di casa mia, vedo sempre parcheggiata la stessa Compass 4XE. 

Fino all'indomani mattina. 

 

Del resto, pensa che figata, ti ritiri dal lavoro, devi caricare l'auto. Dopo x minuti devi riscendere per spostarla, cercare parcheggio. Auguri. 

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Direi che l'argomento è stato sviscerato bene.

Se si cercano motivi meramente di impatto sulla vita dei singoli, attendibilità di effettivo progresso tecnologico, reale sostanza dell'impatto sull'ambiente, aspetti impositivi... le reazioni avverse all'elettrico hanno dignità di essere espresse e tenute in considerazione

Se il piano della questione è perchè ci siano reazioni becere, nomignoli spregiativi e tendenza a buttare tutto in caciara in maniera viscerale... anche qui abbiamo scoperto che non è una reazione che "l'elettrica" deve prendere sul personale, in quanto è una tipica polarizzazione estrema che assumiamo (noi umani, lasciamo un po' in pace gli italiani) quando vi è un dibattito qualsiasi, che riguardi la cucina, la geopolitica, il creazionismo contro evoluzionismo, lo sport, la politica, etc

 

Ora però, un po' come fece GAber in risposta a Celentaono e alla sua via Gluck, dovremmo chiederci perchè tutto questo odio verso l'italiano medio. Il quale è si, non umanamente sviluppato, non empatico verso il pianeta e il destino degli altri, affetto da posizioni per partito preso e da irrimediabile ignoranza, e ha pure il malcelato e,  non detto per il momento, difetto di essere povero... ma mi chiedo se è ricompreso anche lui nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino; se anche lui possa avvalersi del diritto di pensare, di opinione, di libertà di movimento e di essere fautore del proprio destino.

Oppure se, in quanto rappresentante dell'archetipo reazionario ottundente, debba essere in qualche modo considerato un residuato di lavorazione del progresso in avanzamento. E pertanto, destinato a scendere dalla storia.

 

A parte l'ironia, grazie a tutti. Mi piace sempre leggervi a tutti quanti perchè date sempre vita un dibattito stimolante

 

Saluti dal Brasile

 

 

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14 hours ago, xtom said:


Questa forse non l’ho capita. Pensavo volessi dire che le auto a benzina danno il piacere di guida, mentre le auto elettriche vanno da sole, ma leggendo la frase forse volevi dire che con l’auto elettrica devi curarti di ricaricarla, mentre quella a benzina no, ma in realtà devi comunque averne cura, fare il pieno, fare il cambio olio, fare il tagliando, senza dimenticare che nella maggior parte dei casi devi anche continuamente curarti che il numero di giri del motore sia compatibile con la velocità a cui stai andando.

 

 


Sul problema stipendi italiani siamo tutti d’accordo, ma l’auto elettrica cosa c’entra?

 

Come già detto il fatto che le auto elettriche siano care è un problema contingente, non legato alla tecnologia, infatti i prezzi stanno scendendo e in alcuni casi sono già comparabili ad equivalenti auto a benzina.

 

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Con il minimo degli incentivi disponibili per tutti la MG4 di listino costa 26.790 €, la Tipo MHEV con cambio automatico e allestimento comparabile viene 28.500 €. Quindi di cosa stiamo parlando?
 

Se le auto sono care la colpa è di chi le produce e le vende, il tipo di alimentazione non c’entra. 
 

Se gli italiani hanno stipendi più bassi la colpa non è delle auto auto elettriche.

 

 


Chissà come mai tirate fuori sempre quella MG come esempio di “eeeeeh ma i prezzi stanno scendendooooo”.

 

Sai perché ? Perché c’è solo quella (tra l’altro nella versione con meno autonomia).

 

Io non ho nulla contro l’auto elettrica, a patto che costi come la ICE. Senza incentivi (che pago io) o altre amenità.

 

Perché se la Panda ICE fa 500km con un pieno e costa 12k e tu mi dici “no ma aspetta, la Panda BEV costerebbe 25k ma con gli incentivi e se prendi la versione tutta aperta con la sola lamiera e le gomme e con 10km di autonomia ti costa solo 15k” che razza di confronto è?

 

Vogliamo andare verso il noleggio perenne? A me va bene. Ma deve essere un noleggio vero, non un mutuo mascherato come oggi.

14 hours ago, gpat said:

 

Confermo, con una EV sei tu ad adattarti alle esigenze della macchina, e non la macchina alla tua routine quotidiana, com'è stato per 100 anni.

Gli esempi pratici di vita quotidiana si sprecano.

 

Sei in viaggio e devi mangiare? Soltanto ristoranti con colonnine.

Devi dormire? Soltanto hotel con colonnine.

 

Vuoi fare turismo passando per qualche piccolo centro o borgo piuttosto che verso zone turistiche dozzinali e iperservite? Non puoi farlo, fate chiudere i paesini, da domani non passa più nessuno.

 

Ti fermi in città per ricaricare presso una colonnina pubblica? Appena finisce la ricarica, smetti di fare quello che stai facendo e vai a spostare la macchina per parcheggiarla da un'altra parte, giustamente la colonnina non è tua, ci sono altri che devono usarla per caricare.

 

Viaggi in ora di punta ed altri devono ricaricare saturando la rete di ricarica? Pazienza, arriverai 1 ora dopo mentre guardi Netflix sulla Tesla anziché stare nella camera dell'hotel.

 

Ti trovi in una situazione di emergenza per cui non puoi viaggiare a 120 km/h con il cruise ma devi andare più veloce? A destinazione non ci arrivi, nella migliore delle ipotesi impieghi più tempo di quello risparmiato mentre sei fermo a ricaricare.

 

E queste sono tutte problematiche che si possono verificare quotidianamente, e non hanno nessuna prospettiva di migliorare con l'adozione di massa delle EV, semmai peggioreranno.

 

Se voglio adattarmi a questo paradigma di movimento, esiste una soluzione molto più comoda, economica ed ecologica: si chiama treno.

Con il treno non sei più padrone del tuo itinerario e dei tuoi orari, ma ti riposi, hai l'autopilot e salvi anche il pianeta per davvero.

 

Paragonare inconvenienti del genere con il fermo di un'auto ICE per tagliando è follia pura. Quello lo fai una volta ogni tot mesi, se hai le possibilità puoi organizzarti anche con auto sostitutiva o ritiro e riconsegna della tua.

Oltre al fatto che anche una EV può rimanere in panne e avere bisogno di manutenzione per N motivi, di solito anche più costosi.

 


Quoto praticamente tutto.

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L’odio è un sentimento che scaturisce irrazionalmente, non credo abbia grande utilità analizzarlo né metterlo sul banco degli imputati.

Anche perché l’ambiente in cui l’odio trova il suo habitat naturale (il web) distorce notevolmente la percezione dei fenomeni.

Ci sono questioni completamente superflue e ininfluenti che, trattate sui social, suscitano isterie collettive.

 

Ergo, credo avrebbe più senso concentrarsi sul pensiero del vero cittadino medio (che non è il mostro che viene raffigurato da chi sovrastima enormemente la propria intelligenza), ossia l’individuo mediamente informato che pur avendo un’opinione perlopiù di parte, è costretto dalla vita ad avere una certa dose di elementare buonsenso (e, visti i tempi, anche un discreto pessimismo) e quindi a ragionare non su “ideologie alla moda” (cit.) ma sul proprio portafoglio, e sulla qualità della propria vita quotidiana.

 

È qui che il piano della critica tecnica (sono contrario all’elettrico come tecnologia) e di quella politica (sono contrario perché ce lo impone una classe politica con evidenti limiti di competenza in materia) si fondono e si confondono.

Perché qualsiasi cosa può diventare positiva o negativa a seconda del contesto e delle modalità con i quali viene introdotta in un sistema.

 

I classici vantaggi dell’elettrico sul termico (semplicità costruttiva, rendimento, silenziosità, abbattimento delle emissioni inquinanti) diventano neutri, o addirittura a saldo negativo se questa tecnologia viene introdotta 1) per legge, 2) con una scelta di tempi totalmente asincrona rispetto a quelli necessari alle industrie che devono produrla (e viverci), 3) in un periodo in cui le varie tecnologie “complementari” non sembrano pronte a soddisfare il futuro fabbisogno di energia PULITA e a BASSO COSTO, e, per finire, 4) senza considerare le esigenze economiche e produttive dei paesi coinvolti (occupazione, costi, futuro delle aziende dell’indotto ecc.).

 

A tutte queste domande vengono fornite poche risposte e tanta propaganda, cosa che non farà che alimentare anche il famoso odio.

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1) imposizione dall'alto

2) sistema di incentivi molto premiante che paghiamo tutti (peraltro sta velocemente cambiando) 

3) -recente- dubbi sulla reale sostenibilità economica dell'operazione di transizione all'elettrico  in Europa ( dismissione fabbriche in EU, invasione cinese, già accaduta in passato per altri  beni durevoli) 

 

 

last but not least 

 

4) early adopters che (come spesso accade)  spesso *  sono dei dementi  (mi spiace, ma questo sono) che vaneggiano di mirabolanti vantaggi spesso non reali  e,  per esaltare la loro scelta , "pisciano" (metaforicamente) addosso alle auto tradizionali , che hanno usato fino al giorno prima.

 

 

* ho scritto "spesso" non  "sempre"

 

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Premessa: non capisco il "turbamento" verso insulti (se così vogliamo chiamarli) verso un prodotto che non è altro che un ammasso di pezzi di vario materiale assemblati fra di loro.
Cioè... ormai l'etere è popolato di gente che infama i propri simili, che accusa persone di nefandezze inesistenti, e disturba che venga scritto lavatrice, elettrodomestico o aspirapolvere per un'auto elettrica?
Addirittura si arriva a parlare di "odio"?
Ma vi turbavano anche le prese per i fondelli tipo "fiattaro"?
Io, se interessato al prodotto, risponderei solo con un enorme "sti cazzi".

 

Detto questo, ad oggi hanno prezzi impossibili, vari problemi per la ricarica (tempi, punti, ecc), ed autonomia limitata.

Le rimanenti caratteristiche sono soggettive, ed alla fine tutti ci abitueremo.

 

L'unica cosa che personalmente mi preoccupa è l'assenza di rumore legata al possibile pericolo per i pedoni.
Personalmente mi sono già trovato ad attraversare una strada trovandomi davanti un'auto elettrica, perché inconsciamente se non senti rumore sei portato a controllare meno attentamente la presenza di auto in arrivo.

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42 minuti fa, Yakamoz scrive:

I classici vantaggi dell’elettrico sul termico (semplicità costruttiva, rendimento, silenziosità, abbattimento delle emissioni inquinanti) diventano neutri, o addirittura a saldo negativo se questa tecnologia viene introdotta 1) per legge, 2) con una scelta di tempi totalmente asincrona rispetto a quelli necessari alle industrie che devono produrla (e viverci), 3) in un periodo in cui le varie tecnologie “complementari” non sembrano pronte a soddisfare il futuro fabbisogno di energia PULITA e a BASSO COSTO, e, per finire, 4) senza considerare le esigenze economiche e produttive dei paesi coinvolti (occupazione, costi, futuro delle aziende dell’indotto ecc.).

 

A tutte queste domande vengono fornite poche risposte e tanta propaganda, cosa che non farà che alimentare anche il famoso odio.


1) L’auto elettrica non viene introdotta per legge, esiste già da oltre un secolo ed è in continua evoluzione.
2) I tempi di transizione sono lunghissimi, ere geologiche per le evoluzioni tecnologiche, 2035 per la vendita di auto a emissioni zero o neutrale, quindi non solo elettriche.  Nel 99% delle strade le auto termiche potranno continuare a circolare per altri 30 anni. Nessuna azienda è obbligata a produrre auto elettriche da oggi, le aziende che nel 2035 vorranno vendere auto nuove in Europa sanno che dovranno essere a emissioni zero, possono approfittare del business o fare altro.

3) Le tecnologie per produrre energia pulita esistono da decenni, sapendo che in futuro ci sarà maggior richiesta di energia elettrica, stimata comunque sotto il 10%, c’è il tempo per adeguare le infrastrutture. Energia pulita tra l’altro significa anche indipendenza energetica, che vuol dire fregarsene del prezzo del petrolio e del metano, con tutte le conseguenze politiche ed economiche. Ripeto è un processo che richiede decenni, non un cambiamento immediato, ma prima si parte e si investe progressivamente, meglio è.

4) Per l’occupazione bisogna considerare anche tutta quella necessaria per installare colonnine, adeguare le infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica, installare pale eoliche, impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, che per natura non può essere delocalizzata.

 

Ho cercato di rispondere in modo sintetico, ma tecnico, senza propaganda, ci sono fior di esperti che possono rispondere meglio di me.

 

L’odio non è alimentato dalle poche risposte, ma dalle poche domande che si fa chi spara a zero sull’auto elettrica, senza neanche informarsi, o peggio facendosi disinformare da chi si approfitta dei loro limiti.

 

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1 ora fa, xtom scrive:


1) L’auto elettrica non viene introdotta per legge, esiste già da oltre un secolo ed è in continua evoluzione.
2) I tempi di transizione sono lunghissimi, ere geologiche per le evoluzioni tecnologiche, 2035 per la vendita di auto a emissioni zero o neutrale, quindi non solo elettriche.  Nel 99% delle strade le auto termiche potranno continuare a circolare per altri 30 anni. Nessuna azienda è obbligata a produrre auto elettriche da oggi, le aziende che nel 2035 vorranno vendere auto nuove in Europa sanno che dovranno essere a emissioni zero, possono approfittare del business o fare altro.

3) Le tecnologie per produrre energia pulita esistono da decenni, sapendo che in futuro ci sarà maggior richiesta di energia elettrica, stimata comunque sotto il 10%, c’è il tempo per adeguare le infrastrutture. Energia pulita tra l’altro significa anche indipendenza energetica, che vuol dire fregarsene del prezzo del petrolio e del metano, con tutte le conseguenze politiche ed economiche. Ripeto è un processo che richiede decenni, non un cambiamento immediato, ma prima si parte e si investe progressivamente, meglio è.

4) Per l’occupazione bisogna considerare anche tutta quella necessaria per installare colonnine, adeguare le infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica, installare pale eoliche, impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, che per natura non può essere delocalizzata.

 

Ho cercato di rispondere in modo sintetico, ma tecnico, senza propaganda, ci sono fior di esperti che possono rispondere meglio di me.

 

L’odio non è alimentato dalle poche risposte, ma dalle poche domande che si fa chi spara a zero sull’auto elettrica, senza neanche informarsi, o peggio facendosi disinformare da chi si approfitta dei loro limiti.

 

Tanto difficile digitare su YouTube "Nicola Armaroli" e sentirsi qualche conferenza fatta in giro per le università? Alla fine si parla di numeri e poco altro e può aiutare a capire i limiti e vantaggi di tutto il sistema energetico automobilistico e, più in generale, del perché è fondamentale elettrificare il più velocemente possibile. 

  • Perplesso... 1
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